Category: Portogallo


Regia di Robert Schwentke. Un film Da vedere 2017 con Max HubacherMilan PeschelFrederick LauBernd HölscherWaldemar KobusCast completo Titolo originale: Der Hauptmann. Genere DrammaticoGuerraStorico – GermaniaPoloniaPortogalloFrancia2017durata 118 minuti. – MYmonetro 3,27 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un soldato in fuga. Diciannove anni, tanta inesperienza, altrettanta paura, più un’innata voglia di sopravvivere. Scappa da una squadra nazista che lo rincorre a colpi di fucile. Siamo nella Germania del 1945, la guerra sta per finire, ma lui non lo sa. Quando trova un’uniforme nazista da indossare nulla sarà più come prima e lui sarà il primo a comportarsi come i suoi stessi persecutori.

 Der Hauptmann
(2017) on IMDb
NO, O LA FOLLE GLORIA DEL COMANDO - Spietati - Recensioni e Novità sui Film

Un film di Manoel De Oliveira. Con Luìs Miguel Cintra, Diego Doria, Miguel Guilherme Titolo originale Não, ou a vã gloria de mandar. Drammatico, durata 101′ min. – Portogallo, Spagna, Francia 1990. MYMONETRO No, o la folle gloria del comando * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Sullo sfondo della guerra coloniale in Angola nel 1974 _ con un tenente (Cintra) a far da narratore _ si rievocano quattro traumatiche e simboliche sconfitte portoghesi contro i Romani, gli Spagnoli nel secolo XV, i Mori nella battaglia di Alcazarquivir nel 1578 e negli anni ’70 del ‘900 per difendere l’ultimo degli imperi coloniali. Sontuoso e ascetico, didattico e metafisico, surreale e carico d’ironia, radicale nel rifiuto del naturalismo, il vecchio Oliveira tiene la sua lezione di storia. Da citare almeno 3 momenti: la più bizzarra sequenza di battaglia mai vista sullo schermo, in bilico tra sublime e ridicolo; l’incantata trasposizione di un capitolo del poema I Lusiadi di Camões ai confini col Kitsch; il monologo della “nonna” sul campo di battaglia, tolto da un sermone di António Vieira, missionario e scrittore portoghese del ‘600.

'Non', ou A Vã Glória de Mandar (1990) on IMDb

Regia di Manoel de Oliveira. Un film Da vedere 2001 con Agustina Bessa-LuísMaria de MedeirosLeonor SilveiraLeonor BaldaqueJosé Wallenstein. Titolo originale: Porto Da Minha Infancia. Genere Cortometraggio – FranciaPortogallo2001durata 35 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni.

70 anni dopo Douro , suo 1° film, il 93enne de Oliveira torna a filmare Porto, scelta come capitale europea della cultura 2001. Non potendo fare un documentario (troppi cantieri per le strade), rovista nei cassetti di casa, spulcia nei diari, evoca i fantasmi non sempre innocui della sua memoria, accende il faro dei suoi ricordi sui poeti e scrittori esiliati o morti suicidi, scherza su sé stesso giovane buffone innamorato, riscrive “la carta geografica della sua città in prima persona” (F. Tassi) e la commenta a voce. Accolto a Venezia 2001 da un lungo, commosso applauso del pubblico in piedi. Presentato nella primavera 2009 in una rassegna sul cinema portoghese a Pordenone e Udine. Versione originale sottotitolata.

Porto da Minha Infância (2001) on IMDb
Un Film Parlato: Amazon.it: Catherine Deneuve, John Malkovich, Irene Papas,  Stefania Sandrelli, Leonor Silveira, Manoel De Oliveira, Catherine Deneuve,  John Malkovich: Film e TV

Regia di Manoel de Oliveira. Un film con Leonor SilveiraJohn MalkovichCatherine DeneuveStefania SandrelliIrene PapasCast completo Titolo originale: Um filme falado. Genere Drammatico – PortogalloFranciaItalia2003durata 96 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 8 recensioni.

