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Yearning (1964) | FilmTV.it

Regia di Mikio Naruse. Un film con Hideko TakamineYûzô KayamaMitsuko KusabueYumi ShirakawaMie HamaAiko MimasuCast completo Titolo originale: Midareru. Genere Drammatico – Giappone1964durata 98 minuti.

Rimasta vedova, Keiko deve preoccuparsi di mandare avanti un negozio di liquori che la famiglia del marito vorrebbe vendere. I problemi aumentano quando suo cognato Koji le dichiara il suo amore, che da tempo coltivava in segreto. La donna si convince a cedere l’attività e nel contempo rifiuta le avances di Koji; senza più legami, si lascia tutto alle spalle avventurandosi in un viaggio in treno. Ma Koji decide di seguirla…
Un capolavoro in cui Naruse convoglia alcuni dei motivi tipici del suo cinema: l’attenzione per la routine quotidiana (ottima la fotografia di Jun Yasumoto), l’espressione sincera dei propri sentimenti come indizio di debolezza, l’ineluttabilità di un destino drammatico che si accetta pur di preservare una parvenza di status quo. Splendida la scena conclusiva, con un intensissimo primo piano di Hideko Takamine.

Yearning (1964) on IMDb
Scattered Clouds (1967) - IMDb

Regia di Mikio Naruse. Un film con Yûzô KayamaYoko TsukasaMitsuko KusabueMitsuko MoriMie HamaDaisuke KatôCast completo Titolo originale: Midaregumo. Genere Drammatico – Giappone1967durata 108 minuti.

Yumiko ed il marito Hiroshi stanno progettando il loro trasferimento negli Stati Uniti quando un giorno l’uomo rimane vittima di un incidente stradale. Mishima, il responsabile, cerca di espiare la tragedia ed ottenere il perdono di Yumiko, ma riesce solo a farle accettare un vitalizio in denaro. Quando però la donna, perduta insieme al nome del marito anche l’eredità, va ad abitare nell’albergo di campagna gestito dalla sorella, il destino le farà reincontrare Mishima.
Al suo ultimo film, Naruse ritorna al colore, con una fotografia dai toni saturi che rischia qua e là (come nella scena del temporale) di sopraffare il film. L’opera si dimostra comunque riuscita.

Scattered Clouds (1967) on IMDb

Regia di Olivia Newman. Un film con Daisy Edgar-JonesTaylor John SmithHarris DickinsonDavid StrathairnCast completo Titolo originale: Where the Crawdads Sing. Genere Drammatico, – USA2022durata 125 minuti. Uscita cinema giovedì 13 ottobre 2022 distribuito da Warner Bros Italia. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 2,44 su 14 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Carolina del Nord, anni cinquanta. Abbandonata progressivamente dalla madre e dai fratelli, la piccola Kya cresce sola con un padre violento, anch’egli destinato a sparire, in una casa nella palude. Circondata da acqua e natura la ragazza si costruisce un mondo tutto suo, mentre gli abitanti del vicino villaggio la deridono e la ignorano. Anni dopo, Kya viene arrestata per un omicidio, e solo l’avvocato in pensione Tom Milton si offre di aiutarla durante un processo che getterà luce sui rapporti di Kya con due spasimanti, il tenero Tate e l’aggressivo Chase.

Where the Crawdads Sing (2022) on IMDb

Un film di Ronald Neame. Con Carol Lynley, Shelley Winters, Gene Hackman, Ernest Borgnine, Leslie Nielsen. Titolo originale The Poseidon Adventure. Drammatico, durata 117 min. – USA 1972.

Odissea di 10 personaggi intrappolati in un transatlantico rovesciato da una gigantesca ondata. Dopo Airport, negli anni ’70 rilanciò la moda del catastrofico. Il piattoforte sono le suggestive scenografie (capovolte) di W. Creber. Oscar per la canzone “The Morning After”, candidature per fotografia (H. Stine), musica (J. Williams) e Shelley Winters. Seguito da L’inferno sommerso.

