Category: Film dal 2010 al 2019


Locandina italiana Argo

Un film di Ben Affleck. Con Ben Affleck, Bryan Cranston, Alan Arkin, John Goodman, Victor Garber. Titolo originale Argo. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 120 min. – USA 2012. – Warner Bros Italia uscita giovedì 8 novembre 2012. MYMONETRO Argo * * * 1/2 - valutazione media: 3,70 su 131 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Nel 1979, in seguito alla fuga negli Stati Uniti dello Scià iraniano Mohammad Reza Pahlavi durante la rivoluzione, l’ambasciata americana di Teheran fu presa d’assalto dai rivoluzionari e i suoi impiegati sequestrati per più di 400 giorni. Sei cittadini statunitensi riuscirono a fuggire di nascosto e trovare rifugio nella residenza dell’ambasciatore canadese, il quale, a proprio rischio e pericolo, concesse clandestinamente ospitalità e supporto.
Per riportare in patria i propri connazionali la CIA organizzò una missione di esfiltrazione particolarmente audace, ideata dall’esperto del campo Tony Mendez e coadiuvata da una vera produzione hollywoodiana. Basandosi su una sceneggiatura realmente acquistata dal sindacato sceneggiatori fu data l’illusione a tutti (soprattutto alla stampa, in modo che si producessero articoli in materia) che c’era l’intenzione di girare un film di fantascienza in Iran, così da poter ottenere dal Ministero della cultura iraniano il permesso di entrare ed uscire dal paese e, nel fare questo, poter portare via i sei ospiti dell’ambasciatore canadese spacciandoli per maestranze del film.
Il titolo del finto film in questione era Argo.

Argo (2012) on IMDb

Regia di James Franco. Un film Da vedere 2017 con James FrancoDave FrancoSeth RogenAlison BrieAri GraynorJacki WeaverCast completo Titolo originale: The Disaster Artist. Genere CommediaDrammatico, – USA2017durata 104 minuti. Uscita cinema giovedì 22 febbraio 2018 distribuito da Warner Bros Italia. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,18 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Greg è un aspirante attore, ancora incapace di lasciarsi andare, che rimane affascinato, durante una lezione, dalla libertà d’espressione e dalla carica emotiva di uno strano tizio di nome Tommy Wiseau. Greg diventa così il primo amico che Tommy abbia mai avuto e i due partono per cercare fortuna verso Los Angeles. Ma la fortuna è merce rara, e il sogno di fare cinema brucia dentro di loro, al punto che i due partoriscono l’idea folle di The Room: un film scritto diretto interpretato e prodotto da Tommy, passato alla cronaca come il film più brutto della storia del cinema.

The Disaster Artist (2017) on IMDb

Prima di vedere questo film consiglio di guardare “The Room

Caterpillar - Film (2010) - MYmovies.it

Regia di Kôji Wakamatsu. Un film Da vedere 2010 con Shinobu TerajimaSabu KawaharaKatsuyuki ShinoharaShima ÔnishiKeigo Kasuya. Titolo originale: Kyatapira. Genere Drammatico – Giappone2010, Valutazione: 3,50 Stelle, sulla base di 1 recensione.

1940. Durante la Seconda guerra sino-giapponese, il tenente Kadokawa è riportato a casa mutilato, sordomuto e ustionato in volto. La moglie Shigeko dovrà imparare a convivere con quel che resta di un eroe. Dal romanzo (1929) di Edogawa – Imomushi , in giapponese Il bruco – è una intensa e tremenda riflessione sull’insuccesso della politica marziale imperialista nipponica della prima metà del secolo scorso. Il protagonista, Tadashi, congedato con tanto di medaglie al valore e riconoscimenti sui giornali, dichiarato “Dio della guerra”, è un torso d’uomo cui mostrare riverenza al solo passaggio. Shigeko è lasciata da sola a confrontarsi con l’orrore della guerra e di un marito distrutto nel corpo e nell’anima. Ma la realtà che affiora è ben diversa: lei è l’unica a conoscerlo da prima della guerra, la sola ad aver subito le sue violenze domestiche e il suo machismo patriarcale e sfoga finalmente su di lui i suoi impulsi vendicativi. La Terajima premiata alla Berlinale come miglior attrice.

