Category: Denis Claire


Locandina 35 Rhums

Un film di Claire Denis. Con Alex DescasGrégoire ColinNicole DogueMati DiopEriq Ebouaney. continua» Drammaticodurata 100 min. – Francia, Spagna, Germania 2008.

Dopo la perdita della moglie, Lionel cresce da solo la figlia Josephine, dedicandole ogni pensiero e ogni cura, al termine del turno di lavoro come autista della metropolitana. Jo, studentessa di antropologia, lo ricambia con devozione assoluta, ma Lionel è cosciente che è giunto il momento che si renda più autonoma e cominci a vivere la propria vita.
Ogni film ritaglia una fetta spazio-temporale dalla torta di tutte le storie possibili. 35 Rhums, di Claire Denis, ritaglia esattamente lo spazio-tempo sospeso tra il momento in cui la vita precedente dei due protagonisti si è fermata e quella nuova non è ancora cominciata e il momento in cui tutto cambia, senza far rumore. Quando li incontriamo, padre e figlia non sono pronti per il mondo esterno, si proteggono ancora l’un l’altro, cullati dalla musica dei Tindersticks, pronti a farsi famiglia allargata per ospitare il cuore solitario della vicina di pianerottolo e quello palpitante del vicino di sopra, l’unico bianco della compagnia. Jo studia il terzo mondo, ne critica la dipendenza dai paesi sviluppati, cerca tra le carte dei pensatori la via per l’autonomia. Lionel combatte con la dipendenza economica da un lavoro ipnotizzante, in bilico tra accettazione e rassegnazione. Tra loro hanno trovato un equilibrio, fatto di un amore grande e di alcuni gesti piccoli ma sempre presenti -un bacio, uno sfiorarsi di mani- potenziati da una fisicità sconosciuta alla famiglia occidentale.
È curioso, come in un film non apparentemente incentrato sulla sceneggiatura e invece fatto di interpretazione e di fotografia (Agnès Godard) dei sentimenti, il colpo di scena ci sia, centralissimo e magistrale turning point, travestito da temporale notturno che manda all’aria un concerto e riunisce i quattro personaggi in un caffé, recidendo improvvisamente la quiete precaria e liberando le passioni trattenute. La bolla che aveva tenuto protetti Jo e il padre scoppia, da un momento all’altro, e il film -fino a quel momento fatto di interni e di abitudini rassicuranti- si avventura allora in un piccolo viaggio fuori strada, sperimenta una notte all’aperto (vero addio al nido), si arrende all’epifania di un futuro che era già presente, bastava solo far scoppiare la bolla. Ma ogni film, come ogni storia d’amore, ha bisogno del suo tempo e a nulla varrebbe forzarlo.
Di amore e di libertà, disserta dunque, con profondità e delicatezza, 35 Rhums , e di come è fondamentale che procedano insieme.

35 Shots of Rum (2008) on IMDb
Beau Travail by Denis Lavant(2013-02-25): Amazon.it: Film e TV

Un film di Claire Denis. Con Denis LavantMichel SuborGrégoire ColinRichard CourcetNicolas Duvauchelle. continua» Drammaticodurata 92 min. – Francia, Italia, Russia 1999.

Un ex ufficiale della Legione Straniera, Galoup, ricorda i gloriosi giorni vissuti al comando di un drappello di soldati nel Golfo di Gibuti. La sua esistenza felice, scandita dai ritmi della vita militare, viene sconvolta dall’arrivo di una promettente recluta, Sentain, che provoca nell’ufficiale un sentimento di gelosia. Per questo comincia a fare di tutto per metterlo in cattiva luce nei confronti del comandante che lui ammira ma dal quale non riceve conforto.

Beau travail (1999) on IMDb
Locandina Vendredi soir

Un film di Claire Denis. Con Valérie LemercierVincent LindonHélène de Saint-PèreHélène FillièresFlorence Loiret-Caille. continua» Drammaticodurata 90 min. – Francia 2002.

Parigi, novembre e dicembre 1995. La città è sprofondata nel caos a causa di uno sciopero. Laure sta per andare a convivere a casa del fidanzato François, un medico. Mentre è imbottigliata nel traffico, decide di dare un passaggio ad un autostoppista. Tra i due, si scatena subito una forte attrazione: i due finiranno per passare la notte insieme.

Regia di Claire Denis. Un film con Isabelle HuppertNicolas DuvauchelleIsaach De BankoléWilliam NadylamChristopher LambertCast completo Genere Drammatico – Francia2009durata 100 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: Valutazione: 2,50 Stelle, sulla base di 3 recensioni.

