Un film di Rainer Werner Fassbinder. Con Ingrid Caven, Volker Spengler, Gottfried John Titolo originale In einem Jahr mit 13 Monden. Drammatico, durata 124′ min. – Germania 1978. – VM 14 – MYMONETRO Un anno con 13 lune valutazione media: 3,00 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Gli ultimi 5 giorni prima del suicidio del transessuale Elvira/Erwin che rievoca il suo passato. Colpito dal suicidio, avvenuto nell’estate del ’78, dell’amico/amante Armin Meier, Fassbinder lo girò in 25 giorni, curandone anche la fotografia. Meditazione sulla liceità del suicidio, è uno dei suoi film più sconsolati, personali e aspri contro la società. Da citare almeno la sequenza del mattatoio e quella in cui la protagonista è costretta a parodiare un film di Jerry Lewis. Il titolo si riferisce alla credenza che negli anni lunari con 13 lune (tra cui il 1978) le persone molto sensibili sono soggette a profonde depressioni.
Category: Jerry Lewis
Un film di Frank Tashlin. Con Shirley MacLaine, Dean Martin, Jerry Lewis Titolo originale Artists and Models. Commedia, durata 109′ min. – USA 1955. MYMONETRO Artisti e modelle valutazione media: 3,83 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Basata su una commedia di Michael Davidson e Norman Lessing, la sceneggiatura _ scritta dal regista con Hal Kanter e Herbert Baker _ subì molte correzioni dalla commissione di autocensura per i suoi sottintesi erotici. Anche perciò risulta un po’ squinternata pur nella ricchezza delle sue gag comiche. Al suo 2° film S. MacLaine tiene testa a J. Lewis sul suo stesso terreno, specialmente nello sketch della scala dove gli fa la corte, cantando Enamorada, già eseguita prima da Dean Martin. 14° film della coppia Lewis-Martin, è uno dei più pimpanti. 1° film in Vistavision di Tashlin che ne fa un uso magistrale nella definizione del Technicolor (Daniel Fapp).
Un film di Terence Fisher. Con Christopher Lee, Paul Massie, Dawn Addams, David Kossoff, Francis De Wolf, Norma Marla. Titolo originale The Two Faces of Dr. Jekyl. Horror, durata 88 min. – Gran Bretagna 1960. MYMONETRO Il mostro di Londra valutazione media: 2,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Il dottor Henry Jekyll (Paul Massie) sta compiendo esperimenti sulla natura umana, la moglie Kitty (Dawn Addams) è rassegnata a essere trascurata dal marito e l’amico Paul Allen (Christopher Lee) si fa vivo solo per bussare a quattrini. Tutto cambia quando Jekyll sperimenta su se stesso la sua nuova invenzione, diventando Mr. Hyde (sempre Paul Massie). Punto di partenza è ovviamente l’opera letteraria di Robert Louis Stevenson, ma Fisher, invece di presentare un Jekyll buono e un Hyde orrido e scimmiesco, ribalta ambiguamente le carte dipingendo un Jekyll gretto e imbelle in contrasto con un Hyde bello, con solamente una strana luce negli occhi azzurri a testimoniare la sua diversità (un procedimento simile verrà seguito da Jerry Lewis per il suo divertente #Vedi#Le foli notti del dottor Jerryl). Il Male non viene più rappresentato dal brutto e dall’animalesco, ma dal bello e dall’aristocratico, e il Bene, in fondo, non esiste. La prediletta ambientazione vittoriana fornisce a Fisher il pretesto per una precisa rappresentazione dell’aristocrazia inglese da lui spesso raffigurata, anche in altri film, come corrotta e crudele. Purtroppo, non è possibile definire questo film un capolavoro perché la geniale intuizione che ne è alla base viene in parte sprecata da una trama sviluppata in modo banale. Buona l’interpretazione di Paul Massie nel doppio ruolo