Kyatapirâ (2010) on IMDb

25/11 Il giorno dell’autodeterminazione – Mishima e i giovani-11・25自決の日 三島由紀夫と若者たち (11.25 Jiketsu no Hi: Mishima Yukio to Wakamonotachi) è un film del 2012 diretto da Kōji Wakamatsu. Il film ha partecipato alla sezione Un Certain Regard al Festival di Cannes 2012

Gli ultimi anni di vita di Yukio Mishima (Arata Iura), figura chiave della cultura giapponese del Novecento, dalla fondazione del gruppo paramilitare Tatenokai (Associazione degli Scudi) nel 1968 al suicidio rituale compiuto nel Ministero della Difesa giapponese il 25 novembre 1970.

11.25: The Day He Chose His Own Fate (2012) on IMDb

Regia di Frank Pavich. Un film Da vedere 2013 con Alejandro JodorowskyMichel SeydouxH.R. GigerChris Foss (II)Brontis JodorowskyCast completo Genere Documentario, – USA2013durata 90 minuti. Uscita cinema lunedì 6 settembre 2021 distribuito da ValmynWanted. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,53 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.


Nel 1975 dopo il successo di nicchia di El Topo e quello più clamoroso (specie in Europa) di La montagna sacra Alejandro Jodorowsky era il cineasta intellettuale più ricercato del mondo, aveva carta bianca e quello che voleva era realizzare il film più importante della storia del cinema, traendo spunto dai romanzi di Frank Herbert. Il suo Dune, doveva essere un film rivoluzionario in grado di cambiare la mentalità delle giovani generazioni fornendo nuovi modelli di riferimento. Per fare questo il regista aveva coinvolto (e ottenuto!) la partecipazione di un team incredibile che comprendeva i designer H.R. Giger, Moebius e Chris Foss oltre all’esperto di effetti speciali Dan O’Bannon, le musiche dei Pink Floyd e attori come David Carradine, Mick Jagger, Salvador Dalì e Orson Welles. A preproduzione finita e storyboard completo però è mancato il completamento del finanziamento da Hollywood e il film non si è mai fatto. Almeno non nella maniera in cui Jodorowsky l’aveva immaginato.

Come ricorda il regista Nicolas Winding Refn, amico personale di Alejandro Jodorowsky intervistato per il documentario, è impossibile determinare quanto e come sarebbe cambiato il concetto di blockbuster se alla fine degli anni ’70, quando questo tipo di modalità produttiva stava emergendo, il punto di riferimento del cinema d’intrattenimento fosse diventato il Dune immaginato dal regista messicano invece del Guerre Stellari di George Lucas.

Per anni questo Dune mai girato è stato l’oggetto definitivo del desiderio cinefilo, assieme al noto librone contenente tutto il film scena per scena, illustrato da Moebius, con gli inserti di costumi e scenografie di Giger. Il manualone è la base dalla quale Jodorowsky rievoca oggi il suo film, raccontando per filo e per segno come sarebbe dovuto essere ma soprattutto rievocando l’incredibile storia di come sia partita e poi naufragata questa produzione, come abbia convinto quelle incredibili personalità a lavorare con lui e come li abbia stimolati per due anni a dare il meglio su un progetto che non si è mai fatto.

Il risultato è un documentario esilarante, in cui Frank Pavich, è molto bravo a scandire l’esuberanza dell’84enne Jodorowsky, alternandola con i bozzetti e le interviste agli altri interpreti dell’avventura, condendo i resoconti di come sarebbero state girate le scene con la visualizzazione (più o meno animata) dei disegni che furono fatti all’epoca.

Un lavoro di montaggio acuto e ritmato che mette il cineasta in seconda posizione per far emergere Jodorowsky, grandissimo interprete di se stesso e narratore dalla splendida capacità di trasmettere la passione e l’intensità di una ricerca totalmente folle, che procede per aneddoti tra l’improbabile e l’incredibile. Forse l’unica possibile maniera di analizzare a freddo come nasca l’arte.

