Category: Criterion Collection


Locandina La donna del giorno [2]

Un film di George Stevens. Con William Bendix, Fay Bainter, Katharine Hepburn, Spencer Tracy, Reginald Owen. Titolo originale Woman of the Year. Commedia, b/n durata 112 min. – USA 1942. MYMONETRO La donna del giorno [2] * * * 1/2 - valutazione media: 3,67 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Lui e lei fanno i giornalisti. Lei si occupa di cronaca mondana e di satira di costume, lui è corsivista sportivo. Nonostante le divergenze di carattere e d’interessi, finiscono per sposarsi. Ma il loro ménage matrimoniale è sulle prime disastroso. Disperando di poter trasformare la moglie in casalinga perfetta, l’uomo, dopo molte arrabbiature e titubanze, le consentirà di proseguire la carriera. Una commedia deliziosa. Segna lo storico incontro fra Spencer Tracy e Katharine Hepburn (avrebbero girato, in venticinque anni, nove film insieme): nessuna coppia fece sullo schermo più faville.

Woman of the Year (1942) on IMDb
Risultati immagini per La Donna del Giorno - Libeled Lady

Un film di Jack Conway. Con William Powell, Myrna Loy, Spencer Tracy, Jean Harlow, Walter Connolly. Titolo originale Libeled Lady. Commedia, b/n durata 98 min. – USA 1936. MYMONETRO La donna del giorno [1] * * * 1/2 - valutazione media: 3,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un’ereditiera fa causa a un giornale. Il direttore allora decide di contrattaccare facendola circuire da un amico perché la comprometta. Ma costui se ne innamora, e a complicare le cose interviene la fidanzata del direttore che, delusa del comportamento dello stesso, si sta innamorando dell’amico. Girandola di bisticci e di equivoci, finché le coppie non trovano la sistemazione giusta (il direttore con la fidanzata, l’amico con l’ereditiera).

Libeled Lady (1936) on IMDb
L'uomo che cadde sulla Terra (1976) scheda film - Stardust

Un film di Nicolas Roeg. Con Rip Torn, David Bowie, Buck Henry, Candy Clark, Bernie Casey.Titolo originale The Man Who Fell to Earth. Fantascienza, durata 118 min. – Gran Bretagna 1976.MYMONETRO L’uomo che cadde sulla Terra * * 1/2 - - valutazione media: 2,81 su 16 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un extraterrestre scende sulla Terra con l’intenzione di sfruttare le sue conoscenze scientifiche più evolute per approntare le misure necessarie a salvare dalla siccità il suo pianeta morente. Assunte sembianze umane e il nome di Thomas Jerome Newton, l’alieno fonda ben presto un impero finanziario rivoluzionando il mondo delle comunicazioni ed avviando la costruzione di un’astronave per trasportare acqua alla sua gente. Mary-Lou, donna con la quale ha stretto amicizia, scopre la vera identità di Newton e il professor Bryce, venutone a conoscenza, lo denuncia alle autorità. I beni di Newton vengono sequestrati e incamerati dallo Stato e Newton stesso è fatto oggetto di studio da parte degli scienziati governativi. Rapito, torturato, umiliato, e infine svuotato di ogni volontà, l’alieno diventa sempre più simile all’uomo: abbrutito dall’alcol e in completa solitudine, continua a vegetare tra gli uomini tormentato dalla visione della sua famiglia, della sua gente e del suo pianeta morenti.
Ispirandosi liberamente al romanzo di Walter Tevis, Nicolas Roeg realizza un’opera drammatica e visionaria, pregevole per ricchezza formale e coinvolgente. Più interessato al contenuto della vicenda che non ai possibili risvolti avventurosi, Roeg concentra la sua attenzione sul protagonista. Attraverso un sapiente mosaico di inquadrature che confondono i confini spazio-temporali, il regista conduce lo spettatore a sostenere emozionalmente la tragica esperienza dell’extraterrestre che in un processo di degradazione psicologica e fisica è forzato a farsi uomo per abbandonare la sua (inquietante per gli uomini) diversità. Una storia simbolica, che sacrifica in più di un momento la struttura logica, per far risaltare la bassezza delle passioni umane, dall’odio all’invidia, l’istinto aggressivo e la paura del perturbante.David Bowie nel ruolo dell’alieno/Newton fornisce la sua interpretazione migliore e più convincente.Il soggetto ricorda nelle linee essenziali quello di un trascurato film del 1951, The Man from Planet X. Rifatto per la televisione nel 1987 (S.O.S. Terra, titolo italiano per The Man Who Fell to Earth).