Un film di John McTiernan. Con Omar Sharif, Antonio Banderas, Diane Venora, Vladimir Kulich, Bennis Storhoi. Titolo originale The 13th Warrior. Fantascienza, durata 127′ min. – USA 1999. MYMONETRO Il 13° guerriero valutazione media: 2,89 su 21 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Nel 922 d.C. Ahmad ibn Fadlan, poeta alla corte di Baghdad, è costretto ad arruolarsi con dodici guerrieri vichinghi che tornano in patria per difendere il re normanno Hrothgar contro un’orda feroce di Wendol, cannibali tatuati e cacciatori di teste, travestiti da orsi o cinghiali. Dal romanzo Eaters of the Dead (Mangiatori di morti, 1976) di Michael Crichton, J. McTiernan, specialista di cinema d’azione, ha cavato un notturno film epico-avventuroso da 85 milioni di dollari, rimodernato con effetti speciali e risvolti orrorifici, girato nel 1998 in esterni della British Columbia. Adattato da William Wisher e Warren Lewis, rimase bloccato per un anno per insanabili contrasti tra il regista e Crichton, uno dei produttori. Pur non privo qua e là di pagine suggestive, soccombe sotto il peso di troppe e contraddittorie intenzioni in cui la partitura musicale del vecchio Jerry Goldsmith (1929) cerca vanamente di mettere ordine. Si distingue, comunque, dalla stereotipata spettacolarità hollywoodiana per un’insolita nota filoaraba, non priva di accenti ironici, al servizio del protagonista
Un film di James Mangold. Con Joaquin Phoenix, Reese Witherspoon, Ginnifer Goodwin, Robert Patrick, Shelby Lynne, Dan John Miller. Titolo originale Walk the Line. Biografico, durata 136 min. – USA 2005. uscita venerdì 17 febbraio 2006. MYMONETRO Quando l’amore brucia l’anima valutazione media: 3,55 su 61 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Costante come un treno, tagliente come un rasoio, Johnny Cash non ha mai rinunciato a cavalcare il proprio destino, a costo di esserne disarcionato. Questo ritratto biografico ripercorre la vita del mito, dall’infanzia nel countryside al servizio militare, dagli esordi, quando il rock’n’roll era una questione di scintille, al concerto del ’68 nella prigione di Folsom. Quando l’onda del successo è impetuosa e il talento rischia di seppellire l’uomo, l’amore per June Carter può essere insieme dannazione e salvezza. Dai campi di cotone dell’Arkansas a idolo delle folle d’america, la parabola del “man in black” per eccellenza è un vortice di successi ed eccessi degno di una leggenda.
Tratto dall’autobiografia dello stesso Cash e dal libro “Man in Black”, Walk the Line riga dritto, consistente e godibile: un coinvolgente viaggio alle radici del rock che racconta l’uomo, ascesa agli inferi e ritorno, verso il raggiungimento di una dimensione consapevole. Una Whiterspoon perfetta affianca un Joacquin Phoenix, se non da Oscar, all’altezza del Dennis Quaid di Great Balls of Fire, gloriosa biopic di Jerry Lee Lewis della quale ci si sorprende a respirare nuovamente l’essenza. Il country non è mai stato così eccitante.
Un film di Norman Taurog. Con Fred Clark, Earl Holliman, Jerry Lewis, Joan Blackman, John Williams [II]. Titolo originale Visit to a Small Planet. Comico, Ratings: Kids+13, b/n durata 85′ min. – USA 1960. MYMONETRO Un marziano sulla Terra valutazione media: 2,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Un marziano, mandato sulla Terra per studiare usi e costumi, è ospitato da un giornalista e s’innamora di sua figlia. La pièce (1957) di Gore Vidal è trasposta da Taurog in modo meccanico. Solo Lewis riesce a farla funzionare offrendo qualche momento di comicità irresistibile.
