Parigi, anni ’80. Manu è un ventenne affascinante e in cerca di avventure, appena sbarcato nella capitale francese e ospite di sua sorella in una grigia camera d’albergo. Omosessuale e libertino, conduce una vita dissoluta frequentando – nelle notti all’ombra della tour Effel – bordelli e giardini pubblici.
Un film di André Téchiné. Con Catherine Deneuve, Gérard Depardieu, Gilbert Melki, Malik Zidi.Titolo originale Les Temps qui Changent. Sentimentale, durata 90 min. – Francia 2004. uscita venerdì 26agosto 2005. MYMONETRO I tempi che cambiano valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari. Esiste l’amore eterno? Forse sì, almeno nell’ultimo film di André Téchiné. Protagonisti sono un uomo e una donna che si ritrovano a Tangeri trent’anni dopo essere stati, l’uno per l’altro, il primo amore.In realtà Antoine, Gérard Depardieu, ha speso tutto questo tempo nel ricordo e nella ricerca di Cécile, Catherine Deneuve, che nel frattempo si è sposata con un medico marocchino e ha un figlio omosessuale. Lui la corteggia con la passione di un adolescente e le propone di trascorrere insieme la vecchiaia, lei è cinica e disillusa dalla vita. Ma una passeggiata nel bosco e il panorama del mare la aiuteranno a riscoprire che esistono un continente e un sogno, al di là dell’oceano.
Un film di André Téchiné. Con Stéphane Rideau, Lubna Azaabal, Mohamed Hamaidi, Yasmina Reza Titolo originale Loin. Drammatico, durata 120 min. – Francia 2001. MYMONETROLontano valutazione media: 2,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari. “Lontano” è il Marocco, è Tangeri, dove tre amici, Serge, Sarah e Said, si incontrano e cercano di fare esperienze diverse da quella della cosiddetta civiltà. Insomma la fuga. La figura centrale è Serge, che col camion trasporta un po’ di tutto fra l’Africa e la Francia. Sarah è la sua donna e Said un abitante del luogo che vuole andare a Parigi. I loro progetti però si scontrano con la realtà e con l’incapacità, un po’ di tutti, di riuscire a cambiare davvero. Reduce dalla mostra di Venezia 2001. Forse non è una gran referenza.
Parigi, anni ’80. Manu è un ventenne affascinante e in cerca di avventure, appena sbarcato nella capitale francese e ospite di sua sorella in una grigia camera d’albergo. Omosessuale e libertino, conduce una vita dissoluta frequentando – nelle notti all’ombra della tour Effel – bordelli e giardini pubblici. In una delle tante spedizioni notturne incontra Adrien, un medico che gli prospetta un nuovo stile di vita, presentandolo ai suoi più cari amici: Sarah e Mehdi, novella scrittrice lei e poliziotto lui, appena raggiunti dalla nascita di un figlio. I giorni felici di Parigi, cosi come il film li prospetta, vengono però bruscamente interrotti dall’arrivo di un virus micidiale e sconosciuto: l’Aids.
Nel 1962, quando gli accordi di Evian mettono fine alla guerra d’Algeria, nel liceo di una cittadina francese del Sud-ovest arriva il pied noir Henri (Gorny) che col suo oltranzismo suscita le ire di Maïté (Bouchez), figlia di una insegnante comunista che pure ne è attratta, ma anche la gelosia di Serge (Rideau), figlio di contadini italiani immigrati, e il turbamento di François (Morel), il più bravo della classe, che sta scoprendo la propria omosessualità. Il bel film di Téchiné appartiene a una serie di 9 film per la TV – “Tous les garçons et les filles de leur âge” – tra cui fu il più elogiato insieme con L’Eau froide di Assayas. Specialmente nella 1ª parte i rapporti, i conflitti, gli amori fra i quattro personaggi principali sono descritti con tenerezza, leggerezza, credibilità e un affetto che nasce probabilmente dalla nostalgia e dalla memoria. È girato in una regione che il regista conosce bene e che restituisce in immagini suggestive, quasi a far da controcanto idillico agli orrori di una guerra lontana, ma ancora incombente, e al groviglio dei conflitti psicologici. 3 premi César: film, regia, sceneggiatura.
Damien ha diciasette anni e frequenta con profitto il liceo. Figlio di un pilota in missione e di una madre dottoressa, da qualche tempo ha un problema. Un problema che ha il volto e il piglio sfrontato di Tom, che non perde occasione a scuola per provocarlo. Figlio adottivo di una coppia che gestisce una fattoria in montagna, Tom ha paura di amare e tiene a distanza chi vorrebbe tanto farlo. Come Damien che con la pubertà ha scoperto il desiderio e la sua inclinazione sessuale. Ma Tom non ci sta e tra loro il confronto si fa aspro. Poi la vita, scandita da trimestri, irrompe gravosa togliendo o donando dentro una nuova stagione.
Delicata (come è caratteristica di Techiné), ma anche violenta (come non è sua caratteristica) vicenda di una maturazione emotiva. Juliette Binoche è una ragazza di provincia che va a Parigi decisa a conquistare il successo come attrice, valendosi anche, senza particolari scrupoli, dell’attrazione che esercita sugli uomini. Ma va a letto con gli uomini sbagliati. Uno dei quali, un giovane attore di successo, muore (ma praticamente è un suicidio) in un incidente stradale. A recuperare la ragazza (come donna e come attrice) sarà il suocero del defunto, un regista teatrale, che la prende come protagonista di Romeo e Giulietta.