Category: Serie Tv Anni ’60


Risultato immagini per Star Trek: Serie Classica

Regia di Robert Butler, Marc Daniels, Joseph Pevney, Vincent McEveety, e altri. Una serie TV con William Shatner, Leonard Nimoy, DeForest Kelley, James Doohan, Nichelle Nichols. Titolo originale: Star Trek: The Original Series. Genere: Fantascienza, Avventura, Drammatico. Paese: USA. Anno: 1966-1969. Durata: 50 min circa (per episodio). Consigliato a: Per tutti. Valutazione IMDb: 8.4 (Voto per la serie completa).

La serie segue le audaci avventure del Capitano James T. Kirk e del suo equipaggio a bordo dell’astronave USS Enterprise (NCC-1701) durante la loro missione quinquennale per “esplorare strani, nuovi mondi; per cercare nuove forme di vita e nuove civiltà; per arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima”. L’equipaggio di punta include il Primo Ufficiale vulcaniano-umano Spock, il burbero ma compassionevole Dottor Leonard “Bones” McCoy, e i fedeli ufficiali Montgomery Scott, Uhura, Sulu e, successivamente, Chekov. L’ambientazione è il XXIII secolo, un futuro ottimistico in cui l’umanità ha superato la guerra e l’ingiustizia terrestre.

Star Trek: The Original Series è un pilastro della fantascienza, la cui importanza storica e culturale è incalcolabile. Prodotta in un’epoca di grandi tensioni sociali e razziali, la serie ha utilizzato il genere fantascientifico come allegoria potente per affrontare temi di attualità come la guerra fredda, il razzismo, l’etica e l’antimilitarismo, il tutto mascherato da avventura spaziale. Nonostante i limiti di budget visibili, la qualità della scrittura (spesso di alto livello) e la chimica ineguagliabile tra il cast principale, specialmente il trio Kirk-Spock-McCoy, hanno reso la serie indimenticabile. La regia, pur convenzionale per l’epoca, era funzionale al racconto, ma la vera innovazione fu il concetto di un equipaggio multirazziale e persino alieno a bordo della plancia, un messaggio progressista rivoluzionario per gli anni ’60. Il suo impatto ha generato un franchise multimiliardario e ha influenzato generazioni di scienziati e sognatori. È un classico imprescindibile, la scintilla originale da cui è nato tutto.

Regia di Leonardo Cortese. Una serie TV con Silvano Tranquilli, Franco Angrisano, Mario Bardella, Ennio Balbo, Patrizia Bissa. Titolo originale: I ragazzi di padre Tobia. Genere: Giallo, Avventura, Per ragazzi. Paese: Italia. Anno: 1968-1978. Durata: 50 min. Consigliato a: Per ragazzi. Valutazione IMDb: N/D.

Questa serie televisiva segue le vicende di Padre Tobia, un giovane parroco animato da uno spirito anticonformista e una passione per i fumetti e il Judo. La sua vita ruota attorno ai ragazzi scout della parrocchia, che coinvolge attivamente in svariate attività educative e ricreative. Con l’aiuto del sacrestano Giacinto e del suo gruppo di giovani, Padre Tobia si trova spesso a risolvere misteri e indagini di piccolo cabotaggio, fungendo da guida morale e pratica per i suoi protetti.

Lo sceneggiato si distingue per la sua chiara finalità pedagogica, veicolando valori come la lealtà, il coraggio e l’amicizia, tipici della narrativa d’avventura destinata a un pubblico giovanile. La regia di Leonardo Cortese è funzionale alla narrazione e al messaggio educativo, focalizzandosi sull’interazione tra i personaggi e sulla dinamica di gruppo. L’interpretazione di Silvano Tranquilli dona a Padre Tobia un’aura di modernità e dinamismo, rendendolo una figura di riferimento positiva e carismatica per i ragazzi. La serie, andata in onda per diverse stagioni nell’arco di un decennio, ha rappresentato un importante appuntamento per il pubblico infantile e pre-adolescenziale dell’epoca, configurandosi come uno dei primi esempi di fiction italiana con al centro temi legati al mondo dello scautismo e dell’educazione giovanile.

