Category: Christopher Lee


Regia di Freddie Francis. Un film con Peter Cushing, Patrick Wymark, Jill Bennett, Nigel Green, Christopher Lee. Titolo originale: The Skull. Genere: Horror, Thriller. Paese: Regno Unito. Anno: 1965. Durata: 83 min. Consigliato a: Per un pubblico maturo. Valutazione IMDb: 6.1.

Il film è ambientato a Londra e segue le vicende del Dr. Christopher Maitland, un demonologo e appassionato collezionista di cimeli esoterici, il quale ambisce ad acquistare un oggetto macabro di cui si vocifera: il teschio trafugato del Marchese de Sade, famoso per le sue pratiche sadiche. Nonostante gli avvertimenti di un amico e collega, Sir Matthew Phillips, che in passato è stato in possesso del teschio e ha sperimentato il suo influsso malefico, Maitland riesce a entrarne in possesso. L’oggetto si rivela presto dotato di una volontà malvagia, che inizia a esercitare un potere psichico e allucinatorio sulla mente dello studioso.

Questo lavoro, prodotto dalla Amicus Productions, rivale della Hammer, esplora i temi della follia, della possessione e del fascino perverso dell’occulto, con il teschio di de Sade che agisce come catalizzatore di violenza e turbamento psicologico. La regia di Freddie Francis, noto anche come direttore della fotografia, eccelle nel creare un’atmosfera claustrofobica e visivamente intensa, specialmente nelle sequenze prive di dialoghi in cui il teschio esercita il suo potere. Peter Cushing offre un’ottima prova, incarnando la graduale discesa nella pazzia del Dottor Maitland. Pur non raggiungendo il livello dei capolavori Hammer, Il teschio maledetto è un classico di culto dell’horror britannico anni Sessanta, apprezzato per il suo approccio psicologico al terrore e la sua estetica gotica.

Regia di Joseph McGrath. Un film con Peter Sellers, Ringo Starr, Isabel Jeans, Caroline Blakiston, Wilfrid Hyde-White. Titolo originale: The Magic Christian. Genere: Commedia, Satirico. Paese: Regno Unito. Anno: 1969. Durata: 92 min. Consigliato a: da 16 anni. Valutazione IMDb: 6.2.

La storia introduce Sir Guy Grand, l’uomo più ricco del mondo, la cui immensa fortuna lo ha portato a una profonda noia e un cinico disprezzo per la moralità umana. Per dimostrare la sua tesi che “tutto e tutti hanno un prezzo”, adotta un giovane senzatetto di nome Youngman (Archibald Grand, nella versione italiana) e lo introduce nel suo mondo. I due intraprendono una serie di beffe e performance pubbliche sempre più stravaganti, usando il denaro in modi assurdi e corruttivi per mettere alla prova l’avidità e la dignità delle persone comuni e dell’alta società inglese.

Tratto dal romanzo di Terry Southern, il film è una farsa satirica acida e corrosiva che cattura perfettamente lo spirito ribelle e anticonformista della fine degli anni Sessanta. La regia di McGrath utilizza uno stile frammentario, quasi da sketch show, per sottolineare l’assurdità degli eventi. L’interpretazione di Peter Sellers nei panni del cinico e dispotico Sir Guy Grand è magistrale, mentre Ringo Starr funge da osservatore ingenuo e spettatore della decadenza. Il film critica apertamente l’establishment, il capitalismo e la mercificazione di ogni valore, culminando in un’immagine simbolica e provocatoria. Nonostante una narrazione a tratti slegata, è un’opera di culto per il suo cast stellare (con apparizioni anche di John Cleese, Christopher Lee e Roman Polanski) e per il suo impatto culturale come uno degli esempi più audaci e politicamente scorretti della dark comedy britannica dell’epoca.

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Regia di Freddie Francis. Un film con Christopher Lee, Rupert Davies, Veronica Carlson, Barbara Ewing. Titolo originale: Dracula Has Risen from the Grave. Genere: Horror. Paese: Regno Unito. Anno: 1968. Durata: 92 min. Consigliato a: Per tutti. Valutazione IMDb: 6,5.

Il film segue le vicende di un monsignore che, per esorcizzare il timore di un suo prete, si reca al castello di Dracula e sigilla la porta con una croce. Tuttavia, un incidente fa cadere il sangue del prete sul corpo congelato del Conte, riportandolo in vita. Furioso per l’atto sacrilego, Dracula riduce in schiavitù il prete e lo usa per perseguitare la nipote del monsignore, mettendo in moto una disperata lotta per la salvezza.