Jodorowsky's Dune (2013) on IMDb

Regia di Justin Kurzel. Un film con Marion CotillardMaurice RoëvesRoss AndersonJames Michael Rankin, Paul Ellard, Stephen McDade, Barrie MartinCast completo Titolo originale: Macbeth. Genere Drammatico, – Gran Bretagna2015durata 113 minuti. Uscita cinema martedì 5 gennaio 2016 distribuito da Videa. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 2,94 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Girando la 7ª versione cinematografica del più truce dramma di Shakespeare, il giovane regista australiano, al suo 3° LM, ha accuratamente evitato il confronto interpretativo con mostri sacri quali O. Welles, A. Kurosawa e R. Polanski, rimanendo fedele al testo shakespeariano, riprodotto nei dialoghi, e puntando tutte le sue carte sulla forma e sull’uso ben temperato della cinetecnologia: messinscena suggestiva e potente, ma anche storicamente realistica, e dunque sobria, che rende al meglio, con squisita raffinatezza estetica, i lunari e nebbiosi paesaggi, gli edifici (scenografia di Lauren Briggs-Miller, Nick Dent, Rebecca Milton, Marco Anton Restivo) e i costumi (di Jacqueline Durran), le selvagge e cruente battaglie della Scozia medievale. Decisive la fotografia di Adam Arkapaw, di vivida cupezza e la musica celtica di Jed Kurzel. Ma l’acqua della vita – in questo caso meglio sarebbe dire della morte – gli è infusa dalle intense interpretazioni di Fassbender e Cotillard, che si trasformano in posseduti dal male, e dall’altissimo livello di tutti gli altri attori, non per caso figli della grande tradizione teatrale inglese di impronta shakespeariana.

Macbeth (2015) on IMDb

Regia di Roman Polanski. Un film Da vedere 2013 con Emmanuelle SeignerMathieu Amalric. Titolo originale: Venus in Fur. Genere Drammatico, – FranciaPolonia2013durata 96 minuti. Uscita cinema giovedì 14 novembre 2013 distribuito da 01 Distribution. – MYmonetro 3,70 su 13 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

“E l’onnipotente lo colpì. E lo consegnò nelle mani di una donna”. È l’epigrafe di Venere in pelliccia , romanzo (1870) di Leopold von Sacher-Masoch, di tendenza erotica sadomasochistica, che un regista di mezza tacca sta cercando di mettere in scena in uno scadente locale periferico. Alle audizioni si presenta in ritardo Wanda, matura, volgare, malvestita più sado che maso, tutto il contrario di quella che il regista cercava. E poco alla volta tutto si mescola, realtà e finzione, i ruoli si capovolgono, regista e attore ma anche dominatore e dominata, uomo e donna. È un gioco di specchi – di nuovo di stampo teatrale – in cui Polanski fa recitare alla Seigner (sua moglie nella vita da 24 anni) molti ruoli in uno e Amalric (suo alter ego) le tiene testa, battuta dopo battuta, situazione dopo situazione. Humour grottesco, attori giusti, splendida fotografia (Pawel Edelman).

 Venere in pelliccia
(2013) on IMDb
Locandina italiana L'ora più buia

Regia di Joe Wright. Un film Da vedere 2017 con Gary OldmanKristin Scott ThomasLily JamesStephen DillaneRonald PickupCast completoTitolo originale: Darkest Hour. Genere Drammatico – Gran Bretagna2017durata 114 minuti. Uscita cinema giovedì 18 gennaio 2018 distribuito da Universal Pictures. Oggi tra i film al cinema in 1 sala cinematografica Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,49 su 62 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Gran Bretagna, 1940. È una stagione cupa quella che si annuncia sull’Europa, piegata dall’avanzata nazista e dalle mire espansionistiche e folli di Adolf Hitler. Il Belgio è caduto, la Francia è stremata e l’esercito inglese è intrappolato sulla spiaggia di Dunkirk. Dopo l’invasione della Norvegia e l’evidente spregio della Germania per i patti sottoscritti con le nazioni europee, la camera chiede le dimissioni a gran voce di Neville Chamberlain, Primo Ministro incapace di gestire l’emergenza e di guidare un governo di larghe intese. A succedergli è Winston Churchill, con buona pace di re Giorgio VI e del Partito Conservatore che lo designa per soddisfare i Laburisti.

Avevamo bisogno di un altro film su Winston Churchill? Probabilmente no ma davanti alla performance di Gary Oldman L’ora più buia è la benvenuta. L’Homburg di feltro, il grosso sigaro, il panciotto, la voce grassa, il corpo goffo, il whisky (sempre) alla mano, il mumblingpermanente, lo rendono una sfida irresistibile per qualsiasi attore. Se sei un artista di eminenza e hai raggiunto l’età e la rotondità necessarie allora non puoi sottrarti dall’interpretarlo. Incarnare Winston Churchill per un attore è un rito di passaggio, un privilegio non privo di responsabilità. Richard BurtonAlbert FinneyMichael GambonTimothy SpallViktor Stanitsyn (ben quattro volte), John LithgowBrian Cox, per citare soltanto gli esempi più celebri, si sono alzati uno dopo l’altro nella Camera dei Comuni a pronunciare uno dei suoi celebri discorsi, a dettare altrettante celebri lettere, a masticare il tabacco, a ringhiare il proprio disappunto al nemico ai microfoni di Radio Londra.

