In un paesino del sud, un giornalista milanese in vacanza scopre l’efferato uccisore di tre bambini. I produttori riuscirono a montare una efficace trovata pubblicitaria: il fim fu sequestrato perché in una lunga sequenza la Bouchet appare nuda in compagnia d’un bambino, cosa proibita dalla censura, ma, al processo, si poté dimostrare che il bambino era in realtà un nano maggiorenne e ciò valse l’assoluzione della pellicola.
Nella cittadina inglese dove vive il prof. Robert Miles, che passa il tempo a registrare le “voci dei morti” col suo gatto nero, si succedono strane morti. Molto liberamente ispirato al racconto di E.A. Poe, è un impasto non riuscito di parapsicologico, demoniaco e horror fantastico con gli ingredienti del giallo.
Due ricchi milanesi, con il pretesto di investire i loro soldi in un’opera di pubblica utilità, vengono a Roma per spassarsela con donnine allegre; ci scapperà anche il morto.
La direttrice di una scuola di ballo dove gli omicidi non si contano, crede di aver trovato il colpevole: un maniaco munito di spillone. Le scene di ballo sono il Leitmotiv di questo stravagante thriller, quasi una parodia di Flashdance. Musiche di Keith Emerson
Sceneggiato da Castellano & Pipolo, è un insieme di episodi farseschi sulle manie di moda: collezionismo, spogliarello, cambiali, tifo sportivo, ecc. Satira annacquata nel qualunquismo.
Il film si apre con la scritta “Lucio Fulci presenta” e si dipana poveramente raccontando la vicenda del dottor Vogler (Peter Hinz), un pranoterapeuta con capacità extrasensoriali, che, chiamato a curare una benestante paralitica nel suo castello, è attirato dalla vicenda di presunti fantasmi che abiterebbero un’ala dismessa del medesimo. Aiutato da una giornalista locale, Vogler rintraccia la bambina, ora ragazza, la cui bambola gli è stata data da un misterioso vagabondo ubriacone (Vassili Karis) e la riconosce per la bambina che lui, in vacanza nei luoghi tanti anni prima, aveva salvato dall’investimento di un’auto, lasciando però che sotto le ruote dell’auto finisse la bambola. Sostanzialmente, la ragazza è la figlia della proprietaria del castello, che, paralitica, era morta in seguito alla caduta accidentale della carrozzella provocata dalla bambina. Motivi oscuri spingono la fantasmatica signora a vendicarsi anche di chi non le aveva fatto nulla (come il derelitto avvocato interpretato da Paul Muller) in un crescendo di violenza che porta a un colpo di scena non prevedibile. Caratterizzato da qualche eccesso di gore tipicamente anni ’80 inserito in un contesto telefilmico e ultrapoveristico, il film cerca qualche difficile suggestione rivisitando vecchie ossessioni spettrali, ma ha tutta l’aria d’essere stato girato in due giorni e non riesce né a coinvolgere né a convincere. Vassili Karis e Paul Muller sono gli unici nomi noti di un cast poco ispirato
Tom torna al paese dopo molti anni di assenza. Ha la triste sorpresa di constatare che il fratello è alcolizzato. Una banda spietata domina la comunità, ma il fratello uscirà dalla sua passività e con Tom farà piazza pulita.
Zombi 2 è un cult movie per eccellenza come dice Marco Giusti in “Stracult”. Un film che lo stesso Fulci amava così tanto da definirlo “un horror artaudiano”, prendendo a prestito le sue notevoli Poesie della crudeltà. Però aggiungeva che era “un horror senza crudeltà ma con molta presupposizione della crudeltà”. La partenza è subito inquietante con una misteriosa barca a vela alla deriva nella baia di Hudson. La polizia interviene e un agente che si spinge all’interno scopre mosche, vermi e una mano mozzata in putrefazione. Una musica intensa realizzata con il sintetizzatore conduce lo spettatore verso l’inizio dell’incubo. Esce fuori uno zombi da una cabina e si divora l’agente a morsi in un trionfo di splatter, mentre l’altro poliziotto spara a ripetizione e riesce a far cadere in mare lo zombi.
