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Locandina Il mistero del cadavere scomparso

Regia di Carl Reiner. Un film con Steve Martin, Rachel Ward, Carl Reiner, Reni Santoni, George Gaynes. Titolo originale: Dead Men Don’t Wear Plaid. Genere: Commedia, Giallo, Parodia. Paese: USA. Anno: 1982. Durata: 89 min. Consigliato a: Per tutti. Valutazione IMDb: 6.8.

Il detective privato Rigby Reardon, investigatore dall’aria disincantata ma dal cuore sensibile, viene ingaggiato dalla bellissima e misteriosa Juliet Forrest. Il suo compito è far luce sulla morte, apparentemente accidentale, del padre di lei, un rinomato scienziato che era anche un grande appassionato di formaggi. L’indagine si rivela subito intricata e piena di personaggi loschi, conducendo Rigby a seguire una lista di nomi che si trasforma rapidamente in una serie di vittime. L’investigatore si ritrova così coinvolto in un complotto internazionale che va ben oltre il semplice omicidio.

Questa pellicola è una brillante e affettuosa parodia del genere noir classico degli anni ’40. L’innovazione tecnica e stilistica più significativa risiede nell’audace utilizzo del “mash-up” cinematografico: il protagonista, interpretato da Steve Martin, interagisce direttamente con spezzoni e personaggi di circa due dozzine di film noir classici, integrando perfettamente la recitazione di Martin con leggende come Humphrey Bogart, James Cagney e Joan Crawford, grazie a un meticoloso lavoro di montaggio. I temi trattati sono la satira della figura del detective duro e delle trame labirintiche del noir. La regia di Carl Reiner è un esercizio di stile riuscitissimo, che omaggia il passato pur creando un’opera profondamente comica e originale. L’interpretazione di Steve Martin, costantemente in bianco e nero e con un linguaggio visivo d’epoca, è il pilastro del film. Il suo impatto culturale è notevole per aver elevato la tecnica del montaggio di repertorio a forma d’arte umoristica e per essere un punto di riferimento per le parodie cinefile successive.

Teresa la ladra - Minerva Pictures

Regia di Carlo Di Palma. Un film con Monica Vitti, Michele Placido, Stefano Satta Flores, Isa Danieli, Carlo Delle Piane. Genere: Commedia, Drammatico. Paese: Italia. Anno: 1973. Durata: 125 min. Consigliato a: Da 13 anni. Valutazione IMDb: 6.9.

Il film ripercorre l’odissea grottesca e amara di Teresa Numa, una giovane donna nata ad Anzio in una famiglia povera e numerosa, che durante il periodo fascista è costretta ad abbandonare la casa paterna in cerca di lavoro. Dopo un susseguirsi di impieghi precari, diventa madre, si sposa e resta vedova di guerra, ritrovandosi a vivere di espedienti e piccoli furti nella Roma del dopoguerra. La sua esistenza errabonda la conduce in un vortice di incontri con uomini diversi, ma anche a periodi di detenzione in carcere e persino in manicomio, in una continua e faticosa lotta per la sopravvivenza.

L’opera è un drammatico racconto popolare che si inserisce nel solco della commedia all’italiana, ma ne accentua i toni malinconici e la critica sociale. I temi centrali sono la condizione della donna, la marginalità e la difficoltà di un’esistenza priva di stabilità in un’Italia in rapido cambiamento. La regia di Carlo Di Palma, qui alla sua opera prima, è formalmente solida, con una fotografia curata che cattura il contrasto tra la violenza degli eventi e la resilienza del personaggio. L’elemento di maggiore spicco è la performance di Monica Vitti che, con la sua ineguagliabile abilità nel mescolare il comico e il tragico, conferisce al personaggio di Teresa una profondità e un’umanità struggenti, facendone l’emblema della donna umile che lotta contro un destino avverso. Il film è importante culturalmente perché fornisce un ritratto sentito e privo di retorica della disillusione post-bellica e della lotta di classe.

Amore Sotto Coperta: Amazon.it: Carson,Day, Carson,Day: Film e TV

Regia di Michael Curtiz, Busby Berkeley (non accreditato). Un film con Doris Day, Jack Carson, Janis Paige, Don DeFore, Oscar Levant. Titolo originale: Romance on the High Seas. Genere: Commedia, Musicale, Sentimentale. Paese: Stati Uniti. Anno: 1948. Durata: 99 min. Consigliato a: Per tutti. Valutazione IMDb: 6.8.

