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Il bacio della donna ragno (anniversary edition): Amazon.it: William Hurt,  Sonia Braga, Raul Julia, Miriam Pires, Jose' Lewgoy, Hector Babenco,  William Hurt, Sonia Braga: Film e TV

Un film di Hector Babenco. Con William Hurt, Raul Julia, Sonia Braga, José Lewgoy, Nuno Leal Maria. Titolo originale Kiss of the Spider Woman. Drammatico, durata 119′ min. – USA, Brasile 1985. MYMONETRO Il bacio della donna ragno * * * - - valutazione media: 3,25 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Dal romanzo (1976) di Manuel Puig: in un carcere brasiliano Molina, omosessuale condannato per corruzione di minorenne, è in cella con Valentin, politico ribelle. Si vorrebbe usare il primo per avere informazioni dal secondo. Intanto gli racconta i film che hanno deliziato la sua giovinezza. Tra i due si produce uno scambio. Il lato debole del film è la visualizzazione dei racconti (con S. Braga); la sua forza nel rapporto tra i due personaggi, nel clima di morbida ambiguità che si crea tra loro, nella valentia dei due interpreti. Messinscena teatraleggiante su una sceneggiatura di L. Schrader. Premiato a Cannes, W. Hurt vinse anche un Oscar. Efebo d’oro 1986.

Kiss of the Spider Woman (1985) on IMDb

Regia di Giorgio Bianchi. Un film con Alberto SordiMara BerniAndrea ChecchiVittorio CaprioliGiulietta MasinaTina PicaCast completo Genere Comico – Italia1955durata 95 minuti. – MYmonetro 2,56 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un giovane avvocato approfitta dell’assenza della moglie per darsi alle avventure galanti. Gli capita per caso una bella bionda inseguita da un marito geloso, ma il velleitario leguleio non riesce ad approfittare dell’occasione. È duro però persuadere della sua (forzata) innocenza la moglie (tornata in anticipo) e il furente marito della sconosciuta. 

Buonanotte... avvocato! (1955) on IMDb
La canzone di Broadway (1929) (DVD) - DVD - Film di Harry Beaumont Commedia  | IBS

Un film di Harry Beaumont. Con Bessie Love, Anita Page, Charles King, Eddie Kane, Ray Cooke Titolo originale The Broadway Melody. Musicale, durata 110 min. – USA 1929.

Un film davvero delizioso: una trama divertente ma con qualche (ottimo!) momento di pathos; delle attrici spiritose, vivaci ma dotate anche di grande temperamento drammatico, Bessie Love e Anita Page, un’ottima regia e delle musiche eccezionali, brillanti e orecchiabilissime! La trama di questo film ha dell’eccezionale: una spumeggiante storia brillante che annovera però momenti di grande intensità! La storia è quella di due sorelle, Hank e Queenie Mahoney, che vogliono sfondare a Broadway come ballerine e per questo si fanno aiutare dal fidanzato di Hank, il cantante e ballerino Eddie Kerns, che però mostra evidenti attenzioni per la sorella della sua ragazza. Questa però si lascia abbindolare da un milionario approfittatore che ha conosciuto dietro le quinte del palcoscenico dove ha riscosso grande successo come sostituta di una delle soubrette principali. Alla fine Queenie si accorgerà del vero amore che ha Eddie nei suoi confronti e Hank accetterà la situazione con serenità. Grandi lodi al regista Harry Beaumont, che ha diretto con stile ed eleganza due delle migliori attrici della vecchia Hollywood, Bessie Love e Anita Page, e ha saputo realizzare un film brillante con qualche tinta drammatica, senza però cadere nella retorica e senza dimenticare l’ “happy ending” finale. Il film vinse il premio Oscar.