Con la figlioletta Maria Joanna di sette anni una giovane docente di storia s’imbarca a Lisbona su una nave da crociera diretta a Bombay, dove l’aspetta il marito. La nave fa scalo a Marsiglia, Napoli, Atene, Istanbul, Aden, dove si fa visita ai luoghi storici e ai miti fondatori della cultura mediterranea. A bordo s’incontrano tre donne famose. Cinema saggistico in forma di racconto di viaggio in mare durante il quale a tavola si discorre con elegante noncuranza di grandi questioni: il destino della civiltà europea, la comunicazione tra i popoli, lo scontro di culture diverse, il futuro dell’umanità. È anche, nel suo inatteso e tragico finale, una pessimistica metafora della fine della civiltà occidentale, corretta da un accenno utopico (si farà sul serio l’Europa unita?) e dalla sua vocazione alla tolleranza e al multilinguismo, colpita dal terrorismo che ha le connotazioni oscure di un Male insondabile. Cinema affidato alla parola, didattico a livello elementare nella sua 1ª parte, governato dalla lucida saggezza del 95enne de Oliveira, e dal suo sorriso che si trasforma e si fissa con un fermo-immagine nella smorfia di esterefatto dolore sul volto del comandante. Fotografia: Emmanuel Machuel. Senza musica. Prodotto da Paulo Branco. Parlato in 5 lingue con sottotitoli.

Um Filme Falado (2003) on IMDb

Regia di Manoel de Oliveira. Un film Da vedere 2009 con Ricardo TrepaCatarina WallensteinDiogo DóriaJulia BuiselLeonor SilveiraCast completo Titolo originale: Singularidades de uma Rapariga Loira. Genere Drammatico, – PortogalloSpagnaFrancia2009durata 64 minuti. Uscita cinema venerdì 2 settembre 2011 distribuito da Mediaplex Italia. – MYmonetro 3,06 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

In treno il giovane Macário racconta a una sconosciuta una dolente storia. Innamoratosi di una ragazza bionda, che vive nell’appartamento davanti al suo ufficio, fa di tutto per conoscerla, ma lo zio per cui lavora si oppone e lo licenzia. Quando ha il denaro e il consenso dello zio, scopre che non è la ragazza che credeva. Ispirato al racconto omonimo (1874) di José Maria de Eça de Queiros, massimo esponente del realismo portoghese. Oliveira traspone la vicenda ai giorni nostri, attualizzando la tematica economico-finanziaria: senza lavoro c’è povertà. Il giovane Macário ha soltanto il suo stipendio, lo zio Francisco è ricco e potente. Molti i riferimenti politici e culturali al Portogallo del Duemila. La sequenza del salotto culturale in casa del notaio è il centro del breve film. L’azione si svolge in due stanze: in una si ascoltano l’arpista Ana Paula Miranda e l’attore Luis Miguel Cintra che recita poesie di Pessoa tra la disattenzione quasi generale; nell’altra si gioca a poker. Lo stile del centenario Oliveira è inconfondibile: immagini ferme, uso del fuoricampo (ombre, voci, rumori off) e degli specchi.

Eccentricities of a Blonde-Haired Girl (2009) on IMDb

Regia di Aki KaurismäkiPedro Costa (II)Víctor EriceManoel de Oliveira. Un film Da vedere 2012 Titolo originale: Centro histórico. Genere Sperimentale – Portogallo2012durata 90 minuti. – MYmonetro 3,25 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Capitale europea della cultura 2012, la città portoghese di Guimarães è celebrata da quattro episodi diretti da altrettanti cineasti: in Uomo taverna, il finlandese Kaurismäki racconta di un oste, nel vecchio centro della città, che tira avanti tra generosi bicchieri di vino e solitudine; in Dolce esorcista, il portoghese Costa segue un vecchio a colloquio col suo doloroso passato di reduce; in Finestre rotte – Prove per un film in Portogallo, lo spagnolo Erice affronta il tema del lavoro attraverso le testimonianze degli ex operai di quella che è stata la più grande industria tessile d’Europa; in Il conquistatore conquistato, il portoghese De Oliveira mostra una flotta di turisti, con a capo una guida, fare visita alla statua di Alfonso Henriques, primo re del Portogallo.