Elvira e Michael Kent sono una coppia di coniugi innamorati ma afflitti da una gelosia reciproca e patologica. Quando Michael non può partire per la crociera del loro anniversario, Elvira decide di fingere di essersi imbarcata per ingelosirlo, mandando al suo posto la giovane e sconosciuta cantante Georgia Garrett. Nel frattempo, Michael, credendo la moglie in viaggio, assume l’investigatore privato Peter Virgil per spiarla. A bordo del lussuoso piroscafo diretto a Rio de Janeiro, Peter e Georgia, ignari l’uno dell’identità fittizia dell’altra, si incontrano e si innamorano, dando il via a una serie di equivoci e scambi di persona che coinvolgeranno anche lo spasimante di Georgia e il loro esuberante zio Lazlo.

Questo film, noto in Italia con il titolo Amore sotto coperta, è un vivace e divertente esempio della commedia screwball tinta di musical, ed è storicamente significativo per essere l’esordio cinematografico della leggendaria Doris Day, che qui dimostra subito il suo innato talento e carisma vocale e comico. Il film cavalca il tema classico dell’equivoco e della gelosia coniugale per costruire una trama ricca di ritmo e situazioni esilaranti, tipiche del suo regista Michael Curtiz, maestro dell’intrattenimento hollywoodiano. Nonostante la trama non sia particolarmente innovativa, la pellicola brilla per le eleganti scenografie da crociera, le musiche orecchiabili e i numeri musicali, con un tocco di esotismo che era molto in voga all’epoca. L’interpretazione corale è eccellente, con il cinismo autoironico di Jack Carson e l’umorismo nevrotico di Oscar Levant che fanno da perfetto contrappunto all’ingenuità solare di Doris Day, garantendo al film un posto solido nel panorama della commedia musicale anni Quaranta.

Risultato immagini per Bianco Rosso e Verdone

Regia di Carlo Verdone. Un film con Carlo Verdone, Irina Sanpiter, Elena Fabrizi, Mario Brega, Angelo Infanti. Titolo originale: Bianco, rosso e Verdone. Genere: Commedia, Comico, Road Movie. Paese: Italia. Anno: 1981. Durata: 109 min. Consigliato a: Per tutti. Valutazione IMDb: 7.4.

La storia è un road movie che si svolge lungo le autostrade italiane durante un weekend elettorale, seguendo le disastrose peregrinazioni di tre personaggi, tutti interpretati da Carlo Verdone, uniti dall’obiettivo di raggiungere il seggio. C’è Furio Zoccano, un marito torinese maniacale e ossessivo che terrorizza la moglie Magda con la sua pignoleria; Mimmo, un ingenuo e apprensivo giovanotto romano in viaggio con la burbera ma arguta Nonna Teresa, e Pasquale Ametrano, un emigrato meridionale dalla Germania, sempliciotto e sfortunato, che affronta un viaggio epico e catastrofico a bordo della sua sgangherata Alfasud rossa.

Considerato uno dei film più rappresentativi della comicità di Carlo Verdone e una pietra miliare della commedia italiana degli anni Ottanta, l’opera è un affresco satirico e amaro sull’italiano medio e sulle sue nevrosi, fissazioni e contraddizioni. Il tema dominante è il rapporto distorto tra l’individuo e il dovere civico, trasformato in una tragica farsa. La regia di Verdone, qui alla sua seconda prova, si dimostra ancora una volta impeccabile nel passaggio dalle gag pure alla malinconia più profonda, con una notevole capacità di sintesi visiva e di utilizzo degli spazi. Le interpretazioni di Verdone sono virtuosistiche, ma è l’indimenticabile prova di Elena Fabrizi (Nonna Teresa), premiata con un Nastro d’Argento, a infondere al film i suoi momenti più toccanti e autentici. La pellicola ha un immenso impatto culturale, grazie anche al personaggio iconico del camionista “Er Principe” e alle catchphrase entrate nel linguaggio comune, consacrandosi come un ritratto vivido e senza tempo di un’Italia in viaggio tra il grottesco e il patetico.

Locandina Al lupo al lupo

Regia di Carlo Verdone. Un film con Carlo Verdone, Francesca Neri, Sergio Rubini, Barry Morse, Giampiero Bianchi. Genere: Commedia, Drammatico. Paese: Italia. Anno: 1992. Durata: 108 min. Consigliato a: da 14 anni. Valutazione IMDb: 6.7.