The Broadway Melody (1929) on IMDb
Risultati immagini per L'Angelo sterminatore

Un film di Luis Buñuel. Con Silvia Pinal, Enrique Rambal, Jacqueline Andere, José Baviera, Augusto Benedico. Titolo originale El angel exterminador. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 95′ min. – Messico 1962. MYMONETRO L’angelo sterminatore * * * * 1/2 valutazione media: 4,67 su 20 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un gruppo dell’alta borghesia messicana si riunisce in un salone ma non può più uscirne, bloccato da una forza misteriosa. E nessuno può entrare. Quando l’incantesimo si rompe, si ritrovano in una chiesa. È una commedia nera ricca di acri succhi antiborghesi e anticlericali. In questa vicenda onirica, in questo mostruoso giro di atti mancati, il surrealismo di Buñuel si manifesta in tutta la sua ricchezza fantastica. Pur essendo assai precisa l’analisi di classe, si ha il sospetto che in questo verdetto d’impotenza Buñuel alluda a condanne più vaste e vi coinvolga il genere umano nel suo complesso. Scritto da L. Buñuel e Luis Alcoriza, rielaborazione del cinedramma Los naufragos de la calle Providencia, messo in scena da José Bergamín. Premio Fipresci a Cannes, Giano d’oro al Festival Latinoamericano di Sestri Levante, premio A. Bazin al Festival di Acapulco.

 L'angelo sterminatore
(1962) on IMDb
L' ora del lupo. Restaurato in HD (DVD) - DVD - Film di Ingmar Bergman  Drammatico | IBS

Un film di Ingmar Bergman. Con Max von SydowIngrid ThulinLiv UllmannGeorg RydebergGertrud Fridh. continua» Titolo originale VargtimmenDrammaticob/n durata 90 min. – Svezia 1967

Una coppia di sposi si stabilisce su un’isola semideserta: lui, in preda ad un forte esaurimento nervoso, è assalito da incubi spaventosi; lei, dopo avere cercato di aiutarlo, ne resta influenzata. Il dramma esplode al ritorno dalla festa in un castello abitato da gente crudele che uccide l’uomo sotto gli occhi impotenti di sua moglie. La donna porterà per tutta la vita il peso della sua impotenza.

Hour of the Wolf (1968) on IMDb

Risultati immagini per Il Flauto magico bergmanUn film di Ingmar Bergman. Con Ulrik Cold, Josef Kostlinger, Brigit Nordin, Irma Urrila, Elisabeth Eriksson. Titolo originale Troll flöjten. Drammatico, durata 135′ min. – Svezia 1974. MYMONETRO Il flauto magico [1] * * 1/2 - - valutazione media: 2,75 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

In un Egitto immaginario il principe Tamino, scortato dall’uccellatore Papageno, innamorato di Papagena, deve superare molte prove per essere felice con la bella principessa Pamina, la figlia della pericolosa regina della Notte. Bergman porta la cinepresa in teatro e trascrive il celeberrimo capolavoro (1791) di Mozart, cantato in svedese, con intelligenza, reverenza e garbo. Compagnia di interpreti “leggeri”, ma giovani cui il regista spiegò quel che voleva ottenere: “l’intimità, il tono umano, la sensualità, il calore, il contatto” (I. Bergman). Nel 1978 l’opera fu riportata sullo schermo in un film d’animazione di E. Luzzati e G. Gianini con un Papageno in carne e ossa che rende manifesta la morale della favola.