Darkest Hour (2017) on IMDb

Regia di David Cronenberg. Un film Da vedere 2014 con Julianne MooreMia WasikowskaJohn CusackRobert PattinsonOlivia WilliamsCast completo Genere Drammatico, – CanadaUSA2014durata 111 minuti. Uscita cinema mercoledì 21 maggio 2014 distribuito da Adler Entertainment. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 – MYmonetro 3,14 su 9 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Galleria di personaggi che si incrociano nella Hollywood dei tempi nostri: una misteriosa ragazza deturpata nel volto e nel corpo dalle cicatrici di terribili ustioni, un affascinante autista che però è aspirante attore e sceneggiatore, un ragazzino protagonista di una mediocre serie TV molto popolare, figlio di uno psicologo, e una bellissima diva sul viale del tramonto all’inseguimento del ruolo agognato, figlia a sua volta di una nota attrice. Belli, ricchi, soli e infelici, usciti dalla penna di Bruce Wagner, autore di libri che illustrano con surreale e crudele humour l’inferno di un ambiente che conosce fin troppo bene. Non è un film di Cronenberg, è un film che Cronenberg ha diretto: seppur privo di giudizi moraleggianti e di facile ironia, manca dell’intensità, della forza che coinvolge, emoziona e atterrisce, riducendosi a essere “un melodramma a fosche tinte sessuali… un dramma sulle devastazioni inflitte e subite nella ricerca sfrenata del successo, una versione “nera” dell’ambiente caro a Sofia Coppola” (G. Molteni).

Maps to the Stars (2014) on IMDb

Regia di Ivan Cotroneo. Un film Da vedere 2016 con Rimau Grillo Ritzberger, Valentina RomaniLeonardo PazzagliThomas TrabacchiSusy LaudeGiorgio MarchesiCast completo Genere Drammatico, – Italia2016durata 101 minuti. Uscita cinema giovedì 31 marzo 2016 distribuito da Lucky Red. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,44 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Lorenzo, gay spavaldo, Blu, disinibita provocatrice, e il bel tenebroso Antonio sono i 3 diversamente diversi di una III liceo di Udine. Bollati dai compagni come “il frocio”, “la troia” e “il ritardato”, fanno comunella e gli rendono pan per focaccia. Ma Lorenzo s’innamora di Antonio, che invece ama Blu, che però è fidanzata con un universitario. Cotroneo ha messo in immagini il suo romanzo omonimo del 2010, modificandolo nella sceneggiatura con l’aiuto di Monica Rametta. Ne è sortito un teen movie musicale e grottesco che ha il pregio di documentare e denunciare l’omofobia, il sessismo e il bullismo che allignano nelle scuole italiane, ma il difetto di abbandonarsi a un estetismo eclettico che accumula, senza amalgamarli, generi, riferimenti e stili eterogenei. La gagliarda e onnipresente colonna sonora include i Blondie, i New Order, Lady Gaga, Mika. Originali coreografie di Luca Tommassini, fotografia impeccabile di Luca Bigazzi. 

One Kiss (2016) on IMDb

Terminator è un ciclo di film di fantascienza composto da sei pellicole, prodotte tra il 1984 e il 2019. Nella saga i Terminator sono cyborg assassini o semplici robot, ideati da intelligenze artificiali e supercomputer divenuti autocoscienti ed inviati nel passato per distruggere la resistenza umana.

Il regista di Terminator e Terminator 2 – Il giorno del giudizio è James CameronTerminator 3 – Le macchine ribelli è diretto da Jonathan MostowTerminator Salvation vede la regia di McGTerminator Genisys è diretto da Alan Taylor mentre Terminator – Destino oscuro è diretto da Tim Miller.

Nel 1984 venne distribuito il primo film Terminator (ambientato nello stesso anno), secondo film commerciale diretto da James Cameron. Nonostante il basso budget divenne ben presto un film di notevole successo e contribuì anche alle definitive consacrazioni al grande pubblico di James Cameron e Arnold Schwarzenegger, quest’ultimo attore già noto per aver interpretato due anni prima Conan il barbaro nell’omonimo film.

Il sequel Terminator 2 – Il giorno del giudizio, uscito nel 1991 (e ambientato però nel 1994), fu subito pubblicizzato come il film più costoso della storia del cinema, con un budget dichiarato di 100 milioni di dollari (in realtà 94[1], ne incassò poi oltre 500[2]). Da un punto di vista tecnologico Terminator 2 contribuì in modo rivoluzionario allo sviluppo della grafica computerizzata e in modo particolare all’utilizzo di un effetto digitale chiamato morphing.