Regia di Vittorio Cottafavi. Una serie TV con Renato Rascel, Arnoldo Foà, Massimo Serato, Patrizia De Clara, Paolo Bonacelli. Titolo originale: I racconti di padre Brown. Genere: Giallo, Drammatico, Mistero. Paese: Italia. Anno: 1970-1971. Durata: 6 episodi (circa 60) min. Consigliato a: Per tutti. Valutazione IMDb: 7.3/10.

Questa miniserie televisiva Rai, tratta dagli omonimi racconti di G. K. Chesterton, presenta le vicende di Padre Brown, un umile e goffo prete cattolico di campagna con un’insospettabile acutezza investigativa e una profonda conoscenza dell’animo umano. Affiancato talvolta dal ladro pentito Flambeau, Padre Brown si muove nell’Inghilterra dei primi del Novecento, risolvendo misteri intricati e crimini apparentemente inspiegabili grazie a un approccio basato sulla psicologia e sulla morale anziché sulle deduzioni scientifiche classiche.

Lo sceneggiato è un eccellente esempio della qualità delle produzioni televisive Rai dell’epoca. Il tema centrale è la contrapposizione tra il crimine e la possibilità di redenzione, esplorata attraverso l’acume e l’umanità del protagonista. La regia di Vittorio Cottafavi, sebbene vincolata agli spazi e ai ritmi dello sceneggiato televisivo, è solida e pulita, valorizzando l’atmosfera e i dialoghi. L’interpretazione di Renato Rascel nel ruolo di Padre Brown è universalmente lodata: l’attore riesce a infondere nel personaggio l’innocenza esteriore e la saggezza interiore necessarie, creando un’icona televisiva immediatamente riconoscibile e amata dal pubblico. L’impatto culturale fu notevole, contribuendo a fissare nell’immaginario collettivo italiano il volto del prete-investigatore, anticipando di fatto un filone narrativo destinato a grande successo. L’opera è considerata un fedele e riuscitissimo adattamento della fonte letteraria, apprezzata per la sua cura dei dettagli e la capacità di tenere viva la suspense.

Regia di vari, tra cui Gene Reynolds, Bob Crane. Una serie con Bob Crane, Werner Klemperer, John Banner, Robert Clary, Richard Dawson. Titolo originale: Hogan’s Heroes. Genere: Commedia, Azione, Avventura. Paese: USA. Anno: 1965-1971. Durata: 25 min (per episodio). Consigliato a: Per tutti (TV-PG). Valutazione IMDb: 7.9.

La sitcom è ambientata nello Stalag 13, un campo di prigionia tedesco della Seconda Guerra Mondiale. Il colonnello Robert E. Hogan, un abile e carismatico ufficiale dell’aviazione americana, è il capo di un gruppo di prigionieri alleati che, all’insaputa degli ingenui e inetti ufficiali tedeschi, ha trasformato il campo in un’efficiente base operativa segreta per missioni di sabotaggio, spionaggio e supporto alla Resistenza. Gli antagonisti principali sono l’orgoglioso ma inetto Colonnello Wilhelm Klink, il comandante del campo, e il bonario ma corrotto Sergente Hans Schultz, entrambi completamente all’oscuro delle attività sovversive.

Gli Eroi di Hogan è una satira brillante che affronta con leggerezza i temi della guerra, della resistenza e della stupidità della burocrazia militare, concentrandosi sull’eterno scontro tra l’astuzia degli Alleati e l’inettitudine dei Nazisti. La serie si fonda sulla dinamica comica dei personaggi, in particolare sulla magistrale interpretazione di Werner Klemperer (Klink), che vinse diversi Emmy, e sul carisma di Bob Crane (Hogan). Pur girando intorno a un contesto bellico, l’innovazione stilistica della serie sta nell’aver trasformato il campo di prigionia in un palcoscenico per l’intrigo e la farsa, dove i prigionieri sono di fatto in controllo. Nonostante le critiche per aver trattato con umorismo un tema così delicato, la serie è stata un successo duraturo e un punto di riferimento per le sitcom belliche, affermandosi culturalmente grazie al suo umorismo e al suo formato di episodi autoconclusivi.

