Protagonista è una famiglia americana composta da Nick, capocantiere, sua moglie Mabel e tre bambini. La donna ha un esaurimento nervoso. Ricoverata in una clinica neuropsichiatrica, ne esce dopo sei mesi. L’impatto con la vita “fuori” è molto forte e Mabel non ce la farebbe se non fosse per i tre bambini, che la sostengono e la proteggono col loro affetto.
Uno dei primi film di Cassavetes, che già s’infischiava delle regole della drammaturgia (seguendo i personaggi anche negli atti quotidiani) ma non aveva ancora imparato a rendere quei personaggi veramente degni d’essere seguiti. Protagonista è un giovane musicista che “punta” una bella bionda e cerca di strapparla al suo innamorato.
A dodici militari condannati a morte per reati gravi viene offerta una possibilità di salvezza: partecipare ad una pericolosa missione nella Francia occupata dai tedeschi al comando del maggiore Reisman. Quest’ultimo riesce a fare di quel gruppo di delinquenti una pattuglia legata da un vero spirito di corpo, e la missione riesce: gli ufficiali tedeschi saltano in aria insieme al castello che li ospitava. Ma della pattuglia di disperati soltanto uno torna a casa.
Robert è uno scrittore di successo con un matrimonio fallito alle spalle, che passa la vita tra donne e champagne. Sua sorella Sarah, sensibile e psicologicamente fragile, è reduce da un divorzio straziante e dalla perdita della figlia Susan, che ha scelto di vivere con il padre. Fratello e sorella, per un breve periodo, vivono insieme, unendo le loro solitudini e confortandosi a vicenda. Lei si riunirà alla sua famiglia, lui resterà più solo che mai, pur con tutte le sue amanti occasionali. Ottima interpretazione di Cassavetes e signora, premiata a Berlino con l’Orso d’Oro 1984.
Sconvolta dalla morte accidentale di una giovane ammiratrice (Johnson), l’attrice Myrtle Gordon (Rowlands) continua a vederla in allucinazioni angoscianti ed è sull’orlo di un esaurimento nervoso. Sta collaudando una nuova commedia _ The Second Woman, scritta da un’anziana commediografa (Blondell) _ di cui non è soddisfatta perché troppo seriosa. Con l’aiuto del primo attore (Cassavetes), già suo amante, risolverà la situazione con l’ironia. Al suo 9° film Cassavetes elabora il suo paradosso sull’attore, mettendo in scena il Teatro come istituzione ufficiale al pari della Famiglia, centro dei suoi interessi di autore. La tesi, fin troppo esplicita, è che si recita nella vita quotidiana, mentre il teatro diventa il momento liberatorio della verità cui si arriva se si ha una conoscenza diretta della realtà e la si accetta in modo attivo. Disposto su 3 livelli che s’intersecano (vita, teatro, fantasia o allucinazioni), dà l’impressione, nella 2ª parte, di una certa prolissa verbosità. In questo film d’attori recitano tutti bene con l’eccezione di G. Rowlands che recita benissimo.
Un film di John Cassavetes. Con Seymour Cassel, Ben Gazzara Titolo originale The Killing of a Chinese Bookie. Drammatico, durata 113′ min. – USA 1976. MYMONETRO Assassinio di un allibratore cinese valutazione media: 3,43 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Cosmo Vitelli, proprietario di un locale di spogliarelli in forte debito con una banda mafiosa, è costretto a commettere un omicidio nel torbido quartiere di Chinatown. È con Gloria (1980), uno dei due gangster movie di J. Cassavetes, regista che contraddice le regole del genere a 3 livelli: l’improvvisazione del linguaggio; la peculiare direzione degli attori (un ottimo B. Gazzara); i temi complementari che gli sono cari: la chiusura e la tirannia della famiglia, intesa anche in senso criminale. È il più involuto e originale dei due, insolito per il taglio della short story, lo stile sincopato, il frastuono del traffico che lo assilla da cima a fondo in una giostra di morte: un’intuizione straordinaria, la definizione acustica dell’inferno. In Italia distribuito in un’edizione colpevolmente ridotta a 85′.
Ex pupa di gangster raccatta ragazzino portoricano, scampato a una strage, e comincia con lui una lunga fuga, tampinata dai balordi che vogliono eliminare il piccolo testimone. Inatteso cambio di marcia (e di tono) per Cassavetes – ma anche per sua moglie Rowlands – in questo film d’inseguimento e di azione violenta, tutto di corsa, ricco di eccitazione e di energia. Prima parte bellissima. Epilogo ambiguo e furbetto. Leone d’oro a Venezia ex aequo con Atlantic City di Louis Malle. Rifatto nel 1998 con S. Stone e la regia di S. Lumet.
Incontro tra due solitudini, una love story tra un guardiamacchine (brutto, rozzo, estroverso, sensibile, tenero) e un’impiegata (bella, colta, inibita con una disponibilità alla sofferenza quasi petulante). Contano i personaggi più che la storia. Con gli elementi consueti del suo cinema (tecnica dello psicodramma-confessione; largo margine di improvvisazione agli attori) c’è il tema del rapporto tra vita e illusione, realtà e finzione con omaggi a Humphrey Bogart e a 2001: Odissea nello spazio.
Una coppia si rende conto di non riuscire più a comunicare. Lui incontra una sensibile prostituta e lei un giovane gentile e un po’ imbranato. Uno degli esperimenti Cassavetes, macchina da presa a mano e senza controcampi stile che ha fatto scuola. Girato nell’arco di tre anni. Candidature agli Oscar per la sceneggiatura e per i due attori non protagonisti Cassel e Carlin.
Una ragazza adolescente, Gillian Bellaver scopre di avere dei poteri psichici, quali telecinesi e percezioni extrasensoriali, che causano emorragie nelle persone che la toccano. Lei si offre per un controllo medico in una clinica, che il direttore, il Dott. McKeever, fa funzionare grazie ad un supervisore chiamato Childress. Childress ha tradito il suo amico Peter Sandza e utilizza il figlio di Sandza per ricercare le sue potenziali armi di medium, facendogli credere che il padre sia morto. Intanto Peter, sopravvissuto all’attentato ordito da Childress, cerca suo figlio. Con l’aiuto di Gillian e con quello della sua fidanzata Hester rintraccia il ragazzo, ma gli esperimenti spietati di Childress hanno fatto diventare pazzo il giovane e lui e Peter muoiono durante la loro riunione. Negli ultimi istanti di vita, il ragazzo ha un contatto psichico con Gillian e ne accresce i poteri.