Diligente versione, prodotta dalla Disney, del popolare romanzo di Robert Louis Stevenson, ancor più della prima mirata a un pubblico di ragazzi. Newton è, comunque, istrionicamente pittoresco. Nel ’54 l’attore fu il protagonista del film australiano Long John Silver, che della vicenda è un seguito, e di una omonima serie televisiva in 26 episodi di mezz’ora.
Da qualche parte nell’Inghilterra vittoriana c’è un muro di mattoni che separa il villaggio reale di Wall da Stormhold, una città fantastica governata da un re malvagio e abitata da streghe e creature magiche. Al di qua del muro vive Tristan, un giovane garzone che sogna l’avventura e il grande amore. Figlio di una principessa del regno di Stormhold e di un inglese, il ragazzo decide di attraversare il muro per donare una stella alla ritrosa Victoria. La stella, Yvaine, è una fanciulla luminosa precipitata dal cielo alla morte del sovrano. Il suo cuore immacolato è bramato da Lamia, una strega crudele che vorrebbe strapparlo e divorarlo per riconquistare la giovinezza. Sul petto di Yvaine batte il rubino che permetterebbe ai sette principi, rivali e litigiosi, di regnare su Stormhold. Braccata dai desideri dei malvagi, spetterà a Tristan proteggere lo splendore di Yvaine. Tratto dal romanzo illustrato di Neil Gaiman e Charles Vess, pubblicato per la prima volta nel 1998, “Stardust” è la favola che tutti vorrebbero leggere e, adesso, vedere. La versione cinematografica di Matthew Vaughn non delude le attese del pubblico grazie alla perfezione delle immagini, alla tecnologia sbalorditiva impiegata per gli effetti speciali e all’efficacia della recitazione. Il regista inglese crea sullo schermo un mondo fantastico dove si ragiona in termini supremi: la lotta tra il Bene e il Male, il senso insaziabile dell’uomo per la ricerca di una stella, dell’amore vero, della casa e del destino ultimo. Come ogni eroe, Tristan varcherà la soglia, il muro di Wall, e affronterà l’ignoto e l’incanto dell’avventura: volare con un pirata frivolo che imprigiona i fulmini o scontrarsi con una strega nomade che trasforma una principessa in un fringuello. Un soggetto da rito di passaggio su come un “garzone” riesca a riconciliarsi con le umiliazioni subite e a scoprire le proprie incredibili possibilità. La “polvere cosmica” di Vaughn ha dalla sua (anche) la qualità superiore di tutte le interpretazioni, con punte massime nell’autenticità degli “adolescenti”, Claire Danes e Charlie Cox, pieni di stupore e di angoscia nello stare al gioco di se stessi. Si aggiungono i numeri accattivanti di Michelle Pfeiffer, strega radiosa che Vaughn magnifica in straordinari primi piani, e Robert De Niro, filibustiere vezzoso col vizio del travestitismo.
Il Muppet Show (The Muppet Show) è una trasmissione televisiva ideata dallo statunitenseJim Henson, andata in onda dal 1976 al 1981. I protagonisti sono dei curiosi pupazzi detti Muppet, dalla fusione tra le parole inglesi marionette (marionetta) e puppet (pupazzo). Jim Henson (animatore materiale anche di alcuni dei protagonisti), già presenza importante del programma Sesame Street (in Italia come “Sesamo apriti”), che ha in parte rivoluzionato il mondo della televisione per bambini, riuscì con questo programma a collocare i suoi pupazzi in una cornice rivolta ad un pubblico di adulti. Ogni puntata della serie ha come ospite speciale un artista che interagisce con i muppet, alla maniera di un famoso show televisivo americano, l’Ed Sullivan Show. Il Muppet Show è stato sicuramente il più grande successo dei Muppet essendo andato in onda in più di 100 paesi. Nonostante il programma sia stato prodotto negli Stati Uniti, lo spettacolo viene trasmesso per la prima volta nel Regno Unito
Con tutto il rispetto per le ‘anime’ (giapponesi) e con l’ammirazione per il dispiegarsi di tecnologia la domanda è: perché perdere quasi due ore della propria vita davanti a un “megavideogioco” con il quale non è neppure possibile interagire? Perché creare personaggi che assomigliano ad attori veri (a voi il gioco dei riconoscimenti) per inserirli in una vicenda che accumula citazioni, prestiti, furti da altri film (anche qui potete darvi da fare a cercare)? Per mostrare quello che può il computer? Lo sapevamo già, grazie. È come se, all’epoca dell’invenzione del sonoro, si fosse realizzato un film fatto di musiche, rumori e voci. ma su fondo nero.Quando Sakaguchi è comparso sul palco della Piazza Grande di Locarno più d’uno ha desiderato che fosse un essere virtuale. Invece no. È reale ed è pronto a regalarci nuove virtualità senza virtù.