The Poseidon Adventure (1972) on IMDb

Regia di Claudio Noce. Un film con Emir KusturicaKsenia RappoportDomenico DieleAdriano GianniniGiovanni VettorazzoCast completo Genere Thriller, – Italia2013durata 100 minuti. Uscita cinema giovedì 13 novembre 2014 distribuito da Fandango. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: – MYmoro 2,59 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Confine Italia-Slovenia, 1994. Un bambino fugge da un gruppo di profughi vessati da un violento capobanda. Profondo nord italiano, oggi. Un tecnico specializzato, Pietro, viene chiamato a riparare una centrale elettrica con annessa diga che subisce frequenti guasti. A dare una mano a Pietro è Lorenzo, uno strano tipo coinvolto in traffici più o meno leciti e innamorato di Rio de Janeiro, la cui vocazione di morituro è preannunciata dalla sua abitudine ad allargare le braccia come il Cristo Redentore. Il paesino montano è popolato da molte brutte facce e l’assenza di corrente non è sempre casuale. In paese si aggira anche la zoologa Lana che, malgrado i rischi per la sua incolumità, procura da mangiare a un orso non dissimile dal fratellastro di Lorenzo, Secondo, che vive seminascosto dentro la centrale.
La foresta di ghiaccio è una favola nera e nordica popolata di mostri e di creature selvagge, e Claudio Noce ce la racconta alternando le mille gradazioni dell’oscurità alla luce abbagliante della neve. Ci sono boschi impervi, un Pollicino che deve ritrovare la strada, una Cappuccetto Rosso che va a sfidare l’orso (invece del lupo), e una serie di agnelli sacrificali destinati al macello. In questa chiave, il film di Noce è riuscitissimo: giuste le atmosfere, coinvolgente la fotografia, incalzante il montaggio. Funziona molto meno l’aspetto noir del racconto, perché la storia è convoluta ed eccessivamente oscura, e né la sceneggiatura né il montaggio ci aiutano a decifrarla. Con tutto il rispetto per la necessità di mantenere i segreti e rivelare gradualmente i misteri, Noce chiede allo spettatore uno sforzo eccessivo per riassemblare i pezzi di un puzzle complicato e privo di tessere importanti.
Visivamente, La foresta di ghiaccio è una conferma del talento registico di Noce, già evidente nel suo primo lungometraggio, Good Morning Aman. Noce sta dentro le storie che racconta, rivelandoci i suoi personaggi per frammenti, e permettendo alla fisicità dei luoghi e degli attori di esprimersi in tutta la sua forza primordiale: ad esempio la scena di sesso ne La foresta di ghiaccio è realistica e potente, un’anomalia nel panorama cinematografico italiano. È sintomatico che al centro della storia ci sia un generatore, perché il cinema di Noce è energia delle immagini, e trasmissione ben veicolata di corrente vitale. Anche la simbologia è usata qui in modo sapiente: dai ponti che sono alternativamente tramite e minaccia, alle bestie feroci che rifiutano l’addomesticazione, alla diga che argina e contiene un impeto che, se liberato, può avere conseguenze devastanti.
Il che rende ancora più importante una maggiore cura nella comunicazione della storia, una maggiore attenzione nel prendere per mano lo spettatore che, soprattutto in un noir, va guidato, pur presentandogli sapientemente indizi e rivelazioni, altrimenti perde il filo della trama, e l’interesse. L’idea di trattare un tema come quello dell’emigrazione non in forma di trattato sociale ma di film di genere è preziosa: poi però le regole di quel genere vanno rispettate, e la comprensibilità, pur nella complessità dell’intreccio narrativo, è una di queste.

La foresta di ghiaccio (2014) on IMDb
Palla di neve - DVD - Film di Maurizio Nichetti Commedia | IBS

Regia di Maurizio Nichetti. Un film con Paolo VillaggioAlessandro HaberLeo GullottaAnna FalchiFabiano VagnarelliCast completo Genere Avventura, – Italia1995durata 100 minuti. Uscita cinema venerdì 22 dicembre 1995 distribuito da IIF – Italian International Film. Valutazione: 2,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni.

Un beluga ( Delphinapterus leucas , detto delfino bianco) è inseguito nei mari di Grecia dal povero Billy Bolla (P. Villaggio), attore di varietà, di cui ha inghiottito il libretto della pensione, e dal truce Marcov (A. Haber), trafficante d’armi che vorrebbe servirsene come siluro in un attentato terroristico. Sarà salvato dai ragazzini. Ideata e prodotta da Ciro Ippolito, tratta da un romanzo di Emilio Nessi, questa commedia di avventure marinaresche in chiave di favola appartiene più a lui che a Nichetti che trasforma Villaggio e Haber in personaggi da cartoon e lascia spazio all’ottimo L. Gullotta che s’inventa un grammelot greco-partenopeo che non dispiacerebbe a Fo.

