Category: URSS


Ivan il terribile - LongTake - La passione per il cinema ha una nuova regiaUn film di Sergej M. Ejzenstejn. Con Nicolaj Cerkasov, Lyudmila Tselikovskaya, Serafina Birman, Andrei Abrikosov.Titolo originale Ivan Groznyi. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 96′ min. – URSS 1944. MYMONETRO Ivan il terribile * * * * 1/2 valutazione media: 4,77 su 14 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Incoronato zar nel 1547, Ivan (1530-84) promette di unire tutta la Russia, entra in conflitto con i boiardi di cui vuole limitare il potere e con la zia che avvelena la zarina. Ivan si ritira in convento. Presentato alla fine del 1944, è la prima parte di Ivan Groznyi la cui seconda parte, nota col titolo La congiura dei boiardi, fu terminata nel febbraio 1946 e condannata nello stesso anno dal Comitato centrale del Partito Comunista dell’URSS e distribuita in pubblico solo nel settembre 1958. Tornato a Mosca, Ivan entra in conflitto con l’amico Fëdor Kolitchev, diventato pope metropolita col nome di Filippo e schierato con i boiardi. Euphrosinia, zia di Ivan e madre dell’inetto Vladimir, che i boiardi vorrebbero come zar, prepara un attentato, ma Ivan sostituisce a sé stesso il giovane che così viene ucciso da un sicario inviato da sua madre. Nella 2ª parte, inseparabile dalla 1ª, Ejzenštejn inserì una lunga sequenza a colori (in Agfacolor, bottino di guerra). La 3ª parte non fu mai girata: doveva raccontare la vittoria finale di Ivan, ormai diventato il Terribile. Nella cineteca di Mosca erano conservate 2 sequenze inedite (20 minuti circa), una delle quali (L’infanzia di Ivan) doveva servire di prologo alla 1ª parte. Può essere letto a diversi livelli: storico, politico, psicologico, estetico, allegorico. Ivan è Ivan. È Stalin. È un re di Shakespeare. È un eroe di opera wagneriana. È la rievocazione _ spesso in bilico sul ridicolo perché la sua natura è sublime _ di una situazione storica che rimanda a quella del presente, elevata ad archetipo eterno. Integralmente e genialmente staliniano, terribilmente reazionario e, insieme, autenticamente rivoluzionario. Fotografia di Edvard Tissé (esterni) e Andrej Moskvin (interni). Musica di Sergej Prokof’ev.

 Ivan il terribile
(1944) on IMDb

Un film di Andrei Tarkovskij. Con Anatoli Solonitsyn, Ivan Lapikov, Nikolaj Grinko, Rolan Bykov, Jurij Nikulin.Titolo originale Andrej Roublëv. Biografico, Ratings: Kids+16, b/n durata 186′ min. – URSS 1966. MYMONETRO Andrej Rublëv * * * * 1/2 valutazione media: 4,63 su 14 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

In una Russia messa a ferro e fuoco dalle invasioni asiatiche e sconvolta dalle lotte di potere tra piccoli potentati, il monaco Rublëv (1360 ca.-1430), pittore di icone, passa attraverso 9 capitoli (Il volo, Il buffone, Teofane il Greco, La passione secondo Andrej, La festa, Il giudizio universale, La scorreria, Il silenzio, La campana) che compongono un vasto affresco del Medioevo russo. Nel 1° è assente, in altri fa da spettatore o “passeggero”, nell’ultimo _ una delle più alte pagine filmiche di epica del lavoro umano _ è in disparte, testimone silenzioso. È uno dei grandi film degli anni ’60 (completato nel 1967, presentato a Cannes nel 1969, distribuito in URSS nel 1972 e in Italia nel 1975) il capolavoro di Tarkovskij è il più maturo risultato, in campo cinematografico, della cultura del dissenso nell’URSS. Epilogo a colori, 10 minuti di documentario sulla pittura di Rublëv: l’autore scompare, rimane l’opera.