Regia di Nils Gaup Con Vilde Zeiner, Anders Baasmo Christiansen, Agnes Kittelsen, Jakob Oftebro, Evy Kasseth Røsten, Andreas Cappelen, Vera Rudi
Gulltopp, l’unica figlia del re, è scomparsa dopo essersi recata nel bosco alla ricerca della stella del Natale. La regina ne è morta di dolore e il re ha maledetto la stella, lasciando che un buio freddo calasse nel suo regno. La leggenda narra altresì che, qualora il re riesca a far brillare la stella entro 10 notti di Natale, Gulltop riapparirà. Passati nove anni, per il re il Natale che sta per arrivare rappresenta la sua ultima possibilità di riabbracciare la figlia e l’incontro con la dodicenne Sonja, arrestata perché creduta una piccola ladra, gli dà nuove speranze. Per ringraziarlo del rilascio, Sonja decide infatti di intraprendere un epico viaggio alla ricerca della mitica stella.
Il piccolo Bastian che ha da poco perso la mamma, si rifugia nella soffitta della scuola a leggere un vecchio libro che si rivela magico; così Bastian “entra” nella storia e combatte contro il Nulla per difendere il mondo di Fantasia con l’aiuto di un drago volante e di un fanciullo guerriero.Tratto dalla prima parte del romanzo (1979) di avventure fantastiche di Michael Ende che, furioso dopo aver visto il film, fece togliere il suo nome dai titoli: “auguro la peste ai produttori. M’hanno ingannato. Quello che mi hanno fatto è una sozzura a livello umano, un tradimento a quello artistico”. Costato 25 milioni di dollari _ la più costosa produzione del cinema tedesco _ è un film fantastico con messaggio: se la gente smette di sognare, non può sopravvivere. Trionfo degli effetti speciali, pachidermica macchina di spettacolo, sfilata di mostri, ma senza violenza e nemmeno orrore. Manca di tensione drammatica e di ritmo avventuroso.
Dopo aver salvato Atlantis dalla distruzione, Milo, Kida e i loro amici devono prepararsi per una nuova sfida contro le forze del male. Dovranno combattere spaventosi mostri marini, spiriti spettacolari e potentissime leggende attraverso i deserti del Sud-Ovest e le cime ghiacciate delle montagne del Nord.
Sonic è un riccio blu elettrico che corre ad una velocità superiore a quella del suono. Il suo potere è ricercato e invidiato ed è proprio per sfuggire ai cacciatori che lo inseguono che viene spedito tramite un anello magico sul pianeta Terra, con un sacchettino di anelli di riserva per fuggire in altri mondi, nel momento del bisogno. Ma Sonic si affeziona al nostro pianeta, e ancora di più quando diventa amico di Tom, un poliziotto dell’immaginaria Green Hills, nel Montana, che sogna un futuro da eroe della strada a San Francisco.
In mezzo all’escalation di disordini tra l’avanzata e utopica città di Piltover e la squallida e repressa città sotterranea di Zaun, le sorelle Vi e Jinx si trovano su fronti opposti di una guerra per ideologie contorte e tecnologia arcana.
