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Un film di Arthur Penn. Con Jack Nicholson, Marlon Brando, Frederic Forrest, Randy Quaid, Kathleen Lloyd Titolo originale The Missouri Breaks. Western, durata 126′ min. – USA 1976. MYMONETRO Missouri * * * 1/2 - valutazione media: 3,50 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Missouri Breaks (Montana), 1870 circa: contro una banda di ladri di cavalli un ricco allevatore assolda un bieco sicario, ma il capo dei ladri lo sgozza e si trasforma in ranchero. Il 3° western di Penn è un antiwestern, dinamitato dall’interno, con due divi che fanno a gara a recitare sopra le righe. Film dell’eccesso, premeditatamente sgradevole, ma geniale nel suo lucido e critico sadismo, di esplicita simpatia per i ribelli e di avversione dichiarata per i tutori dell’ordine. Brando, gran pagliaccio dei travestimenti, sovrasta Nicholson che si prende la rivincita in una bella scena d’amore. Fiasco negli USA, apprezzato in Europa.

The Missouri Breaks (1976) on IMDb

Regia di Robert Parrish. Un film con Robert MitchumPedro ArmendáizJulie LondonGary Merrill. Titolo originale: The Wonderful Country. Genere Western – USA1959durata 96 minuti. – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un pistolero americano che ha venduto la sua pistola a un signorotto messicano varca il confine, preso dalla nostalgia degli Stati Uniti. Ma lì si innamora di una donna sposata e uccide un uomo che l’ha insultata. Deve tornare in Messico, dove si mette in urto con i suoi antichi padroni. Ma avrà il modo di salvare il marito della sua amante e di stabilirsi con lei, questa volta definitivamente, negli Stati Uniti. 

The Wonderful Country (1959) on IMDb

Un film di Sam Peckinpah. Con William Holden, Ernest Borgnine, Warren Oates, Robert Ryan, Edmond O’Brien. Titolo originale The Wild Bunch. Western, durata 134 min. – USA 1969. MYMONETRO Il mucchio selvaggio * * * * 1/2 valutazione media: 4,71 su 33 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

L’azione si svolge al confine messicano durante la rivoluzione di Pancho Villa. Un gruppo di banditi accetta di depredare per denaro un carico di armi destinate ai ribelli. Il colpo riesce sennonché uno dei malviventi, scoperto mentre nasconde una cassa del prezioso carico, viene torturato e ucciso. I suoi compagni, per vendicarlo, sparano sui regulares uccidendoli, ma rimanendone anche vittime. Il regista ha dipinto un affresco anticonformista descrivendo una realtà di miseria e squallore, lasciando parlare i peones messicani con il loro dialetto. Film importante; uno dei manifesti del tramonto del western. Mentre Butch Cassidy, l’altro grande western decadente, uscito nello stesso anno, è tenero e nostalgico, questo film è crudele e cinico.

The Wild Bunch (1969) on IMDb
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Regia di Laura Poitras. Un film Da vedere 2022 con Nan GoldinAlfonse D’amatoEd KochJohn MearsheimerCookie MuellerCast completo Titolo originale: All the Beauty and the Bloodshed. Genere Documentario, – USA2022durata 113 minuti. Uscita cinema domenica 12 febbraio 2023 distribuito da I Wonder Pictures. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,47 su 25 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nel 2018, insieme all’associazione da lei fondata, PAIN (acronimo di Prescription Addiction Intervention Now), la nota fotografa Nan Goldin è protagonista di un’azione di protesta presso il MET di New York. È la prima di una serie di contestazioni plateali che puntano alla cancellazione del nome della famiglia Sackler (fondatrice e proprietaria di una delle più importanti case farmaceutiche statunitensi) dall’elenco dei nomi dei sostenitori e dalle sale o donazioni a loro intitolate. Il primo passo simbolico per denunciare le micidiali ricadute del fenomeno noto come “epidemia degli oppioidi”, il consumo massiccio e indotto di farmaci a base di ossicodone (che provocano una forte dipendenza e portano a dipendenze maggiori): centosettemila morti per overdose negli Stati Uniti solo nel 2021, con tutte le conseguenze sociali ed economiche derivanti.

