Category: Ray Satyajit


Regia di Satyajit Ray. Un film Da vedere 1959 con Soumitra ChatterjeeSharmila Tagore, Alok Chakravarty. Titolo originale: Apu Sansar. Genere Drammatico – India1959durata 105 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,18 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Calcutta, anni ’30. Squattrinato e senza un lavoro fisso, con ambizioni letterarie ancora insoddisfatte, Apu (Chatterjee) si adatta a un matrimonio di convenienza, sposando la bella Aparna (Tagore), cugina del suo amico Pulu (Mukherjee), promessa sposa di un folle. Dopo qualche mese di felicità, Aparna va a partorire in casa di sua madre, ma muore di parto. Soltanto cinque anni dopo, si decide a far visita al piccolo Kajal (Chakravarty). 5° film di Ray, grande cineasta bengalese, chiude la cosiddetta “trilogia di Apu”, composta da Il lamento sul sentiero e Aparajito ( L’invitto ), tratta dal romanzo Aparajita di Bibhutibhusan Banerjee. In ciascuna delle tre tappe Apu ha perduto o abbandonato le persone più amate: la sua è una saga lirica del dolore e della frustrazione. Influenzato da Jean Renoir, ma anche dai sovietici Dov82 enko e Donskoj (e dalla narrativa russa che è il loro retroterra), Ray sta in bilico tra pessimismo e serenità con una rappresentazione della realtà che è contemplativa, ma attenta ai particolari, al paesaggio e soprattutto agli esseri umani con una maturità che rimanda ai film giapponesi di Ozu e di Mizoguchi.

 Il mondo di Apu
(1959) on IMDb

Regia di Satyajit Ray. Un film con Soumitra ChatterjeeMadhabi Mukherjee, Shailen Mukherjee, Shyamal Ghoshal, Gitali Roy. Genere Sentimentale – India1964durata 117 minuti.

Calcutta 1880. Charu è una donna sentimentale, appassionata di letteratura e di musica, è infelice perché si sente sola, come lo è anche il marito, nonostante i due vivano uno accanto all’altro. Questa storia di solitudine fa da sfondo a un paese, l’India, in continuo cambiamento.
Un giorno le fanno visita i cognati e il giovane cugino Amal, e quest’incontro porterà in lei qualcosa di nuovo.

 La moglie sola
(1964) on IMDb

Regia di Satyajit Ray. Un film Da vedere 1957 con Karna BanerjeeKanu Bannerjee. Titolo originale: Aparajito. Genere Drammatico – India1957durata 110 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,50 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Tra Il lamento del sentiero (1955) e Il mondo di Apu (1959), è la 2ª parte di una trilogia, tratta dal romanzo Pather Panchali del bengalese Bibhutibhusan Banerjee, che attraverso la storia di Apu e della sua famiglia traccia un affresco dell’India degli anni Venti e del suo travaglio evolutivo. Influenzato dal neorealismo italiano, Ray racconta la vita, la morte, il dolore delle madri, l’egoismo dei figli con un ritmo lento ma senza indugi, con cura figurativa di classico rigore ma senza compiacimenti estetizzanti, con la sobria forza di una semplicità che rende familiare un ambiente a noi lontano. Leone d’oro a Venezia 1957.

 L'invitto
(1956) on IMDb

Diretto da Satyajit Ray India, 1965

Amitabh, uno sceneggiatore di film commerciali, percorre il paese in cerca di location. Quando la sua auto si rompe, viene accolto da un coltivatore di tè e dalla moglie Karuna, una donna che aveva amato anni prima ma di cui non era stato in grado di prendersene cura, o non aveva voluto…

 Il codardo
(1965) on IMDb

Il santone è un film del 1965 di genere Commedia/Drammatico, diretto da Satyajit Ray, con Charuprakash Ghosh, Rabi Ghosh, Prasad Mukherjee, Gitali Roy, Satindra Bhattacharya, Somen Bose. Durata 65 minuti.

L’avvocato Gurupada è rimasto traumatizzato dalla tragica scomparsa della moglie e ora si trova da solo a crescere la figlia. Un giorno l’uomo incontra il misterioso santone Birichi, che sostiene di vivere da secoli e di aver incontrato nella sua lunga vita figure come Platone, Gesù, Buddha ed Einstein. Gurupada viene conquistato dai racconti del millantatore e decide di diventare un suo adepto.

 Mahapurush
(1965) on IMDb

Regia di Satyajit Ray. Un film Da vedere 1960 con Chhabi BiswasSumitra JatterjeeSharmila Tagore. Titolo originale: Devi. Genere Drammatico 1960durata 93 minuti.

Un anziano proprietario terriero vede nella nuora la reincarnazione della dea Kali e le fa tributare onori adeguati. Inutilmente il figlio cerca di distoglierlo dalla sua infatuazione. Un miracolo richiesto non accade e la “dea” impazzisce. Preso spunto da un’idea del famoso scrittore indiano Rabindranath Tagore, Ray costruisce un racconto sobrio e aspro che lucidamente descrive l’opposizione tra fede superstiziosa e razionalismo, e le trasformazioni psicologiche che induce nei personaggi.