Gregorio, DJ scapestrato e in perenne difficoltà economica, Vanni, pianista di successo ma emotivamente bloccato, e Livia, la sorella minore in crisi matrimoniale, sono tre fratelli molto diversi tra loro, con un rapporto segnato da vecchi rancori e gelosie mai sopite. Si ritrovano improvvisamente costretti a riunirsi quando il loro anziano padre, un eccentrico e celebre scultore, scompare dalla sua villa toscana senza lasciare tracce, se non un enigmatico biglietto. La forzata riunione dei tre fratelli si trasforma in un viaggio on the road alla ricerca del genitore, che li porta a confrontarsi con i luoghi della loro infanzia e, soprattutto, con i reciproci fallimenti e la vera natura del loro legame.

Il film rappresenta un’opera di transizione e un’incursione matura di Verdone nel registro agrodolce, focalizzandosi sul tema complesso e universale della famiglia e del conflitto fraterno, mediato dalla figura di un padre ingombrante e assente. La ricerca del padre scomparso è in realtà un pretesto per la ricerca di sé e per l’accettazione reciproca dei tre protagonisti. La regia è curata e ricca di atmosfere, valorizzata dalla fotografia di Danilo Desideri che esalta i paesaggi toscani, teatro ideale per l’intimità del dramma. L’interazione tra i tre attori principali è la vera forza del film: Verdone (Gregorio) e Rubini (Vanni) offrono un contrasto ben riuscito tra nevrosi e placidità, mentre Francesca Neri (Livia) porta sullo schermo l’elemento di crisi sentimentale. L’opera è stata un successo di critica, ottenendo il Nastro d’Argento per il miglior soggetto e la colonna sonora di Manuel De Sica, e viene ricordata come uno dei film più personali e sentiti di Verdone, capace di toccare corde emotive profonde pur mantenendo un equilibrio con la commedia.

Regia di Carlo Verdone. Un film con Carlo Verdone, Christian De Sica, Nancy Brilli, Eleonora Giorgi, Massimo Ghini. Genere: Commedia, Drammatico, Corale. Paese: Italia. Anno: 1988. Durata: 120 min. Consigliato a: da 14 anni. Valutazione IMDb: 7.2.

A quindici anni dal diploma, un gruppo di ex compagni di liceo si ritrova per una rimpatriata organizzata da Federica, una donna mantenuta. L’incontro avviene nella lussuosa villa del suo facoltoso amante, trasformandosi da momento di nostalgia in una vera e propria resa dei conti esistenziale. Nel corso della lunga serata emergono impietosamente le nevrosi, i fallimenti sentimentali, i problemi economici e le delusioni di una generazione che, invecchiando, ha visto svanire i sogni giovanili. Tra i vari personaggi, spiccano il professore frustrato e sfortunato Piero “Er Patata”, l’arricchito volgare Walter Finocchiaro, il politico corrotto Mauro Valenzani e l’eterno immaturo Tony Brando, ognuno alle prese con la dura realtà della mezza età.

Ispirato a un’esperienza personale di Verdone e in parte a Il Grande Freddo di Kasdan, questo film è considerato uno dei capolavori corali del regista romano e uno dei ritratti più cinici e dolorosi della borghesia italiana degli anni Ottanta. Il tema centrale è l’amara disillusione, il contrasto tra le promesse della gioventù e la cruda realtà della vita adulta, che per molti si è rivelata un fallimento morale ed economico. La regia è matura e complessa, capace di gestire con maestria un cast numeroso e variegato, dando a quasi venti personaggi lo spazio per svelare le proprie debolezze. L’opera è un’innovazione stilistica per Verdone, che abbandona quasi del tutto la comicità basata sulle singole gag per affrontare una commedia nera e di osservazione, dove la risata è spesso soffocata dall’amarezza. L’impatto culturale è stato notevole: il film ha creato personaggi e situazioni entrate nell’immaginario collettivo, offrendo una fotografia lucida e impietosa sulla fine delle illusioni di una generazione.

Regia di Carlo Verdone. Un film con Carlo Verdone, Regina Orioli, Paolo Triestino, Ines Nobili, Maria Assunta Salonia. Genere: Commedia, Comico, Satirico. Paese: Italia. Anno: 1998. Durata: 98 min. Consigliato a: da 14 anni. Valutazione IMDb: 5.7.