Ufo... annientate Shado, uccidete Straker... stop - Film (1972) -  MYmovies.it

UFO è una serie televisiva britannica di fantascienza, ideata nel 1969 da Gerry Anderson, prodotta nel biennio 196970 dallo stesso Anderson e da sua moglie Sylvia per essere trasmessa dalla TV britannica Independent Television (ITV), andata in onda nel biennio 1970-1971.
Si trattò della prima serie televisiva realizzata con attori veri da Gerry Anderson, che era stato fino ad allora autore e produttore di alcune serie TV di successo realizzate con marionette, tra le quali Stingray e Thunderbirds. Inizialmente indirizzata al mercato anglosassone, composta di 26 episodi della durata di 50 minuti ciascuno, UFO fu trasmesso in Gran Bretagna dal 1970 e subito dopo negli USA.
In un futuro non troppo lontano (un cartello presente nei titoli di testa ambienta la serie nel 1980; altri elementi in vari episodi la collocano entro il 1984) la Terra subisce incursioni da alieni.

Dal 1970 le autorità politiche e militari acquisiscono le prime prove certe delle incursioni degli extraterrestri[2]. Viene istituita un’organizzazione militare segreta: la SHADO (Supreme Headquarters Alien Defence Organisation, Comando supremo dell’organizzazione di difesa contro gli extraterrestri), il cui emblema è la figura di un uomo che proietta un’ombra e ombra in inglese si dice “Shadow”: da qui l’assonanza con il nome dell’organizzazione segreta.

UFO... annientare S.H.A.D.O. stop. Uccidete Straker... (1974) on IMDb

Regia di Irwin Allen, Harry Harris, Sobey Martin, Nathan Juran. Una serie con Gary Conway, Don Marshall, Deanna Lund, Don Matheson. Titolo originale: Land of the Giants. Genere: Fantascienza, Avventura. Paese: USA. Anno: 1968-1970. Durata: 51 min (a episodio). Consigliato a: Per tutti. Valutazione IMDb: 7.0.

L’equipaggio e i passeggeri della navicella suborbitale Spindrift, in rotta per Londra, si ritrovano catapultati in un’incredibile dimensione parallela dopo essere stati risucchiati da una tempesta spaziale. Atterrati su un pianeta simile alla Terra, scoprono di trovarsi in un mondo dove ogni cosa è gigantesca e gli esseri umani sono alti almeno quindici metri. L’equipaggio, composto da sette persone, dovrà lottare per sopravvivere e trovare un modo per tornare a casa, mentre cerca di evitare la cattura da parte degli abitanti, che considerano gli umani come piccole e fastidiose creature.

La Terra dei Giganti è una serie televisiva che ha segnato un’epoca, grazie a un’idea semplice ma di grande impatto visivo. La regia è funzionale e si concentra sulla spettacolarità degli effetti speciali, che all’epoca erano all’avanguardia e rendevano credibile l’enorme differenza di scala tra i protagonisti e il loro ambiente. La serie, creata da Irwin Allen, è l’ultimo suo lavoro di successo nel genere fantascientifico, dopo i cult Viaggio in fondo al mare e Lost in Space. I temi principali sono la lotta per la sopravvivenza, l’avventura e il senso di impotenza di fronte a una minaccia soverchiante. Nonostante una sceneggiatura a tratti ingenua e ripetitiva, la serie ha avuto un notevole impatto culturale, diventando un classico per tutti gli appassionati del genere e rimanendo nell’immaginario collettivo per la sua idea originale e per la qualità della sua produzione, che ha saputo creare un mondo credibile e affascinante.

Non avevo sostituito il link con la nuova versione migliore. Chiedo scusa a chi l’ha scaricata e consiglio di scaricare questa versione

Ai confini della realtà (1959) - Streaming, Trailer, Trama, Cast, Citazioni

Ai confini della realtà (The Twilight Zone) è una serie televisiva di genere fantascientifico trasmessa in tre diversi periodi dalla televisione americana. La serie classica, creata da Rod Serling e che vide tra gli sceneggiatori Richard Matheson, Charles Beaumont e Ray Bradbury, andò in onda dal 1959 al 1964, la seconda serie fu trasmessa dal 1985 al 1989, e la terza è andata in onda tra il 2002 e il 2003.