The Man Who Fell to Earth (1976) on IMDb
Poster La notte dei morti viventi [1]

Un film di George A. Romero. Con Duane Jones, Judith O’Dea, Russell Steiner, Karl Hardman, Marilyn Eastman.Titolo originale The Night of the Living Dead. Horror, b/n durata 96 min. – USA1968. – The Space Movies uscita venerdì 31 ottobre 2014. MYMONETRO La notte dei morti viventi [1] * * * 1/2 - valutazione media: 3,65 su 31 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Per motivi poco chiari i morti insepolti tornano in vita con impulsi cannibaleschi. Ogni persona ammazzata si trasforma in uno di loro. Sette persone cercano di resistere, barricandosi in una casa abbandonata. È il cult movie di basso costo che segnò una svolta nel cinema dell’orrore, portato da Romero fuori dagli studios , dalle convenzioni, dal ghetto. È un film pessimista che visualizza la fine del mito americano: è un nero a gestire la resistenza degli assediati dagli zombi, protagonista impensabile nel 1968 in un sistema di cinema commerciale, cioè consensuale. Ebbe seguiti, remake e innumerevoli imitazioni. Costato poco più di 100 000 dollari, ne incassò più di 5 milioni. Esiste una versione colorizzata. Nel 1998 fu rieditato con 13 minuti in più, tutti tagliati dal regista nel 1968. Operazione di marketing, non restauro con il Director’s Cut .

Night of the Living Dead (1968) on IMDb
Risultati immagini per I Protagonisti

Un film di Robert Altman. Con Whoopi Goldberg, Dean Stockwell, Tim Robbins, Fred Ward, Greta Scacchi. Titolo originale The Player. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 123′ min. – USA 1992. MYMONETRO I protagonisti * * * 1/2 - valutazione media: 3,63 su 12 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Minacciato da uno sceneggiatore, rampante produttore esecutivo (Robbins) di Hollywood lo uccide accidentalmente. . Titolo italiano deviante per uno dei più intelligenti, perfidi e divertenti film hollywoodiani degli anni ’90. È un falso giallo e una vera commedia. Tratto da un romanzo (1988) di Michael Tolkin e da lui stesso sceneggiato, è una satira iconoclasta di Hollywood, e la sua celebrazione: il vecchio R. Altman vi condensa il suo impietoso ma sorridente giudizio sulla “fabbrica dei sogni”, diretta da persone che, incapaci di sognare, hanno soltanto incubi di carriera. È anche un film sugli anni ’80, anni sotto il segno dell’avidità di denaro e di successo, della stupidità arrogante o dell’incompetenza al potere, dell’edonismo più becero. Vi compaiono velocemente una settantina di attori più o meno famosi nella parte di sé stessi. Il grande giocatore (player) di questo film è lui, Robert Altman, classe 1925. Nemmeno un Oscar, ovviamente. 12 premi tra New York, Londra, Cannes.

The Player (1992) on IMDb
Eraserhead - La mente che cancella - Film (1977) - MYmovies.it

Un film di David Lynch. Con Jack Nance, Charlotte Stewart, Jean Lange Titolo originale Eraserhead. Horror, b/n durata 100 min. – USA 1977. MYMONETRO Eraserhead – La mente che cancella * * * 1/2 - valutazione media: 3,96 su 41 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Harry Spencer (Jack Nance) è un tipografo solitario e non del tutto giusto che vive, poco piacevolmente, in un desolato appartamento nei sobborghi di una grande città. Costretto a sposare la fidanzata Mary (Charlotte Stewart) rimasta incinta, vede che la progenie è una specie di mostro. Ma questo non è che l’inizio. È il film che ha lanciato la carriera di David Lynch, uno degli autentici geni del cinema degli ultimi trent’anni, che qui ha dato libero sfogo alla sua bizzarra creatività, senza alcun condizionamento produttivo o commerciale. Girato in bianco e nero, è un lungo e lucido incubo che associa momenti di surreale comicità ad altri di disturbante inquietudine, in un insieme unico, spiazzante e affascinante. La trama non ha molta importanza, anche se c’è e ha una delirante linearità: quello che conta è la genialità delle soluzioni visive e la malsana poesia che si sprigiona da sequenze memorabili per la potente suggestione. Lunare l’interpretazione di Jack Nance (1943-1996), destinato a una carriera di secondo piano sino all’assurda morte in una rissa. Ecco cosa si può fare con un budget di soli 100.000 dollari quando c’è il talento.