La serie, ambientata in un mondo immaginario, racconta il viaggio dei due fratellastri Callum ed Ezran insieme ad un’elfa di nome Rayla per restituire un uovo appartenente al re dei draghi e impedire lo scontro tra uomini ed elfi.
Howard è un giovane papero che sta godendo il meritato riposo dopo un’intensa giornata di lavoro nella sua casa nel pianeta dei paperi, davanti alla Tv con una rivista in mano. Improvvisamente una forza incontenibile lo rapisce e lo catapulta nello spazio profondo in un viaggio verso l’ignoto
La strega Rossella è sempre allegra e disposta ad essere riconoscente con chi è gentile con lei. Infatti perderà degli oggetti per lei importanti e, per ringraziare gli animali che glieli hanno ritrovati li fa salire sulla sua scopa volante. Loro a sua volta l’aiuteranno quando si troverà in una grossa difficoltà.
Riverdance: l’avventura animata è un film di genere Animazione, Fantastico, Musicale, Ragazzi del 2021 diretto da Eamonn Butler e Dave Rosenbaum con Lilly Singh e Jermaine Fowler. Durata: 90 min. Paese di produzione: Irlanda, Regno Unito.
Come nella grande tradizione europea delle storie fantastiche, questa storia ci porta in un mondo pieno di meraviglia e imprevisti, con i suoi giovani protagonisti che dovranno fronteggiare ostacoli che fino a poco tempo prima non avrebbero pensato di dover affrontare.
Keegan è un ragazzino irlandese che ha da poco perso il nonno, suo punto di riferimento. Un giorno, insieme all’amica spagnola Moya, Keegan si avventurerà nel mondo del Megalocero Gigante, che aveva avuto modo di conoscere già da piccolo. Qui, entrambi impareranno ad apprezzare la Riverdance come celebrazione della vita, ma dovranno guardarsi le spalle dalla minaccia del Cacciatore…
Un bimbetto di dodici anni, in gita con la famiglia, sviene nel bosco e si sveglia otto anni dopo. Gli alieni lo avevano prelevato come campione di umano. Effetti speciali usati con cura, ma il sapore del déjà vu toglie la sorpresa e genera noia.
“Il primo suspense di Walt Disney”. Hayley Mills è innamorata di un giovane inglese, cui un furfante matricolato (Wallach) ha rubato una preziosa collana. Il giovane cerca di recuperare i preziosi, ma il ladro è astutissimo e spietato.
500 anni fa la nazione di Kumandra univa popoli differenti sotto il pacifico presidio dei Draghi. Finché i Druun, entità malvagie, non si sono diffusi tra gli uomini, agevolati dalla loro cupidigia e discordia, finendo per trasformare ogni forma vivente in pietra. Solo il sacrificio dei Draghi permise all’umanità di salvarsi: il segreto del loro potere è rimasto racchiuso in una gemma magica, unica arma di difesa contro i Druun. Oggi Kumandra non esiste più, divisa tra nazioni belligeranti, che corrispondono ad altrettante “parti” del drago: Zanna, Artiglio, Cuore, Dorso e Coda. Raya, principessa di Cuore, prova a tendere la mano verso Namaari, giovane figlia della regina di Zanna, ma la fiducia in quest’ultima porterà a una terribile disgrazia e al ritorno dei Druun.
