Famoso ballerino s’innamora a Londra di gentile signora in attesa di divorzio. 2° film RKO della più grande coppia di ballerini mai vista sullo schermo. Trabocca di balletti deliziosi e di canzoni. C’è la stupenda “Night and Day”, ma anche “Continental” (17′ di danza e musica) dove, per chi sa vedere, è chiaro che per la coppia ballare corrisponde a far l’amore. C’è anche B. Grable, allora sconosciuta, che si fa valere.
Una bellissima ragazza viene uccisa all’interno di un container pieno di capelli. Un uomo con un insaziabile feticismo per i capelli ruba il cadavere, i cui capelli crescono all’infinito, e decide di venderli come extension ai parucchieri. Poco dopo si rende conto che questi capelli contengono lo spirito vendicativo della ragazza che uccide chiunque li indossi.
I subita nella versione dvdrip sono stati tradotti con google, potrebbero esserci delle imprecisioni.
Il figlio di un ricco possidente violenta e uccide la moglie indiana dello sceriffo. Questi scopre il colpevole in un altro paese e lo arresta. Il padre del ragazzo, deciso a difenderlo ad oltranza, provoca l’incendio dell’albergo in cui sono alloggiati. Sceriffo e prigioniero escono insieme; il secondo viene ucciso per errore e anche suo padre ci lascia la vita.
Ancora innamorato dell’ex moglie, un uomo, pur di riconquistarla, entra a far parte della banda di malviventi capeggiata dal nuovo marito della donna. Durante l’esecuzione del primo colpo si impadronisce della refurtiva e, essendo ferito, la affida alla moglie. Fatto sequestrare dal rivale mentre si trova all’ospedale, tenta di corrompere un bandito, ma inutilmente: il gangster elimina sia lui che la donna.
Nel 1886 una bambina vede morire sotto i suoi occhi il proprio padre. Questi, prima di morire, mostra alla bambina tre carte raffiguranti un cervo, un cinghiale e una farfalla.
Nel 1905 la bambina, ormai divenuta una donna, è una ladra e esperta giocatrice d’azzardo. Il suo nome è Ochō, ed è molto abile con la spada. Un uomo sul punto di morte consegna alla donna i soldi da portare alla sorella, finita in un bordello. Una volta trovata la donna, Ocho scopre che è tenuta soggiogata da un diplomatico. Per riscattare la ragazza, Ochō inizia una partita a poker con Caterina, l’amante dell’ambasciatore inglese. La partita viene però interrotta dall’arrivo di un rivoluzionario giapponese, amante segreto di Caterina e già incontrato e salvato da Ochō in precedenza.
Il film è la trasposizione cinematografica di una commedia scritta e rappresentata in teatro da Mae West nel 1928, dal titolo Diamond Lil. La storia ruota attorno ad una cantante affascinante e civettuola, che gestisce un night club, non sapendo di alcuni loschi traffici che avvengono al suo interno per opera di alcuni suoi soci non molto raccomandabili. Un giovane poliziotto in incognito attira la sua attenzione, e la donna si mostra più che disponibile ad un possibile rapporto con lui, ma lui invece si mostra insensibile al suo fascino provocante. Si tratta del miglior film interpretato dalla diva Mae West, che qui ha ampia opportunità di dimostrare la sua intramontabile verve, piazzando qua e là piccanti freddure e allusioni; alla domanda «Nessun uomo l’ha mai fatta felice?», lei risponde «Sicuro. Un sacco di volte». Accanto all’attrice un giovanissimo Cary Grant.
Un film di Rudolph Maté. Con Edmond O’Brien, Pamela Britton, Luther Adler Titolo originale D.O.A.. Poliziesco, Ratings: Kids+16, b/n durata 83′ min. – USA 1950. MYMONETRO Due ore ancora valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
A San Francisco in vacanza, un impiegato scopre di essere stato avvelenato. Ha 48 ore di tempo per scoprire da chi e perché. Ispirato a un film tedesco del 1931 _ Der Mann, der seinen Mörder sucht _ diretto da Robert Siodmak e sceneggiato anche da Billy Wilder, è un suspense in bilico sul noir congegnato con sagacia, calato in una coinvolgente atmosfera, girato quasi interamente in esterni a San Francisco e Los Angeles, sostenuto dalla musica stranamente ironica di Dimitri Tiomkin. Rifatto nel 1969 (L’uomo che doveva uccidere il suo assassino) e nel 1988 (D.O.A.). Esiste anche un D.O.A. (1981), documentario sul gruppo punk-rock dei Sex Pistols. D.O.A. è una sigla medica che significa dead on arrival (morte all’arrivo in ospedale).
