Category: Puenzo Lucia


Regia di Lucía Puenzo. Un film Da vedere 2013 con Alex BrendemühlNatalia OreiroDiego PerettiElena RogerGuillermo PfeningCast completo Titolo originale: The German Doctor. Genere Drammatico, – ArgentinaFranciaSpagnaNorvegiaGermania2013durata 93 minuti. Uscita cinema giovedì 8 maggio 2014 distribuito da Academy Two. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,13 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un uomo misterioso si aggira per l’Argentina degli anni Sessanta. Parla tedesco e si interessa in modo particolare ad una ragazzina bionda con gli occhi azzurri e alle sue difficoltà a crescere in statura. Pur essendo un medico si offre come veterinario, e disegna su un quaderno animali (ma anche esseri umani) dettagliandone misure e proporzioni. Quell’uomo è il dottor Josef Mengele, fuggito in Argentina e inseguito dagli uomini del Mossad, che lo pedinano da anni senza riuscire ad acciuffarlo, perché Mengele è maestro nell’infiltrare le piccole comunità dove si nasconde, spesso con il sostegno di espatriati dalla Germania nazista ancora devoti al Fuhrer.
The German Doctor – Wakolda, che ha partecipato al festival di Cannes 2013 nella sezione Un certain regard, ripercorre una delle tappe della fuga di Mengele. Il dottore avvicina una famiglia che ha legami con la scuola tedesca locale: la madre è vistosamente incinta; il padre, di origini italiane, costruisce bambole che sono pezzi unici; la figlia è la ragazzina bionda di cui sopra, troppo minuta per la sua età e desiderosa di crescere più in fretta. L’opera di seduzione di Mengele riguarderà tutti i componenti del nucleo famigliare facendo leva sul desiderio di “migliorare” la specie attraverso la ricerca genetica. The German Doctor – Wakolda è un horror senza babau, perché anche il protagonista rivela sempre e solo la sua faccia più “normale”: ma è proprio questo a renderlo agghiacciante.

Lucía Puenzo, figlia di quel Luis che vinse l’Oscar con La storia ufficiale, mantiene un controllo saldo sulla storia evitando ogni sensazionalismo e creando un’atmosfera ipnotica reminescente di quella che sapeva suscitare il vero medico di Auschwitz. La sua è la seduzione (e la banalità) del Male, e Puenzo ci mostra come nessuno ne sia immune. Il miraggio dell’eugenetica inseguito da Mengele attraverso gli esperimenti umani sia nei campi di concentramento che durante la sua fuga in Sud America si fonde con quel desiderio di omologazione, ancora oggi ben presente, che mira ad annientare l’unicità degli individui in favore di uno standard di perfezione seriale.
The German Doctor – Wakolda sembra una favola nera dei fratelli Grimm, ma l’orrore scaturisce dalla consapevolezza che un personaggio come Mengele è davvero esistito e che mostri come lui si aggirano ancora fra noi. Lucia Puenzo avanza anche una critica sottile al suo popolo che ha accolto gli ex criminali nazisti senza porsi troppe domande, spesso diventando complice della loro fuga dalla giustizia. E guarda allo spettatore dicendo: Che cosa avreste fatto voi? Che cosa fareste, se succedesse ancora?

The German Doctor (2013) on IMDb
Regia di Lucía Puenzo. Un film Da vedere 2007 con Ricardo DarínValeria BertuccelliGermán PalaciosCarolina PeleretiMartín PiroyanskyCast completo Genere Drammatico, – Argentina2007durata 91 minuti. Uscita cinema venerdì 22 giugno 2007 distribuito da Teodora Film. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,65 su 15 recensioni tra criticapubblico e dizionari.
 

È ermafrodita Alex che i genitori portano a vivere in un villaggio isolato della costa uruguayana, con la speranza di suscitare meno interesse morboso per lei o, forse, di poter tener nascosto il segreto della loro figlia. 15 anni dopo, un chirurgo plastico loro amico va a trovarli con la moglie e il figlio adolescente Alvaro. Mentre gli adulti dibattono tra loro sul destino di Alex, i due ragazzi, fortemente attratti, si confrontano con le loro paure e desideri. Tra i personaggi s’instaura una fitta rete di rapporti dove è difficile distinguere i comportamenti dalle psicologie e dalle ideologie tanto è sottile l’analisi della regista esordiente e sapiente la ricostruzione drammaturgica, imperniata sul personaggio di Alex, mirabilmente interpretata dalla 22enne Efron. Scritto (da un racconto di Sergio Bizzio) e diretto dall’argentina Puenzo, figlia del regista Luís ( La storia ufficiale ) che l’ha prodotto, vinse il Prix della Jeunesse e il Rail d’or. Su un tema inedito, impervio e raro (i casi di ermafroditismo tra i neonati sono in media 150 all’anno), non è solo una ricognizione, magistrale per equilibrio narrativo e pudica leggerezza, del pianeta adolescenziale, ma un apologo sulla difficile libertà della scelta.

Regia di Lucía Puenzo. Un film Da vedere 2007 con Ricardo DarínValeria BertuccelliGermán PalaciosCarolina PeleretiMartín PiroyanskyCast completo Genere Drammatico, – Argentina2007durata 91 minuti. Uscita cinema venerdì 22 giugno 2007 distribuito da Teodora Film. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,31 su 15 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

È ermafrodita Alex che i genitori portano a vivere in un villaggio isolato della costa uruguayana, con la speranza di suscitare meno interesse morboso per lei o, forse, di poter tener nascosto il segreto della loro figlia. 15 anni dopo, un chirurgo plastico loro amico va a trovarli con la moglie e il figlio adolescente Alvaro. Mentre gli adulti dibattono tra loro sul destino di Alex, i due ragazzi, fortemente attratti, si confrontano con le loro paure e desideri. Tra i personaggi s’instaura una fitta rete di rapporti dove è difficile distinguere i comportamenti dalle psicologie e dalle ideologie tanto è sottile l’analisi della regista esordiente e sapiente la ricostruzione drammaturgica, imperniata sul personaggio di Alex, mirabilmente interpretata dalla 22enne Efron. Scritto (da un racconto di Sergio Bizzio) e diretto dall’argentina Puenzo, figlia del regista Luís ( La storia ufficiale ) che l’ha prodotto, vinse il Prix della Jeunesse e il Rail d’or. Su un tema inedito, impervio e raro (i casi di ermafroditismo tra i neonati sono in media 150 all’anno), non è solo una ricognizione, magistrale per equilibrio narrativo e pudica leggerezza, del pianeta adolescenziale, ma un apologo sulla difficile libertà della scelta.