Rifacimento del film di Guido Frignone, ma stavolta le pretese sono anche maggiori. Non più il solo fumettone storico ma il tentativo di immettere Freud nella vicenda.
L’onorevole democristiano Giacinto Puppis (L. Buzzanca, truccato da on. Emilio Colombo) fa sogni erotici dove gli appare una donna ignuda (E. Czemerys) in un’alternanza di immagini che mostrano le sue rotondità abbinate ai monumenti di piazza San Pietro. Intanto, in un intreccio di manovre e patti segreti tra Vaticano, mafia, servizi segreti e alte gerarchie militari, il Puppis diventa Presidente della Repubblica. Anche un manipolo di suore finisce in pasto alle ossessioni erotiche di un L. Buzzanca senza freni. Proiettato al Viminale in una proiezione riservata ai parlamentari, fu bloccato dalla censura e messo in circolazione dopo una provvidenziale mutilazione. Scritto da L. Fulci con Sandro Continenza e Ottavio Jemma. Distribuito in Francia come Obsédé malgré lui . “Folgorante (e unico) caso di satira politica in cui il rapporto freudiano tra potere e piacere trova un’originalissima e piccante messa in scena.” (C. Avondola-M. Garofalo).
Un film di Lucio Fulci. Con John Steiner, Rik Battaglia, Virna Lisi, Fernando Rey.Avventura, durata 105 min. – Italia 1973. MYMONETRO Zanna Bianca valutazione media: 2,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Un commissario governativo e scrittore si reca con il fratello a Dawson City per documentarsi sui cercatori d’oro nel Klondike. I due sono accompagnati da una guida indiana che ha con sé il figlioletto e il lupo Zanna Bianca. Un losco avventuriero, notate le straordinarie qualità dell’animale, non esita a uccidere la guida indiana per impadronirsene, facendo poi anche altre vittime. Nella lotta contro il malvivente, alla fine comunque avrà la meglio il commissario. View full article »
Un regista patito dei film dell’orrore smarrisce i confini tra fantasia e realtà e finisce col fare il gioco di uno psicanalista pazzo, che scarica su di lui la colpa dell’assassinio della moglie, da lui stesso naturalmente commesso. Tra fiumi di sangue ed arti mozzi, il regista parzialmente rinsavisce… solo per dedicarsi, come prima, alla sua passione.
Un film di Lucio Fulci. Con Nino Taranto, Adriano Celentano, Claudia Mori, Erminio Macario.Commedia, b/n durata 90′ min. – Italia 1962. MYMONETRO Uno strano tipo valutazione media: 2,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Cantante famoso va ad Amalfi per alcune esibizioni e trova che la precedente visita di un suo sosia gli sta creando non pochi problemi. Chiarito l’equivoco, va in vacanza a Capri, dove l’attende una sorpresa. Una commedia umoristica fatta su misura per le poche, innegabili doti del “molleggiato nazionale”, che interpreta molto bene sé stesso. View full article »
Regia di Lucio Fulci. Un film con Christopher Connelly, Laura Lenzi, Brigitta Boccoli, Giovanni Frezza, Cinzia De Ponti. Cast completo Titolo originale: Manhattan Baby. Genere Horror – Italia, 1982, durata 90 minuti. Valutazione: 2,00 Stelle, sulla base di -1 recensione.