 La dea
(1960) on IMDb

Regia di Satyajit Ray. Un film con Soumitra ChatterjeeSharmila TagoreAparna Sen, Kaberi Bose, Simi GarewalPahadi SanyalCast completo Titolo originale: Aranyer Din Ratri. Genere Drammatico – India1970durata 115 minuti.

“Giorni e Notti nella Foresta”, la sua traduzione italiana, è la storia di un gruppo di amici, funzionari di una cittadina, che decidono di lasciare le loro abitazioni e la civiltà, per andare nelle campagne nella regione del Bengala. Questi si scontreranno con gli abitanti della zona, i quali li guardano con un certo razzismo e disprezzo. Il film affronta in modo coinvolgente il contrasto tra modernità e tradizioni indiane.

 Giorni e notti nella foresta
(1970) on IMDb

Regia di Satyajit Ray. Un film con Uttam KumarSharmila TagoreBireswar SenSomen BoseNirmal GhoshPremangshu BoseCast completo Genere Drammatico – India1966durata 120 minuti.

Arindam, un famoso attore, deve recarsi a Nuova Delhi per ricevere un premio, ma non trova voli disponibili. È così costretto a prendere il treno, dove tutti lo riconoscono. Aditi, una giornalista, riesce a catturare la sua attenzione e i due converseranno durante il lungo viaggio. Da questo incontro la star uscirà cambiato, mettendo in discussione la sua carriera da attore.

 Nayak
(1966) on IMDb

Regia di Satyajit Ray. Un film con Chandana Banerjee, Nripati Chatterjee, Anil Chatterjee, Khagen Pathak, Gopal Roy, Kali Bannerjee, Kanika Majumdar, Kumar Roy, Govinda ChakravartiSoumitra ChatterjeeCast completo Titolo originale: Teen Kanya. Genere Commedia – India1961durata 173 minuti.

Satyajit Ray non era solo un grande ammiratore di Tagore, ma anche uno dei pochi a capire e interpretare i suoi lavori con una visione propria, unica nel suo genere. Ray con il suo modo di girare neorealistico ha trovato un perfetto alleato nelle storie quotidiane e popolari di Tagore. Teen Kanya, basato su tre storie di Tagore – The Postmaster, Monihara e Samapti – voleva essere un tributo di Ray per il poeta Premio Nobel, realizzato nel centenario della sua nascita, nel 1961. Il film ad ogni modo diventa una perfetta simbiosi tra un maestro scrittore e un maestro regista. The Postmaster è la tenera storia del direttore di un ufficio postale di città, molto educato che, in un villaggio di provincia, insegna a una ragazza a leggere e scrivere. Monihara è un racconto tessuto intorno all’ossessione di una donna verso i suoi gioielli, mentre Samapti è la storia di una ragazza un po’ maschiaccio che si rende conto di amare il padre dopo un matrimonio forzato. Inoltre, tutte e tre le storie sono state trasposte anche in singoli film.

 Teen Kanya
(1961) on IMDb

Abhijan (অভিযান, The Expedition) is a 1962 Bengali film directed by the Indian filmmaker Satyajit Ray

Soumitra Chatterjee interpreta Narsingh, un tassista. Narsingh è un Rajput orgoglioso e irascibile con una passione per la sua auto, una Chrysler vintage del 1930 e il suo Rajputeredità. Essendo un discendente di una famiglia reale Rajput, la sua autostima si riflette nella sua incapacità di accettare insulti e sconfitte, per cui prende anche parte a una piccola corsa con la sua macchina. Non vuole essere colui che resta indietro e sviluppa un forte odio per le donne e l’umanità in generale

 Abhijaan
(1962) on IMDb

Regia di Satyajit Ray. Un film con Sanjeev KumarSaeed JaffreyShabana AzmiFarida JalalVeenaDavid AbrahamCast completo Titolo originale: Shatranj Ke Khilari. Genere Commedia – India1977durata 129 minuti.

Pellicola ambientata in India nel 1856, alla vigilia della ribellione contro l’annessione britannica. L’attenzione si concentra sugli eventi di quegli anni, in particolar modo la politica di espansione della British East India Company, e la disillusione dei monarchi indiani. Wazed Ali Shan è uno di questi che, invece di preoccuparsi della pressione del governo inglese, passa le sue giornate a giocare a scacchi. Anche quando lui e i suo compagni saranno costretti a dover lasciare il paese, continueranno a giocare a scacchia all’aperto.

 Shatranj Ke Khilari
(1977) on IMDb

Regia di Satyajit Ray. Un film con Anil ChatterjeeMadhabi MukherjeeJaya BhaduriHaren Chatterjee. Genere Drammatico – India1963durata 122 minuti.

A Calcutta, negli anni cinquanta, l’emancipazione della donna indiana. Una giovane sposa, Arati, diventa rappresentante di macchine per cucire e, andando di casa in casa, a poco a poco vince la timidezza e acquista confidenza nelle proprie capacità; in famiglia, invece, suocero e marito le sono sempre più ostili, il vecchio per principio, il giovane per gelosia.