Eraserhead (1977) on IMDb

Edit 12 Luglio 2024: sostituita versione m720p con questa molto migliore.

Poster Tre donne

Un film di Robert Altman. Con Janice Rule, Sissy Spacek, Shelley Duvall, Ruth Nelson, Robert Fortier. Titolo originale 3 Women. Drammatico, durata 125′ min. – USA 1977. MYMONETRO Tre donne * * * 1/2 - valutazione media: 3,50 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

A Desert Springs (California), in una clinica termale per vecchi, Pinky (Spacek), diciottenne depressa, fa amicizia con la più anziana Milkie (Duvall), patetica integrata. In disparte c’è la pittrice Willie (Rule). Formeranno una trinità senza uomini. Splendido o insopportabile? Affascinante o irritante? Enigmatico o aperto a diverse interpretazioni? È certamente un film complesso, quasi ipnotico, sul triangolo padre-madre-bambino. È una grande metafora su un’America desolata. Premio a Cannes per S. Duvall. Breve apparizione, come Mr. Nelson, del vecchio regista John Cromwell.

 3 donne
(1977) on IMDb

Regia di Jean Vigo. Un film Da vedere 1934 con Michel SimonDita ParloJean DastéGilles MargaritisLouis LefebvreMaurice GillesCast completo Genere Drammatico, – Francia1934durata 89 minuti. Uscita cinema lunedì 15 gennaio 2018 distribuito da Cineteca di Bologna. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 5,00 su 9 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Appena sposata con Jean, comandante di una chiatta a motore, Juliette va a vivere a bordo dell’Atalante con un vecchio marinaio, un ragazzo e 3 gatti. Annoiata e irritata dalla gelosia del marito, se ne va a Parigi. Jean riparte con l’ Atalante . Tempo dopo si ritrovano. 2° lungometraggio di J. Vigo che, già malato durante le riprese, morì il 5 ottobre 1934 all’età di 29 anni, meno di un mese dopo la 1ª proiezione pubblica del film, tagliato di una ventina di minuti, edulcorato e ribattezzato Le chaland qui passe , dal titolo di una canzone di moda (inserita a forza tra le musiche di M. Jaubert), versione francese di “Parlami d’amore, Mariù” di C.A. Bixio, lanciata da V. De Sica. Dopo essere riapparso in edizioni volenterosamente ricomposte nel 1940 e nel 1950, fu restaurato con scrupolo filologico nel 1990. In contrasto con la maggior parte del cinema francese dell’epoca, è un film di poesia attraversata da bagliori surrealisti (come la sequenza subacquea, resa popolare dalla sigla di “Fuori Orario” su RAI3): il naturalismo zoliano vi si sposa con l’immaginazione lirica dell’invisibile. Fragile, incerto nella sua dolce linea narrativa, qua e là balbettante, è un film arrischiato e trasgressivo di rottura che punta sulla sdrammatizzazione e il rifiuto dello psicologismo, e mette l’accento su momenti privilegiati, particolari curiosi, figure che appaiono e scompaiono senza logica. Per la sua forza erotica ed eversiva è stato accostato a Rimbaud e al primo Céline.

Risultati immagini per Piccoli Omicidi

Un film di Alan Arkin. Con Donald SutherlandElliott GouldAlan ArkinMarcia Rodd. continua» Titolo originale Little MurdersCommediadurata 110 min. – USA 1971

Un giovane fotografo sposa la grintosa arredatrice Patsy. Quando la moglie viene uccisa da un colpo di fucile, sparato da un misterioso cecchino, anche il fotografo acquista un fucile e si mette a sparare sulla gente.