L’archeologo George Hacker compie importanti scavi in Egitto, riportando alla luce antichi reperti. Nel frattempo la moglie fotografa Emily e la piccola figlia Susie si godono le bellezze della zona. Ma una misteriosa mendicante cieca dà a Susie un amuleto, accompagnandolo con una frase minacciosa: “Le tombe sono dei morti”. George invece penetra in un’antica tomba dove, precipitato in un trabocchetto, entra in contatto con qualcosa di soprannaturale rimanendone accecato sia pure solo, prevede l’oculista, per alcuni mesi. Tornati a casa a New York, dove c’è anche il figlio più piccolo Tommy, la vita familiare comincia presto a complicarsi: George è seccato per la sua temporanea cecità e Susie si comporta stranamente, coinvolgendo il fratellino. View full article »
Un film di Lucio Fulci. Con Florinda Bolkan, Leo Genn, Jean Sorel, Stanley Baker, Franco Balducci. Giallo, durata 91 min. – Italia 1971. MYMONETRO Una lucertola con la pelle di donna valutazione media: 2,33 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Una bella donna, moglie di un avvocato, confida al suo psichiatra di aver sognato che ammazzavano una sua vicina di casa. Qualche giorno dopo la vicina viene ammazzata davvero. View full article »
Un film di Lucio Fulci. Con Mario Carotenuto, Betty Curtis, Fred Buscaglione, Tony Dallara.Commedia, Ratings: Kids+13, b/n durata 102′ min. – Italia 1959. MYMONETRO I ragazzi del juke-box valutazione media: 1,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Dissidi tra il commendatore Cesari, proprietario di una casa di edizioni musicali, e sua figlia Giulia. Il primo vorrebbe continuare a produrre le canzoni melodiche, la seconda punta sugli “urlatori”. Fiacco, convenzionale, dilettantesco, ma con un certo interesse retrospettivo su un’epoca della canzone italiana. C’è anche F. Buscaglione, tornato di moda negli anni ’90. Anzi, giustamente rivalutato. View full article »
Un film di Lucio Fulci. Con Gabriele Ferzetti, Evelyn Stewart, Marc Porel, Jennifer O’Neil, Jenny Tamburi.Drammatico, durata 95′ min. – Italia 1977. MYMONETRO Sette note in nero valutazione media: 2,71 su 11 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Scopre di avere doti di chiaroveggenza e fa arrestare il colpevole di un omicidio avvenuto tempo prima, non rendendosi conto subito di vedere anche i pericoli cui sta andando incontro, ma senza riuscire a stabilirne la data. Un bel cast _ tra cui spiccano J. O’Neill e G. Ferzetti _ per un thriller parapsicologico non sottile e inquietante come dovrebbe, ma apprezzabile per la rinuncia agli effettacci più facili del grand-guignol e una certa sagacia nella costruzione narrativa. View full article »
Un film di Lucio Fulci. Con Katherine MacColl, Sarah Keller, Antoine Saint-John, Al Cliver, Giampaolo Saccarola.Horror, durata 86 min. – Italia 1981. – VM 18 – MYMONETRO L’Aldilà… e tu vivrai nel terrore valutazione media: 3,20 su 21 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
In una città della Nuova Inghilterra una ragazza cerca di riattivare un albergo semidistrutto che ha ricevuto in eredità. Ma l’albergo è costruito su una delle sette porte dell’inferno. Gli abitanti dell’aldilà non gradiscono molto questa convivenza e mandano un esercito di zombi a invadere la città.
A cavallo tra i ’70 e gli ’80 Fulci si avvicina al genere horror e dopo il successo di Zombi 2 comincia una prolifica produzione di titoli più o meno interessanti. Come spesso accade a chi è costretto a girare diversi film in un anno, anche L’aldilà è un film ambivalente, pervaso da una poderosa ventata di ispirazione e vitalità, ma al tempo stesso incoerente, altalenante e non sempre “a fuoco”. Un minestrone in cui trova posto un po’ di tutto: esagerazioni e ingenuità a palate, certo, ma anche alcuni lampi di genio che in molti all’estero prenderanno a modello negli anni seguenti. View full article »
Le richieste di reupload di film deve essere fatto SOLO E ESCLUSIVAMENTE via email (ipersphera@gmail.com), le richieste fatte nei commenti verrano cestinate.
Visto il poco spazio su Mega (2 terabyte) NON caricherò più serie tv e fumetti.
Se interessati a serie o fumetti contattatemi via email che vi spiego un metodo alternativo