Palla di neve (1995) on IMDb
Locandina In principio erano le mutande

Un film di Anna Negri. Con Stefania RoccaMonica ScattiniTeresa SaponangeloBebo StortiFilippo Timi. continua» Commediadurata 90 min. – Italia 1999.

Irma ha venticinque anni, vive a Genova ma è napoletana. Vive di lavori occasionali insieme alla sua amica Gina e anche sul piano affettivo le sue storie non durano molto a causa di uomini di scarso valore. Finché non si innamora di un pompiere. Al primo lungometraggio la Negri sa dosare commedia e dramma con un occhio rivolto al cinema ‘alla Nazzari’.

In the Beginning There Was Underwear (1999) on IMDb

Regia di Christopher Nolan. Un film Da vedere 2017 con Fionn WhiteheadTom Glynn-CarneyJack LowdenHarry StylesAneurin BarnardCast completo Titolo originale: Dunkirk. Genere AzioneDrammaticoStorico, – USAGran BretagnaFrancia2017durata 106 minuti. Uscita cinema giovedì 31 agosto 2017 distribuito da Warner Bros Italia. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 4,53 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Maggio, 1940. Sulla spiaggia di Dunkirk 400.000 soldati inglesi si ritrovano accerchiati dall’esercito tedesco. Colpiti da terra, da cielo e da mare, i britannici organizzano una rocambolesca operazione di ripiegamento. Il piano di evacuazione coinvolge anche le imbarcazioni civili, requisite per rimpatriare il contingente e continuare la guerra contro il Terzo Reich. L’impegno profuso dalle navi militari e dalle little ship assicura una “vittoria dentro la disfatta”. Vittoria capitale per l’avvenire e la promessa della futura liberazione del continente.

Dunkirk (2017) on IMDb

Locandina ConfessionsUn film di Tetsuya Nakashima. Con Takako Matsu, Yukito Nishii, Kaoru Fujiwara, Masaki Okada, Yoshino Kimura. Titolo originale Kokuhaku. Drammatico, durata 106 min. – Giappone 2010. – Tucker Film uscita giovedì 9 maggio 2013. MYMONETRO Confessions * * * 1/2 - valutazione media: 3,58 su 25 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Al suo ultimo giorno di scuola, Yuko, insegnante di una scuola media, offre ai suoi allievi del latte e inizia la sua confessione: 2 dei ragazzini sono secondo lei responsabili della morte della sua adorata figlioletta di 4 anni e lei sta mettendo in atto la sua vendetta, ha infatti iniettato nel loro latte il sangue del suo compagno, padre della bimba, morto di Aids. Questo avvio – che dura sui 30′ – è la premessa, lineare e agghiacciante, di un film che poi s’ingarbuglia nei flashback e nelle spiegazioni che ricostruiscono i fatti. Dal romanzo omonimo di Kanae Minato, un’analisi feroce del mondo degli adolescenti, un atto d’accusa nudo e crudo contro i genitori incapaci di fare i genitori e una desolante e tremenda affermazione dell’impossibilità di comunicazione tra le due generazioni. Buona colonna sonora, interpreti adeguati. Uscito in Italia con 3 anni di ritardo. VM 14.

 Confessions
(2010) on IMDb
Alla trentanovesima eclisse - Film (1979)

Un film di Mike Newell. Con Susannah York, Charlton Heston, Jill Towsend Titolo originale The Awakening. Horror, durata 105 min. – Gran Bretagna 1980. – VM 14 – MYMONETRO Alla trentanovesima eclisse * * - - - valutazione media: 2,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Mentre in Egitto l’archeologo Matthew Corbeck (Charlton Heston), accompagnato dall’assistente Jane Turner (Susannah York), scopre la tomba della regina Kara, sua moglie Ann (Jill Townsend) dà alla luce la piccola Margaret. Parecchi anni dopo, Ann si è stabilita negli Stati Uniti e Margaret (Stephanie Zimbalist) decide di raggiungere il padre, risposato con Jane, a Londra. Corbeck è ancora ossessionato dai suoi studi relativi alla regina Kara e al rituale che dovrebbe riportarla in vita. Si scopre che la coincidenza tra la scoperta della tomba e la nascita di Margaret ha qualche significato e che la relazione tra Margaret e il padre ne ha qualcun altro, in un torbido insieme che porta alla possessione di Margaret da parte dello spirito dell’antica regina egizia. È tratto dal romanzo Jewel of the Seven Stars di Bram Stoker, che aveva già fatto da base a #Vedi#Exorcismus – Cleo, la dea del’amore, prodotto dalla Hammer otto anni prima. Con un budget adeguato e un cast notevole, il film non riesce però a convincere e anche il confronto con il pur travagliato film hammeriano è perdente. Gli esterni egiziani cercano di dare respiro avventuroso, ma contrastano con il tono cupo e ossessivo della storia e l’intreccio tra il velato rapporto incestuoso e la possessione non risulta approfondito, rendendo poco motivata la vicenda. Inoltre, il film si dilunga un po’ troppo e procede a ritmo blando. Gli interpreti svolgono professionalmente il loro lavoro, ma Charlton Heston trasuda troppa integrità per convincere come archeologo ossessionato e attratto dalla figlia. Mike Newell (1942) non è adatto alla materia, ma si farà valere in altri ambiti (Quattro matrimoni e un funerale)