Little Murders (1971) on IMDb

Edit 12 Luglio 2024: ripropongo perchè avevo messo un altro film nel link

Un film di Marcel Carné. Con Arletty, Pierre Brasseur, Jean-Louis Barrault, Marcel Herrand. Titolo originale Les enfants du paradis. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 95 min. – Francia 1945. MYMONETRO Amanti perduti * * * * 1/2 valutazione media: 4,92 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Il film apparve in Francia in due episodi: Il boulevard del delitto e L’uomo in bianco. Carné elaborò una sintesi di 100 minuti che è quella vista in Italia col titolo appunto, Gli amanti perduti. Siamo nella Parigi del 1840, il mimo Baptiste Debureau (Barrault), romantico e malinconico, incanta le folle del teatro dei Funambules, commuovendo i ragazzi del loggione (Les enfants du paradis).

Si innamora perdutamente di Garance, donna dal fascino inarrivabile (Arletty: “Je m’apelle Garance”, nella scia di questa frase è creato un clima struggente), che per lui lascia Lacenaire (Herrand), bandito dandy. Garance è però volubile e abbandona anche il timido, innamoratissimo Baptiste per il grande attore Lemaître (Brasseur), poi per il conte di Montray (Salou), di cui diventa la mantenuta. Dopo qualche anno Baptiste, divenuto famoso e sposatosi con Nathalie (Casares), rivede Garance che non ha resistito a non andare al suo spettacolo. Fra loro si apre un duetto d’amore che è il canto più alto del romanticismo nel cinema. Lemaître, che per ironia della sorte interpreta Otello, è pazzo di gelosia. Lacenaire, insultato dal conte di Montray, lo uccide. La notte d’amore con Garance porta all’estasi Baptiste, che per lei trascura la dolce Nathalie. Ma a carnevale gli amanti si perdono. Garance fugge per le strade tumultuose di Parigi. Baptiste, disperato, la insegue senza speranza. Film romantico e poetico. Il racconto di Carné ha la fluidità stessa della vita e della storia, ricrea l’epoca di Victor Hugo con i colori della passione e la spietatezza del fato. Carné ha trasportato nella storia il suo mondo di realismo poetico fatto di bistrot, alberghi a ore, teatrini, apaches, mimi. Ha messo in scena la grande letteratura francese di Hugo, Sue, Balzac. Prévert la interpreta con la sensibilità di quello che sarà tra poco l’esistenzialismo di Sartre, Juliette Greco e delle caves. Irripetibile, è un film più grande della vita, un capolavoro senza tempo, che conserva intatto il fascino della poesia eterna.

Children of Paradise (1945) on IMDb
I cancelli del cielo - Film (1980) - MYmovies.it

Un film di Michael Cimino. Con Christopher Walken, Isabelle Huppert, Kris Kristofferson, Terry O’Quinn, Jeff Bridges.Titolo originale Heaven’s Gate. Western, durata 149 min. – USA 1980.MYMONETRO I cancelli del cielo * * * 1/2 - valutazione media: 3,78 su 27 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

La storia della guerra nella contea di Johnson nel Wyoming. I grandi allevatori organizzano una spedizione punitiva contro i contadini. Ma costoro si difendono strenuamente guidati da uno sceriffo. Uno dei più grossi smacchi commerciali degli anni Ottanta. Portò al fallimento la United Artists e alla morte presunta il genere western.

Heaven's Gate (1980) on IMDb
Locandina Volti

Un film di John Cassavetes. Con Seymour CasselGena RowlandsJohn MarleyJohn CassavetesLynn Carlin Titolo originale FacesDrammaticob/n durata 128 min. – USA 1968

Una coppia si rende conto di non riuscire più a comunicare. Lui incontra una sensibile prostituta e lei un giovane gentile e un po’ imbranato. Uno degli esperimenti Cassavetes, macchina da presa a mano e senza controcampi stile che ha fatto scuola. Girato nell’arco di tre anni. Candidature agli Oscar per la sceneggiatura e per i due attori non protagonisti Cassel e Carlin.