Centro Histórico (2012) on IMDb
Ossos (1997) | FilmTV.it

Regia di Pedro Costa (II). Un film con Vanda DuarteNuno VazMariya LipkinaIsabel RuthInes De Medeiros. Genere Drammatico – PortogalloFranciaDanimarca1997durata 94 minuti.

Primo film di Costa della trilogia dedicata alla trasformazione del quartiere Fontainhas a Lisbona. Un racconto sulla disperazione di chi sopravvive all’impoverimento, alla violenza, alla desolazione.

 Ossos
(1997) on IMDb

Regia di Pedro Costa (II). Un film Da vedere 2014 con Tito FurtadoAntonio Santos (II)Vitalina VarelaVentura. Titolo originale: Cavalo Dinheiro. Genere Drammatico, – Portogallo2014durata 104 minuti. Uscita cinema giovedì 28 aprile 2016 distribuito da Zomia. – MYmonetro 3,50 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Ventura, manovale in pensione, è un immigrato capoverdiano alla periferia di Lisbona. In un eterno presente successivo al rovesciamento della dittatura di Salazar, il protagonista vaga in un ospedale che è anche prigione e fabbrica, solo o in dialogo con voci e presenze; come quella dell’amico Joaquim, ferito dallo stesso Ventura in un conflitto armato, e della moglie Vitalina, che ne piange la scomparsa.
All’indomani della Rivoluzione dei Garofani, nella primavera del ’74, i trapiantati a Lisbona, molti dei quali erano uomini in fuga dalla povertà delle ex colonie portoghesi in Africa, videro presto deluse le loro speranze in un futuro migliore. Soltanto intorno alla metà degli anni novanta lo Stato iniziò a interessarsi alla causa, facendo edificare senza criterio nuovi alloggi a Casal da Boba, dove gli emigrati sono confinati tutt’oggi in condizioni disagiate. Prima di quel momento vivevano accampati a Fontainhas, la baraccopoli multietnica dove Pedro Costa ha girato Ossos (1997), No Quarto da Vanda (2000), e Juventude em marcha (2006), di cui quest’opera è in un certo senso la prosecuzione.

 Cavallo Denaro
(2014) on IMDb
GIOVENTU' IN MARCIA - Spietati - Recensioni e Novità sui Film

Regia di Pedro Costa (II). Un film Da vedere 2004 con Maria do Céu BarbosaMario Ventura Medina. Genere Drammatico – PortogalloFrancia2004durata 154 minuti. – MYmonetro 3,17 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il vecchio Ventura, operaio capoverdiano della periferia di Lisbona, è stato abbandonato dalla moglie Clotilde e vaga sperduto tra il quartiere degradato dove è vissuto tanti anni e il nuovo alloggio in un palazzone di recente costruzione. Trascorre la giornata visitando i tanti figli, reali e ideali, mentre scrive mentalmente una lettera d’amore alla moglie, aggiungendo ogni giorno una frase.
Si costruisce così, nelle piccole variazioni di un presente immutabile, Juventude em Marcha, di Pedro Costa.

 Juventude em Marcha
(2006) on IMDb
Ricordi della casa gialla (1989) | FilmTV.it

Un film di João César Monteiro. Con João César MonteiroManuela De FreitasDuarte De AlmeidaHenrique VianaLuís Miguel Cintra. continua» Titolo originale Recordaçoes da casa amarelaDrammaticodurata 194 min. – Portogallo 1989.

Un film premiato alla Mostra di Venezia del 1989 con il Leone d’Argento. Siamo a Lisbona e seguiamo le piccole vicende di alcune persone che vivono in un condominio e in particolare quella di un uomo di cultura sui cinquant’anni alle prese con una profonda crisi esistenziale. Contiene alcuni spunti interessanti e una buona interpretazione del protagonista, l’autore-regista in persona.