 La grande città
(1963) on IMDb

Regia di Satyajit Ray. Un film con Chhabi BiswasKali SarkarTulsi LahiriSardar AkhtarGangapada BasuCast completo Titolo originale: Jalsaghar. Genere Drammatico – India1958durata 100 minuti. – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Bengala, anni ’20. Biswambhar Roy, aristocratico proprietario terriero, si è finanziariamente rovinato per la passione di organizzare nel suo palazzo, per un publico di amici, raffinate feste musicali con cantanti e balletti. Dopo la morte in un naufragio della moglie e della figlia, pone fine ai concerti. Quattro anni dopo, per umiliare il suo vicino Ganguli, nuovo ricco che lo ha imitato, riapre casa per un ultimo concerto. Il 4° film di S. Ray, da lui prodotto e sceneggiato (da un racconto di Tarashankar Bannerjee), si stacca nettamente, per contenuto e forma, dal lirismo dei primi due segmenti della trilogia di Apu e dalla vena satirica di La pietra filosofale . C’è qualcosa di O. Welles ( Quarto potere , Storia immortale ) nel personaggio ambiguo e complesso di Roy, nell’orgoglioso e nostalgico narcisismo (di casta e di classe) e nella passione distruttiva per la musica con cui si oppone al mondo che cambia e s’involgarisce al di fuori del suo Xanadu. Nonostante tutto, però, “il personaggio ispira all’autore e allo spettatore una compassione e una sorta di rispetto quasi fraterni che danno all’opera una vibrazione unica” (J. Lourcelles). Sfarzoso e, insieme, austero, quasi ieratico, il linguaggio registico e lo splendore raffinato del bianconero (Subrata Mitra) ne fanno un vertice nel cinema dell’eclettico cineasta bengalese.

 La sala da musica
(1958) on IMDb

Regia di Satyajit Ray. Un film con Soumitra ChatterjeeVictor Banerjee, Swatilekha Chatterjee, Gopa Aich, Jennifer Kapoor, Manoj Mitra, Indrapramit Roy, Bimala Chatterjee. Titolo originale: Ghare-Baire. Titolo internazionale: THE HOME AND THE WORLD. Genere Drammatico – India1984durata 138 minuti. – MYmonetro 3,00 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Uno degli ultimi lavori di Satyajit Ray, Ghare Baire, realizzato nel 1984, fu nominato per la Palma d’Oro al Festival di Cannes. Ray aveva scritto la sceneggiatura negli anni Quaranta, molto prima di quella di Pather Panchali. Forse la ragione è che il tema del romanzo omonimo di Tagore, l’emancipazione delle donne, rappresenta una delle passioni di Ray. Ambientato durante il movimento nazionalista dei primi anni del XX secolo, quando gli Inglesi erano decisi a dividere il Bengali in diversi territori in base alla religione, il film fa appello alla pietà mentre rivela l’ipocrisia di alcuni leader del movimento nazionale. Tutto questo è realizzato attraverso un triangolo amoroso tra un nobile progressista bengalese Nikhil, che cerca di emancipare la moglie Bimala, mentre un leader nazionalista, Sandip, non solo lo sfrutta come un parassita ma seduce persino la sua ingenua consorte. Il risultato è un dramma intenso che non solo non ha perso rilevanza dopo un secolo dalla sua scrittura, ma che continuerà ad essere apprezzato allo stesso modo in futuro.

 La casa e il mondo
(1984) on IMDb

Regia di Satyajit Ray. Un film Da vedere 1955 con Kanu BannerjeeSubir BanerjeeUma Das GuptaChunibala DeviReba DeviCast completo Titolo originale: Pather Panchali. Genere Drammatico – India1955durata 115 minuti. – MYmonetro 3,21 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

La dura vita di una povera e decaduta famiglia bengalese, di casta bramina, all’inizio del Novecento, vista con gli occhi del piccolo Apu (S. Bannerjee), l’ultimo nato, e di Durga (Gupta), la sorella più grande che muore mentre un violento monsone spazza il villaggio. Il padre (Kanu Bannerjee), tornato a casa dopo una lunga assenza per lavoro, decide di trasferirsi con la famiglia a Benares. Finanziato con pochi mezzi dal governo del Bengala dell’Ovest, è lo straordinario esordio di Ray che diventerà il n. 1 del cinema indiano, dopo aver continuato questa cronaca familiare con Aparajito (1956) e Il mondo di Apu (1959). Trepida, sommessa, commossa elegia delle piccole grandi cose che costituiscono e riempiono la giornata di una famiglia contadina qualsiasi. Il suo ritmo lento si confà alla natura della storia e dei personaggi; la georgica bellezza delle immagini non è quasi mai un pretesto per l’evasione da una dura condizione umana anche se la povertà, persino la miseria, è rappresentata in quel che può avere di dignitoso e di rispettabile. La musica di Ravi Shankar è controcorrente con le tradizioni del cinema indiano. Premio del Documento Umano a Cannes 1956.

 Il lamento sul sentiero
(1955) on IMDb