Faces (1968) on IMDb

Un film di Abbas Kiarostami. Con Farhad Kheradmand, Puya Paevar Titolo originale Zendeg edamé dâradDrammaticodurata 91 min. – Iran 1992.

Girato con la partecipazione degli abitanti di Rostamabad e Roudbar, il film è un ideale proseguimento di Dov’è la casa del mio amico?. Siamo in Iran nel 1990. Il regista percorre in auto col figlio le zone terremotate per cercare gli attori di quel film. Difficile da raccontare, è una storia per chi cerca profonde emozioni, lontano da logiche commerciali.

And Life Goes On (1992) on IMDb

I subita nella versione 720p sono stati tradotti con google, potrebbero esserci delle imprecisioni.

Locandina Perdutamente tua

Un film di Irving Rapper. Con Paul Henreid, Bette Davis, Claude Rains, Gladys Cooper, Lee Patrick Titolo originale Now, Voyager. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 117′ min. – USA 1942. MYMONETRO Perdutamente tua * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Ragazza di ricca famiglia viene mandata in convalescenza a fare una crociera nel Sud America. Conosce un uomo sposato e i due si innamorano perdutamente.

Film così, oggi, non sanno farli più, e non soltanto perché attori con quel carisma non ne esistono più in circolazione. L’assurdo e il sublime vanno a braccetto, la 1ª parte è nettamente superiore alla 2ª, ma perché chiedere la luna quando si hanno le stelle? Scritto da Casey Robinson e tratto da un romanzo di Olive Higgins Prouty. B. Davis era capace di tutto, anche di un personaggio romantico. Oscar per la musica a Max Steiner.

Now, Voyager (1942) on IMDb

Un film di Alfred Hitchcock. Con Cary Grant, Claude Rains, Louis Calhern, Ingrid Bergman, Reinhold Schünzel. Titolo originale Notorious. Thriller, durata 101 min. – USA 1946. MYMONETRO Notorious – L’amante perduta * * * * 1/2 valutazione media: 4,57 su 18 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


I meriti più evidenti dell’opera includono un cast impeccabile. Sarebbe difficile immaginare attori diversi al posto di Claude Rains e Cary Grant, apoteosi dei loro personaggi sullo schermo. La scelta di Ingrid Bergman era quasi indispensabile, insieme a Casablanca sarebbe stato uno dei ruoli iconici della sua carriera. Ma il vero trionfo del film è la complessità emotiva e morale della vicenda. Lo script di ferro di Ben Hecht e Oden Clifford è geniale nel gioco di due uomini, uno contro l’altro, innamorati della stessa donna: l’intreccio sentimentale più lineare che esista. È l’anatomia di una storia d’amore in cui ne sono mappati gli elementi di contraddizione, tra tradimento e lealtà, tra onore e irresponsabilità. Una duplicità che serve ad intensificare la potenza del suo finale dall’impianto quasi bressoniano.
Per il cineasta il film è ricco di echi delle sue opere precedenti e future e segnato dalla presenza di temi molto ricorrenti nella sua cinematografia (dall’inganno di identità alle madri invadenti).
La pellicola fu una delle esperienze hollywoodiane di maggior successo per il grande maestro, dopo Rebecca, la prima moglie il regista cominciò a ad andare maggiormente incontro ai gusti del pubblico e agli stilemi americani.
Durante la preparazione della sceneggiatura Hitchcock si mise alla ricerca di un Mac Guffin attorno a cui far ruotare la storia e alla fine decise che i cospiratori avrebbero trafficato illecitamente dell’uranio allo scopo di realizzare una bomba atomica. Gli Studios si disinteressarono addirittura al film, pensando che il MacGuffin fosse troppo ridicolo. Ironicamente Hitchcock aveva centrato l’elemento segreto e l’FBI lo aveva seguito per tre mesi per scoprire la fonte della sua informazione. Nel 1946 il governo degli Stati Uniti era ancora molto sensibile all’argomento e J. Edgar Hoover, allora capo del FBI secondo alcune indiscrezioni si mostrò titubante per la realizzazione del film, fermo restando che nel copione non vi era alcuna menzione del FBI o di armi nucleari.
È celeberrima la sequenza che partendo dall’alto di una scalinata (uno dei topoi adorati dal maestro del brivido, essendo la scala sempre al centro di moltissime scene madri dei suoi film), con un vertiginoso movimento di gru, arriva scendendo in mezzo ad una folla fino ad una chiave stretta nelle mani di Ingrid Bergman. Da antologia. Per Truffaut Notorius è la quintessenza di Hitchcock.