In quanto parte di una generazione che ha avuto grande familiarità con le droghe, sopravvissuta lei stessa a un’overdose e alla tragica sottovalutazione dell’AIDS, Goldin è particolarmente decisa a combattere la battaglia. E racconta senza filtri alla macchina da presa di Laura Poitras, che la segue per tre anni, molte questioni personali.

Quella originaria è strettamente legata a una concezione impropria e criminale della medicalizzazione, che ha portato al suicidio della sorella Barbara. Un trauma da sempre negato e censurato dalla famiglia.

La guerra americana in Iraq (My Country, My Country), il terrorismo islamico e Guantanamo (The Oath), Julian Assange e Wikileaks (Risk), Edward Snowden (Citizenfour): con la stessa intraprendenza e sprezzo del pericolo, per il suo ultimo film, in concorso a Venezia 2022, Laura Poitras continua a scegliere contesti e individui di eccezionale resistenza e anticonformismo. Ma in All the Beauty and the Bloodshed (“tutta la bellezza e lo spargimento di sangue”, una citazione che ha a che fare con “Cuore di tenebra” di Joseph Conrad, il cui senso è svelato nel finale) la traccia investigativa, giornalistica, caratteristica suoi lavori precedenti, ha uno spazio meno preponderante, affidato in parte agli interventi di Patrick Radden Keefe (autore di “L’impero del dolore”, libro inchiesta sulla dinastia Sackler, che finanzia anche università come Harvard, ed è costruito sulla fortuna del Valium).

In primo piano sta invece quasi sempre l’insieme dell’opera di Nan Goldin, intrecciata a una biografia selvaggia, ai margini. Classe 1953, cresciuta in un sobborgo borghese per poi essere data in affido e aver vissuto nel nomadismo ribelle tra varie sottoculture, Goldin è nota per le sue sequenze di diapositive proiettate come film prima nei locali underground e poi nelle gallerie, la più nota delle quali è “The Ballad of Sexual Dependency”.

Una serie di scatti realizzati tra fine anni ’70 e anni ’80, nella comunità artistica libera e trasgressiva di New York, dove Goldin ha trovato la sua famiglia d’elezione. Quella che ritrae in foto intime, spesso di nudo, in interni ordinari quando non squallidi, a messinscena zero. Una costellazione di dropout da discografia dei Velvet Underground, un’umanità di drag queen, prostitute, performer, punk, persone amate. Molte decimate dall’HIV, identificato come malattia degli omosessuali maschi e anche questo, proprio come l’abuso di farmaci oppioidi, sottovalutato dalla politica.

All the Beauty and the Bloodshed (2022) on IMDb

Regia di Todd Phillips. Un film Da vedere 2019 con Joaquin PhoenixRobert De NiroZazie BeetzFrances ConroyMarc MaronCast completo Titolo originale: Joker. Genere AzioneAvventura, – USA2019durata 122 minuti. Uscita cinema giovedì 3 ottobre 2019 distribuito da Warner Bros Italia. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 – MYmonetro 3,68 su 41 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Arthur Fleck vive con l’anziana madre in un palazzone fatiscente e sbarca il lunario facendo pubblicità per la strada travestito da clown, in attesa di avere il giusto materiale per realizzare il desiderio di fare il comico. La sua vita, però, è una tragedia: ignorato, calpestato, bullizzato, preso in giro da da chiunque, ha sviluppato un tic nervoso che lo fa ridere a sproposito incontrollabilmente, rendendolo inquietante e allontanando ulteriormente da lui ogni possibile relazione sociale. Ma un giorno Arthur non ce la fa più e reagisce violentemente, pistola alla mano. Mentre la polizia di Gotham City dà la caccia al clown killer, la popolazione lo elegge a eroe metropolitano, simbolo della rivolta degli oppressi contro l’arroganza dei ricchi.

Si presenta con una carta, il Fleck di Todd Phillips, ma non è una carta da gioco: è il documento di una malattia mentale, che lo rende un emarginato, un rifiuto della società, come ci dice la prima sequenza del film, sovrapponendo al suo volto la cronaca di una città allo sbando, sommersa dalla spazzatura fisica e metaforica.

