
Regia di Alessandro D’Alatri. Un film con Kim Rossi Stuart, Anna Galiena, Massimo Ghini, Paola Tiziana Cruciani, Maria Grazia Grassini. Genere: Drammatico, Romantico. Paese: Italia. Anno: 1994. Durata: 91 min. Consigliato a: Da 16 anni. Valutazione IMDb: 7,0.
La pellicola introduce Gina, un’impiegata delle poste legata a Riccardo, un autista, in una tranquilla e modesta vita di coppia con il loro figlioletto. La loro quotidianità viene turbata dall’inattesa e insistente corte di Saverio, un giovane affetto da turbe psichiche che inizia a inviare a Gina lettere d’amore anonime. La crescente e ossessiva infatuazione di Saverio, dapprima vissuta con allarme da Gina e ostilità dal marito, spinge la donna a un tentativo di approccio materno e compassionevole verso il ragazzo, aprendo una falla pericolosa negli equilibri emotivi e domestici della coppia.
Il film affronta con sensibilità e onestà il delicato tema della malattia mentale e dello stigma sociale, esplorando la solitudine e il bisogno d’amore di chi è “senza pelle”. D’Alatri dirige con un tocco asciutto e intenso, evitando facili sentimentalismi e mantenendo una costante tensione drammatica. Il punto di forza è l’interpretazione notevole di Kim Rossi Stuart nel ruolo di Saverio, che trasmette la vulnerabilità e la disperazione del personaggio con una potenza che gli è valsa il Ciak d’oro come Migliore Attore Protagonista. L’opera è stilisticamente solida, ben montata e vanta una fotografia che sottolinea l’isolamento del protagonista. Storicamente e culturalmente, si pone come un’opera significativa del cinema italiano degli anni ’90 per la sua capacità di portare al centro il disagio psicologico senza condiscendenza, riscuotendo successo di critica (ottenne il David di Donatello per la Migliore Sceneggiatura) e pubblico.



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