Category: Ceylan Nuri Bilge


Regia di Nuri Bilge Ceylan. Un film con Yavuz BingölHatice AslanAhmet Rifat SungarErcan KesalCafer KöseCast completo Titolo originale: Üç Maymun. Genere Drammatico, – Turchia2008durata 109 minuti. Uscita cinema venerdì 12 settembre 2008 distribuito da Bim Distribuzione. – MYmonetro 3,00 su 17 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Melodramma raffreddato e ribaltato a 4 personaggi. Da una parte Servet, un padrone, dall’altra una famigliola – padre, madre, un figlio fannullone – al suo servizio. Comincia con un morto su una strada tra i boschi, investito dall’auto del padrone, politico in carriera, e si chiude con un omicidio. Parte come un noir, sbuca in un melò d’amore, adulterio, gelosia, odio, è attraversato da uno sprazzo di incubo horror: un cadavere di bambino in libera uscita che appare al figlio, suo fratello, e poi, di nascosto, accarezza il padre. Nel negare la verità, rimuovendo prove e responsabilità, la famiglia decide di non vederla, non sentirla, non parlarne. 5° film, e il più sociale – scritto con Kesal che fa il personaggio più odioso, il padrone – di Ceylan, che persegue un cinema d’autore affascinato dalle contraddizioni della psiche umana. Fa spicco la bruna, conturbante Aslan, con la quale il regista sembra avere un rapporto di attrazione/repulsione. Coprodotto da Valerio De Paolis per la BIM che lo distribuisce. Premio per la regia a Cannes.

 Le tre scimmie
(2008) on IMDb

Locandina italiana Il regno d'inverno - Winter SleepUn film di Nuri Bilge Ceylan. Con Haluk Bilginer, Melisa Sozen, Demet Akbag, Ayberk Pekcan, Serhat Mustafa Kiliç. Titolo originale Kis uykusu. Drammatico, durata 196 min. – Turchia, Francia, Germania 2014. – Parthenos uscita giovedì 9 ottobre 2014. MYMONETRO Il regno d’inverno – Winter Sleep * * * 1/2 - valutazione media: 3,94 su 40 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

In un villaggio sperduto dell’Anatolia, in cui giungono turisti interessati alla struttura di antiche abitazioni che formano un tutt’uno con la roccia, Aydin è il proprietario di un piccolo ma confortevole albergo, l’Othello. L’uomo è anche il padrone di diverse case i cui inquilini non sono sempre in grado di pagare l’affitto e vengono puniti con il sequestro di televisore e frigorifero. Aydin vive con la giovane moglie Nihal e con la sorella Necla che li ha raggiunti dopo il divorzio. L’uomo è stato attore e ora sta pensando di scrivere un libro sulla storia del teatro turco.
Nuri Bilge Ceylan ancora una volta riesce ad emozionare con un’opera che sfida la lunga durata uscendone vincitrice assoluta. Il regista turco realizza una sintesi del proprio cinema dimostrando una libertà creativa che lo affranca dalla ripetitività. Dopo il successo dei film precedenti (e in particolare di C’era una volta in Anatolia) sarebbe stato facile tornare a proporre atmosfere e tempi rarefatti. Ceylan opta invece per una sceneggiatura in cui la parola domina integrandosi con un paesaggio e con interni che riflettono e, al contempo, determinano gli stati d’animo. Se il rimando a Shakespeare è in questa occasione palese (dal nome dell’hotel al manifesto di un “Antonio e Cleopatra” fino a una diretta citazione) l’amato Cechov torna a innervare l’opera del regista. Perché il film è pervaso da una sensazione di resa alla fragilità dei rapporti mentre al contempo se ne cerca una ragione e una soluzione (magari nella Istanbul che sostituisce come meta desiderata la Mosca del Maestro russo). Ceylan però si impadronisce di questo mood per operare una lettura delle relazioni uomo/donna che, portata sullo schermo grazie ad attori straordinari, ne fa emergere le pieghe e le piaghe più nascoste. Aydin è un possidente: possiede edifici, possiede la cultura, possiede sua moglie o, meglio, crede di possederla. Ha costruito intorno a lei una gabbia di attenzioni che è si è trasformata in una prigione che lo ha isolato a sua volta. A poco valgono le riflessioni sull’arte e sulla scrittura di quest’uomo apparentemente bonario (il lavoro sporco tocca al suo braccio destro).