Primo stand-alone sul più famoso villain della DC Comics, il film di Todd Phillips esplora dunque la nascita di un mostro prodotto dalla società stessa, creato e nutrito da illusioni e delusioni, maltrattamenti fisici e psichici, nell’epoca che mescola spettacolo pubblico e degrado morale.

Ambientata nei primi anni ’80, l’origin story diretta, prodotta e co-scritta da Phillips colma i vuoti strategici lasciati nel passato del personaggio, mescolando le indicazioni di Alan Moore e Brian Bolland con la cronaca vera americana e con l’omaggio al cinema coevo di ScorseseRe per una notte e Taxi Driver in particolare. Parallelamente alla costruzione narrativa della maschera di Joker, siamo invitati ad assistere alla costruzione interpretativa del personaggio che Joaquin Phoenix compie sotto i nostri occhi, trasformandosi fisicamente in altro da sé, aggiungendo energia man mano che perde peso, liberandosi progressivamente dal diktat del sorriso socialmente conveniente (“It’s so hard to be Happy all the time”) per riscrivere radicalmente e alla propria maniera le regole della commedia della vita.

Joker (2019) on IMDb

Regia di Jafar Panahi. Un film Da vedere 2000 con Fereshteh Sadre OrafaiyMaryiam Parvin AlmaniNargess MamizadehElham Saboktakin. Titolo originale: Dayereh. Genere Drammatico – Iran2000durata 91 minuti. – MYmonetro 3,34 su 7 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dalla finestrella di un ospedale a quella di un carcere: in mezzo 8 storie di donne accomunate da un destino di sottomissione umiliata in una società fondata sul potere maschile. Lo sfondo è Teheran, dove incombe la presenza occhiuta e violenta della polizia. Il titolo indica la circolarità tematica – l’impossibilità di una via di fuga – ma anche la sua struttura narrativa: il movimento della cinepresa che passa da una donna all’altra, da un dolore all’altro. Gli occhi delle donne sono ora rassegnati, ora fieri e ribelli. Il 3° film di J. Panahi non ha forse il lirismo raffinato di Kiarostami o la tensione metaforica di Makhmalbaf, ma, nella durezza con cui registra la coincidenza tra oppressione politica e oppressione maschile, possiede semplicità, lucidità e fluidità ammirevoli. Coprodotto in Italia da Mikado e Lumière & c. e non distribuito in Iran. Leone d’oro e premio Fipresci a Venezia 2000.

The Circle (2000) on IMDb
Sotto il sole di Satana - Film (1987)

Un film di Maurice Pialat. Con Sandrine Bonnaire, Gérard Depardieu Titolo originale Sous le soleil de Satan. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 113 min. – Francia 1987.MYMONETRO Sotto il sole di Satana * * * - - valutazione media: 3,25 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Dal romanzo di Georges Bernanos, il film ha avuto la Palma d’oro al Festival di Cannes del 1987. Protagonista è un giovane prete, maldestro ma pieno di buona volontà. Per mortificarsi della sua inettitudine, si infligge delle punizioni corporali, che lo spossano. Durante una terribile notte, Satana gli fa visita sotto le spoglie di un simpatico mercante di cavalli. Poi incontra Mouchette (un personaggio che ricorre spesso nelle opere di Bernanos), prostituta e infanticida. Il prete con tutte le sue forze cerca di salvarla dalla dannazione.

 Sotto il sole di Satana
(1987) on IMDb
La classe operaia va in paradiso (Lulu the Tool) [IT Import]: Amazon.de:  Gian Maria Volonte', Mariangela Melato, Mietta Albertini, Salvo Randone,  Gino Pernice, Luigi Diberti, Flavio Bucci, Donato Castellaneta, Ezio  Marano, Carla