Andrei Rublev (1966) on IMDb
Risultato immagini per amleto kozintsev

Un film di Grigori Kozintsev. Con Innokentiy SmoktunovskiyMikhail NazvanovElza RadzinaYuri TolubeyevAnastasiya Vertinskaya. continua» Titolo originale GamletDrammaticoRatings: Kids+16, b/n durata 150 min. – URSS 1964.

Un’altra versione (stavolta sovietica) della tragedia di Shakespeare. Kozincev abbandona ogni tentazione psicanalitica (che invece era alla base del lavoro di Olivier) per fare un Amleto eroico, romantico, un ribelle che non si batte contro gli usurpatori per vendicare il padre (o peggio, per vendicarsi della madre), ma mosso da un insopportabile anelito di libertà. La maggior parte degli appassionati ritiene che il lavoro di Kozincev sia, nel complesso, inferiore a quello di Olivier, ma i pregi sono tanti (dagli attori alle inquadrature del castello battuto dal vento, alla musica dirompente di Sciostakovic).

Hamlet (1964) on IMDb

Regia di Vsevolod Pudovkin. Un film Da vedere 1928 con Aleksandr ChistyakovBoris BarnetValéry InkijinoffViktor Tsoppi. Titolo originale: Potomok Cinghis Khana. Genere Avventura – URSS1928durata 113 minuti. – MYmonetro 3,50 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un cacciatore mongolo, trovato dagli oppressori del suo paese in possesso di un talismano che lo fa ritenere discendente di Gengis Khan, è oggetto di interessate premure e quasi indotto a firmare un trattato che, se gli darà ozi e ricchezze, lo allontanerà però sempre più dalla causa degli oppressi. Il suo rinsavimento coincide con l’evasione di un partigiano che chiede la sua protezione. 

Storm Over Asia (1928) on IMDb
Risultati immagini per La Madre - 1926

Un film di Vsevolod Pudovkin. Con Vera Baranowskaja, Nikolai Batalov, Ivan Koval Samborskij Titolo originale Mat’. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 65 min. – URSS 1926. MYMONETRO La madre [1] * * * - - valutazione media: 3,33 su 5 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Tratto dal romanzo omonimo del 1907 di Gor’kij, “La madre”, primo lungometraggio di Pudovkin , si inserisce nel clima politico della Russia degli inizi del XX secolo e segna l’inizio del realismo socialista. Protagonista del film è una contadina, Nilvona Vlasova, moglie del fabbro ubriacone Vlasov, la quale subisce una trasformazione caratteriale in seguito alla morte del marito. Causa del suo cambiamento è il figlio Pavel, operaio socialista e militante del movimento rivoluzionario insieme ad altri suoi amici, che verrà arrestato dopo che sua madre ha rivelato alla polizia dove Pavel ha nascosto le armi; e morirà in un tentativo di evasione durante una manifestazione per il 1 maggio. A quel punto sarà allora Nilvona a raccogliere la bandiera rossa e a farsi uccidere dai militari.
La narrazione è strettamente collegata alla dimensione psicologica dei personaggi e alla loro vita quotidiana, per evidenziare i problemi del movimento del proletariato dell’epoca. La protagonista dapprima è una donna disperata, picchiata dal marito, piena di paura, poi, spinta dall’esempio del figlio, anche lei compie una “rivolta” contro quella vita squallida ;cresce in lei un desiderio di libertà e di dignità, di combattere contro quella parte oscura, bestiale che è nell’uomo. E’ Nilvona l’eroina del film, proprio lei, umile, povera ,cosi come gli altri personaggi semplici che abitano il villaggio, immersi in una natura evocativa e mutevole che dà alla vicenda un tocco romantico perfettamente in armonia con il reale.
La madre è stato considerato per mezzo secolo un classico del cinema muto sovietico e classificato nel 1958 dai critici di Bruxelles come uno tra i 12 migliori film della storia del cinema per essere sottoposto in seguito ad alcune revisioni.