Nelle intenzioni di Cameron, che era l’inventore del cyborg, la storia si sarebbe dovuta concludere con il T-800 che si distruggeva nella vasca di acciaio fuso. I produttori invece erano intenzionati a far tornare il T-800 ancora una volta in azione, a costo di affidare la direzione del film a un altro regista. Così Schwarzenegger, prima di candidarsi come governatore della California, tornò ad indossarne i panni nel 2003, con Terminator 3 – Le macchine ribelli (ambientato nel 2004), mentre la regia passò da Cameron a Jonathan Mostow. Al contrario di ciò che molti si sarebbero potuti aspettare, Cameron apprezzò pubblicamente il risultato ottenuto da Mostow.

Nel 2009 uscì il quarto episodio Terminator Salvation diretto da McG e ambientato in un futuro postapocalittico in cui gli umani combattono contro le macchine comandate da Skynet. Il film contiene numerosi riferimenti alla serie TV Terminator: The Sarah Connor Chronicles.

Nel 2015 è uscito Terminator Genisys che agisce come reboot della serie, alterando gli eventi del primo film con il ritorno di Arnold Schwarzenegger nel ruolo del Terminator il “Guardiano”.

Nel 2019 è uscito Terminator – Destino oscuro che agisce come sequel diretto di Terminator 2 – Il giorno del giudizio ignorando i capitoli successivi.

 Terminator
(1984) on IMDb

Regia di Sion Sono. Un film con Tak SakaguchiJun KunimuraShin’ichi TsutsumiFumi NikaidôHiroki HasegawaCast completo Titolo originale: Jigoku de naze warui. Genere Azione – Giappone2013durata 126 minuti. – MYmonetro 2,52 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Hirata sogna di diventare regista e, in attesa della sua grande occasione, gira ovunque con la sua videocamera interferendo con la vita privata di gente comune, così come di yakuza che si picchiano in strada. Una di queste occasioni porta lui e la sua troupe improvvisata a incrociare i propri destini con la guerra in corso tra i clan Muto e Ikegama, che a sua volta ruota attorno alla giovane Mitsuko, figlia del boss Muto e attrice mancata. Quando Muto assume Hirata per fargli girare il primo film con Mitsuko protagonista, l’incontro di queste vite parallele converge definitivamente.
Dopo un ingresso a pieno titolo nel novero degli autori più interessanti degli ultimi anni, grazie a opere come Himizu e Land of Hope, Sono Sion sembra volutamente giocare la carta dissacrante per sfuggire al cliché. Why Don’t You Play in Hell riprende un copione di quindici anni prima e sa inevitabilmente di progetto tenuto in naftalina per troppo tempo e solo frettolosamente rielaborato. 

 Why Don't You Play in Hell?
(2013) on IMDb
Locandina italiana Guilty of Romance

Un film di Sion Sono. Con Megumi Kagurazaka, Makoto Togashi, Miki Mizuno, Kanji Tsuda, Ryo Iwamatsu. Titolo originale Koi No Tsumi. Drammatico, durata 143 min. – Giappone 2011. – VM 18 – MYMONETRO Guilty of Romance * * * 1/2 - valutazione media: 3,50 su 2 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Nel quartiere dei love hotel di Tokyo, vengono rinvenuti due corpi. Indagando sulle persone scomparse, la detective Kazuko Yoshida si sofferma su due donne: Izumi, moglie impeccabile di un affermato scrittore e Mitsuko, docente di Letteratura all’università.
Ancora una volta Son Siono racconta l’atroce ambiguità della condizione umana nel Giappone contemporaneo, il disagio di un’intera società e la ricerca di un’impossibile catarsi, l’isolamento e la solitudine che si esprimono nella fuga nella prostituzione. Come in Suicide Club (2001), In Noriko’s Dinner Table (2005) in Love Exposure (2008) o nel più recente Cold Fish, la risposta all’alienazione è sempre paradossale.
Guilty of Romance sfodera da subito i toni dell’incubo con una brutale ferocia. Percorsi alieni, oscuri e deformi si generano nel seno di un Paese in cui accade troppo poco, in una società che prevede che tutto sia precostituito dall’inizio. Il Giappone è il sepolcro imbiancato suggellato dall’algida espressione della testa di un manichino che al suo interno marcisce e pullula di vermi; uno Stato che ha ingessato la parola e mutilato l’azione. Il castello agognato, ripetuta citazione kafkiana, rimane distante e inaccessibile. La ricerca di un senso sfocia nella negazione di un senso, non vi è percorso né volontà di cammino, poiché non esiste una destinazione.