Recollections of the Yellow House (1989) on IMDb
Locandina La commedia di Dio

Un film di João César Monteiro. Con João César MonteiroClaudia TeixeiraManuela De Freitas Titolo originale A comédia de DeusCommediadurata 180 min. – Portogallo 1995. – Mikado Film uscita lunedì 4 settembre 1995. MYMONETRO La commedia di Dio ***-- valutazione media: 3,17 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Joao di Dio, interpretato dallo stesso regista, è un anziano gelataio erotomane. Passa la vita a corteggiare e a sedurre soprattutto le ragazzine. Quando cerca di vendere i suoi gelati ai francesi e gli viene detto che il suo prodotto è “une merde” non si deprime assolutamente anzi, perfeziona ulteriormente le sue pratiche seduttive. Il film è stato un caso alla mostra di Venezia, che gli ha attribuito un Gran Premio Speciale della Giuria. Regia sofisticata, assolutamente lontana dalle regole dei tempi del cinema contemporaneo. Monteiro si preoccupa solo di fare il suo discorso, senza compromessi, sottile per intelligenza e ironia.

God's Comedy (1995) on IMDb
Locandina Va e viene

Un film di João César Monteiro. Con João César MonteiroRita Pereira MarquesJoaquina ChicauManuela De FreitasLigia Soares Drammaticodurata 179 min. – Portogallo, Francia 2003.

Vedovo con un figlio in prigione, Joao vive tra dischi e libri in un appartamento nel quartiere piú antico di Lisbona. L’uomo trascorre gran parte della giornata sull’autobus percorrendo lo stesso tragitto. Il suo equilibrio precario si sgretola quando il figlio viene scarcerato.

Vai~E~Vem (2003) on IMDb
No quarto da Vanda

Regia di Pedro Costa (II). Un film con Vanda DuarteLena DuarteZita DuarteManuel Gomes Miranda. Genere Drammatico – PortogalloGermaniaSvizzera2000durata 170 minuti.

Secondo film della trilogia di Fontainhas (il terzo è Juventude em marcha) e primo passo verso un cinema sempre meno estetizzante, che qui si immerge – camera e cuore – nelle pieghe dolorose della desolazione delle vite di Vanda e dei suoi vicini.

 Nella stanza di Vanda
(2000) on IMDb
Atto di primavera

Regia di Manoel de Oliveira. Un film Da vedere 1963 con Nicolau Nuñes da SilvaErmelinda PiresMaria MadalenaAmélia ChavezLuis de Sousa. Titolo originale: Acto da primavera. Genere Religioso – Portogallo1963durata 90 minuti.

Ogni anno in tempo pasquale gli abitanti di Curala (Portogallo del Nord), contadini e artigiani, mettono in scena per le vie del paese la Passione di Gesù Cristo che si è fatto uomo tra gli uomini, e tutti gli altri personaggi (compreso il diavolo) hanno il loro volto e i corpi. Autore della sceneggiatura – dal romanzo Auto da Paixão di Francisco Vaz De Guimaraes – con José Régio e José Carvalho, responsabile anche della fotografia, de Oliveira li filma. Dopo la deposizione della croce, alle immagini in presa diretta alterna immagini d’archivio in bianco e nero di guerra: soldati durante uno sbarco, i loro cadaveri, esplosioni nucleari, corpi straziati dalle radiazioni. Altri dolori, altre vittime innocenti. Finito il rito, mentre gli abitanti leggono il giornale, emerge la Resurrezione, rappresentata da un albero in fiore agitato dal vento. Presentato al Festival di Rotterdam 1963.