Un film di László Benedek. Con Marlon Brando, Mary Murphy, Lee Marvin, Robert Keith, Jay C. Flippen. Titolo originale The Wild One. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 79′ min. – USA 1954. MYMONETRO Il selvaggio valutazione media: 3,82 su 11 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
A capo di una banda di teppisti in motocicletta, Johnny (Brando) sparge il terrore nella cittadina californiana di Wrighsville. Scoppia una rissa con una banda rivale e ci scappa il morto. La sequenza iniziale dei Black Angels, con Brando nel fulgore dionisiaco e tetro dei suoi trent’anni, che avanzano come un minaccioso squadrone di cavalieri teutonici, è uno degli incipit memorabili del cinema hollywoodiano. Tutto il resto gli è inferiore. Fu l’antesignano della moda dei biker movie che fiorì negli anni ’60. Prodotto da Stanley Kramer, è ispirato a un fatto di cronaca del 1947 quando quattromila soci di un club motociclistico si riunirono per 3 giorni a Hollister (California) seminando la paura tra gli abitanti. Ne riferì Frank Rooney nel racconto The Cyclists’ Raid, all’origine del film. Non ebbe un grande successo quando uscì, ma fece epoca. Proibito nella puritana Inghilterra fino al 1968. Brando in giubbotto di pelle nera divenne un’icona internazionale. Jerry Lewis lo parodiò in Il delinquente delicato, Kenneth Anger lo citò nel film d’avanguardia Scorpio Rising (1964). Scritto da John Paxton, fotografato da Hal Mohr con lenti speciali Garutso.
Un film di Frank Tashlin. Con Jill St John, Ray Walston, Jerry Lewis Titolo originale Who’s Minding the Store?. Comico, durata 90′ min. – USA 1963. MYMONETRO Dove vai sono guai valutazione media: 2,79 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Di mestiere accompagna i cani a passeggio, sentimentalmente è legato a una commessa che, in realtà, è ricchissima, ma lui non lo sa. È il settimo film di J. Lewis con la regia di Tashlin, e uno dei più squilibrati. Ma le sequenze buffe non mancano tra cui, buffissima, quella in cui Lewis cerca di vendere scarpe a una lottatrice. E i numeri di Tashlin, geniale coordinatore di disordini, non mancano: la macchina da scrivere, l’aspirapolvere, il golf.
Un film di John Rich. Con Tony Curtis, Thelma Ritter, Jerry Lewis, Dany Saval. Commedia, durata 102 min. – USA 1965. MYMONETRO Boeing Boeing valutazione media: 2,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Un giornalista americano a Parigi, combinando ingegnosamente i vari piani di volo di tre sue amiche hostess, riesce ad averle regolarmente nel proprio letto senza che le tre lo sappiano. L’arrivo di un amico dall’America, più qualche imprevisto nel traffico aereo internazionale, metteranno il furbacchione in serio imbarazzo: dovrà ripiegare forzatamente su una sola delle tre.
Un film di George Marshall. Con Dean Martin, Jerry Lewis, Pat Crowley, Marie Miller Titolo originale Money from Home. Commedia, durata 100 min. – USA 1953. MYMONETRO I figli del secolo valutazione media: 2,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Nell’ambiente delle corse di cavalli, Nelson, un allibratore di dubbia fama, viene ricattato da un gangster e costretto a losche azioni ai danni della giovane Phillis Leigh e del cavallo di sua proprietà, ma Nelson si innamora di Phillis e passa dalla sua parte.
Un film di Jerry Lewis. Con Jerry Lewis, Bob Clayton, Alex Jerry Titolo originale The Bellboy. Comico, b/n durata 72 min. – USA 1960. MYMONETRO Ragazzo tuttofare valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Il film punta sull’abilità mimica di Jerry Lewis in veste di lift d’albergo, un pasticcione pieno di buone intenzioni, cui tocca venire incontro ai capricci dei clienti, portare a spasso cagnolini eccetera. La trama è debole.