 Alla 39ª eclisse
(1980) on IMDb

Regia di Stephen Norrington. Un film con Wesley SnipesStephen DorffKris KristoffersonN’Bushe WrightDonal LogueCast completo Genere Azione – USA1998durata 120 minuti. – MYmonetro 2,94 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Con uno scienziato bianco (Kristofferson) e una ematologa meticcia (Wright), l’afroamericano Blade (“lama”, Snipes) fa la guerra a New York a una setta di vampiri che, a causa della megalomania del succhiasangue Frost (Dorff), si sta diffondendo come un contagio. La sceneggiatura di David S. Goyer non manca di invenzioni ingegnose (la sequenza di apertura), ma non rinuncia all’accumulo di tutti gli stereotipi del genere in una frenetica mescolanza di vampirismo, satanismo, incubi esoterici di fine millennio, complotto mondiale, arti marziali, effetti speciali. Curiosa la divisione razzista tra vampiri per nascita e vampiri postumani. L’eroico Blade è qualcosa di diverso: sua madre era incinta di lui quando fu vampirizzata e uccisa. Norrington, regista da tenere d’occhio, ha qui collaboratori di prim’ordine (fotografia, scene, costumi, effetti speciali). Il personaggio deriva dalle storie a fumetti di Mary Wolfman per Marvel Comics.

 Blade
(1998) on IMDb
Locandina Ricette d'amore

Un film di Sandra Nettelbeck. Con Martina Gedeck, Sergio Castellitto, Maxime Foerste, Sibylle Canonica, August Zirner, Ulrich Thomsen. Titolo originale Bella Martha. Sentimentale, Ratings: Kids, durata 105 min. – Austria, Italia, Germania, Svizzera 2001. MYMONETRO Ricette d’amore * * 1/2 - - valutazione media: 2,53 su 13 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Martha lavora come chef in un rinomato ristorante francese di Amburgo, il Lido: single convinta, delusa sagli uomini, ha scelto da tempo di concentrarsi solo sul lavoro vivendo un’esistenza piuttosto monotona, scandita dai ritmi del ristorante. Un giorno però la sorella muore in un incidente e Martha è costretta ad occuparsi della nipotina, rimasta sola al mondo. Ma questo non è l’unico evento che sconvolge la vita della donna: costretta a una breve assenza dal ristorante, quando torna scopre che il proprietario, ha assunto Mario, uno chef italiano, per aiutarla sul lavoro in un momento così difficile. L’allegria e la voglia di vivere dell’uomo, nonostante i contrasti iniziali, riusciranno lentamente a conquistare anche la gelida Martha.

Mostly Martha (2001) on IMDb

Regia di Christopher Nolan. Un film Da vedere 2020 con John David WashingtonRobert PattinsonElizabeth DebickiDimple KapadiaAaron Taylor-JohnsonCast completo Genere Drammatico, – USA2020durata 150 minuti. Uscita cinema mercoledì 26 agosto 2020 distribuito da Warner Bros Italia. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,46 su 38 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un operativo americano senza nome, che lavora con la CIA, partecipa a un’azione in Ucraina, durante un attentato terroristico in un teatro dell’opera. Scoprirà che questa operazione era anche un test per mettere alla prova non solo la sua fedeltà all’Agenzia, ma pure la sua propensione a rischiare la vita per salvare persone innocenti. Viene così introdotto in un programma misterioso e compartimentalizzato, dove i partecipanti sanno solo quello che devono sapere. Lo addestrano quindi ad affrontare agenti che si muovono nel tempo e hanno pallottole che sparano a ritroso – ossia rientrano nella pistola – senza però spiegargli quale sia il loro obiettivo, ma solo che dall’esito delle sue operazioni dipende la sopravvivenza del mondo intero.