Un film di Robert Zemeckis. Titolo originale The Polar Express. Animazione, Ratings: Kids, durata 100 min. – USA 2004. uscita venerdì 3dicembre 2004. MYMONETRO Polar Express valutazione media: 2,94 su 37 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Chissà se Tom Hanks, abituato a correre, a vivere su un’isola deserta o a trascorrere le sue giornate in un aeroporto, avrebbe mai immaginato di trasformarsi in digitale e impersonare il capotreno del Polar Express? L’ultimo futuristico progetto di Robert Zemeckis, che vede protagonista l’attore americano, è un viaggio nel Luna Park del Natale (così ce lo illustra), sovraccarico di effetti speciali,di sali e scendi sulle rotaie, nella più classica tradizione dei rollercoaster. Protagonista di questa avventura in 3D è un ragazzino che, sotto la neve, la vigilia di Natale, sbarra gli occhi e prende al volo il Polar Express, fantasmagorico treno diretto al Polo Nord per incontrare Babbo Natale. Tratto da un libro dello scrittore Van Allsburg, Polar Express fa riferimento alla tradizione anglosassone del Natale, non tanto per le icone nordiche, quanto per la spettacolarizzazione (affascinante la sequenza del treno che scivola sul ghiaccio) e l’utilizzo del “musical” (pensiamo a White Christmas con Bing Crosby) come forma di ibridizzazione. Un esempio è l’apparizione di Babbo Natale con la moltitudine di folletti, vera immagine da concerto rock da stadio, e la digitalizzazione di Steven Tyler, cantante degli Aerosmith. Il ruolo dimaestro di cerimonie è perfetto per Tom Hanks, capace, anche in animazione, di esprimere severità e buoni sentimenti da vero leader, fino a moltiplicarsi in più personaggi. Certamente un prodotto per il pubblico giovanissimo che potrà rivivere la magia della favola di Natale come se fosse a Gardaland, fischiettando allegramente quelle canzoncine da festa sentite migliaia di volte. Un film furbo? Può anche darsi, ma modernizzare una tradizione è qualcosa che può riuscire solamente a chi ha ancora dentro, a oltre cinquant’anni, il bambino che c’è in noi, raccontandoci, con i fuochi d’artificio, che non bisogna mai smettere di credere e di sognare, perché la fantasia è uno dei motivi per cui vale la pena vivere.
Il regista, che proviene dalla pubblicità, mette in scena un film che mescola visionarietà e stile da cartoon. Un fabbricante di gomitoli di spago lascia in eredità ai propri figli la fabbrica che sta per fallire e una casa malridotta. I due scoprono che quest’ultima è opera di un famoso architetto e può essere venduta per miliardi. Ci si mette un topolino che la abita a impedire loro di realizzare il progetto.
A Parigi, durante i festeggiamenti per l’esposizione universale del 1889, cinque ragazzini si impadroniscono del favoloso vascello volante costruito dal professor Findeis e dopo aver sorvolato l’Europa atterrano su un’isola sconosciuta la cui strana geografia ricorda la forma di una farfalla. Inseguiti da alcune spie che vogliono rubare l’avveniristico dirigibile per usarlo come arma da guerra. Zeman costruisce una nuova piacevolissima avventura per ragazzi ispirandosi liberamente alle pagine di Jules Verne. Gli attori in carne ed ossa si muovono su sfondi dipinti con lo stile delle incisioni di fine ‘800. Il racconto del viaggio sullo straordinario dirigibile suggerisce un elementare itinerario dei piccoli protagonisti verso una nuova consapevolezza: un percorso che inizia dalle meraviglie e dai sogni spensierati dell’infanzia e che si conclude con una raggiunta maturità, tracciato con impareggiabile gusto da un mago della cinematografia cecoslovacca. Conosciuto negli USA con i titoli: The Stolen Airship, The Stolen Balloon, Two Years Vacation, Two Year’s Holiday.In Italia ha come titolo alternativo Il dirigibile rubato.
Una regina cattiva vuol uccidere tutte le neonate per sfatare una leggenda sulla fine del suo regno. Ma una neonata si salva grazie al nano Willow, che con l’aiuto di un giovane guerriero sconfiggerà la regina cattiva. George Lucas e Ron Howard ( Cocoon) cercano di ridare vigore al filone fantasy combinando una fiaba alla Biancaneve con le crudezze del film alla Conan. L’impegno è evidente, ma l’alto livello spettacolare non riesce a liberarsi di un sospetto di déjà-vu.