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Locandina La sposa turca

Un film di Fatih Akin. Con Birol Ünel, Sibel Kekrilli, Catrin Striebeck, Cem Akin, Hermann Lause.Titolo originale Gegen die Wand-Head On. Drammatico, durata 123 min. – Germania 2004. – Bim Distribuzione uscita venerdì 22 ottobre 2004. MYMONETRO La sposa turca * * * 1/2 - valutazione media: 3,49 su 35 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Amburgo. Dopo aver tentato il suicidio Cahit incontra Sibel che ha seguito un percorso analogo. Sono entrambi di origine turca ma vivono da molti anni in Germania. Sibel vuole uscire dalla sua famiglia in cui i maschi comandano e propone a Cahit di sposarla. Lei avrà così una copertura per vivere una vita libera anche sul piano sessuale. Ma il ruvido Cahit pian piano se ne innamora al punto di mettere a repentaglio la propria libertà.
È un film diviso in capitoli questo di Akin ma a compiere questa scansione non sono dei cartelli o delle dissolvenze in nero. Un’orchestra con una cantante sulle rive del Bosforo separa le parti in cui il film viene suddiviso. Questa immagine, con la relativa colonna sonora, sottolinea il forte richiamo alle origini dei due protagonisti. Come è noto la Germania è la nazione in cui risiede il maggior numero in assoluto di turchi emigrati e il film ci mostra uno spaccato delle loro vite per poi, a vicenda impostata, trasferirsi a Istanbul. A una prima parte amburghese attenta a fondere, con uno stile da videoclip, modernità e radici culturali ed etniche ne succede una più personale e distesa.
Al montaggio ritmato seguono ampi piani sequenza che consentono al personaggio di Sibel di palesarsi nella sua irrequieta ricerca di un equilibrio sempre difficile da raggiungere. Sta in questo l’originalità di Akin, nel saper offrire alla storia dei ritmi differenti facendoci ‘sentire’ come il prima e il dopo dell’evento che vede Cahit protagonista siano due modi di porsi dinanzi alla vita e alla possibilità di un desiderio amoroso con delle prospettive completamente diverse. L’impresa riesce grazie anche all’intensa interpretazione di Sibel Kekrilli, la sposa del titolo.

Regia di Fatih Akin. Un film Da vedere 2017 con Diane KrugerDenis MoschittoJohannes KrischSamia Muriel ChancrinNuman AcarCast completo Titolo originale: Aus dem Nichts. Genere Drammatico, – GermaniaFrancia2017durata 100 minuti. Uscita cinema giovedì 15 marzo 2018 distribuito da Bim Distribuzione. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,11 su 10 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Germania. La vita di Katja cambia improvvisamente quando il marito Nuri e il figlio Rocco muoiono a causa di un attentato. La donna cerca di reagire all’evento e trova in Danilo Fava, avvocato amico del marito, il professionista che la sostiene nel corso del processo che vede imputati due giovani coniugi facenti parte di un movimento neonazista. I tempi legali non coincidono però con l’urgenza di fare giustizia che ormai domina Katja.
Tra il 2000 e il 2007 in Germania sono stati commessi numerosi assassinii di persone di nazionalità non germanica da parte dell’NSU (Nationalsozialisticher Untergrund) una formazione neonazista che nel 2011 è stata finalmente incriminata con prove. Fino ad allora la tendenza era stata quella di attribuire le uccisioni a problematiche interne alle comunità etniche o alla delinquenza comune.

Regia di Fatih Akin. Un film con Baki DavrakNursel KöseHanna SchygullaTuncel KurtizNurgul YesilcayCast completo Titolo originale: Yasamin kiyisinda. Genere Drammatico, – GermaniaTurchia2007durata 122 minuti. Uscita cinema venerdì 9 novembre 2007 distribuito da Bim Distribuzione. – MYmonetro 2,89 su 15 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

4° lungometraggio di finzione di Akin, regista turco cresciuto in Germania ( La sposa turca ). In una vicenda ricca di rime e dominata dalla fatalità (2 omicidi colposi), che si sposta da Brema e Amburgo a Istanbul e ritorno, si muovono 6 personaggi (4 turchi e 2 tedeschi: 2 figlie, 2 madri, un padre e un figlio) in cerca di perdono e redenzione, giustizia e riconciliazione. La descrizione dei 2 mondi è critica con cautela, preoccupata dalla par condicio , come quella dei personaggi, che rifiuta il manicheismo. La simpatia dell’autore va, comunque, alle donne, specialmente alle 2 giovani, che si legano in un rapporto lesbico messo in immagini con tenerezza carica di erotismo. Stilisticamente tradizionale e qua e là convenzionale. In concorso a Cannes 2007, scritto e diretto da Akin, ebbe il premio per la migliore sceneggiatura e quello della giuria ecumenica. Il paradiso sarebbe l’occidente europeo.