Un film di Elio Petri. Con Gian Maria Volonté, Mariangela Melato, Flavio Bucci, Luigi Diberti, Salvo Randone. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 125′ min. – Italia 1972. MYMONETRO La classe operaia va in paradiso * * * - - valutazione media: 3,17 su 34 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Lulù Massa è un campione del cottimo con cui mantiene due famiglie, finché un incidente gli fa perdere un dito. Da ultracottimista passa a ultracontestatore, perde il posto e l’amante, si ritrova solo. Grazie a una vittoria del sindacato, è riassunto e torna alla catena di montaggio. Con qualche cedimento di gusto, più di una forzatura e rischiose impennate nel cielo dell’allegoria, è un aguzzo e satirico ritratto della condizione operaia e della sua alienazione. Scritto da Petri con Ugo Pirro, è il 1° film italiano che entra in fabbrica, analizzandone il sistema emettendone a fuoco con smania furibonda i vari aspetti, compresi i rapporti tra uomo e macchina, tra sindacato e nuova sinistra, tra contestazione studentesca e lotte operaie, repressione padronale e progresso tecnologico. Un Volonté memorabile, una bizzarra Melato, un incisivo Randone. Suscitò molte polemiche, anche e soprattutto a sinistra. Palma d’oro a Cannes ex aequo con Il caso Mattei.

 La classe operaia va in paradiso
(1971) on IMDb

Regia di Pawel Pawlikowski. Un film Da vedere 2013 con Agata KuleszaAgata TrzebuchowskaJoanna KuligDawid OgrodnikAdam SzyszkowskiCast completo Genere Drammatico, – PoloniaDanimarca2013durata 80 minuti. Uscita cinema giovedì 13 marzo 2014 distribuito da Parthénos. – MYmonetro 3,96 su 8 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

La vicenda si svolge all inizio degli anni ’60, nella grigia e soffocante Polonia dove vige stabilmente il regime comunista. Anna è una giovane novizia in attesa di diventare suora a tutti gli effetti. Vive serenamente in un convento isolato dove, essendo orfana, è stata portata in tenerissima età, durante la II Guerra Mondiale. Poche settimane prima di prendere i voti, invitata insistentemente dalla Madre Superiora, si reca a Varsavia per incontrare la sua unica parente conosciuta, la zia Wanda, che, durante il passato, non si è mai messa in contatto con lei. Quando arriva nell’appartamento della zia, si trova di fronte una cinquantenne single, intellettuale elegante e disinvolta, ma visibilmente disillusa, al limite del cinismo. Wanda appartiene all’elite del regime, essendo un magistrato, con un passato di combattente nella Resistenza antinazista e di militante del partito. È una donna che nasconde una grande sofferenza, compensando con un’attiva vita sessuale con vari partner e con il consumo di alcoolici. In breve racconta ad Anna una tremenda verità familiare: la futura suora è in realta di razza ebrea ed era una bambina chiamata Ida. Durante la guerra, la famiglia si era rifugiata nella loro piccola fattoria, ed era stata “aiutata” da alcuni contadini polacchi. Poi i genitori di Anna sono stati uccisi in circostanze misteriose. Wanda convince la nipote a recarsi dove avevano vissuto i suoi genitori per cercare di scoprire le circostanze della loro scomparsa. Per alcuni giorni le due donne vivono insieme. Anna sperimenta la novita della vita ordinaria, i piccoli piaceri e le miserie morali degli uomini.

Ida (2013) on IMDb

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Regia di Luis Puenzo. Un film con Norma AleandroHéctor Alterio, Analia Castro, Chunchuna Villafañe, Hugo AranaGuillermo BattagliaChela RuízCast completo Titolo originale: La historia oficial. Genere Drammatico – Argentina1985durata 117 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 2,50 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Alicia, un’insegnante di storia nell’Argentina di oggi, adotta una bambina di cinque anni, Gaby, che la compensa della sua sterilità. Ma un’amica deportata dal regime militare le dice che Gaby potrebbe essere figlia di una coppia di desaparecidos, cosa di cui Alicia ha conferma indagando in ospedali e archivi.