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Sostituita versione con subeng con versione migliore e con subita

Regia di Vladimir Menshov. Un film Da vedere 1979 con Vera AlentovaIrina NurayevaRaisa RyazanovaAleksey BatalovIrina MuravievaCast completo Titolo originale: Moskva slezam ne verit. Genere Commedia – URSS1979durata 150 minuti. – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Tre ragazze che hanno lasciato la campagna da vent’anni per cercare fortuna a Mosca affrontano il bilancio della propria vita: l’amore, la carriera, i figli, tra speranze, successi e delusioni. Piacevole sorpresa della cinematografia sovietica, il film fa leva su situazioni universali, immerse in una realtà moscovita qui coraggiosamente trattata in modo non sempre conforme alle censure generalmente imposte dal regime. 

Moscow Does Not Believe in Tears (1980) on IMDb

Regia di Vladimir Motyl. Un film con Anatoliy KuznetsovPavel Luspekaev, Spartak Misciulin, Kakhi Kavsadze. Titolo originale: Beloe solntse pustyni. Genere Avventura – URSS1970durata 92 minuti. – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il russo Nicolaj Sukov, sergente di cavalleria (senza cavallo) reduce dalla campagna bellica del 1917-18, è in cammino per tornare a casa, attraverso pericoli e disagi d’ogni sorta. Durante la strada, scrive mentalmente alcune lettere alla moglie, colorandole di poetiche bugie.

White Sun of the Desert (1970) on IMDb

Regia di Tengiz Abuladze. Un film Da vedere 1986 con Ketevan AbuladzeZeinab BotsvadzeIja NinidzeKakhi KavsadzeMerab NinidzeCast completo Titolo originale: Monanieba. Genere Drammatico – URSS1986durata 145 minuti. – MYmonetro 3,55 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il cadavere di Varlam Aravidze – borgomastro di una grossa città georgiana che ha appena avuto funerali solenni – è disseppellito tre volte. L’autrice del macabro misfatto è una donna la cui famiglia è stata vittima delle sue angherie. Al processo si ricostruisce la storia del despota Varlam: ha baffetti alla Hitler, i gesti e il balcone di Mussolini, gli occhialetti di Beria, l’ardore di Somoza, la cordialità minacciosa di Stalin. Per rievocare gli anni di piombo dello stalinismo T. Abuladze pratica la mescolanza dei generi con un omaggio a Chaplin e rimandi a Buñuel. È un grottesco poema satirico che osa paragonare la dittatura staliniana a quella hitleriana con un accostamento che a molta parte della sinistra occidentale ripugnava allora e oggi ripugna ancora (un po’ meno). Ideato alla fine dell’epoca di Breznev, realizzato nel 1984 sotto Andropov e Cernenko, uscì soltanto alla fine del 1986 sotto Gorbaciov: 12 milioni di spettatori nell’URSS, premio speciale della giuria di Cannes, notorietà internazionale per il georgiano Abuladze di cui fu purtroppo l’ultimo film. In quegli anni “Varlam” divenne in Russia sinonimo di tiranno. Memorabile, nel registro drammatico, la sequenza del deposito dei tronchi arrivati dalla Siberia sui quali si cercano i nomi dei deportati nei campi di lavoro. Come epigrafe gli si addice un’amara frase di S.M. Ejzenštejn: “Nella vita la giustizia trionfa sempre, ma spesso la vita è troppo corta”.