Il film ruota attorno ad Armando Feroci, un coatto romano arrogante e cialtrone, con la fissa di essere il figlio naturale di Elvis Presley e con un’esistenza improntata alla menzogna e alla superficialità. La sua vita sregolata viene ripercorsa a ritroso attraverso una lunga serie di flashback grotteschi e comici, innescati da una situazione drammatica in cui Feroci è coinvolto in un paese arabo. Tra le sue disavventure spicca il tentativo di seduzione di Martina, la giovane e non vedente moglie di suo fratello, che lo costringe a un confronto, seppur breve e distorto, con la realtà e con i propri fallimenti esistenziali, tra rimorchi maldestri e ambizioni politiche farsesche.

Con Gallo Cedrone, Verdone torna prepotentemente al suo repertorio di macchiette e alla commedia basata sul personaggio, concentrandosi sulla figura dell’italiano-medio più sgradevole e cialtrone. Il tema centrale è la vacuità e l’ignoranza dell’uomo contemporaneo, sempre alla ricerca di una facile scorciatoia o di una fama non meritata, rappresentato dal cinismo di Feroci. L’ambiziosa struttura narrativa, che procede per flashback a partire dalla condanna del protagonista, fatica a dare coesione a una carrellata di sketch che, pur contenendo lampi di comicità esilarante, non raggiunge la profondità malinconica dei suoi migliori lavori. La regia è funzionale al climax comico degli episodi, ma la critica ha spesso rilevato una disomogeneità nella qualità delle sequenze e una certa ripetitività di cliché già esplorati. Nonostante alcune battute e situazioni siano entrate nel linguaggio comune, l’opera è generalmente considerata uno dei film più deboli della filmografia di Verdone, un’occasione mancata per trasformare la pungente critica sociale in un affresco narrativo completamente convincente.

Risultati immagini per Mr. Robot

Ideata e quasi interamente diretta da Sam Esmail (creatore della serie). Una serie TV con Rami Malek, Christian Slater, Carly Chaikin, Portia Doubleday, Martin Wallström. Titolo originale: Mr. Robot. Genere: Drammatico, Thriller, Ciberpunk, Psicologico. Paese: Stati Uniti d’America. Anno: 2015-2019. Durata: 45-65 min (episodio). Consigliato a: Da 14 anni. Valutazione IMDb: 8.6/10.

La serie segue Elliot Alderson, un brillante ma instabile ingegnere informatico che lavora come esperto di sicurezza cibernetica per l’azienda Allsafe a New York. Elliot soffre di ansia sociale, depressione e paranoia, e il suo isolamento lo spinge ad hackerare le vite digitali delle persone per sentirsi in qualche modo connesso. La sua vita prende una svolta radicale quando viene reclutato da Mr. Robot, un misterioso anarchico-hacker, per unirsi alla “Fsociety”, un collettivo clandestino intento a far crollare la E Corp (chiamata in gergo “Evil Corp” da Elliot), il conglomerato multinazionale che ritiene responsabile di gran parte dei mali del mondo, compreso un evento traumatico del suo passato.

Mr. Robot è una delle serie più incisive e stilisticamente audaci del decennio, elogiata per la sua accuratezza nel ritrarre l’hacking e per l’analisi acuta delle disuguaglianze sociali e del potere delle corporation nell’era digitale. I temi centrali sono l’alienazione, la salute mentale (in particolare il disturbo dissociativo dell’identità), l’anticapitalismo e la manipolazione della percezione. La regia di Sam Esmail è magistrale, caratterizzata da inquadrature claustrofobiche e composizioni asimmetriche che riflettono lo stato d’animo paranoico del protagonista. Rami Malek offre una performance intensa e premiata, portando sullo schermo la fragilità e l’acuta intelligenza di Elliot. La serie si distingue per l’uso innovativo della narrazione inaffidabile e per la sua estetica ciberpunk, consolidando un notevole impatto culturale come riflessione critica sulla società contemporanea e sul confine sempre più labile tra realtà e illusione.

Regia di Ken Stephenson, Raymond Jafelice. Una serie con Jim Henshaw, Cree Summer, Paul Chihon, George Buza, Pam Hyatt. Titolo originale: Star Wars: Ewoks. Genere: Animazione, Fantascienza, Avventura, Fantastico. Paese: USA, Canada. Anno: 1985-1986 (Due stagioni). Durata: 11-22 min per episodio (totale 35 episodi). Consigliato a: Per bambini. Valutazione IMDb: 5.6 (Voto di riferimento per serie TV).