 Guilty of Romance
(2011) on IMDb
Animali notturni - Recensione - Nocturno.it

Regia di Tom Ford. Un film Da vedere 2016 con Amy AdamsJake GyllenhaalMichael Shannon (II)Aaron Taylor-JohnsonIsla FisherCast completo Titolo originale: Nocturnal Animals. Genere ThrillerDrammatico, – USA2016durata 115 minuti. Uscita cinema giovedì 17 novembre 2016 distribuito da Universal Pictures. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,33 su 12 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Insoddisfatta del suo lavoro di dirigente di una importante galleria d’arte a Los Angeles, in crisi con il marito, ricco, bello, di successo e algido quanto lei, Susan riceve la bozza del libro di Edward, suo primo marito che non vede da 19 anni, sposato per passione – contro il volere della famiglia – lasciato per calcolo e sfiducia nel suo talento. La lettura del dattiloscritto la coinvolge e sconvolge: un uomo in viaggio di notte con la moglie e la figlia adolescente finisce nel mirino di 3 balordi violenti. La vicenda del romanzo – brutta, sporca e cattiva – si intreccia con i flashback della sua storia d’amore e con gli eventi della vita odierna, in una cornice lussuosa, asettica, patinata, falsa. Dopo 7 anni dal suo esordio, Ford torna alla regia con una storia d’amore e di vendetta (dal libro Tony & Susan , 1993, di Austin Wright) violenta ed elegante, attraversata da alcune battute folgoranti, con un cast di prim’ordine, non solo i 2 protagonisti Gyllenhaal (nel doppio ruolo dell’ex marito e del protagonista del libro) e la Adams. Memorabili musiche hitchcockiane. Gran Premio della Giuria a Venezia 2016.

Nocturnal Animals (2016) on IMDb

Sono quasi sicuro di averlo visto ma non mi ricordo niente. Mi sembra sia un bel film però.

Regia di Alice Rohrwacher. Un film Da vedere 2014 con Maria Alexandra LunguSam LouwyckAlba RohrwacherSabine TimoteoAgnese GrazianiCast completo Genere Drammatico – Italia2014durata 111 minuti. Uscita cinema giovedì 22 maggio 2014 distribuito da Bim Distribuzione. – MYmoro 3,21 su 44 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Gelsomina è un’adolescente introversa che vive nella campagna umbra con i genitori e le sorelline. Primogenita tutelare e solerte nelle faccende familiari, Gelsomina è inquieta e vorrebbe andare via, scoprire il mondo che comincia dopo il suo casale. A trattenerla è un padre esclusivo e operaio, alla maniera delle sue api, che guarda a lei ancora come a una bambina. La loro routine, scandita dalle stagioni e dall’impollinazione delle api mellifere, è interrotta dalla presenza di una troupe televisiva e dall’arrivo di Martin, un ragazzino con precedenti penali che deve seguire un programma di reinserimento. L’esoticità di una conduttrice tv e di un adolescente senza parole impatteranno la vita di Gelsomina e della sua famiglia, promettendo ciascuno a suo modo ‘meraviglie’.