 Pentimento
(1984) on IMDb

Regia di Sergey Bondarchuk. Un film con Lyudmila SavelevaIrina SkobtsevaSergey BondarchukV. Strzchelchik. Titolo originale: Vojna i mir. Genere Drammatico – URSS1967durata 263 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,09 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dal romanzo Guerra e pace (1863-69) di Lev N. Tolstoj, diviso in 2 parti di 128 e 135 minuti. 1ª parte: Mosca 1805. Tra una folla mondana dedita a intrighi, emergono alcuni personaggi inquieti: il goffo e sensibile Pëtr Bezukov, appena tornato dall’estero; il suo sarcastico amico, principe Andrej Bolkonskij, orgoglioso aiutante di campo del generale Kutuzov, già deluso dal suo matrimonio con Lisa; e la gaia, appassionata, giovanissima Nataša Rostov. 2ª parte (uscita col titolo L’incendio di Mosca ): Russia 1912. L’invasione napoleonica, la battaglia di Borodino, la morte di Andrej, assistito da Nataša, l’incendio di Mosca. È probabilmente il più costoso dei megafilm in costume del cinema sovietico. L’edizione originale, divisa in 4 parti, messa in onda in televisione, durava 8 ore. Puntigliosa ricostruzione ambientale, di maestosa magniloquenza le scene di massa, attori efficaci, perfetta sintonia tra il Tolstoj illustrato con accademismo verniciato e la propaganda poststaliniana. Guerra e pace fu portato sullo schermo in Russia durante il periodo del muto nel 1912 e con 3 film del 1915. Seguì nel 1955 l’edizione italiana diretta da K. Vidor.

 Guerra e pace: Natascia - L'incendio di Mosca
(1965) on IMDb
russo subita nelle parti dell’edizione originale non doppiate

Regia di Sergei ParajanovSergei Yutkevich. Un film con Sofiko Chiaureli. Titolo originale: Sayat Nova. Genere Biografico – URSS1969durata 82 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 2,83 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

La vita del trovatore armeno Sayat Nova, vissuto nel Seicento, dall’infanzia alla corte regale, dal ritiro in un convento alla morte, attraverso una serie di episodi, statici come quadri che non raccontano, ma mostrano, evocano, suggeriscono per via di metafore, analogie, estri surrealisti, paesaggi onirici, pause liturgiche. La colonna sonora (musiche, rumori) conta come quella visiva di pittorica sensualità. Ermetico, ma abbagliante. Molte noie con la censura sovietica.

 Il colore del melograno
(1969) on IMDb

Regia di Sergei M. Eisenstein. Un film con Nikolay CeikasovLyudmila TselikovskayaSerafina BirmanAndrei AbrikosovVladimir BalashovCast completo Titolo originale: Ivan Groznyj II. Genere Storico – URSS1944durata 86 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 2,93 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Seconda parte della trilogia incompiuta di cui fa parte anche Ivan il terribile La congiura dei Boiardi, girata nel 1946, fu proiettata per la prima volta nel 1958 perché bloccata da Stalin a causa dell’analisi acuta delle contraddizioni riguardanti la conquista e la gestione del potere. Evidenti i richiami alla figura di Stalin, ma anche a quella di Amleto. Per la prima volta il grande regista russo inserisce in un suo film una lunga sequenza a colori. La terza parte della trilogia, che doveva raccontare la vittoria finale Ivan, diventato il terribile, non fu mai girata per la sopraggiunta morte della regista.

 La congiura dei boiardi
(1958) on IMDb

Regia di Sergei ParajanovDodo Abashidze. Un film con Dodo AbashidzeVeriko AndjaparidzeTamari TsitsishviliDudukhana TserodzeSofiko ChiaureliCast completo Titolo originale: Legenda o Suramskoj kreposti. Genere Avventura – URSS1984durata 90 minuti. – MYmonetro 3,50 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nella Georgia feudale, vicino a Tbilisi, le fondamenta della fortezza di Suram crollano: occorre, come suggerisce un’indovina, che un bel giovane si faccia murare vivo, fondendosi con la calce e la sabbia, le uova e le lacrime. Ispirato a un’antica leggenda, è il penultimo film, diretto dopo 15 travagliati anni di inattività (almeno 3 in carcere e diversi processi), di Parad82 anov, georgiano di origini armene. Anche qui fa un cinema antinarrativo dove mescola, in originale fusione alchemica, pittura, danza, pantomima, teatro, animali, frutti, oggetti simbolici. Visionario e rarefatto, ermetico e allegorico, incline al manierismo, ma con molti momenti e immagini di solenne bellezza.

