Category: Chahine Youssef


Regia di Youssef Chahine. Un film con Youssef Chahine, Hind Rostom, Farid Shawqi, Hassan el Baroudi. Titolo originale: Bab el Hadid. Genere: Drammatico, Thriller, Noir – Egitto, Anno: 1958, durata 77 minuti. – voto su imdb: 7.5

Trama: Qinawi, un venditore di giornali zoppo, trova lavoro nella caotica stazione ferroviaria del Cairo. Ben presto sviluppa un’ossessione per Hannuma, una vivace venditrice di bibite che resiste alle attenzioni degli uomini e sogna di sposare Abu Siri, un forte e rispettato facchino impegnato nella lotta per i diritti dei lavoratori. Qinawi, respinto da Hannuma e accecato dalla gelosia, cade in un delirio che lo porterà a compiere un atto di violenza, scambiando un’altra donna per la sua amata.

Commento: “Cairo Station” è un’opera intensa e claustrofobica che immerge lo spettatore nella vibrante e complessa realtà sociale dell’Egitto degli anni ’50. Chahine, che interpreta anche il ruolo del protagonista, dipinge un ritratto inquietante della solitudine e del desiderio distorto, sullo sfondo di una stazione ferroviaria che pulsa di vita e di tensioni sociali. Il film, considerato un precursore del cinema noir arabo, mescola elementi di dramma psicologico e critica sociale, offrendo uno sguardo crudo e potente sulle dinamiche di potere e sulle frustrazioni individuali.

Cairo Station (1958) on IMDb

Chicca introvabile con questa qualità e subita

Regia di Youssef Chahine. Un film Da vedere 1997 con Nour El-SherifLaila ElouiMahmoud Hémeida. Titolo originale: Al Massir. Genere Drammatico – EgittoFrancia1997durata 135 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,00 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Chahine è considerato uno dei maestri del cinema africano, forse il più “avanzato” dell’intera cultura araba. Ha dovuto superare i settanta per avere un suo film distribuito in Italia e fortuna che aveva vinto un premio speciale a Cannes nel 1996. La storia è importante: nell’Andalusia del XII secolo, in mano agli arabi, a Cordoba, si scontrano i poteri dello sceriffo, degli integralisti e dei vari signorotti. Personaggio decisivo è il filosofo Averroè, che vive sul filo del rasoio e potrebbe finire sul rogo. I suoi allievi copieranno i suoi scritti e li metteranno in salvo. Opera davvero particolare, profonda, universale. “Tutte le volte che taglio una gola so di avvicinarmi al paradiso” dice un fanatico. Chiara affermazione di Chahine contro la tremenda e incomprensibile tragedia dell’integralismo. Ma la sua attenzione è ancora più larga, umana corale e individuale. Alla fine la sua soluzione è squisitamente islamica.

Destiny (1997) on IMDb
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