Acto da Primavera (1963) on IMDb

Regia di Manoel de Oliveira. Un film Da vedere 2006 con Michel PiccoliBulle OgierRicardo TrepaLeonor BaldaqueJulia Buisel. Genere Drammatico – PortogalloFrancia2006durata 72 minuti. Uscita cinema venerdì 8 settembre 2006 – MYmonetro 2,94 su 9 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

In omaggio a Buñuel e al suo complice Jean-Claude Carrière, il sempreverde M. de Oliveira prende 2 personaggi di Belle de jour (1967) – Séverine e Henri Husson – e li fa incontrare a Parigi, facendo in modo che continuino a detestarsi come in passato. 2° film, dopo Lo specchio magico (2005), prodotto al regista da Miguel Cadilhe che gli ha messo a disposizione una troupe di alto livello tecnico (compresa la costumista Milena Canonero). Mentre M. Piccoli rinnova con divertita perfidia il sadismo e l’ironia del dandy Husson, B. Ogier, attrice prediletta di Rivette, sostituisce con grazie la puntuta C. Deneuve. A far da interlocutore-coro c’è il barista di R. Trepa, nipote del regista. È un divertimento (in senso musicale) di raffinata e perversa eleganza che arriva a 72 minuti grazie anche alla Nona Sinfonia di Antonin Dvo45 ák, eseguita dall’orchestra della Fondazione Gulbenkian di Lisbona. Basta il modo con cui Oliveira si sbriga della misteriosa scatola sibilante e della domanda che assilla l’invecchiata Séverine (fu rivelata la verità a suo marito?) per dirne la leggerezza. Husson nega che quei fatti di 40 anni prima siano mai accaduti, aprendo la via alla smania delle interpretazioni.

Belle toujours (2006) on IMDb
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Regia di Manoel de Oliveira. Un film con Luís Miguel CintraLeonor SilveiraDiego DoriaDiogo DóriaRogério SamoraCast completo Titolo originale: Os canibais. Genere Drammatico – Portogallo1988durata 90 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 3 recensioni.

Da un racconto fantastico di Alvaro do Carvahal. Una giovane sposa il visconte d’Alveda e scopre il suo segreto: è mezzo uomo e mezzo automa. Si uccide, disperata, mentre lo sposo si dà la morte buttandosi tra le fiamme del camino. Sarà mangiato dai cognati e dal suocero che erediteranno i suoi beni. Il film più buñueliano del grande vecchio Oliveira, interamente cantato come un’opera, impregnato di ironia fredda e di una perfida buffoneria satirica a spese dell’aristocrazia lusitana in dissoluzione.

 I cannibali
(1988) on IMDb
Poster Specchio magico  n. 0

Regia di Manoel de Oliveira. Un film Da vedere 2005 con Ricardo TrepaLeonor SilveiraMarisa ParedesMichel PiccoliLima DuarteCast completo Titolo originale: Espelho Magico. Genere Drammatico – Portogallo2005durata 137 minuti. Uscita cinema venerdì 27 luglio 2007 – MYmonetro 3,31 su 14 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Trasposizione in film del 98enne de Oliveira di A alma dos ricos di Agustina Bessa-Luís, 2° capitolo di una trilogia romanzesca di cui aveva già fatto la 1ª parte, Il principio dell’incertezza (2002). Ex carcerato, il giovane Luciano è assunto come giardiniere dalla nobildonna Alfreda. Suggestionata da un biblista secondo il quale la Vergine Maria sarebbe stata ricca, Alfreda vive nell’attesa di un’apparizione della Madonna. Luciano l’accontenta, servendosi di una giovane scostumata. Squisito cineasta della trasparenza, circondato dall’affiatata compagnia dei suoi attori preferiti, il sempreverde regista mette in scena una commedia di raffinata eleganza dove la cerebrale verbosità dei dialoghi è permeata da un’acuminata ironia antiborghese. Fotografia dell’infallibile R. Berta.

Magic Mirror (2005) on IMDb

Regia di Manoel de Oliveira. Un film con Marcello MastroianniLeonor SilveiraManoel de OliveiraJean-Yves Gautier. Titolo originale: Viagem ao principio do mundo. Genere Psicologico – PortogalloFrancia1997durata 93 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni.