The Official Story (1985) on IMDb
Indagine Su Un Cittadino Al Di Sopra Di Ogni Sospetto: Amazon.it:  Volontè,Bolkan, Volontè,Bolkan: Film e TV

Un film di Elio Petri. Con Gian Maria Volonté, Florinda Bolkan, Orazio Orlando, Gianni Santuccio, Salvo Randone.Poliziesco, Ratings: Kids+16, durata 118 min. – Italia1970. – Lucky Red uscita lunedì 8 aprile 2013. MYMONETRO Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto * * * * - valutazione media: 4,37 su 56 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Il ‘dottore’, appena promosso da capo della Sezione Omicidi a capo della Sezione Politica, uccide, sgozzandola, l’amante con cui aveva un rapporto sadomasochistico e che, come ha scoperto, lo tradiva con uno studente che appartiene alla contestazione attiva. Invece di cercare di occultare le prove le rende sempre più evidenti, convinto come è che il Potere gli può consentire di continuare ad essere al di sopra di ogni sospetto. Premio Oscar al miglior film straniero più che meritato quello andato a un film che, se risentiva a tratti del clima politico del tempo, ha purtroppo assunto una dimensione sempre più profetica nelle cronache politico-giudiziarie dei decenni successivi.

 Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto
(1970) on IMDb

Regia di Frank Pavich. Un film Da vedere 2013 con Alejandro JodorowskyMichel SeydouxH.R. GigerChris Foss (II)Brontis JodorowskyCast completo Genere Documentario, – USA2013durata 90 minuti. Uscita cinema lunedì 6 settembre 2021 distribuito da ValmynWanted. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,53 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.


Nel 1975 dopo il successo di nicchia di El Topo e quello più clamoroso (specie in Europa) di La montagna sacra Alejandro Jodorowsky era il cineasta intellettuale più ricercato del mondo, aveva carta bianca e quello che voleva era realizzare il film più importante della storia del cinema, traendo spunto dai romanzi di Frank Herbert. Il suo Dune, doveva essere un film rivoluzionario in grado di cambiare la mentalità delle giovani generazioni fornendo nuovi modelli di riferimento. Per fare questo il regista aveva coinvolto (e ottenuto!) la partecipazione di un team incredibile che comprendeva i designer H.R. Giger, Moebius e Chris Foss oltre all’esperto di effetti speciali Dan O’Bannon, le musiche dei Pink Floyd e attori come David Carradine, Mick Jagger, Salvador Dalì e Orson Welles. A preproduzione finita e storyboard completo però è mancato il completamento del finanziamento da Hollywood e il film non si è mai fatto. Almeno non nella maniera in cui Jodorowsky l’aveva immaginato.

Come ricorda il regista Nicolas Winding Refn, amico personale di Alejandro Jodorowsky intervistato per il documentario, è impossibile determinare quanto e come sarebbe cambiato il concetto di blockbuster se alla fine degli anni ’70, quando questo tipo di modalità produttiva stava emergendo, il punto di riferimento del cinema d’intrattenimento fosse diventato il Dune immaginato dal regista messicano invece del Guerre Stellari di George Lucas.

Per anni questo Dune mai girato è stato l’oggetto definitivo del desiderio cinefilo, assieme al noto librone contenente tutto il film scena per scena, illustrato da Moebius, con gli inserti di costumi e scenografie di Giger. Il manualone è la base dalla quale Jodorowsky rievoca oggi il suo film, raccontando per filo e per segno come sarebbe dovuto essere ma soprattutto rievocando l’incredibile storia di come sia partita e poi naufragata questa produzione, come abbia convinto quelle incredibili personalità a lavorare con lui e come li abbia stimolati per due anni a dare il meglio su un progetto che non si è mai fatto.

Il risultato è un documentario esilarante, in cui Frank Pavich, è molto bravo a scandire l’esuberanza dell’84enne Jodorowsky, alternandola con i bozzetti e le interviste agli altri interpreti dell’avventura, condendo i resoconti di come sarebbero state girate le scene con la visualizzazione (più o meno animata) dei disegni che furono fatti all’epoca.

Un lavoro di montaggio acuto e ritmato che mette il cineasta in seconda posizione per far emergere Jodorowsky, grandissimo interprete di se stesso e narratore dalla splendida capacità di trasmettere la passione e l’intensità di una ricerca totalmente folle, che procede per aneddoti tra l’improbabile e l’incredibile. Forse l’unica possibile maniera di analizzare a freddo come nasca l’arte.