Questo è il quarto capitolo della celebre serie horror della Hammer Film e si distingue per il suo stile visivo e la cura della fotografia, che utilizza colori vivaci per creare un’atmosfera gotica e suggestiva. Il regista Freddie Francis, un acclamato direttore della fotografia, dona al film un impatto visivo notevole. L’interpretazione di Christopher Lee nel ruolo del Conte è, come sempre, magnetica e imponente, sebbene in questo capitolo Dracula abbia meno dialoghi e agisca quasi come una forza della natura implacabile. Sebbene la trama sia più semplice rispetto ad altri film della serie, l’opera riesce a essere un solido film d’intrattenimento, un classico per gli appassionati del genere.

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Regia di Roy Ward Baker. Un film con Christopher Lee, Christopher Matthews, Patrick Troughton, Dennis Waterman. Titolo originale: Scars of Dracula. Genere: Horror. Paese: Regno Unito. Anno: 1970. Durata: 96 min. Consigliato a: da 14 anni. Valutazione IMDb: 5.9.

In un villaggio della Mitteleuropa, un giovane playboy di nome Paul è costretto a fuggire dopo aver sedotto la figlia del borgomastro. La sua fuga lo porta a un misterioso castello, la dimora del Conte Dracula. Nel frattempo, il fratello di Paul, Simon, accompagnato dalla fidanzata Sarah, si mette sulle sue tracce, giungendo anch’egli nel sinistro maniero. Qui, i due giovani scopriranno che il Conte non è affatto morto e che la sua ospitalità nasconde un terrificante piano di vendetta e sete di sangue.

Quest’opera, prodotta dalla Hammer Film Productions, si distingue per un tono più crudo e violento rispetto alle precedenti incarnazioni del vampiro, con un’enfasi sul gore e sulla brutalità. Christopher Lee interpreta nuovamente il ruolo iconico di Dracula con la sua consueta autorevolezza, sebbene il personaggio sia qui ridotto a una figura più animalesca e meno sofisticata. La regia di Roy Ward Baker mantiene un’atmosfera gotica e suggestiva, tipica della casa di produzione, ma la sceneggiatura risulta debole e frammentaria, non riuscendo a sostenere il ritmo narrativo e a sviluppare in modo convincente i personaggi secondari. Nonostante l’introduzione di elementi più espliciti, il film manca della suspense e dell’eleganza che hanno reso celebri altri capitoli della saga, risultando un passo indietro nel canone cinematografico della Hammer. Il suo impatto principale risiede nel tentativo di spingere i confini del genere horror dell’epoca, pur senza raggiungere la profondità o l’efficacia delle sue controparti più riuscite.

Regia di Alan Gibson. Un film con Christopher Lee, Peter Cushing, Stephanie Beacham, Christopher Neame, Caroline Munro. Titolo originale: Dracula A.D. 1972. Genere: Horror. Paese: Gran Bretagna. Anno: 1972. Durata: 96 min. Consigliato a: da 14 anni. Valutazione IMDb: 5.9.

Cent’anni dopo lo scontro finale che ha visto morire sia lui che il suo acerrimo nemico Lawrence Van Helsing, il conte Dracula viene riportato in vita a Londra nel 1972. Un gruppo di giovani hippy annoiati, guidati dal carismatico Johnny Alucard, un discendente del suo fedele servitore, lo risveglia durante una messa nera in una chiesa sconsacrata. La sua sete di vendetta si rivolge immediatamente verso Jessica, la nipote del professor Lorrimer Van Helsing, l’ultimo erede della stirpe che da secoli combatte il vampiro.

Il film, prodotto dalla celebre Hammer, rappresenta un audace e controverso tentativo di modernizzare la figura di Dracula, catapultandola nella “Swinging London” degli anni Settanta. Sebbene l’idea fosse innovativa, l’esecuzione risulta a tratti claudicante. Le atmosfere psichedeliche e la colonna sonora rock cercano di dare un nuovo respiro al genere, ma il contrasto tra l’eleganza classica del personaggio di Christopher Lee e la sottocultura giovanile dell’epoca appare spesso forzato. Le interpretazioni di Lee e Peter Cushing, che tornano nei loro ruoli storici, sono come sempre impeccabili e salvano il film da un risultato altrimenti mediocre. L’opera rimane un esperimento interessante per la storia del cinema horror, un tentativo di adattare una tradizione consolidata a un nuovo pubblico, anche se l’impatto culturale e la riuscita artistica sono stati limitati, soprattutto se confrontati con i capitoli precedenti della saga.