1) “Fatebenefratelli” (Comencini con Spaak, Law): adolescente svelta tenta di sedurre giovane prete; 2) “La vedova” (Castellani con Spaak, Salvatori): giovane vedova siciliana è costretta dalla famiglia del marito a rinunciare agli uomini; 3) “La moglie bambina” (Rossi con Spaak, Salerno, Celi): sposato con una bella ragazza, insegnante deve difendersi dall’invidia del prossimo. Caso raro di un film a episodi in funzione di una star non ancora ventenne: la belga C. Spaak (1945) che aveva esordito da protagonista nel 1960 con I dolci inganni . Tre racconti garbati, un po’ sciapi ma mai volgari.
Il giovane Patch Adams, dopo diversi tentativi di suicidio, viene ricoverato in un ospedale psichiatrico in cui il disinteresse nei confronti dei pazienti regna sovrano. La situazione non sarà diversa alla Facoltà di Medicina a cui si iscrive. Il preside Walcott è un individuo decisamente cinico. Patch non sopporta tutto questo e, quando potrà occuparsi in prima persona di un ospedale, ribalterà la prospettiva. Travestimenti da clown, terapia del buonumore, attenzione vera nei confronti dei pazienti divengono la pratica quotidiana. Robin Williams gigioneggia senza freni in un film che si ispira alla realtà ma che non dimentica gli stereotipi.
La Nave Kaijin Maru è alla deriva dopo una tempesta. Le quattro persone sulla nave stanno diventando sempre più disperate quando il cibo inizia a scarseggiare
Kyoko è un’artista eccentrica che mette la sessualità al centro delle sue opere e maltratta i propri assistenti. Ma forse Kyoko è solo il personaggio di un film e l’attrice che la interpreta ne è l’esatto opposto, timida e complessata per una serie di traumi adolescenziali. O forse ancora…
Lui e lei fanno i giornalisti. Lei si occupa di cronaca mondana e di satira di costume, lui è corsivista sportivo. Nonostante le divergenze di carattere e d’interessi, finiscono per sposarsi. Ma il loro ménage matrimoniale è sulle prime disastroso. Disperando di poter trasformare la moglie in casalinga perfetta, l’uomo, dopo molte arrabbiature e titubanze, le consentirà di proseguire la carriera. Una commedia deliziosa. Segna lo storico incontro fra Spencer Tracy e Katharine Hepburn (avrebbero girato, in venticinque anni, nove film insieme): nessuna coppia fece sullo schermo più faville.
In un isolotto nei mari del Giappone, un’intera famiglia vive lottando quotidianamente con la natura ingrata. Quando uno dei figli muore per mancanza di cure adeguate, la madre ha un moto di ribellione.
Non ho messo la lingua nel titolo perchè non ho trovato parti con dialoghi in questo film
Nello sporco alberghetto di una cittadina di provincia un giovane gangster che ha fatto uno sgarro attende che due sicari vengano ad ammazzarlo. Ci si racconta il come e il perché. Un racconto (The Killers) di Ernest Hemingway dà lo spunto a una splendida sequenza di apertura. Il resto vale meno, ma è di ottimo mestiere con personaggi ben disegnati e una suggestiva colonna musicale di M. Rozsa. Alla sceneggiatura di Anthony Veiller collaborò, non accreditato, John Huston. Rifatto nel 1964 da Don Siegel. 1° film di Lancaster.