 La leggenda della fortezza di Suram
(1985) on IMDb

Locandina Aleksandr NevskijUn film di Sergej M. Ejzenstejn. Con Nicolaj Cerkasov, Nicolaj Ochlopkov, Andrej Abrikosov Titolo originale . Storico, Ratings: Kids+16, b/n durata 110 min. – URSS 1938.MYMONETRO Aleksandr Nevskij * * * * - valutazione media: 4,08 su 10 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

È la ricostruzione storica dell’invasione della Russia da parte dei cavalieri teutonici che, dopo la presa di Pskov, furono travolti dall’esercito russo guidato dal principe Nevskij e spinti nel lago gelato Peipus. È una grande “cine-opera” (così fu definita all’epoca) realizzata da uno dei più grandi registi del mondo. La musica di Prokof’ev non si dissocia mai dalle sequenze del film che vuole essere un inno al patriottismo.

 Alessandro Nevsky
(1938) on IMDb

Locandina AelitaUn film di Yakov Protazanov. Con Yuliya Solntseva, Igor Ilyinsky, Nikolai Tsereteli, Nikolai Batalov, Vera Orlova, Vera Kuindzhi, Pavel Pol, Konstantin Eggert, Yuri Zavadsky, Yulia Solntseva, Valentina Kuinzhi, Nikolai Tserectelli, Ygor Ilinski, Yuri Zavadski Avventura, b/n durata 120 min. – URSS 1924.
Durante la guerra civile in URSS, un ingegnere sovietico effettua un volo su Marte. La sovrana del pianeta s’innamora dell’esploratore spaziale che prende parte a una rivoluzione tesa a sollevare i proletari marziani, soggetti a un sistema di bestiale sfruttamento. Il protagonista si risveglia e si rende conto che il suo è stato il sogno di un uomo dai nervi logori.
Realizzato con notevole dispendio di mezzi, e accolto con molte riserve dalla critica e dalle autorità, è considerato uno fra i primi film sovietici di anticipazione, fra l’altro interpretato da attrici bellissime. Pregevole soprattutto per l’estrosità della messa in scena, che vanta l’impiego di scenografie costruttiviste contrapposte a scorci realistici della Mosca negli anni della NEP.

 Aelita
(1924) on IMDb
Sapovnela (Short 1959) - IMDb

Fiore introvabile (Sapovnela) di Otar Iosseliani – URSS 1959 con Mikhail Mamulashvili

Il secondo cortometraggio di Iosseliani è un documentario sulla natura con il quale il regista georgiano sperimenta per la prima volta con il colore, il montaggio e la musica. Accompagnate da una serie di canti popolari, ci vengono mostrate le immagini di numerosi e variopinti fiori, da quelli più umili che crescono nei prati e sui pascoli in montagna, a quelli più eleganti ed elaborati che vengono coltivati nelle serre. 

 Sapovnela
(1959) on IMDb
C'era una volta un merlo canterino (1970) | FilmTV.it

Regia di Otar Iosseliani. Un film con Gela KandelakiIrine JandieriGogi TchkheidzeGiansung KakhidzeMarina Kartsivadze. Titolo originale: Zilypev?iz droZd. Genere Drammatico – URSS1973durata 85 minuti. – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Ritratto di Ghia Agladze, giovane suonatore di timpani, individualista incorreggibile, pigro, facile a promesse che non mantiene, gentile ficcanaso, compagnone e sottaniere accanito, allergico a ogni scelta che impegni l’avvenire. È, insomma, uno che gira a vuoto. Film georgiano che ha il merito di essere modellato non soltanto sul comportamento, ma sul ritmo del suo personaggio (parzialmente autobiografico), seguito dalla cinepresa nei suoi andirivieni con una disinvolta scioltezza che diventa spesso sapienza di osservazione. Edizione originale con sottotitoli.