Notorious (1946) on IMDb

Edit 15/6/2024 sostituito con versione Criterion Collection

Regia di Satyajit Ray. Un film Da vedere 1955 con Kanu BannerjeeSubir BanerjeeUma Das GuptaChunibala DeviReba DeviCast completo Titolo originale: Pather Panchali. Genere Drammatico – India1955durata 115 minuti. – MYmonetro 3,21 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

La dura vita di una povera e decaduta famiglia bengalese, di casta bramina, all’inizio del Novecento, vista con gli occhi del piccolo Apu (S. Bannerjee), l’ultimo nato, e di Durga (Gupta), la sorella più grande che muore mentre un violento monsone spazza il villaggio. Il padre (Kanu Bannerjee), tornato a casa dopo una lunga assenza per lavoro, decide di trasferirsi con la famiglia a Benares. Finanziato con pochi mezzi dal governo del Bengala dell’Ovest, è lo straordinario esordio di Ray che diventerà il n. 1 del cinema indiano, dopo aver continuato questa cronaca familiare con Aparajito (1956) e Il mondo di Apu (1959). Trepida, sommessa, commossa elegia delle piccole grandi cose che costituiscono e riempiono la giornata di una famiglia contadina qualsiasi. Il suo ritmo lento si confà alla natura della storia e dei personaggi; la georgica bellezza delle immagini non è quasi mai un pretesto per l’evasione da una dura condizione umana anche se la povertà, persino la miseria, è rappresentata in quel che può avere di dignitoso e di rispettabile. La musica di Ravi Shankar è controcorrente con le tradizioni del cinema indiano. Premio del Documento Umano a Cannes 1956.

 Il lamento sul sentiero
(1955) on IMDb

Regia di Spike Lee. Un film Da vedere 1992 con Denzel WashingtonAl Freeman jrAngela BassettAlbert HallSpike LeeKate VernonCast completo Genere Drammatico – USA1992durata 195 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,41 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dall’autobiografia di Malcolm X, redatta con la collaborazione di Alex Haley. Vita e morte dell’afroamericano Malcolm Little (Omaha, Nebraska, 1925 – New York, 1965), ragazzo di strada soprannominato Detroit Red e Satan, convertito all’Islam col nome di Malcolm X dove la “X” sta al posto del cognome perduto nel tempo, ucciso il 21 febbraio 1965 da un commando di 5 sicari. La pista dei mandanti si biforca in 2 direzioni opposte: l’FBI da una parte e l’ala radicale della Nation of Islam dall’altra. Il film di Lee contiene 3 storie: un manifesto per i neri d’America, ossia un film a programma e di propaganda; una biografia agiografica in bilico tra il musical e il gangster movie ; una parabola evangelica su un profeta e martire. A tenere insieme le tre componenti ci sono un attore (Washington con la voce di Francesco Pannofino) e la regia di un direttore d’orchestra che conosce bene la sua musica. Pur con il suo pittoresco stereotipato, i passaggi agiografici, le omissioni strumentali, i manierismi, le astuzie oratorie, è il ritratto di un principe.

 Malcolm X
(1992) on IMDb

Fighting Elegy (けんかえれじいKenka erejii ) , intitolato anche Elegy to Violence e The Born Fighter , è un film drammatico giapponese del 1966diretto da Seijun Suzuki . È basato sul romanzo Kenka Erejii di Takashi Suzuki.

Kiroku Nanbu è un adolescente cattolico che frequenta una scuola media militare nel 1935 a Bizen , Okayama . Vivendo in una pensione, è infatuato della casta figlia della sua padrona di casa, Michiko. Incapace di esprimere i suoi sentimenti o il suo desiderio sessuale, Nanbu adotta un comportamento violento.