The Wonders (2014) on IMDb
Locandina italiana Under the Skin

Un film di Jonathan Glazer. Con Scarlett Johansson, Antonia Campbell-Hughes, Paul Brannigan, Krystof Hadek, Robert J. Goodwin. Fantascienza, durata 107 min. – USA, Gran Bretagna 2013. – Bim uscita giovedì 28 agosto 2014. MYMONETRO Under the Skin * * 1/2 - - valutazione media: 2,83 su 22 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Il corpo di una donna viene recuperato da un misterioso motociclista fuori strada e trascinato su un camion, dove un’aliena, con le medesime sembianze della malcapitata, ne indossa letteralmente le vesti. L’aliena intraprende quindi un viaggio attraverso la Scozia, sfruttando il proprio fisico seducente per adescare uomini soli e non restituirli mai più alle loro vite.
Glazer va dritto al centro del romanzo di Michel Faber, rinunciando ad ogni conoscenza o informazione preparatoria per occuparsi solo e soltanto del viaggio della protagonista e costruire così un on the road visionario, teso ad immaginare barlumi di altre dimensioni ma anche e soprattutto a guardare il nostro mondo con un occhio altro.
Tre versioni del copione e un periodo di fermo potevano insospettire e ora appare evidente che l’incertezza era e resta legittima. Spogliato del contesto fantascientifico e ridotto quasi al silenzio, il film non guadagna a sufficienza in atmosfera da compensare le perdite in materia di psicologia e possibilità di identificarsi con il personaggio. Quest’ultima, poi, è una scomparsa non da poco, perché è proprio sull’ambiguità del discorso identitario che si gioca la partita: chi sia la vittima e chi il carnefice, è la domanda più che esplicita che il regista gira allo spettatore. Tornano, dunque, le sovrapposizioni e i doppi ingannatori di Birth, ma sparisce completamente il sentimento che ci avvicinava e turbava in quell’occasione. Là, infatti, dove Nicole Kidman ci straziava silenziosamente nel suo esser pronta ad apparire un’aliena e ad affrontare la solitudine pur di credere all’amore, con un ribaltamento narrativo che trascina però con sé anche un senso più profondo, Scarlett Johansson è qui inizialmente insensibile al dolore così come al piacere per poi sperimentare l’emergenza di una sorta di curiosità, di desiderio di un contatto, di saggiare un gusto, che la conduce rapidamente (e ideologicamente) alla rovina.
Il confronto insistito sullo spazio visionario ed estetizzante ma in verità crudele e annientatore proprio della dimensione aliena e quello più aspro, squallido e violento delle Highlands e, per estensione, dell’umanità (abitato però dalla comicità televisiva e riscaldato qualche volta dal rifugio domestico) è tutto quello che Glazer decide di dire e mostrare, ma la sensazione è che sia un discorso povero e riduttivo, che ci lascia insensibili e alieni al destino della protagonista.

Under the Skin (2013) on IMDb

Un film di Vincente Minnelli. Con Reginald Owen, Walter Slezak, Judy Garland, Gene Kelly, The Nicholas Brothers. Titolo originale The pirate. Musical, durata 102′ min. – USA 1947. MYMONETRO Il pirata * * * 1/2 - valutazione media: 3,50 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Sulle frizzanti musiche di Cole Porter si svolge la storia di un pirata che si finge governatore, di un attore che si finge pirata e di una ragazza che vive sognando il mare, ama il pirata come un mito e poi sposa l’attore. Uscito sui nostri schermi con ben 32 anni di ritardo, il film è l’adattamento di una commedia (1942) di S.N. Behrman piuttosto insignificante. Kelly e Garland si scatenano in una cornice scenografica eccentrica e raffinata. Almeno 3 sequenze di balletto memorabili per l’impiego dello spazio: l’esibizione nella piazza di Puerto Sebastian, “Mack the Black” e “Be a Clown” che riassume la filosofia del film.

The Pirate (1948) on IMDb

Edit 26/2/24 sostituita versione satrip con bdrip 720p

La casa nel vento dei morti Streaming - Guarda gratis con pubblicità – CHILIUn film di Francesco Campanini. Con Luca MagriFrancesco BarilliNina TorresiSara AlzettaMarco Iannitello Horror– Italia 2011. – Francesco Campanini uscita venerdì 27aprile 2012MYMONETRO La casa nel vento dei morti * 1/2 - - - valutazione media: 1,88 su 5 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Anni Quaranta. Attilio è un attore che ha aderito alla Repubblica di Salò ed ora, nel dopoguerra, non ha più nessuna scrittura. Insieme ad altri tre disadattati tenta una rapina in banca che riesce anche se un componente della banda muore. I sopravvissuti tentano la fuga nell’Appennino parmense approdando a una cascina isolata nella campagna in cui vivono 4 donne che accettano di ospitarli dietro compenso. Ciò che li attende va molto al di là delle loro aspettative.
La casa nel vento dei morti è uno di quei film che, probabilmente per eccesso di sicurezza nei propri mezzi, non è quello che avrebbe potuto essere. Avrebbe potuto diventare un cult dell’horror trash e ne aveva a disposizione i mezzi e, soprattutto, gli attori. Perché esattamente dopo 45 minuti (e cioè quando si raggiunge la casa del titolo) si percepisce che il trio di interpreti maschili, le attrici che gli si contrappongono e la stessa ambientazione possono portare ad un crescendo in cui la dimensione rurale assume un valore specifico. Quei muri scrostati, quel tavolo ingombro di stoviglie, il clima stesso che si respira a tavola preludono al dispiegarsi di una brutalità quasi da rito pagano. È quanto accade.
Solo che prima si è dovuto sopportare un ‘viaggio’ nella Natura che avrebbe dovuto servire a delineare le caratteristiche dei personaggi e che si rivela invece come carico di psicologismi di maniera (così come di maniera e di autocelebrazione grondano i titoli di testa). Unica ‘perla’ la breve sequenza che ricostruisce con attenzione filologica un film come quelli che Valenti e Ferida giravano negli stabilimenti situati alla Giudecca. Capita così che regista e sceneggiatore (che qui è anche protagonista) fatichino a rendersi conto della loro reale vocazione e pretendano di muoversi su territori che non gli appartengono.
Un conto è scrivere nella presentazione del film “Abbiamo inserito quegli elementi thriller e horror che porteranno la storia ad un cambiamento radicale nella seconda parte” e un altro conto (per il thriller) è riuscirci.