 Il regno d'inverno
(2014) on IMDb

Regia di Nuri Bilge Ceylan. Un film con Muzaffer OzdemirMehmet Emin ToprakNazan KirilmisFatma CeylanZuhal Gencer Erkaya. Genere Drammatico – Turchia2003durata 110 minuti. – MYmonetro 3,00 su 7 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Giovane e rozzo campagnolo, operaio licenziato, Yusuf lascia il paese per Istanbul dove, in attesa di trovare un imbarco come marittimo, si fa ospitare nella grande casa del cugino Mahmut, fotografo pubblicitario con velleità artistiche. È – un po’ sullo schema della nota favola di La Fontaine Il topo di città e il topo di campagna – l’incontro e lo scontro di due solitudini e di due distanze, indicate già nel titolo (“uzak” significa lontano). 3° lungometraggio di Ceylan, uno dei più talentosi registi turchi, è un film dell’inazione impregnato di una tristezza esistenziale cui fa da contrappunto una vena di sapido grottesco. Stilisticamente ricorda Antonioni e la sua tematica dell’incomunicabilità: tempi morti, ritmo lento, raffinatezza cromatica delle immagini in bilico tra il nitido e lo sfumato, organizzazione dello spazio. Difficile da dimenticare la sua Istanbul innevata e nel sottofinale la metafora del sorcio, incollato nella carta topicida, che squittisce nella notte. Gran Premio della giuria e doppio premio per l’interpretazione maschile a Cannes 2003; europremio Felix per la regia; Hugo d’argento a Chicago; Gran Premio Fipresci. Girato nell’appartamento del regista che fa il fotografo per autoprodursi i film. Il campagnolo Toprak è suo cugino, morto in un incidente d’auto dopo le riprese.

 Uzak
(2002) on IMDb
The Small Town (1997) - IMDb

Regia di Nuri Bilge Ceylan. Un film con Cihat BütünEmin CeylanFatma CeylanHavva Saglam. Genere Drammatico – Turchia1997durata 85 minuti.

Una famiglia turca in una piccola città. La prima parte della storia è ambientata in una scuola elementare, frequentata dalla figlia di 11 anni. La seconda parte si svolge, invece, in primavera. La ragazza e suo fratello sono in viaggio verso il campo di grano dove la famiglia li attende. Nella terza parte i due ragazzi comprendono la complessità e la cupezza del mondo degli adulti.

 Kasaba
(1997) on IMDb

Regia di Nuri Bilge Ceylan. Un film con Ebru CeylanNuri Bilge CeylanNazan KesalMehmet Eryilmaz. Titolo originale: Iklimler. Genere Drammatico, – TurchiaFrancia2006durata 101 minuti. Uscita cinema venerdì 20 aprile 2007 distribuito da Bim Distribuzione. – MYmonetro 2,96 su 8 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Si comincia in estate sotto il sole mediterraneo con una coppia che si separa. Lui, Isa, insegna architettura all’università; lei, Bahar, di circa vent’anni più giovane, fa la segretaria di produzione in TV. Nessuna spiegazione. Si finisce tra il freddo dei monti innevati dell’Anatolia con un tentativo di riconquista, patetico più che sincero, da parte di lui che le assicura di essere cambiato. Due stagioni e tre movimenti. In mezzo c’è la vita annuale e banale a Istanbul in cui Isa si fa sedurre da una ex amante. Il lirismo chirurgico di N.B. Ceylan – che, tra un film e l’altro, campa come fotografo – lascia il posto alla routine della prosa, se non fosse per il lungo piano-sequenza del ferino accoppiamento carnale con le noccioline che passerà nelle future antologie dell’erotismo audiovisivo. C’è il sospetto che il 4° di Ceylan sia un “film da festival”. Girato in digitale; telecamera quasi sempre ferma; raffinata precisione nei pittorici campi lunghi; una storia dove “non succede niente”; dialoghi compressi al minimo; velati suggerimenti di autobiografismo (l’autore è anche il protagonista, insieme alla moglie Ebru). Gli spettatori maturi affetti da cervicale tengano d’occhio i cassetti degli alberghi cui Isa ricorre per ficcarci il collo.

 Il piacere e l'amore
(2006) on IMDb

Regia di Nuri Bilge Ceylan. Un film Da vedere 2011 con Yilmaz ErdoganTaner BirselAhmet Mümtaz TaylanMuhammet UzunerFirat Tanis. Titolo originale: Bir zamanlar Anadolu’da. Genere Drammatico, – Turchia2011durata 150 minuti. Uscita cinema venerdì 15 giugno 2012 distribuito da Parthénos. – MYmonetro 3,49 su 19 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

6° LM di Ceylan e, dopo Uzak (2003), il 2° che vince il Grand Prix du Jury a Cannes 2011. L’Anatolia è un altopiano stepposo di circa 500 000 kmq, quasi 200 000 in più del territorio italiano. I primi 90 dei 157 minuti di questo poliziesco si svolgono al buio, illuminato dalla splendida fotografia di Gökhan Tiryaki. Dal tramonto a notte fonda 2 auto e una jeep percorrono le strade non asfaltate dell’altopiano. Un magistrato, un medico legale e 9 poliziotti scortano 2 uomini che, ubriachi, hanno sepolto in un luogo imprecisato un loro amico. Cercano il cadavere. Dai dialoghi apparentemente banali emergono aspetti oscuri del delitto. Coprodotto e scritto dal regista con Ebru Ceylan e Ercan Kesal, offre molti spunti interessanti: un’autopsia in tempo reale; un’apparizione magica; il tema del suicidio come punizione. Distribuisce Parthénos.

 C'era una volta in Anatolia
(2011) on IMDb