Preso sotto l’ala protettrice della compagna di scuola Turtle, a Nanbu viene insegnato come combattere attraverso un elaborato regime di allenamento. Quindi si unisce a una banda scolastica, l’OSMS.

Fighting Elegy (1966) on IMDb

Non ho trovato versione in italiano

Locandina italiana Tempi moderni

Un film di Charles Chaplin. Con Charles Chaplin, Paulette Goddard, Henry Bergman, Tiny Sandford, Allan Garcia.Titolo originale Modern Times. Comico, b/n durata 80 min. – USA 1936. – Cineteca di Bologna uscita lunedì 8 dicembre 2014. MYMONETRO Tempi moderni * * * * 1/2 valutazione media: 4,77 su 46 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Charlot lavora in una fabbrica i cui ritmi disumani lo conducono al ricovero in manicomio. Quando esce si trova coinvolto in una manifestazione sindacale e viene arrestato. Dopo aver sventato un’evasione ritorna in libertà e salva una ragazza di strada dall’arresto innamorandosi di lei. La loro vita non sarà facile ma la speranza in un futuro migliore non verrà a mancare.
Chaplin, nonostante l’avvento del sonoro, rimane legato ai tempi e ai ritmi del cinema muto e anche in questo caso si affida all’audio per l’indimenticabile colonna sonora musicale e per i suoni e i rumori ma evita il più possibile le parole (e quando ne fa uso le assemblea con effetti surreali). In un’intervista rilasciata al “New York World” nel febbraio 1931 aveva affermato: “I macchinari che consentono di risparmiare manodopera ed altre invenzioni moderne non sono stati fatti per ricavare profitto ma per assistere l’umanità nella ricerca della felicità. La speranza per il futuro dipende da cambiamenti radicali per far fronte a questa situazione. I benestanti non vogliono che la situazione presente cambi. Non è certo questo il modo di impedire che si affermino idee bolsceviche o comuniste”. Cinque anni dopo la luce dei proiettori si accendeva su un operaio vittima dell’automatizzazione e su quel gregge di pecore che si sovrapponeva alle masse.
La catena di montaggio, gli scioperi, la povertà che colpiva chi, in seguito alla Grande Depressione, era finito ai margini del sistema produttivo, tutto questo e molto di più entrava a far parte di uno dei capolavori della storia del cinema. Nessun atteggiamento predicatorio inficia la narrazione. Anzi le gag che si susseguono nella prima parte dedicata alla fabbrica sono perfette nei ritmi e nei tempi di esecuzione (prima tra tutte la scena del pasto ‘meccanizzato’).
Charlot sta dalla parte degli ultimi sempre, anche quando fa la guardia notturna, e ciò gli procurò accuse di comunismo che ebbero le loro conseguenze anni dopo quando, ai tempi del maccartismo, fu costretto a lasciare gli Stati Uniti. Questo è anche l’ultimo film in cui compare il personaggio di Charlot. Il suo allontanarsi di spalle verso il futuro a fianco della monella è un addio destinato a rimanere per sempre nella memoria.

 Tempi moderni
(1936) on IMDb
Chimes at Midnight (1966) | The Criterion CollectionFalstaff è un film di Orson Welles del 1965, con Orson Welles, Jeanne Moreau, Margaret Rutherford, John Gielgud, Marina Vlady, Walter Chiari, Michael Aldridge, Tony Beckley, Keith Baxter, Fernando Rey. Prodotto in Spagna, Svizzera. Durata: 120 minuti.
 
In Inghilterra regna il primo dei Lancaster, Enrico IV, salito al trono dopo torbide lotte. Le rivendicazioni sollecitano i tentativi ribelli, di cui si fa portavoce il giovane Enrico Percy, detto Hotspur. Egli giura di vendicarsi, e vorrebbe uccidere il principe ereditario, se non sapesse che questi è inviso al padre, perché preferisce passare il tempo a gozzovigliare con amici, tra i quali l’inseparabile Falstaff, bivaccando in una malfamata locanda. Ma gli eventi precipitano: Hotspur prende la via della ribellione aperta sobillando la gente del suo popolo, mentre Enrico IV manda a chiamare il figlio, affinché assolva gli obblighi militari che gli competono come principe ereditario.
Chimes at Midnight (1965) on IMDb