Tenet (2020) on IMDb
Duello a El Diablo (1966) - Poster — The Movie Database (TMDB)

Un film di Ralph Nelson. Con Bibi AnderssonSidney PoitierJames GarnerDennis Weaver Titolo originale Duel at DiabloWesterndurata 103 min. – USA 1966MYMONETRO Duello a El Diablo * * 1/2 - - valutazione media: 2,75 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Uno scout salva una donna fuggita da un campo apache, dove è vissuta come schiava, e la riconduce al marito, a Fort Creel. Insieme alla coppia e a uno squadrone di soldati di cui è guida, si dirige poi verso un altro forte, stretto d’assedio dagli indiani. Gli Apaches attaccano la carovana, lo scout si allontana in cerca d’aiuto, ma quando torna i bianchi sono ormai decimati: si sono salvati solo la donna e il figlio da lei avuto dal capo apache, mentre il marito è stato torturato. Jess gli offre la pistola perché metta fine alle proprie sofferenze.

Duel at Diablo (1966) on IMDb
Johnny Belinda (1948): Amazon.it: Wyman,Ayres,Bickford,  Wyman,Ayres,Bickford: Film e TV

Un film di Jean Negulesco. Con Agnes Moorehead, Lew Ayres, Charles Bickford, Jane Wyman Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 103 min. – USA 1948. MYMONETRO Johnny Belinda * * * - -valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Una ragazza sordomuta viene violentata da un marinaio. La paternità del bimbo che le nasce viene attribuita al giovane medico che aveva dimostrato interesse per la giovane aiutandola a trovare un modo di esprimersi e comunicare con gli altri. Ma il vero colpevole si scopre quando tenta di sottrarre il bambino alla madre, che disperata lo uccide. Grazie ad una testimonianza, il tribunale le riconosce la legittima difesa e la sordomuta sposa finalmente il medico.

Johnny Belinda (1948) on IMDb

Regia di Mira Nair. Un film Da vedere 2000 con Naseeruddin ShahLillete DubeyShefali ShettyVijay RaazTillotama ShomeCast completo Genere Commedia – India2000durata 140 minuti. – MYmonetro 3,19 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

A New Delhi durano quattro giorni i preparativi di un matrimonio combinato tra due ricche famiglie borghesi del Punjab. Arrivano anche dagli Stati Uniti e dall’Australia i membri del clan Verma e s’intrecciano 5 storie in una catena di tragicomici conflitti. Le torrenziali piogge monsoniche sono catartiche. Al di là della sapienza narrativa con cui, grazie alla sceneggiatura di Sabrina Dhawan, fa giostrare come in un circo 68 personaggi, il 6° film della Nair – giuocato sul conflitto tra vecchio e nuovo, tradizione e modernità, usi orientali e costumi occidentali – è un interessante referto sociologico sulla ricca borghesia indiana a cavaliere tra due secoli. Non se ne nascondono le contraddizioni e i lati in ombra. Dagli omologhi film occidentali, Altman compreso, lo distacca una pagana sensualità di segno femminile che acquista una valenza di sano laicismo. Inopinato Leone d’oro a Venezia 2001.

Monsoon Wedding (2001) on IMDb
Locandina Riprendimi

Un film di Anna Negri. Con Alba RohrwacherMarco FoschiValentina LodoviniStefano FresiAlessandro Averone. continua» Drammaticodurata 96 min. – Italia 2008. – Medusa uscita venerdì 11 aprile 2008

Lucia e Giovanni vivono a Roma e lavorano nel mondo della creatività, lei come montatrice, lui come attore. Un mondo senza certezze, senza continuità, fatto d’illusioni e continue ricostruzioni. Lucia ogni giorno taglia e incolla, rimette i “pezzettini” (le immagini) nel giusto ordine per produrre senso. Ma la vita, quella vera, qualche volta non ha nessun senso, e così capita che suo marito se ne vada di casa, lasciandola con un bimbo di poco più di un anno in braccio, per “cercarsi”, in un anelito di libertà che, in compenso, confina lei nella prigione della solitudine, della rabbia, dell’abbandono.
Eros e Giorgio, due documentaristi indipendenti (pizza al taglio a pranzo e a cena e per letto il sedile dell’auto), avevano scelto proprio Lucia e Giovanni come campione della loro indagine sul precariato giovanile, ma si ritrovano all’improvviso a documentare una crisi di coppia, che certamente ha la sua origine nella fatica di vivere soli e instabili nella società “liquida” stigmatizzata da Bauman, ma che va oltre e sconfina nell’universale fine di un amore.