Jodorowsky's Dune (2013) on IMDb

Regia di Roman Polanski. Un film con John StrideFrancesca AnnisJon FinchMartin ShawTerence BaylerNicholas SelbyCast completo Titolo originale: Macbeth. Genere Drammatico, – Gran Bretagna1971durata 140 minuti. Uscita cinema giovedì 25 giugno 2015 distribuito da Cineteca di Bologna. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,04 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nella Scozia dell’anno Mille Macbeth prende il posto del sovrano legittimo dopo averlo assassinato. Deve uccidere i testimoni del delitto e poi figli e amici di quanti ha ucciso prima. Con l’aiuto di Kenneth Tynan, Polanski ha avuto due belle intuizioni nella trasposizione di Shakespeare: fare di Macbeth e sua moglie una coppia di giovani mediocri, quasi piccoloborghesi; capire che i re di Scozia erano dei bútteri e vivevano in rustici casolari. C’è la violenza, anche in eccesso, ma non la nera poesia della disperazione del testo. E i due giovani interpreti non sono all’altezza. Fa macchia il McDuff di Bayley. Il dramma fu portato sullo schermo 9 volte all’epoca del muto e 9 volte (comprese le edizioni televisive) nel sonoro.

 Macbeth
(1971) on IMDb

Regia di Roman Polanski. Un film Da vedere 2013 con Emmanuelle SeignerMathieu Amalric. Titolo originale: Venus in Fur. Genere Drammatico, – FranciaPolonia2013durata 96 minuti. Uscita cinema giovedì 14 novembre 2013 distribuito da 01 Distribution. – MYmonetro 3,70 su 13 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

“E l’onnipotente lo colpì. E lo consegnò nelle mani di una donna”. È l’epigrafe di Venere in pelliccia , romanzo (1870) di Leopold von Sacher-Masoch, di tendenza erotica sadomasochistica, che un regista di mezza tacca sta cercando di mettere in scena in uno scadente locale periferico. Alle audizioni si presenta in ritardo Wanda, matura, volgare, malvestita più sado che maso, tutto il contrario di quella che il regista cercava. E poco alla volta tutto si mescola, realtà e finzione, i ruoli si capovolgono, regista e attore ma anche dominatore e dominata, uomo e donna. È un gioco di specchi – di nuovo di stampo teatrale – in cui Polanski fa recitare alla Seigner (sua moglie nella vita da 24 anni) molti ruoli in uno e Amalric (suo alter ego) le tiene testa, battuta dopo battuta, situazione dopo situazione. Humour grottesco, attori giusti, splendida fotografia (Pawel Edelman).

 Venere in pelliccia
(2013) on IMDb

Regia di Sam Peckinpah. Un film Da vedere 1972 con Al LettieriSteve McQueenBen JohnsonAli MacGraw. Titolo originale: The Getaway. Genere Poliziesco – USA1972durata 122 minuti. – MYmonetro 3,23 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Uscito di prigione, rapinatore si ricongiunge alla moglie, compie un grosso colpo e con lei si rifugia nel Messico. Violento, amorale, stringato, ricco di eccessi e di tensione, questo film d’azione sulle imprese di una coppia criminale, reciprocamente infedele ma unita, è un efficace compromesso tra le ambizioni di Peckinpah e il divismo di McQueen. Sceneggiato da Walter Hill su un romanzo di Jim Thompson (1959).

 Getaway!
(1972) on IMDb

Un film di Elio Petri. Con Massimo Serato, Marcello Mastroianni, Ursula Andress, Elsa Martinelli, Salvo Randone. Fantascienza, durata 90′ min. – Italia 1965. MYMONETRO La decima vittima * * 1/2 - - valutazione media: 2,67 su 10 recensioni di critica, pubblico e dizionari

Dal racconto La settima vittima (1954) di Robert Sheckley: nel Duemila s’è costituito su scala mondiale un club privato i cui iscritti, accoppiati da un computer, si impegnano in una caccia mortale, alternativamente come cacciatori o vittime. A Roma una maliarda superorganizzata bracca la sua decima vittima. Tolto il debole finale, imposto dal produttore Carlo Ponti, Petri ha vinto la rischiosa scommessa, grazie anche all’apporto di Ennio Flaiano in sceneggiatura, con un curioso e affascinante film dove la SF si mescola al western, al cinema di spionaggio, alla commedia romanesca.