Fuochi nella notte nei dintorni di una piantagione dell’Africa centrale indicano un attacco dell’esercito nazionale rivolto a stroncare una rivolta popolare fomentata da un ribelle detto “le boxeur”. Mentre le istituzioni locali invitano tutti i cittadini occidentali ad abbandonare il paese, Maria Vial, proprietaria di una storica piantagione di caffè, rifiuta l’allarmismo del governo ed è determinata a non perdere il raccolto della stagione. Una determinazione che la porta ad incontrare ostilità tanto dalla popolazione locale che dalle forze regolari, dall’ex marito André e dal figlio indolente Manuel.
Principale esponente di un cinema dell’intellettualismo postcoloniale, Claire Denis si interessa da sempre a tematizzare gli incontri fra differenti identità culturali in maniera non pacificata, conflittuale. Le sue opere raccontano di un mondo multietnico ma non globalizzato, interculturale ma non serenamente comunicante, ponendo enfasi sulle eredità che gravano sulle nuove generazioni figlie della decolonizzazione. Con quest’ultima opera, la regista francese si dirige verso il “cuore di tenebra” del suo cinema e della sua biografia, facendo ritorno nei suoi luoghi d’infanzia e puntando dritto all’incrocio fra capitalismo e colonialismo, fra materia-merce e materia umana. Lo stesso titolo, White Material si riferisce da una parte ai semi non lavorati del caffè (bianchi, prima della tostatura), materia di smercio con cui la protagonista costruisce la sua piccola impresa; dall’altra, al termine dispregiativo con cui i ribelli camerunensi si riferiscono agli intrusi caucasici e ai loro beni materiali. Il personaggio di Maria Vial è parto naturale di questo intreccio: a un tempo carattere illuminato capace di guardare con sincerità oltre l’etnia e il retaggio culturale, all’altro vittima di un attaccamento ossessivo ai propri possedimenti.
La Denis è molto abile a mettere in scena questa contraddizione, concentrando l’attenzione tanto sul volto sofferente di Isabelle Huppert, quanto sui dettagli dei vestiti di lino e dei preziosi di Maria, così come sui dollari con cui questa è disposta a comprarsi il lavoro e il passaggio ai posti di blocco dei ribelli. È il punto di vista da cui racconta la storia a fare problema. Così come la storia di Maria è quella di una donna che implicitamente afferma la sua superiorità sentendo che la riuscita dei propri affari ha importanza maggiore del conflitto civile che la circonda, il conflitto civile messo in scena dalla Denis resta solo meramente pretestuale e delegato a fare da sfondo ideale per una storia che parla di identità (multi)culturali attraverso un unico punto di vista: quello del padrone. Una visione travestita di umanesimo che sotto la volontà di denunciare alcune barriere culturali, finisce col porne di nuove.

Locandina L'intruso

Un film di Claire Denis. Con Michel SuborBéatrice DalleGrégoire Colin Titolo originale L’intrusDrammaticodurata 125 min. – Francia 2004.

Il cinema di Claire Denis ci ha abituato a sequenze incomprensibili e sceneggiature piene di sorprese. L’Intrus non sfugge a questa regola, e, anzi, mette molta carne al fuoco da far girare la testa anche ai critici più navigati.
L’intruso del titolo è un cuore umano, cuore del quale ha bisogno Louis, uomo sulla sessantina affetto da problemi cardiaci. Louis vive sulle montagne innevate, ha una relazione con una donna più giovane di lui, e un figlio adulto da un precedente matrimonio. Un segreto profondo, però, lo affligge, incontrare un presunto figlio avuto con un tahitiana molti anni addietro.
Raccontato destrutturalmente con personaggi introdotti e poi dimenticati nel corso della storia, il film della regista francese, è un percorso nel ricordo, in una vita a cui manca qualcosa, di un uomo con un cuore che non si muove. Il trapianto, necessario al protagonista, trascende, quindi, la fisicità per assurgere alla necessità di dare un significato alla propria esistenza. Dal gelo e dalle coltri innevate innevate della Svizzera, simbolo di un’emozionalità mai vissuta e irrisolta, al mare tahitiano, aperto e sconfinato, speranza di recuperare i valori più importanti, come un figlio mai conosciuto. Claire Denis descrive il cammino di Louis con un approccio troppo cerebrale, coinvolgente a tratti quanto irritante nell’inspiegabile finale, affascinando tutti coloro che vogliono trovare forzatamente significati nell’illeggibile e infastidendo chi dal cinema desidera emozioni.

Bastards (2013) | FilmTV.it

Regia di Claire Denis. Un film con Vincent LindonChiara MastroianniJulie BatailleMichel SuborLola CretonCast completo Titolo originale: Les Salauds. Genere Noir – FranciaGermania2013durata 83 minuti.

Marco Silvestri, capitano di marina mercantile al lavoro su una petroliera, viene richiamato a Parigi con urgenza dalla sorella Sandra. L’azienda di famiglia è in bancarotta, suo marito si è suicidato, sua figlia è stata internata in un istituto psichiatrico. Secondo la giovane donna il responsabile di tutto è un potente uomo d’affari, Edouard Laporte. Deciso a trovare il punto debole del colpevole e vendicarsi, Marco si trasferisce nell’edificio in cui vive con suo figlio una donna legata a Laporte, Raphaëlle. Quello dei “bastardi” è un mondo pericoloso, dove chi è in cerca di vendetta perde presto il controllo, complice anche un’attrazione imprevista.

Locandina Nénette e Boni

Un film di Claire Denis. Con Grégoire ColinAlice HouriValeria Bruni TedeschiVincent Gallo Titolo originale Nenette et BoniDrammaticodurata 115 min. – Francia 1996.

Nénette e Boni sono fratelli, separati dal divorzio dei genitori. La madre, che stravedeva per Boni, è morta. Ora lui fa il pizzaiolo a Marsiglia, vive in uno strano tugurio e non ha buoni rapporti con gli altri. Un bel giorno nel suo rifugio arriva la sorella Nénette, scappata dal collegio dove il padre l’ha piazzata. C’è un problema che i due devono risolvere, ma i loro rapporti non sono affatto facili.