Anche il progetto filmato dei due ragazzi, inizialmente connotato da uno sguardo freddino, assiduo, da antropologi d’assalto o piccoli grandi fratelli, si carica di empatia per la tragicommedia della vita, fino a coinvolgersi al punto da passare la linea di demarcazione, professionale e finzionale.
Anna Negri, a distanza di parecchi anni dal primo lungometraggio, nel quale si presentava con originalità e leggerezza, ma senza trovare il tono né risolvere il nodo tra fantasia e verità, si riaffaccia con Riprendimi mostrando grande maturità stilistica e rinnovando la promessa di originalità. Nel tempo trascorso, sembra abbia fatto tesoro di molte lezioni, non ultima quella dell’ex collega Rossana Campo, di cui ripropone la freschezza delle scene corali al femminile nelle belle sequenze di Lucia con le amiche; ma anche quella del teatro europeo (da cui proviene la sceneggiatrice, Giovanna Mori) e del miglior cinema low-budget, per cui ad un’ampia libertà tecnica e produttiva (la regista ha girato in casa propria) corrisponde una fruttuosa libertà espressiva degli attori e della macchina da presa. S’intravedono persino Cassavetes (modello di recitazione) e Lynch (nella centralità del mezzo video e nel “doppio” sogno di Lucia), ben sepolti, s’intende, sotto il registro della commedia dei sentimenti.
Alba Rorwacher, per la prima volta protagonista dopo tante belle apparizioni a margine, crea un personaggio memorabile di giovane donna apparentemente fragile e in realtà vitale e appassionata, in grado di lenire con l’intelligenza e il sorriso quel mal di cuore di ogni giorno, di cui canta, magicamente, Billie Holiday.

Good Morning Heartache (2008) on IMDb
A Colt Is My Passport poster.jpg

A Colt Is My Passport è un film yakuza giapponese del 1967 diretto da Takashi Nomura per la Nikkatsu Corporation. È basato sul romanzo Tobosha di Shinji Fujihara

Il killer a contratto Shuji Kamimura ( Joe Shishido ) e il suo partner Shun Shiozaki ( Jerry Fujio) vengono assunti dal capo della yakuza Senzaki per eliminare un ex partner, il capo Shimazu, che si è appropriato di una cooperativa internazionale tra i due uomini.

A Colt Is My Passport (1967) on IMDb

Un film di Mike Newell. Con Hugh Grant, Andie MacDowell, Simon Gallow, John Hannah, Kristin Scott Thomas. Titolo originale Four Weddings and a Funeral. Commedia, durata 117′ min. – Gran Bretagna 1994. MYMONETRO Quattro matrimoni e un funerale * * * 1/2 - valutazione media: 3,58 su 12 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un impenitente single trentenne non ce la fa a essere puntuale, nemmeno ai matrimoni dei suoi migliori amici. Perde la testa per un’americana, incontrata proprio a una cerimonia, che, però, sposa un ricco scozzese. Scritta da Richard Curtis, è una commedia gradevole e leggera con dialoghi spiritosi, attori impeccabili, ritmo agile, che mescola furbizia e ruffianeria in ugual dose. È _ con Full Monty _ il film britannico di maggiore successo internazionale dell’ultimo ventennio del secolo: più di 130 milioni di dollari. Fece di H. Grant un divo e in Inghilterra un best seller di un libretto di poesie amorose di W.H. Auden, una delle quali è recitata nel film da J. Hannah.

Four Weddings and a Funeral (1994) on IMDb

Regia di Mike Nichols. Un film Da vedere 1967 con Dustin HoffmanAnne BancroftKatharine RossWilliam DanielsMurray HamiltonElizabeth WilsonCast completo Titolo originale: The Graduate. Genere Drammatico – USA1967durata 105 minuti. – MYmonetro 3,60 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il ventenne Benjamin Braddock torna a casa dopo aver concluso gli studi, e nell’attesa di scoprire cosa vuole fare nella vita inizia una relazione con l’affascinate e matura signora Robinson. Quando conosce la figlia di lei, però, se ne innamora…

The Graduate (1967) on IMDb