Regia di Martin Scorsese. Un film Da vedere 1983 con Robert De Niro, Tony Randall, Jerry Lewis, Shelley Hack, Diahnne Abbott, Sandra Bernhard. Cast completo Titolo originale: The King of Comedy. Genere Commedia – USA, 1983, durata 109 minuti. – MYmonetro 3,52 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Convinto di essere un grande comico misconosciuto, giovanotto sequestra un celebre presentatore televisivo con l’aiuto di un’amichetta, squinternata e fanatica come lui, per costringerlo a dargli spazio nel suo show. Sei anni di carcere, ma va in prima pagina. De Niro sopra le righe e Lewis sotto in questa livida commedia impregnata di tristezza nera e di malinconiche riflessioni sulla paranoia, i riti tribali di massa, il feroce rampantismo della gente in TV. Un insuccesso che fa onore a Scorsese.
Un film di Jerry Lewis. Con Brian Donlevy, Renée Taylor, Jerry Lewis, Dick Wesson Titolo originale The Errand Boy. Comico, durata 92 min. – USA 1961. MYMONETRO Il mattatore di Hollywood valutazione media: 2,96 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Jerry Lewis ha la parte di un fattorino impiegato presso una casa cinematografica. Per le sue mille sbadataggini sta per essere licenziato. Ma un giorno, con una “gaffe” più clamorosa delle altre, suggerisce al regista di impiegarlo come attore nei film comici.
Un film di Jerry Lewis. Con Jerry Lewis, Stella Stevens, Del Moore, Kathleen Freeman, Henry Gibson. continua» Titolo originale The Nutty Professor. Commedia, durata 107 min. – USA 1963.
Tema della vicenda è uno sdoppiamento di personalità di cui è ora vittima, ora eroe uno scienziato dal carattere arrendevole. Ma lo sdoppiamento è provocato dallo stesso scienziato.
Un film di Jerry Lewis. Con Neil Hamilton, Jerry Lewis, Sebastian Cabot Titolo originale The Family Jewels. Comico, durata 100 min. – USA 1965.
Dina è rimasta orfana e deve scegliere un secondo padre fra i sei fratelli del genitore morto. Prima di arrivare alla decisione finale ci saranno molte complicazioni.
Regia di Emir Kusturica. Un film Da vedere 1992 con Johnny Depp, Jerry Lewis, Faye Dunaway, Lili Taylor, Vincent Gallo, Paulina Porizkova. Cast completo Genere Fantastico – USA, 1992, durata 140 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,44 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Un giovanotto (J. Depp) di New York è chiamato in Arizona dallo zio Leo (J. Lewis) che vuole insegnargli la fede nei pilastri del modo americano di vivere. Axel, invece, s’innamora di una bizzarra donna matura (F. Dunaway) che potrebbe essere sua madre e di cui condivide il sogno di volare su un velivolo senza motore, e fa amicizia con altri irregolari. Gli hanno rimproverato di essere autoindulgente, prolisso, tedioso, troppo stravagante, troppo originale, ondivago, impervio nel suo onirico surrealismo. L’hanno elogiato quasi per gli stessi motivi, e inoltre per la splendida direzione degli attori (i sorprendenti L. Taylor e V. Gallo, ma anche una Dunaway in gran forma e un Lewis insolito). Morale: se volete vedere qualcosa di diverso, è il film per voi. In un primo tempo distribuito in Italia come Il valzer del pesce freccia senza successo. Rimesso in circolazione nel 1998 col titolo originale.
Un film di Peter Chelsom. Con Oliver Reed, Jerry Lewis, Oliver Platt, Lee Evans. Titolo originale Funny bones. Commedia, durata 126 min. – USA 1994.
Tommy, figlio di un comico molto celebre, aspira a percorrere le vie paterne. Torna nei luoghi in cui è nato e scopre di avere un fratellastro molto più divertente di lui. Se il pubblico (e la critica) fossero anche solo un po’ diversi da quello che sono, questo film sarebbe entrato tra i primi cinquanta della stagione in cui è uscito. Invece nessuno si è accorto di questa opera molto “seria” sull’arte di far ridere. View full article »