The Magic Flute (1975) on IMDb
Locandina Diario di un ladro

Un film di Robert Bresson. Con Marika Green, Martin Lasalle, Pierre Leymarie Titolo originale Pickpocket. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 75′ min. – Francia 1959. MYMONETRO Diario di un ladro * * * - - valutazione media: 3,17 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Michel, giovane intellettuale parigino, diventa borsaiolo per vizio, passione, orgoglio, gusto del rischio, ma si lascia toccare dall’amore di una ragazza madre. Bresson riprende l’espediente del diario di Il diario di un curato di campagna (1950) per fare un film ancor più ascetico, limpido e misterioso, spoglio eppur prezioso, freddo come un diamante, che lascia libero lo spettatore nell’interpretazione, anche del finale. L’azione è frazionata in piccoli blocchi racchiusi in sé stessi che creano un tempo narrativo speciale, aderente al protagonista e alla sua solitudine, ai confini con misticismo o follia. Straordinarie le sequenze sulla tecnica del borseggio. Musiche di J.-P. Lulli. Corse voce che i dialoghi fossero stati scritti o revisionati da J. Cocteau, ma nessuna prova ha confermato la leggenda. Non distribuito in Italia. Il titolo italiano è quello dell’edizione italiana passata in TV nel 1965.

Pickpocket (1959) on IMDb
Il Diario Di Una Cameriera (1964): Amazon.it: Moreau,Piccoli,Geret,  Moreau,Piccoli,Geret: Film e TV

Regia di Luis Buñuel. Un film Da vedere 1964 con Michel PiccoliJeanne MoreauGeorges GéretBernard MussonDaniel IvernelCast completo Titolo originale: Le journal d’une femme de chambre. Genere Drammatico – FranciaItalia1964durata 98 minuti. – MYmonetro 3,22 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nel 1929 Célestine, cameriera parigina, è assunta in casa di un ricco borghese di provincia: il padrone è feticista, la padrona frigida e avara e i servi non valgono più di loro. Dal romanzo (1900) di Octave Mirbeau, già filmato da Renoir nel ’46 a Hollywood. Su sceneggiatura di J.-C. Carrière, un livido e caustico film antiborghese e antifascista sulla provincia francese torbida e arida, ammirevole per l’avaro rigore della sua drammaturgia. Premio a J. Moreau al Festival di Karlovy Vary.

Diary of a Chambermaid (1964) on IMDb

Regia di Bertrand Blier. Un film Da vedere 1974 con Miou-MiouBrigitte FosseyGérard DepardieuJeanne MoreauPatrick DewaereIsabelle HuppertCast completo Titolo originale: Les valseuses. Titolo internazionale: Going Places. Genere Commedia – Francia1974durata 117 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 1 recensione.

Le avventure di due giovani e, nonostante tutto, simpatici avanzi di galera, scandite da un dialogo corrosivo e fuori dai denti, offrono il pretesto per un umorismo tagliente e di nuovo genere.

Going Places (1974) on IMDb

Regia di Bernardo Bertolucci. Un film con Marisa SolinasAllen MidgetteGiancarlo De RosaAlfredo LeggiGabriella GiorgelliCast completo Genere Drammatico – Italia1962durata 100 minuti. – MYmoro 3,25 su 8 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Uccidono una mondana in riva al Tevere. La polizia comincia a tartassare le persone (ruffiani, ladri, ragazzi di vita) viste sul luogo nelle ore dell’omicidio. Accusati da un vagabondo, due minorenni sono presi dal panico e scappano. Nella fuga uno muore. Il vero colpevole verrà scoperto solo alla fine. Esordio del ventitreenne Bertolucci, sotto l’ala di Pasolini.

The Grim Reaper (1962) on IMDb
Risultati immagini per Piccoli Omicidi tra Amici

Regia di Danny Boyle. Un film Da vedere 1994 con Kerry FoxChristopher EcclestonEwan McGregorKen StottKeith AllenColin McCredie.Cast completo Titolo originale: Shallow Grave. Genere Commedia – Gran Bretagna1994durata 95 minuti. – MYmonetro 3,39 su 18 recensioni tra criticapubblico e dizionari.


