Category: Agosti Silvano


Regia di Silvano Agosti. Un film con Livio BarboEdy BiagettiGiorgio BonoraGisella BurinatoAntonio PiovanelliCast completo Genere Drammatico – Italia1976durata 85 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 – MYmonetro 2,51 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nel recarsi a un’udienza papale in Vaticano quattordici cattolici di ambo i sessi, religiosi e laici, rimangono chiusi in un ascensore in un tragitto all’infinito verso l’alto dei cieli.

Dopo 30 minuti di garbo pungente in cadenze leggere, frana nella virulenza polemica e rivela nel suo autore una distorta conoscenza del cattolicesimo in generale e dei cattolici italiani in particolare. Come Petri in Todo modo e altri intellettuali della sinistra italiana alle prese con questi temi, Agosti appare in preda al complesso del toro: carica a testa bassa e sbaglia il bersaglio. Prodotto con formula cooperativistica.

 Nel più alto dei cieli
(1977) on IMDb

Regia di Silvano Agosti. Un film con Remo GironeVictoria ZinnyEva MauriEdo BassoLorenzo Acquaviva. Genere Drammatico – Italia2000durata 84 minuti. – MYmonetro 3,06 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un episodio nella vita di Franco Basaglia (1924-80), il più noto esponente dell’antipsichiatria italiana. La sua opera portò alla legge 180 del 1978 sull’abolizione degli istituti manicomiali che poi fu soltanto parzialmente applicata. L’azione si svolge nel 1961 quando Basaglia prese la direzione dell’ospedale psichiatrico di Gorizia. Si divide in 3 parti: 1) Basaglia in incognito percorre le miserie umane del manicomio; 2) la sua attività per “liberare tutti, anche i medici”, occupandosi dei malati più che della malattia; 3) la grande sequenza notturna in cui si abbatte il muro che separa i malati dalla città. Il titolo allude all’interiorità del malato, il luogo in cui si rifugia con la sua diversità. Film a basso costo (con un ottimo R. Girone a paga sindacale), fuori dagli schemi, intenso nella sua semplicità che non è soltanto didattica. Oltre ai buoni propositi e alla passione civile, conta per la forza espressiva delle immagini, il rispetto e l’affetto per gli ex pazienti, l’attenzione pudica ai particolari, la progressione con cui descrive un incubo aprendolo poi alla speranza. Scritto, fotografato e montato dal regista. Musiche di N. Piovani.

 La seconda ombra
(2000) on IMDb