Durante una partita di cricket tra dottori e pazienti in un ospedale psichiatrico, il paziente incaricato di segnare il punteggio racconta una strana ed inquietante storia, omettendo di esserne il protagonista. Racconta di uno studioso ritornato da anni trascorsi in compagnia degli aborigeni e di come questi turbi la quiete di una tranquilla coppia.
Mike, un quindicenne londinese, viene assunto come inserviente in un bagno pubblico, dove conosce Susan, più matura e disinvolta sessualmente. La distanza anagrafica e psicologica tra i due non attenua minimamente l’amore sempre più ossessivo che Mike comincia a manifestare per Susan. Film emblematico del male oscuro – da Altamont a Charles Manson – che attraversa il passaggio dai ’60 ai ’70,Deep End di Jerzy Skolimowski, noto a noi con l’assai meno suggestivo titolo La ragazza del bagno pubblico, è uno dei film chiave per comprendere il lato meno ovvio e stereotipato di quella stagione oltre che il percorso autoriale dello sfuggente polacco, geniale quanto imprevedibile. Noto sino ad allora soprattutto per la sceneggiatura de Il coltello nell’acquadi Polanski, Skolimowski parte da un fatto di cronaca per elaborare la sua possibile – e del tutto personale – ipotesi sull’antefatto, ricreando in vitro, in una Monaco abilmente “mascherata”, le atmosfere della swinging London di quegli anni. Deep End come il fondo della piscina del bagno pubblico, ma soprattutto come la volontà di non fermarsi alla superficie e di scavare nel profondo del proprio animo, come i turbamenti che squassano la psiche di Mike, diviso tra l’amore acritico e feticista per la disinibita Susan – incarnata alla perfezione dall’icona sixties Jane Asher – e un’incontrollabile volontà autodistruttiva, che lo porta a compiere i gesti più strani. L’impressione è che non sia (solo) amore quello che il protagonista prova per la disinibita Susan, ma un senso di impossibile aspirazione al piacere, volontà di colmare un vuoto profondo e inesplicabile che alberga nel suo animo, indirizzato (scientemente) verso il più impossibile (e pericoloso) oggetto del desiderio. Nell’alternanza repentina di tenerezza e violenza che caratterizza il giovane Mike è possibile leggere la guerra dei sensi in atto durante il passaggio all’età adulta, come il contrasto stridente tra aspirazioni confuse ed evidente difficoltà di metterle in atto. Straordinario l’uso dei colori primari e in particolar modo del rosso come ricorrente presagio funesto, almeno quanto le musiche, affidate a Cat Stevens e ai Can per brani intensi che si accompagnano indissolubilmente al tormento psicologico del protagonista.
Un marito geloso incapace di controllarsi, una giovane moglie molto sexy che si presenta a un provino in una stanza d’albergo da un finto regista. Un giovane spacciatore di droga a domicilio, una ragazza disorientata a cui viene riconsegnato il suo cane lupo. Un venditore di hot dog appena uscito dalla galera. Un misterioso studente, un pulitore di vetri impegnato in una pausa con una porno attrice, un anziano pittore dilettante, un gruppo di paramedici impegnati in una difficile operazione di soccorso e delle suore affamate. Sono questi i personaggi le cui vicende si intrecciano sullo schermo ognuna delle quali ha luogo tra le 17 e le 17.11 di un giorno qualunque a Varsavia.
Il ventiquattrenne Andrzej Leszczyc si sveglia troppo presto per andare all’ufficio militare dove deve passare la visita di leva. Finora ha avuto il rinvio perché studente di ittiologia, ma ora che la sua tesi non procede (ed è stato espulso dall’Università), decide di arruolarsi immediatamente. È ancora buio. Esce di casa ugualmente e vaga per la città. All’ufficio leva è interrogato e quindi sottoposto a visita medica: «Segni particolari? Nessuno». Quella sera stessa dovrà partire per il campo. Gli rimangono soltanto poche ore di libertà prima di passare due anni nell’esercito. Allora decide di ritornare a casa. Qui non dice niente a Teresa, la sua ragazza che talvolta presenta come moglie.
Leon Okrasa è l’addetto all’inceneritore dell’ospedale di una cittadina di provincia situata nella pianura polacca. Abbandonato sin da bambino è stato allevato da una donna che ha sempre chiamato nonna. Affetto da un leggero ritardo mentale che lo ha spinto ad autorecludersi in una introversione estrema, Leon ha sviluppato un sentimento d’amore nei confronti di Anna, un’infermiera che vive di fronte alla sua misera abitazione. La donna in un passato recente è stata vittima di uno stupro del quale è stato accusato proprio Leon che ne è invece stato un sofferto testimone. In seguito alla morte della nonna l’uomo prende una decisione: invece di continuare a spiare a distanza Anna penetrerà di notte nella sua casa dopo aver fatto in modo che assuma inconsapevolmente dei sonniferi.
Nella Francia delle guerre napoleoniche il capitano Gerard viene scelto da Napoleone per recapitare una falsa notizia militare: Gerard è così poco sveglio intellettualmente che Bonaparte è certo che il nemico lo catturerà e sarà informato male. Insieme a una bella contessa filospagnola, Gerard viene fatto prigioniero da banditi italiani e soldati inglesi, ma riesce a guidare l’esercito francese alla vittoria finale.
Una coppia di impresari americani viene scortata dalle forze militari in una perlustrazione per le gole del deserto dell’Afghanistan, finché un talebano nascosto in un antro fa fuoco sul gruppo. Impaurito, l’assassino fugge per il deserto finché non viene catturato e rinchiuso in un carcere militare dove subisce torture e viene interrogato come possibile terrorista. Impossibilitato da una temporanea sordità a rispondere a qualsiasi domanda, viene inviato in un campo di prigionia.
Le richieste di reupload di film deve essere fatto SOLO E ESCLUSIVAMENTE via email (ipersphera@gmail.com), le richieste fatte nei commenti verrano cestinate.
Visto il poco spazio su Mega (2 terabyte) NON caricherò più serie tv e fumetti.
Se interessati a serie o fumetti contattatemi via email che vi spiego un metodo alternativo