Meg e Brad Russell hanno finalmente trovato la casa dei loro sogni, il luogo ideale per far crescere i loro due figli, Tyler e Gina. Peccato che ben presto la piccola Gina inizia a vedere delle inquietanti “fatine”, che ne turbano la serenità domestica. I genitori la portano da uno psichiatra, ma non si rendono conto che le creature che vede la bambina sono reali ed estremamente pericolose… Ennesima variazione sul tema di Poltergeist, con il protagonista di Arancia meccanica, Malcom McDowell, nel ruolo dello psichiatra.
Tratto dalla famosa serie televisiva. Le avventure del delfino Flipper che coi suoi amici vigila sulle isole incontaminate, proteggendole dai cattivi antiecologisti.
Un’organizzazione contrabbanda la droga in modo semplice ed efficace. La nasconde in piccoli oggetti di persone del tutto ignare. Una volta a destinazione c’è chi recupera la “roba”. L’addetto a questa operazione è un assassino fin troppo crudele: uccide sistematicamente gli inconsapevoli corrieri e arriva persino ad ammazzare durante una lite il gran capo in persona. La polizia però è sulle sue tracce. Inseguimento in macchina per le vie di New York, sparatoria e punizione finale.
New York, primi anni ’90. Tre notti e due giorni nella Via Crucis di Frank Pierce (Cage), paramedico dell’Emergency Medical Service a Manhattan. Ossessionato dal ricordo della ragazzina Rose, morta nonostante i suoi sforzi, durante le sue corse in autoambulanza Frank è in compagnia del cinico Larry (Goodman), poi del mistico Marcus (Rhames), infine del reazionario violento Bob (Sizemore). Dal romanzo Pronto soccorso di Joe Connelly, sceneggiato da Paul Schrader ( Taxi Driver ), Scorsese ha cavato un film di grande complessità, dolente e amarissimo, ma non nichilista né disperato, percorso da una brezza di umorismo macabro. Sullo sfondo di una New York trasformata in metafora di un inferno realizzato sotto la triplice insegna di violenza, disgregazione e solitudine, c’è un uso raffinato e inventivo di luci, suoni, immagini deformate (fotografia di Robert Richardson, collaboratore di O. Stone) e del montaggio come espressione di una realtà soggettiva. È una Passione che si risolve nella catarsi di una Pietà laica. Titolo italiano clericalmente deviante. L’originale sta per “portar fuori il morto”, cioè restituirgli la vita. Significa anche, però, “manifestare il morto, rivelarne la presenza nascosta” (U. Curi) in ciascuno di noi. Soltanto dopo aver aiutato un uomo in coma a morire, Frank trova la pace tra le braccia della di lui figlia Mary (Arquette).
Dopo un naufragio tre passeggeri di una nave riescono a raggiungere una solitaria isola dove in un castello vive il sadico conte Zaroff (Leslie Banks), che li invita a restare per servirsene come prede in una terribile battuta di caccia all’uomo. Ma anche uno dei naufraghi, Bob Rainsford (Joel McCrea), è un cacciatore provetto, e insieme a una ragazza (Fay Wray) cercherà di sopravvivere a tutti i costi… Diretto dalla coppia Pichell-Schoedsack (un anno prima di King Kong), La pericolosa partita (noto anche come Caccia fatale) è un film dalle inquietanti atmosfere con ambigui riflessi sadiani, una delle grandi pellicole del ‘cinema del terrore’, ben assecondata da un montaggio pregevole e da ottimi interpreti (su tutti Leslie Banks). Molti degli artefici di questo film si ritrovarono di lì a un anno a realizzare il primo leggendario King Kong. Del film vanno infine segnalati i numerosi remake, da Game of Death di Robert Wise del 1946 a La preda umana di Roy Boulting del 1956.
Un film di Tom Savini. Con Tony Todd, Patricia Tallman Titolo originale The Night of the Living Dead. Horror, durata 88 min. – USA 1990. MYMONETRO La notte dei morti viventi [2] valutazione media: 2,57 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Fiacco remake del macabro e sanguinoso originale di Romero, ai tempi (1968) molto apprezzato. Questa volta i malcapitati protagonisti sono due coppie più una bambina, ma la storia è quasi la stessa. A causa di oscuri esperimenti chimici un gruppetto di truculenti zombi esce dalla tomba e comincia a braccare i protagonisti, con la solita implacabile lentezza.
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