Category: Bosnia


Regia di Jasmila Zbanic. Un film Da vedere 2010 con Zrinka CvitesicLeon LucevErmin BravoMirjana KaranovicMarija KohnCast completo Titolo originale: Na putu. Genere Drammatico, – Bosnia-HerzegovinaAustriaGermaniaCroazia2010durata 100 minuti. Uscita cinema venerdì 27 gennaio 2012 distribuito da Fandango. – MYmonetro 3,25 su 8 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Da due anni innamorati e amanti, Luna e Amar vivono a Sarajevo, capitale della Bosnia-Erzegovina. Uscita da una famiglia laica di ex comunisti, Luna è una donna istintiva, energica e appassionata che, dopo diversi vani tentativi, si rassegna a una fecondazione assistita. Il croato Amar, ex soldato alcolista, perde il lavoro per un grave errore, ma è assunto come docente d’informatica in una comune sul lago di Jablanica, fondata da una setta di musulmani ortodossi salafiti. Quando Luna gli fa visita, lo trova profondamente cambiato: ha smesso di bere, ha risolto i problemi psichici di ex combattente, ma è diventato un fanatico dogmatico. Coprodotto, scritto e diretto dalla 81 bani&3 , è il suo 2° film dopo Il segreto di Esma (Orso d’oro 2006). Pur toccando molti temi etici e religiosi, politici e storici, ha il merito di incanalarli nei personaggi. Il cast degli interpreti è formato da bosniaci, croati, serbi e sloveni. Quasi tutti, compreso l’ottimo Lu&9 ev/Amar, lavorano anche in teatro e in TV, ma è la bella Cviteši&3 /Luna che dà al film l’anima e la luce. Na putu (in inglese On the Path ) vuol dire in bosniaco “essere in cammino verso una meta”, ma indica anche una donna incinta: il figlio è in cammino verso la nascita. Distribuito da Domenico Procacci (Fandango). Dovrebbe circolare nelle scuole medie superiori per far capire la natura e la complessità dell’Islam. Girato in digitale.

Na putu (2010) on IMDb

Regia di Cristi Puiu. Un film Da vedere 2020 con Agathe BoschUgo BroussotMarina PaliiDiana SakalauskaitéIstván Teglas. Genere Drammatico – RomaniaSerbiaSvizzeraSveziaBosnia-HerzegovinaMacedonia2020durata 200 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 4,06 su 10 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

In una grande casa padronale di campagna Nikolai, proprietario terriero, si intrattiene con alcuni ospiti su temi filosofici e morali. Si passa dall’Anticristo alla presenza della morte nel mondo, dal senso della guerra al progresso civile e morale.

Cristi Puiu affronta i “Tre dialoghi” di Vladimir Sergeevic Solovyev, un testo che attrasse l’attenzione e l’ammirazione di Dostoevskij e di Tolstoj e che ha continuato ad influenzare la cultura cristiana tanto che Giovanni Paolo II nell’enciclica “Fide et Ratio” lo cita come uno dei pensatori che hanno condotto una coraggiosa ricerca sul rapporto tra filosofia e parola di Dio.

Puiu ne rilegge l’opera compiendo una scelta radicale sul piano cinematografico ben consapevole del rischio che corre proponendo un film di così lunga durata affidato fondamentalmente alla parola e al contendere filosofico raffinato. Ha, a precederlo, il cinema di un Maestro del cinema: Eric Rohmer il quale, oltre ad aver calato nella quotidianità dei nostri tempi riflessioni altrettanto complesse nei cicli dei “Racconti morali”, delle “Commedie e Proverbi ” e delle “Quattro stagioni” si era confrontato con la classicità in Las marchesa von…Perceval le gallois e La nobildonna e il duca.

Puiu divide la narrazione in capitoli ognuno dei quali ha il nome di un personaggio e in cui si permette di variare le modalità di ripresa. Si passa dai piani sequenza ad inquadrature fisse in campo medio o lungo per poi conversare a tavola con campi e controcampi. Al centro ci sono personalità che finiscono con l’incarnare differenti posizioni in rapporto sia alla fede che alla politica. C’è chi detesta il fatto che i militari vengano considerati non più quelle figure gloriose che erano nel passato e chi inneggia a una pace universale o ritiene inevitabile un’unione tra i popoli d’Europa che ponga fine alle rivalità e a cui la Russia non potrà far mancare la sua presenza. Su tutto però domina il rapporto con la Parola evangelica e con le sue diverse (quando non opposte) letture.

Manor House (2020) on IMDb

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Regia di Danis Tanovic. Un film Da vedere 2010 con Predrag ‘Miki’ ManojlovicMira FurlanBoris LerJelena StupljaninMilan StrljicCast completo Genere Drammatico, – Bosnia-HerzegovinaFranciaGran BretagnaGermaniaSloveniaBelgioSerbia2010durata 113 minuti. Uscita cinema venerdì 27 maggio 2011 distribuito da Archibald Enterprise Film. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,41 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Bosnia-Erzegovina, 1991. Caduto il regime comunista, Divko Bunti&3 torna nel paese dov’è cresciuto per farsi restituire la casa di famiglia. A casa sua abitano la bella moglie legittima e il figlio Martin in piena tempesta ormonale. La situazione si complica quando nel paese dilaga il furore nazionalista, fomentato dall’arrivo dei combattimenti della guerra. Film d’apertura al Festival di Sarajevo 2010 e accolto con calore dal pubblico delle Giornate degli Autori di Venezia. Scritto dal bosniaco-erzegovino Tanovi&3 con Ivica Djiki&3 , autore del racconto omonimo, è un film complesso. Dopo una 1ª parte leggera, ironica e grottesca, “scivola nella follia più atroce e insensata” che contrappone i vicini di casa, gli amici e i familiari “in quella lotta fratricida che fu, negli anni ’90 e nel cuore dell’Europa, lo si ammetta o no, una guerra civile” (G. Imperatore). Nel finale la spiegazione del titolo. Distribuito da Archibald.