Ambientata prima degli eventi di Star Wars: Episodio VI – Il ritorno dello Jedi, la serie animata esplora la vita della tribù degli Ewok nella loro casa, la Luna boscosa di Endor. I protagonisti sono un gruppo di giovani Ewok, tra cui il coraggioso Wicket W. Warrick, la curiosa Kneesaa, e i loro amici Latara e Teebo. Le avventure si concentrano sulle loro interazioni quotidiane e sulle sfide che devono affrontare. Queste spaziano dalla ricerca di cibo e medicina all’esplorazione della foresta, fino al costante scontro con gli Gorz (creature nemiche) e con il malvagio e dispettoso Morag, la strega del dente nero, un’antagonista ricorrente che cerca di mettere in pericolo la tribù.

Ewoks è un prodotto d’animazione per bambini che si distacca nettamente dal tono epico e militare della saga principale, concentrandosi sull’elemento fantastico e tribale. Lo stile d’animazione 2D è tipico dei cartoni animati americani e canadesi degli anni ’80, con un character design morbido e colori vivaci per attrarre il pubblico più giovane. I temi principali sono l’amicizia, la magia della natura, il coraggio di fronte alle avversità e il senso di comunità. La critica ne riconosce l’importanza storica come parte del primo exploit di Star Wars nell’animazione per la TV, insieme a Droids. Tuttavia, è spesso percepita come semplicistica e poco rilevante per la macro-trama galattica, servendo principalmente a capitalizzare sulla popolarità dei personaggi visti ne Il ritorno dello Jedi. Nonostante la sua semplicità, la serie è un documento fondamentale per comprendere l’espansione del franchise in media più leggeri e per aver fornito una prima, seppur soft-canon, visione dettagliata della cultura e dei pericoli del mondo di Endor.

Regia di Dave Filoni, Simon Kinberg, Carrie Beck (Ideatori), Steward Lee, Bosco Ng, Melchior Zwyer, Steven G. Lee. Una serie con Taylor Gray, Vanessa Marshall, Freddie Prinze Jr., Tiya Sircar, Steve Blum. Titolo originale: Star Wars Rebels. Genere: Animazione, Fantascienza, Azione, Avventura, Drammatico. Paese: USA. Anno: 2014-2018 (Quattro stagioni). Durata: 22-25 min per episodio. Consigliato a: Da 10 anni. Valutazione IMDb: 8.0 (Voto medio per serie TV).

Ambientata circa quattordici anni dopo La vendetta dei Sith e cinque anni prima di Una nuova speranza, la serie narra l’emergere della cellula ribelle dell’equipaggio della nave stellare Ghost, in un periodo in cui l’Impero Galattico ha consolidato il suo potere e l’Ordine Jedi è stato quasi spazzato via. I protagonisti sono Kanan Jarrus, un Cavaliere Jedi sopravvissuto all’Ordine 66, e il suo impulsivo apprendista, il giovane Ezra Bridger, sensibile alla Forza, proveniente dal pianeta Lothal. Insieme a Hera Syndulla (pilota), Sabine Wren (esperta di esplosivi e Mandaloriana) e Garazeb “Zeb” Orrelios (Lasat), lottano contro l’oppressione Imperiale, operando inizialmente come un gruppo di fuorilegge e contrabbandieri, per poi diventare un pilastro dell’Alleanza Ribelle nascente.

Star Wars Rebels è una serie cruciale per il canone, fungendo da ponte narrativo tra le Guerre dei Cloni e la Trilogia Originale, e portando a compimento molte delle trame iniziate in The Clone Wars. La regia e la direzione creativa di Dave Filoni sono evidenti, utilizzando uno stile d’animazione più stilizzato e ispirato ai concept art di Ralph McQuarrie, conferendo alla serie un look nostalgico e distintivo. I temi principali sono la speranza nell’oscurità, l’importanza della famiglia (scelta e non di sangue) e la sopravvivenza della tradizione Jedi in esilio. L’opera è acclamata per la sua scrittura emotivamente profonda e per aver introdotto in modo eccezionale l’antagonista Grand’ammiraglio Thrawn, oltre ad aver riportato in scena con maestria personaggi classici come Darth Vader e Ahsoka Tano. La sua importanza storica risiede nell’aver dettagliato l’organizzazione della Ribellione e nell’aver affrontato il destino finale di alcuni personaggi amati, consolidandosi come una delle narrazioni più apprezzate e valide dell’era contemporanea di Star Wars.

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