 C'era una volta un merlo canterino
(1970) on IMDb
La caduta delle foglie (1966) | FilmTV.it

Regista: Otar Iosseliani Genere: Commedia Anno: 1966 Paese: URSS Durata: 90 min

Al tempo della vendemmia, in Georgia, due ragazzi appena usciti dall’istituto vinicolo, Otar e Nico, vanno a lavorare nella cooopertiva agricola. Lì entreranno in contatto con gli operai e avranno le prime esperienze con le donne, in particolare con Marina. Dalle vicende personali, sentimentali e professionali, scaturisce una pungente satira della burocrazia sovietica.

URGA Territorio d' Amore (1992) VHS RCS Nikita Michalkov Vladimir Gostuchin  RARA | Acquisti Online su eBay

Regia di Nikita Mikhalkov. Un film con BademiaBayaertuBademaVladimir GostyukhinLarisa KuznecovaJon BochinskiCast completo Titolo originale: Urga. Genere Commedia – FranciaURSS1991durata 118 minuti. – MYmonetro 2,97 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un camionista russo rimane in panne nella steppa e viene ospitato da un pastore mongolo. Per ricambiare la gentilezza, il camionista lo porta in città per aiutarlo ad acquistare i preservativi che gli consentano di controllare nuove nascite in famiglia. Quell’irrequieto talentaccio di Michalkov torna al cinema 4 anni dopo Oci Ciornie con un film ottimo nella 1ª ora, dominata dai grandi spazi della steppa mongola, dalla descrizione degli usi e costumi di un piccolo nucleo di pastori, dalla contrapposizione tra la ridondante vitalità slava del russo e la quieta, impenetrabile gentilezza orientale dei suoi ospiti. Ma con il viaggio in città il film s’ingorga, perde ritmo, diventa pedagogico, demagogico e moralistico. Accattivante colonna musicale di Eduard Artemiev. Leone d’oro a Venezia.

 Urga: Territorio d'amore
(1991) on IMDb
Schiava D'Amore: Amazon.it: Rodion Nakhapetov, Elena Solovej, Nikita  Mikhalkov, Rodion Nakhapetov, Elena Solovej: Film e TV

Regia di Nikita Mikhalkov. Un film Da vedere 1975 con Elena SolovejRodion NahapetovAleksandr KalyaginOleg BasilashviliKonstantin Grigorev. Titolo originale: Raba ljubvi. Genere Drammatico – URSS1975durata 100 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,50 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

1917, in Crimea. Mentre l’Armata Bianca cerca di contrastare la rivoluzione bolscevica in marcia, una troupe di cinematografari cerca di finire le riprese di un film d’amore. È il film che rivelò il trentenne N. Michalkov, uno dei più brillanti registi dell’ultimo cinema sovietico. Famoso per la sequenza finale del tram. Attori bravi, uno squisito esercizio sul tramonto di una classe.

 Schiava d'amore
(1976) on IMDb
Amico Tra I Nemici, Nemico Tra Gli Amici: Amazon.it: Yuri Bogatyryov,  Nikita Mikhalkov, Nikita Mikhalkov, Yuri Bogatyryov, Nikita Mikhalkov: Film  e TV

Regia di Nikita Mikhalkov. Un film Da vedere 1974 con Yuri BogatyryovNikita MikhalkovAnatoliy Solonitsyn. Titolo originale: Svoj sredi ?uZich, ?uZoj sredi svoich. Genere Avventura – URSS1974durata 92 minuti. – MYmonetro 2,97 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

All’inizio degli anni Venti un soldato dell’Armata Rossa è ingiustamente accusato di aver fatto la spia ai rapinatori che hanno assaltato un treno carico d’oro. Il presunto traditore lascia i suoi, si aggrega ai banditi, recupera l’oro, scopre la vera spia. 1° film lungo del regista (anche interprete del capo dei banditi) che, tenendo d’occhio la lezione del western americano, straripa di trappole, svolte, ribaltamenti, romantica energia. I versi della ballata che apre il film sono di Natalija Kon&9 alovskaja, madre di Michalkov.

 Amico tra i nemici, nemico tra gli amici
(1974) on IMDb