La casa nel vento dei morti (2012) on IMDb
Locandina Monga

Un film di Doze Niu. Con Ching-Tien Juan, Mark Chao, Ju-Lung Ma, Rhydian Vaughan Drammatico, durata 140 min. – Taiwan 2010. MYMONETRO Monga * * - - - valutazione media: 2,00 su 1 recensione.
È con indubbio coraggio che Doze Niu affronta un tema come quello del racconto di formazione in ambito gangsteristico, così oberato di cliché da risultare un campo minato per chiunque. Troppi i paragoni ingombranti, costante la sensazione di déja vu dietro l’angolo. Dove Monga costituisce una novità è nella rappresentazione delle specificità taiwanesi del jiang hu e del suo codice d’onore: i boss Geta e Masa che brindano assieme mentre i relativi scagnozzi se le danno di santa ragione, lo stile popolare e casereccio – che ai nostri occhi suona molto familiare – nella conduzione del business mafioso, il rifiuto delle “vigliacche” armi da fuoco, l’unione dei diversi clan nell’odio verso i temuti “cugini” continentali.


Confortata da queste note di colore, l’elegia estetizzante della vita da gangster – ricucita in parte dalla mattanza finale – raggiunge livelli inimmaginabili persino per gli Young and Dangerous e i Friend che furono; è la mafia a regalare a Mosquito il padre che non ha mai avuto, è la mafia a renderlo cool e temuto, è la mafia a fargli perdere la verginità (e forse a farlo innamorare). Proprio la vicenda collaterale sentimentale costituisce uno dei punti più fragili del film, una nota stonata all’interno di una sinfonia tutta maschile, in cui spesso l’amicizia virile sfocia in malcelato sentimento amoroso (nel caso della devozione di Monk nei confronti di Dragon, invece, si arriva ai limiti dell’outing).
Monga rimane opera a suo modo coraggiosa, benché gravemente affetta da prolissità e da scelte stilistiche difficilmente sostenibili (specie il montaggio analogico tra gocce di sangue e fiori di ciliegio in cgi del finale). Un’occasione sostanzialmente mancata.

Monga (2010) on IMDb
Locandina italiana Il Sospetto

Un film di Thomas Vinterberg. Con Mads Mikkelsen, Thomas Bo Larsen, Susse Wold, Annika Wedderkopp, Lasse Fogelstrøm. Titolo originale Jagten. Drammatico, durata 115 min. – Danimarca 2012. – Bim uscita giovedì 22 novembre 2012. MYMONETRO Il Sospetto * * * 1/2 - valutazione media: 3,61 su 54 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Lucas ha un divorzio alle spalle e una nuova vita davanti che vorrebbe condividere con il figlio Marcus, il cane Funny e una nuova compagna. Mite e riservato, Lucas lavora in un asilo, dove è stimato dai colleghi e adorato dai bambini, soprattutto da Klara, figlia del suo migliore amico. Klara, bimba dalla fervida immaginazione, è affascinata da Lucas a cui regala un bacio e un cuore di chiodini. Rifiutato con dolcezza e determinazione, Lucas invita la bambina a farne dono a un compagno. Klara non gradisce e racconta alla preside di aver subito le attenzioni sessuali dell’insegnante. La bugia di Klara scatenerà la ‘caccia’ al mostro, investendo rovinosamente la vita e gli affetti di Lucas. Disperato ma deciso a reagire, Lucas affronterà a testa alta la comunità nell’attesa di provare la sua innocenza.
La legge è chiara, un uomo non può essere considerato colpevole fino a quando sussiste solo l’ipotesi di reato. Diversamente, ai tribunali del popolo piace condannare, processare e cuocere sulla griglia mediatica il presunto colpevole.

 Il sospetto
(2012) on IMDb

Volendo ne ho anche una versione dvdrip dan subita, se a qualcuno interessa me la richieda nei commenti