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Regia di Gordon Hessler. Un film con Vincent Price, Christopher Lee, Peter Cushing, Judy Huxtable, Alfred Marks. Titolo originale: Scream and Scream Again. Genere: Horror, Fantascienza, Thriller. Paese: Regno Unito. Anno: 1970. Durata: 95 min. Consigliato a: Da 14 anni. Valutazione IMDb: 5.7/10.

Il film intreccia tre filoni narrativi apparentemente distinti: una serie di efferati omicidi a Londra dove le vittime vengono trovate completamente dissanguate, l’evasione di un uomo da un ospedale che sembra subire esperimenti scientifici, e una cospirazione politica che coinvolge un regime totalitario in un paese dell’Europa dell’Est. Le indagini della polizia si scontrano con la brutalità degli eventi e portano a galla una terrificante verità che lega scienza folle e sete di potere.

“Terrore e Terrore – Scream and Scream Again” è un bizzarro e sconnesso ibrido di generi che tenta di fondere l’horror gotico con la fantascienza e il thriller politico, fallendo miseramente nell’intento. Nonostante la presenza di tre icone dell’horror come Vincent Price, Christopher Lee e Peter Cushing, i loro ruoli sono inspiegabilmente marginali e frammentati, impedendo qualsiasi sviluppo significativo dei personaggi o della trama. La narrazione è confusa, frammentaria e priva di una logica interna, con un montaggio che salta da una scena all’altra senza coesione, rendendo difficile seguire lo sviluppo degli eventi. Le sequenze d’azione sono mal coreografate e la violenza, pur presente, risulta più gratuita che d’impatto. Il film si rivela un’occasione sprecata, un’accozzaglia di idee mal amalgamate che non riescono a creare né tensione né interesse, lasciando lo spettatore con un senso di profonda delusione per il potenziale sprecato e la mancanza di una visione chiara. Un’opera decisamente minore e facilmente dimenticabile nella filmografia dei suoi illustri protagonisti.

Scream and Scream Again (1970) on IMDb

Un film di George Marshall. Con Christopher LeeCornel WildeRon RandellDonna Reed Titolo originale Beyond MombasaAvventuraRatings: Kids+13, durata 90 min. – USA1957MYMONETRO Oltre Mombasa * * - - - valutazione media: 2,00 su 1 recensione.

Peripezie del giovane Mark Campbell, in Africa alla ricerca di una miniera già di proprietà del fratello assassinato. Il delitto viene attribuito alla setta africana degli “uomini leopardo”, ma il colpevole è un altro.

Beyond Mombasa (1956) on IMDb

Regia di Terence Fisher. Un film con Christopher LeePeter CushingHazel CourtRobert Urquhart. Titolo originale: The Curse of Frankenstein. Genere Horror – Gran Bretagna1957durata 83 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 2,61 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Rifacimento del celebre Frankenstein di James Whale del 1932: il barone Frankenstein compie tremendi esperimenti su cadaveri, finché il gioco gli sfugge di mano.

The Curse of Frankenstein (1957) on IMDb
Non Prendete Quel Metrò: Amazon.it: Film e TV

Un film di Gary A. Sherman. Con Christopher LeeDonald Pleasence, Sharon Gurney Titolo originale DeathlineHorrordurata 93 min. – Gran Bretagna 1973MYMONETRO Non prendete quel metrò * * - - - valutazione media: 2,00 su 1 recensione.

Nella metropolitana di Londra avvengono misteriosi omicidi. Un ispettore di Scotland Yard scopre che autori degli assassinii sono i discendenti di alcuni operai rimasti seppelliti nel crollo durante i lavori per la costruzione della ferrovia sotterranea.

Death Line (1972) on IMDb

Un film di Gordon Hessler. Con Vincent Price, Christopher Lee, Rupert Davies, Peter Arne Titolo originale The Oblong Box. Horror, durata 91 min. – USA 1968. MYMONETRO La rossa maschera del terrore * * - - - valutazione media: 2,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Vittima di un maleficio, Edwards Markham assume mostruose sembianze ed il fratello è costretto a segregarlo. Ritenuto morto e già sepolto, è salvato per puro caso da un medico. Edward si vendica uccidendo molte persone in modo crudele; perirà alla fine per mano del fratello, al quale comunque riuscirà, con un morso, a trasmettere i propri poteri malefici.

The Oblong Box (1969) on IMDb
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