Cirkus Columbia (2010) on IMDb
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Regia di Aida Begic. Un film Da vedere 2012 con Marija PikicIsmir GagulaNikola DjurickoStasa DukicVelibor TopicCast completo Titolo originale: Djeca. Genere Drammatico – Bosnia-HerzegovinaGermaniaFranciaTurchia2012durata 90 minuti. Uscita cinema giovedì 3 gennaio 2013 distribuito da Kitchen Film. – MYmonetro 3,11 su 12 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

2° film scritto e diretto dalla bosniaca Begic che, più di 10 anni dopo la guerra civile che la devastò, torna a Sarajevo. Ha un tema quasi sempre trascurato e rimosso in letteratura, ma soprattutto al cinema: oltre ai morti e ai danni, come stanno le vittime sopravvissute di una guerra? Che prezzo hanno pagato? Oltre alla protagonista, i 2 personaggi principali sono 2 fratelli orfani musulmani: la 20enne Rahima, sottopagata come cuoca, e Nedim che a 14 anni ha già combinato molti guai. Per entrambi il tempo si è bloccato in un immutabile passato, aggravato dalla crisi economica. Nessun compiacimento dolorifico o morboso nell’asciutta regia, cinepresa a spalla, lunghi piani-sequenza. E botti laceranti come bombe per le feste di Capodanno. Premio Lino Micciché a Pesaro 2012. Distribuisce Kitchenfilm di Emanuela Piovano.

Djeca (2012) on IMDb

Regia di Jasmila Zbanic. Un film Da vedere 2006 con Mirjana KaranovicLuna MijovicLeon Lucev. Titolo originale: Grbavica. Genere Drammatico – Bosnia-Herzegovina2006durata 90 minuti. Uscita cinema venerdì 27 ottobre 2006 – MYmonetro 3,34 su 10 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Orso d’oro alla 56ª Berlinale per questo 1° lungometraggio di una giovane regista bosniaca, attiva, anche come produttrice (Deblokada), dal 1997 in corti e documentari. È la storia di Esma che abita a Grbavìca, quartiere di Sarajevo, con la figlia 14enne Sara. Sopravvive facendo l’operaia di giorno e la cameriera di notte. A Sara ha fatto credere che suo padre è morto in guerra (1992-95): è un martire ( shahid ). Semplice, asciutto e intenso, è un film dalla parte delle donne, vittime della guerra e degli uomini, che ha il suo nocciolo nell’amore tra madre e figlia. J. Zbanic si limita a indicare, mettendo la sordina con efficace concisione, la trasformazione sociale in atto nella Sarajevo del 2000 e la violenza, anche criminale, che le fa da sottofondo. La conclusione è catartica, puntata su Sara, sulla speranza nel futuro. L’edizione italiana del Luce ha il difetto di non avere tradotto con sottotitoli il testo della canzone finale. Era importante.

Regia di Cristi Puiu. Un film Da vedere 2016 con Mimi BranescuJudith StateBogdan DumitracheDana DogaruSorin MedeleniCast completo Titolo originale: Sieranevada. Genere Drammatico, – FranciaRomaniaBosnia-Herzegovina2016durata 173 minuti. Uscita cinema giovedì 8 giugno 2017 distribuito da Parthénos. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,50 su 8 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

A Bucarest, 3 giorni dopo l’attentato contro Charlie Hebdo di Parigi, il dottor Lary si riunisce con tutta la famiglia in casa di sua madre per commemorare il padre, morto 40 giorni prima, secondo l’usanza locale. Tensioni, segreti, bugie, gelosie e rancori esplodono sommessamente tra i componenti della famiglia, mentre trapelano qua e là paure, ricordi e nostalgie del regime comunista di Ceau51escu. Si fanno i conti e le verità emergono per tutti. Tutto (o quasi) si svolge all’interno delle pareti domestiche, dove tutti vanno in cucina a fumare, le porte si aprono e si chiudono continuamente su stanze più o meno illuminate, arredate in modi diversi, dove passano cibi a volontà e nessuno mangia (fino all’ultima scena). Un affresco acuto e a tratti ironico sulla società rumena 25 anni dopo la condanna a morte del dittatore. Non cercare significativi strani per il titolo: Puiu l’ha scelto – con vago sapore western – affinché non lo cambiassero all’estero.

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Un film di Andrea Staka. Con Mirjana Karanovic, Marija Skaricic, Ljubica Jovic, Oliver Zgorelec, Andrea Zogg Drammaticodurata 81 min. – Germania, Svizzera, Bosnia-Herzegovina 2006

Lasciata la Serbia, suo paese d’origine, Ruza vive in Svizzera da oltre trent’anni. Alle sue dipendenze lavora Mila, una sessantenne che sogna di tornare in Croazia. La loro vita quotidiana scorre ripetitivamente, finchè un giorno arriva la bella Ana, ventenne in cerca di lavoro, che ha da poco lasciato Sarajevo per sfuggire alla guerra. Tra le tre donne si instaura una sottile amicizia.

3.2/5