Tre giovani amici – il giornalista Alex, il commercialista David e la dottoressa Juliet – cercano un coinquilino con cui condividere le spese del grande appartamento in cui vivono. Finalmente un giorno trovano la persona giusta, ma, dopo la prima notte trascorsa nella casa, il nuovo inquilino viene trovato cadavere. Sembrerebbe un suicidio. I tre stanno per chiamare la polizia, quando si accorgono che l’uomo aveva con sé una valigia piena zeppa di soldi. La tentazione è troppo forte. Alex e Juliet, i più spregiudicati, convincono il più prudente e restio David a sbarazzarsi del cadavere per dividersi quella montagna di denaro.
Un esordio che lascia il segno. Quello dell’inglese Danny Boyle dietro la macchina da presa, usata deliziosamente per dirigere un piccolo gioiello della black comedy.

A partire da una folgorante prima sequenza, dove l’accesissimo rosso dei titoli di testa lascia intendere i retroscena macabri di cui sarà costellato l’intero film. Così come la surreale enunciazione di un biondino pallido sull’importanza di amicizia e fiducia, con hitchcockiano movimento di macchina a spirale sul suo volto. Subito dopo, il movimento di macchina si fa frenetico, convulso, vertiginoso, all’inseguimento di un’auto che corre per le vie di una città elegante ma anonima. In questa prima sequenza è condensato il manifesto stilistico del film, così come dell’intera poetica di Boyle, regista che in seguito ci abituerà a piacevoli sorprese, soprattutto con il vertice di Trainspotting, che avrebbe consacrato il talento dell’attore Ewan McGregor, qui promettente sconosciuto.
Manifesto stilistico, quindi, ma non mero esercizio di stile. Perché, oltre a un senso estetico di plastica bellezza – accentuata da un’esaltazione pop dei colori e da inquadrature vertiginose e a spirale che citano e omaggiano il maestro del brivido Hitchcock – questo primo lavoro di Boyle regala momenti di autentico spasso amorale e visionarietà. Come la folle e divertentissima presentazione iniziale dei tre protagonisti, che mettono in moto un cast, con tanto di domande matte e spiazzanti, per scegliere il coinquilino giusto, quello in grado di reggere i loro cinici giochi di ruolo. O la conturbante scena del ballo tra Alex e Juliet e quella, più surreale, in cui lui è vestito da donna e guarda con lei un filmino, al massimo della complicità. Dal grottesco umorismo nero, che esalta l’amoralità dei due protagonisti, si passa al raccapricciante e visionario incubo allucinatorio del terzo personaggio, destinato, dai giochi crudeli dei due amici, a passare improvvisamente dal ruolo di vittima a carnefice. In questa seconda parte, il regista perde un po’ la presa, soprattutto per alcune forzature di sceneggiatura e per il sottotesto moralistico che suggerisce come l’avarizia possa scatenare i peggiori istinti dell’uomo e rovinare solide amicizie. Che, in realtà, non erano poi così solide, dato che sottilmente logorate da una latente gelosia, in un triangolo dominato – come in ogni noir che si rispetti – dalla classica femme fatale infida e manipolatrice. Interessanti suggestioni psicologiche, che alla fine chiudono il cerchio, ritornando là dove tutto era iniziato.

Shallow Grave (1994) on IMDb
Fanny e Alexander: Amazon.it: Pernilla Allwin, Bertil Guve, Borje Ahlstedt,  Gunnar Bjornstrand, Erland Josephson, Ingmar Bergman, Pernilla Allwin,  Bertil Guve: Film e TV