Prima di cominciare le riprese di un film, Manoel, vecchio regista portoghese, e Alfonso, attore francese figlio di un contadino portoghese emigrato, fanno un viaggio in auto verso il Nord del paese con un’attrice e un amico. Viaggio sereno verso la morte, ma a ritroso, con la cinepresa che guarda attraverso il finestrino come lasciandosi indietro la vita. Per un’ora si racconta, si ricorda, si rimpiange. Quando Alfonso incontra la vecchia zia che rifiuta di riconoscere in lui un nipote mai visto che non sa parlare la sua lingua, affiora il senso profondo: qualcosa esiste là dove sono le nostre radici, nel mondo del principio. Bisogna andare indietro per trovare l’inizio. La vita continua. Come dice Mastroianni, alter ego del regista: “Vivere a lungo è un dono di Dio. Ma ha un suo prezzo”. Fotografia di Renato Berta. Ultimo film di Mastroianni.

Voyage to the Beginning of the World (1997) on IMDb
PAROLE E UTOPIA - Spietati - Recensioni e Novità sui Film

Regia di Manoel de Oliveira. Un film con Leonor SilveiraLima DuarteLuís Miguel CintraRicardo TrepaRenato De Carmine. Titolo originale: PALAVRA E UTOPIA. Genere Drammatico – PortogalloFranciaBrasileSpagna2000durata 133 minuti. Valutazione: 2,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni.

Nel 1663 il gesuita António Vieira (1608-97), celebre predicatore, è convocato a Coimbra dal tribunale dell’Inquisizione dove rievoca il soggiorno giovanile in Brasile e l’adesione alla causa degli indigeni. Impedito di predicare, si rifugia a Roma, si fa stimare dal Papa e dalla regina Cristina di Svezia, ma sente la nostalgia della patria dove il nuovo re João IV lo accoglie freddamente. Va a morire in Brasile. M. de Oliveira ha sempre fatto un cinema di Parola e di Utopia. Su Vieira (impersonato, in ordine cronologico discendente, da L. Duarte, L.M. Cintra e R. Trepa), definito da F. Pessoa “imperatore della lingua portoghese” e “maestro della forma e della visione”, ha fatto un film che, più che storico e biografico, è un autoritratto per transfert, un confronto tra il retore più famoso del Seicento e il cineasta più letterario del Novecento. Fotografia di Renato Berta, musiche di Carlo Paredes e Massimo Scapin.

Palavra e Utopia (2000) on IMDb

Regia di Manoel de Oliveira. Un film con Luís Miguel CintraRicardo TrepaGloria De MatosMiguel GuilhermeDavid AlmeidaCast completo Titolo originale: O quinto império – Ontem como hoje. Genere Drammatico – PortogalloFrancia2004durata 127 minuti. Uscita cinema venerdì 15 luglio 2005 Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 7 recensioni.

Dal dramma El-Rei Sebastião (1949) di José Régio cui M. de Oliveira s’era già ispirato in Benilde ou a Virgem Mãe e Mon Cas (1985). Sebastião (1554-78), nipote di Carlo V d’Austria, giovane re del Portogallo “nato ferito a morte”, è ossessionato dalla missione di unificare il mondo in un impero universale cattolico, impegnando il suo esercito in una nuova crociata (l’ultima) contro i Mori. Inutilmente sua zia Catarina e alcuni anziani consiglieri cercano di dissuaderlo. L’anziano “Calzolaio santo” lo incoraggia a realizzare il suo sogno, annunciandogli profeticamente che, scomparendo nella battaglia di Alcucér-Quibir (4-8-1578), diventerà il Re Nascosto o Velato ( encoberto ), cioè il mito di un sovrano messianico che tornerà a restaurare l’impero del Portogallo (il quinto dopo quelli greco, romano, cristiano e inglese). In questo film tenebroso e claustrofobico, tutto chiuso nel labirintico castello reale, Oliveira continua – oggi come ieri – il suo cinema di parola (non raffreddata: “scolpita”) di magnifica leggibile eleganza all’insegna di una triade (parole, immagini, tensione utopica) percorsa da una leggera brezza di ironia. Come il solito, prodotto da Paulo Branco.

The Fifth Empire (2004) on IMDb