Seppure considerata fantascientifica, la serie in realtà esplorò raramente i temi classici della fantascienza, focalizzandosi invece su storie incentrate sulle vite di normali persone che venivano radicalmente cambiate dall’incontro con l'”ignoto”, con uno squarcio nella realtà che faceva diventare credibile anche l’impossibile.
Spesso, se non sempre con una morale finale, la serie contribuì a diffondere la fantascienza. Famosi i suoi switching endings, in cui la visuale dello spettatore veniva ribaltata con un colpo di scena finale che capovolgeva la prospettiva. Ogni episodio della serie è presentato da Serling, che introduceva lo spettatore nella vita di una persona che stava per cambiare per il suo ingresso nella zona “ai confini della realtà”.

 Ai confini della realtà
(1959) on IMDb

Edit 9 Luglio 2025: La Dall’Angelo Pictures ha pubblicato in italiano il cofanetto Ai confini della realtà – I tesori perduti, contenente lo speciale Twilight zone – Rod Serling’s Lost Classics e l’episodio della serie Westinghouse Desilu Playhouse intitolato The Time Element.

Tre nipoti e un maggiordomo (Family Affair) è una sitcom statunitense andata in onda tra il 1966 e il 1971

L’ingegnere civile e scapolo Bill Davis tenta di allevare i bambini orfani di suo fratello Bob (morto in un incidente d’auto circa un anno prima dell’ambientazione temporale del primo episodio) nel suo lussuoso appartamento di New York. Davis può contare sull’aiuto del signor Giles French, una sorta di maggiordomo, balia e tuttofare che condivide con il padrone di casa la responsabilità di prendersi cura della quindicenne Cissy e dei due gemelli di sei anni Jody e Buffy. I cinque vivono al 600 della 62ª strada a Manhattan (l’indirizzo viene fornito da French quando iscrive Buffy e Jody alla scuola).

Family Affair (1966) on IMDb

Gli episodi mancanti non li ho trovati, non richiedetemeli.

I mostri – Episodio 26 (Serial tv)

I mostri (The Munsters) è una situation comedy brillante con elementi horror prodotta negli Stati Uniti e andata in onda per la prima volta dal 24 settembre 1964 sul network statunitense CBS

I protagonisti della serie televisiva sono una famiglia di mostri che vive in un sinistro maniero come una qualsiasi famiglia americana. I membri di questa bizzarra famiglia sono il padre Herman, una sorta di mostro di Frankenstein che fa sentire la sua forza così come impone l’ordine nella casa; la madre Lily, una specie di vampira ricalcata sul modello della famosa Bride of Frankenstein; il nonno, un vampiro vestito nella “classica” tenuta resa famosa da Bela Lugosi; il figlio Eddie Wolfgang, lupo mannaro, e la nipote Marilyn, l’unica ragazza “normale” della famiglia in tutti i sensi.

The Monsters (1963) on IMDb
L'Odissea in tv e al cinema – MASSIMO EMANUELLI

Odissea, sottotitolato Le avventure di Ulisse, è uno sceneggiato televisivo a puntate coprodotto e trasmesso dalla RAI nel 1968, basato sull’omonimo poema di Omero.

Fu diretto da Franco Rossi, insieme con Piero Schivazappa e a Mario Bava. È stato uno degli sceneggiati RAI di maggior successo, per il livello di spettacolarità superiore a quello delle precedenti produzioni televisive. Di rilievo il cast, tra cui spiccano Bekim Fehmiu nel ruolo di Ulisse e Irene Papas nel ruolo di Penelope.

Traduzione dal greco dell’Odissea di Omero a cura di Rosa Calzecchi Onesti. Musiche di Carlo Rustichelli, le scenografie sono di Luciano Ricceri, i costumi su disegni di Dario Cecchi sono realizzati da Mario Carlini. Effetti speciali a cura di Mario Bava e Carlo Rambaldi. Mario Bava diresse l’episodio di Polifemo; al suo fianco, come aiuto regista, il figlio Lamberto Bava (non accreditato).

Location principale furono gli studi cinematografici di Dino De Laurentiis, a Roma, mentre le riprese in esterna si svolsero prevalentemente in Jugoslavia[1][2].

Odissea (1968) on IMDb

Edizioni in DVD
Nel 2002 la Elleu Multimedia lanciò in DVD due cofanetti contenenti ciascuno quattro puntate restaurate e rimasterizzate con biografie e filmografie negli extra. All’inizio di ciascun DVD vi è un prologo che narra le ragioni della guerra di Troia e nel secondo disco il viaggio e l’aspetto multiforme di Ulisse.

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