Un film di Ingmar Bergman. Con Erland Josephson, Pernilla Allwin, Gertil Guve, Ewa Froeling, Harriet Andersson. Titolo originale Fanny och Alexander. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 312′ min. – Svezia 1982. MYMONETRO Fanny e Alexander * * * * 1/2 valutazione media: 4,67 su 16 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Divisa in 5 capitoli (1. il Natale; 2. il fantasma; 3. il commiato; 4. i fatti dell’estate; 5. i demoni), un breve prologo e un lungo epilogo, è la storia della famiglia Ekdahl di Uppsala tra il Natale del 1907 e la primavera del 1909 con una sessantina di personaggi, divisi in quattro gruppi, che passa per tre case e mette a fuoco tre temi centrali: l’arte (il teatro), la religione e la magia. Congedo e testamento di Bergman, uomo di cinema, è una dichiarazione d’amore alla vita e, come la vita, ha molte facce: commedia, dramma, pochade, tragedia, alternando riti familiari (lo splendido capitolo iniziale), strazianti liti coniugali alla Strindberg, cupi conflitti ditetraggine luterana che rimandano a Dreyer, colpi di scena da romanzo d’appendice, quadretti idillici, interm ezzi di allegra sensualità, impennate fantastiche, magie, trucchi, morti che ritornano. Un film “dove tutto può accadere”. Compendio di trent’anni di cinema all’insegna di un alto magistero narrativo. Ebbe 4 Oscar (miglior film straniero, fotografia di Sven Nykvist, scenografia, costumi): un primato per un film di lingua non inglese. Girato in doppia versione, per cinema e TV.

 Fanny & Alexander
(1982) on IMDb
Il posto delle fragole - Film (1957) - MYmovies.it

Regia di Ingmar Bergman. Un film Da vedere 1957 con Bibi AnderssonMax von SydowIngrid ThulinVictor SjöströmGunnar BjörnstrandCast completo Titolo originale: Smultronstället. Genere Drammatico – Svezia1957durata 95 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 4,45 su 7 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un vecchio medico parte in auto con la nuora, carica vari autostoppisti, va a trovare la vecchissima madre, arriva all’università di Lund dove si festeggia il suo giubileo, il 50° anniversario della sua attività professionale. Alle vicende del viaggio si alternano sogni, incubi, ricordi che si fanno parabola sulla morte nascosta dietro le apparenze della vita. “Non avevo capito che V. Sjöström si era preso il mio testo, l’aveva fatto suo e vi aveva immesso le sue esperienze… Si era impadronito della mia anima nella figura di mio padre e se ne era appropriato” (I. Bergman). È, forse, il più alto risultato di Bergman negli anni ’50. Orso d’oro al Festival di Berlino 1958 e molti altri premi. Il grande regista e attore Sjöström (1879-1960) morì 3 anni dopo le riprese.

 Il posto delle fragole
(1957) on IMDb
Il diario di un curato di campagna (1951) - Film - Movieplayer.it

Un film di Robert Bresson. Con Claude Laydu, Jean Danet, Jean Rivière, André Guibert, Antoine Balpêtre, Bernard Hubrenne, Gaston Séverin. Titolo originale Le journal d’un curé de campagne. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 110′ min. – Francia 1950. MYMONETRO Il diario di un curato di campagna * * * * 1/2 valutazione media: 4,50 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Un giovane parroco frequenta un castello il cui padrone, un conte, inganna la moglie con grande pena del figlio. Il prete si attira l’ostilità di entrambi. Malato di cancro, va a morire in casa di un prete spretato.Splendida, austera trasposizione del romanzo (1936) di Georges Bernanos. “Un’opera tutta fatta di verità interiore ha potuto per la prima volta passare sullo schermo senza la più piccola concessione” (Julien Green). Indimenticabile.

 Il diario di un curato di campagna
(1951) on IMDb

Un film di Bernardo Bertolucci. Con Debra Winger, John Malkovich, Campbell Scott, Veronica Lazar, Nicoletta Braschi. Titolo originale The Sheltering Sky. Drammatico, durata 138 min. – Italia, Gran Bretagna 1990. MYMONETRO Il tè nel deserto * * * 1/2 - valutazione media: 3,77 su 15 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Due giovani coniugi americani e un loro amico si recano nel Nord Africa. Partendo da Tangeri percorrono un lungo itinerario che li porta nei luoghi dove l’Africa è più ostile. Il viaggio rappresenta una vera e propria traversata della loro esistenza. Mette a nudo l’inconsistenza di una vita senza scopi. Il film è tratto da un romanzo di Paul Bowles, che compare nel ruolo di testimone della vicenda. Ed è proprio a lui che nel finale si rivolge alla donna. Il vecchio conclude con queste parole: “…Quante altre volte guarderete levarsi la luna?… Forse venti. Eppure, tutto sembra senza limite…”.