 La decima vittima
(1965) on IMDb

Regia di Gillo Pontecorvo. Un film Da vedere 1966 con Yacef SaadiJean MartinFawzia El KaderUgo PalettiTommaso NeriMohamed Ben KassenCast completo Genere Drammatico – Italia1966durata 123 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 4,51 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nell’ottobre 1957, mentre i paracadutisti del colonnello Mathieu rastrellano la Casbah, Ali La Pointe, uno dei capi della guerriglia algerina, rievoca il passato, l’organizzazione dell’FLN (Fronte di Liberazione Nazionale), gli attentati, gli scioperi, le delazioni. Ali La Pointe è ucciso, ma tre anni dopo, in dicembre, il popolo algerino scende in piazza, proclamando la propria volontà di indipendenza. Sobria rievocazione di taglio documentaristico sulla base di una solida sceneggiatura di Franco Solinas che, con forte coralità e qualche dilatazione nelle fasi degli attentati, mostra una guerra di popolo, spiegando anche le ragioni del “nemico”, i francesi. Leone d’oro a Venezia, il film ebbe vasta risonanza internazionale, soprattutto sui mercati di lingua inglese, diventando, fra l’altro, un film di studio per le Black Panthers. Musica di E. Morricone e splendido bianconero scope di Marcello Gatti.

The Battle of Algiers (1966) on IMDb
Locandina Le forze del male

Un film di Abraham Polonsky. Con Marie Windsor, John Garfield, Beatrice Pearson Titolo originale Force of Evil. Drammatico, durata 78′ min. – USA 1948. MYMONETRO Le forze del male * * * - - valutazione media: 3,25 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Dal romanzo di Ira Wolfert Tucker’s People: giovane avvocato abbandona i suoi ideali per lavorare al soldo di un racket sulle lotterie clandestine di cui rimane vittima il fratello maggiore. Brillante esordio nella regia di Polonsky, sceneggiatore di idee marxiste che nel ’51 finì sulle “liste nere” per essersi rifiutato di collaborare con l’HUAC, il comitato per le attività antiamericane. Prodotto dal regista con Garfield, è uno dei film gangster più “politici” nella storia di Hollywood, un coinvolgente saggio drammaturgico sul capitalismo e la corruzione. Dialoghi scoppiettanti di verità, claustrofobica fotografia di G. Barnes, musiche di D. Raksin, Garfield e Gomez, suo fratello, ottimi

Force of Evil (1948) on IMDb

Un film di Alex Proyas. Con Rufus SewellWilliam HurtKiefer SutherlandJennifer ConnellyRichard O’Brien. continua» Horrordurata 106 min. – USA 1998MYMONETRO Dark City

Dopo il successo globale de Il Corvo, Proyas ripropone un titolo dai toni scuri, a cavallo tra Fanta-Thriller e Horror. Una razza aliena dagli straordinari poteri telepatici vaga nell’universo alla ricerca di qualcosa che eviti l’estinzione della specie. Una volta giunte sulla terra, le misteriose entità penseranno di aver trovato ciò che cercavano: daranno così il via ad esperimenti volti a studiare la natura umana, al fine di carpire i segreti dell’anima.

Dark City (1998) on IMDb

La Grande Seduzione: Amazon.it: Bouchard, Boutin, Pouliot Jean-Francoi,  Bouchard, Boutin: Film e TVUn film di Jean-François Pouliot. Con Raymond Bouchard, David Boutin, Benoît Brière, Pierre Collin, Lucie Laurier, Rita Lafontaine Titolo originale La Grande séduction. Commedia, durata 108 min. – Canada 2003. MYMONETRO La grande seduzione * * * - - valutazione media: 3,00 su 14 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Gli abitanti di un piccolo villaggio la cui unica risorsa è la pesca sono costretti a vivere con i sussidi del governo. Il sindaco si dà da fare perché un’azienda apra uno stabilimento in loco. Bisogna però convincere preliminarmente un medico a vivere nella comunità. Gli abitanti faranno di tutto per ‘sedurne’ uno arrivato per caso e costringerlo a restare. Un regista canadese al film d’esordio ci regala una piacevole commedia in cui i dialoghi brillanti assumono un grande valore.

Seducing Doctor Lewis (2003) on IMDb