Sembra soprattutto che i protagonisti, partendo da presupposti basati sulla decadenza della cultura occidentale, si trovino schiacciati dalla incomprensibilità di una regione che al contrario vive la propria cultura nella fisicità che la radiosa asprezza del clima impone. Un abisso. Un’utopia che l’arroganza culturale non riesce a raggiungere. La sconfitta giunge prima nel corpo per poi diffondersi nel mistero della morte. Bernardo Bertolucci ancora una volta si finge autore impegnato. Sceglie un testo di difficile decifrazione. Ricorre alla strepitosa capacità di rappresentare ciò che non è rappresentabile. Personaggi odiosi, da guardare con sospetto dopo le prime battute. Una ricerca maniacale di uno stile letterario più che cinematografico. Parole vane. Personaggi dimenticabili. Ogni sequenza sembra il trailer della successiva. Resta la fotografia di Storaro, anch’essa prevedibile con alcune incursioni nell’immaginario pubblicitario più vicino ai baci Perugina che non alle morenti pagine di Bowles. Bertolucci non ama i suoi personaggi e li priva così della segreta poesia che è presente in ogni confessione. Una fama, quella di Bertolucci, giustificata dalla sua capacità di manipolare grandi budget, al servizio di padroni un po’ snob, come sanno essere gli americani quando affrontano la cultura. Per ora è ancora e solo il regista de Il conformista.

The Sheltering Sky (1990) on IMDb

E TUTTI RISERO - Spietati - Recensioni e Novità sui FilmUn film di Peter Bogdanovich. Con Ben Gazzara, Audrey Hepburn, John Ritter, Elizabeth Peña, Colleen Camp. Titolo originale They All Laughed. Commedia, durata 115′ min. – USA 1981. MYMONETRO … E tutti risero * * * - - valutazione media: 3,33 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Tre investigatori privati, inclini a confondere il lavoro con il piacere, hanno la poco professionale disposizione a sedurre le donne che dovrebbero pedinare. Le cose si complicano. Uno dei migliori film di Bogdanovich. Favola di pedinamenti e d’amore in cui la vicenda è un filo sottile ma robusto al quale sono appesi i personaggi. Audrey ha poco da fare e lo fa bene, Ben ha molto e ci dà dentro. Uscito con quasi un anno di ritardo in seguito all’omicidio di D. Stratten (raccontato da Bob Fosse in Star 80, 1983).

They All Laughed (1981) on IMDb

Dollari maledetti (DVD) di Spencer Gordon Bennet - DVDUn film di Spencer Gordon Bennett. Con Richard ArlenDan DuryeaRod CameronAudrey Dalton Westerndurata 92 min. – USA 1965MYMONETRO Dollari maledetti * * - - -valutazione media: 2,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Duggan Willie si è trasferito dalla costa occidentale nel selvaggio west in cerca di fortuna. Dopo aver ucciso un bandito e riscosso la taglia decide di diventare un bounty-killer ma in questo modo rischia di diventare un altro uomo e forse perdere l’amore della bella Carole.

The Bounty Killer (1965) on IMDb

Regia di Paolo Bologna. Un film con Lidia BroccolinoAndrea FranchettiEnnio FantastichiniLeonardo TreviglioAngelica IppolitoCast completo Genere Drammatico – Italia1983durata 80 minuti.

Leo non riesce a concluder niente, ne il difficile rapporto con la fidanzata (Cloris), ne il film che sta realizzando col suo amico (Ennio), ne con i ricchi clienti del suo piccolo traffico di cocaina (i Mayer), a fine giornata la polizia lo sta quasi per arrestare, ma prenderanno un suo sprovveduto amico.
Nel suo doppio mestiere di piccolo spacciatore e regista, come un camminatore instancabile, Leo ci conduce negli spazi e tra i personaggi della grande metropoli (la Roma delle periferie del boom economico), nel suo ritmo quotidiano, dall’alba al tramonto di una torrida giornata estiva.
Personaggi assurdi ed iperreali, situazioni fugaci, rapporti duri. Le scene del film che sta girando e quelle della realtà sembrano intrecciarsi e confondersi quasi senza soluzione di continuità.

 Fuori dal giorno
(1983) on IMDb

Regia di Robert Bresson. Un film con Dominique SandaGuy FranginJane Lobre. Titolo originale: Une femme douce. Genere Drammatico – Francia1969durata 105 minuti. – MYmonetro 3,50 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dal racconto La mite (1877) di Fëdor M. Dostoevskij. Davanti al cadavere della giovanissima moglie suicida un usuraio quarantenne fa l’esame di coscienza, rievocando i suoi rapporti coniugali. 1° film a colori di R. Bresson ed esordio di D. Sanda (1951). Trasferita l’azione in un’astratta Francia odierna, il regista scruta i due personaggi con la sua scrittura asciutta, cercando di fare a meno della psicologia: “Ma non vi è riuscito. La psicologia trasuda dagli oggetti, si spande per il film come una nebbia” (A. Moravia).

 Così bella così dolce
(1969) on IMDb

Un film di Bernardo Bertolucci. Con Marlon Brando, Maria Schneider, Maria Michi, Giovanna Galletti, Gitt Magrini. Drammatico, durata 132 min. – Italia 1972. MYMONETRO Ultimo tango a Parigi * ** 1/2 - valutazione media: 3,98 su 47 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Un uomo, rimasto vedovo della moglie suicida, si aggira per Parigi in preda a una irrefrenabile malinconia, dovuta, oltre che alla perdita della sua compagna, a un passato confuso e alla perdita della giovinezza. L’incontro con una giovanissima ragazza borghese e il loro fulmineo rapporto sessuale cambierà la vita di entrambi. Ma l’uomo sembra imprigionato in una sorta di ossessione erotica, che solo in un primo tempo è condivisa dalla giovane. Quando scemerà l’interesse della ragazza per quel rapporto senza futuro, questa ucciderà il suo amante. Film discusso ma non discutibile, Ultimo tango a Parigi reca l’impronta di quello che può essere considerato il vero autore del film: Marlon Brando. Bertolucci non sarà mai più così sincero e ossequiente con la storia che racconta. A supporto di questa tesi resta il fatto che quando Brando è assente il regista cerca di reimpadronirsi della storia con uno stile “Truffaut” fastidioso e ingiustificabile. La presenza di Jean-Pierre Léaud è in tal senso indicativa. Il solo modo di non essere travolto da Brando era quello di mettersi al servizio delle studiate improvvisazioni del geniale attore. E Bertolucci lo ha fatto, sia pure con qualche sofferenza. Il risultato è un film ibrido ma entusiasmante. Quando il film fu distribuito era già stato preceduto dalle cronache scandalistiche, che avevano speculato su alcune sequenze di grande impatto erotico, per allora. In seguito abbiamo visto ben altro. E in quelli che si possono considerare anni contraddittori e che vengono denominati secondo i casi, anni di piombo, di restaurazione e altre definizioni pseudo storico-sociali, il film venne ritirato e i negativi distrutti; tutto con un furore da inquisizione. Per fortuna si salvò qualche copia, e ora il film viene venduto e svenduto anche nei supermarket, assieme alla nutella. E il furore scatenato dalla presunta empietà della pellicola, dov’è?

Last Tango in Paris (1972) on IMDb