Costato più di 20 miliardi, il quinto film di Jodorowsky è una fiaba indolore. Distribuito in Italia dopo più di due anni dalla realizzazione, è stato un completo insuccesso. La grinta e gli artigli del regista sembrano essersi consumati, sperando forse di creare un prodotto di largo consumo. O’Toole rifà il personaggio perduto nelle fantasie, mentre il vero regalo del film è Omar Sharif, tornato grande attore. Due uomini coabitano nelle fogne. Meleagre è un ex nobile che filosofeggia e viene mantenuto da Dima, barbone e ladruncolo.
Una giovane immobilizzata su una sedia a rotelle giunge in casa del padre, che vive con la seconda moglie. Il padre è assente e la matrigna si comporta in modo strano. Thriller di taglio tradizionale ricco di suspense con colpo di scena finale, sulla scia di Les Diaboliques, scritto con competenza da Jimmy Sangster. Funzionale bianconero di D. Slocombe. Titolo in USA: Scream of Fear.
Tre archeologi penetrano nella tomba della principessa egiziana Ananka, sfidando un antico interdetto. Tre anni dopo giunge in Inghilterra un egiziano con la mummia di un sacerdote. Remake britannico del celebre film del ’32 con Boris Karloff. Inizio lento, ma poi il racconto cambia marcia e l’ultima mezz’ora è mozzafiato.
In seguito alla misteriosa scomparsa di una ragazza, il sergente Howie arriva su un’isola remota per indagare, ma la comunità pastorale guidata dallo strano Lord Summerisle non è ciò che sembra.
Il dottor Henry Jekyll (Paul Massie) sta compiendo esperimenti sulla natura umana, la moglie Kitty (Dawn Addams) è rassegnata a essere trascurata dal marito e l’amico Paul Allen (Christopher Lee) si fa vivo solo per bussare a quattrini. Tutto cambia quando Jekyll sperimenta su se stesso la sua nuova invenzione, diventando Mr. Hyde (sempre Paul Massie). Punto di partenza è ovviamente l’opera letteraria di Robert Louis Stevenson, ma Fisher, invece di presentare un Jekyll buono e un Hyde orrido e scimmiesco, ribalta ambiguamente le carte dipingendo un Jekyll gretto e imbelle in contrasto con un Hyde bello, con solamente una strana luce negli occhi azzurri a testimoniare la sua diversità (un procedimento simile verrà seguito da Jerry Lewis per il suo divertente #Vedi#Le foli notti del dottor Jerryl). Il Male non viene più rappresentato dal brutto e dall’animalesco, ma dal bello e dall’aristocratico, e il Bene, in fondo, non esiste. La prediletta ambientazione vittoriana fornisce a Fisher il pretesto per una precisa rappresentazione dell’aristocrazia inglese da lui spesso raffigurata, anche in altri film, come corrotta e crudele. Purtroppo, non è possibile definire questo film un capolavoro perché la geniale intuizione che ne è alla base viene in parte sprecata da una trama sviluppata in modo banale. Buona l’interpretazione di Paul Massie nel doppio ruolo
Rifacimento del celebre Frankenstein di James Whale del 1932: il barone Frankenstein compie tremendi esperimenti su cadaveri, finché il gioco gli sfugge di mano.
Un secolo dopo la sua morte, Dracula viene riportato in vita nel corso di una misteriosa cerimonia. La persona che lo ha resuscitato lo aiuta prima a procurarsi vittime per placare la sua sete di sangue, poi a catturare la discendente dell’uomo che cent’anni prima lo uccise.
Un ricchissimo Sir inglese senza eredi adotta un giovane fricchettone conosciuto per strada e gli dimostra il potere corruttivo del denaro. Tipica commedia sugli anni ’60, aggressiva ed eversiva, costruita sulla base di situazioni esasperate, un caleidoscopio di scenette soltanto in parte riuscite, ma sempre graffianti. Tratta da un romanzo (1960) di Terry Southern che ne ha scritto la sceneggiatura con il regista e con contributi di Sellers, John Cleese, Graham Chapman (due dei Monty Python).
Un film di Peter Sasdy. Con Linda Hayden, Christopher Lee, Anthony Corlan Titolo originale Taste the Blood of Dracula. Horror, durata 95′ min. – Gran Bretagna 1970. MYMONETRO Una messa per Dracula valutazione media: 1,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Nella Londra vittoriana tre nobilastri annoiati convincono Lord Courtley a ridestare il suo maestro, il vampiro Dracula ma poi, terrorizzati, uccidono l’amico. Per vendicarsi, Dracula sottomette alla sua volontà i figli dei tre malvagi. Solo uno dei giovani riesce a sottrarsi e affronta il vampiro. 4° Dracula della Hammer con C. Lee, banale e stracolmo di insulse trovate macabre. Seguito da Il marchio di Dracula.
Un film di Roy Ward Baker. Con Christopher Lee, Dennis Waterman, Jenny Hanley, Richard Durden Titolo originale Scars of Dracula. Horror, durata 94′ min. – Gran Bretagna 1970. MYMONETRO Il marchio di Dracula valutazione media: 1,75 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Albert e Sara si trovano nel castello di Dracula in cerca del fratello di lui scomparso. Uno dei più anemici Dracula della Hammer. Dopo l’assenza giustificata in Le figlie di Dracula, C. Lee tornerà al personaggio in 1972: Dracula colpisce ancora.
Un film di Gary A. Sherman. Con Christopher Lee, Donald Pleasence, Sharon Gurney Titolo originale Deathline. Horror, durata 93 min. – Gran Bretagna 1973. MYMONETRO Non prendete quel metrò valutazione media: 2,00 su 1 recensione.
Nella metropolitana di Londra avvengono misteriosi omicidi. Un ispettore di Scotland Yard scopre che autori degli assassinii sono i discendenti di alcuni operai rimasti seppelliti nel crollo durante i lavori per la costruzione della ferrovia sotterranea.
Un film di Terence Fisher. Con Christopher Lee, Peter Cushing, André Morel Titolo originale The Hound of the Baskervilles. Avventura, durata 87 min. – Gran Bretagna 1959.MYMONETRO La furia dei Baskerville valutazione media: 3,38 su 12 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Da generazioni tutti i primogeniti dei Baskerville vengono uccisi in modo violento e misterioso, apparentemente da un diabolico cane. Un amico dell’ultimo rampollo della sfortunata famiglia chiede aiuto al famoso Sherlock Holmes.
Un film di Freddie Francis. Con Christopher Lee, Rupert Davies Titolo originale Dracula has risen from the Grave. Horror, durata 92′ min. – Gran Bretagna 1968. MYMONETRO Le amanti di Dracula valutazione media: 1,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Monsignor Muller convince padre Kurt a recarsi al castello del conte Dracula per dimostrargli che, essendo il vampiro morto da un pezzo, non c’è più nulla da temere. Si sbaglia. Uno dei più tediosi Dracula britannici degli anni ’60, nonostante la componente erotica rafforzata e Lee per la 3ª volta nel ruolo del principe delle tenebre.
Un film di Terence Fisher. Con Christopher Lee, Andrew Keir, Barbara Shelley Titolo originale Dracula – Prince of Darkness. Drammatico, Ratings: Kids+13, durata 90′ min. – Gran Bretagna 1965. MYMONETRO Dracula, principe delle tenebre valutazione media: 2,33 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Pur avvertiti, quattro viaggiatori incauti accettano l’ospitalità in un misterioso castello dei Carpazi dove il defunto conte Dracula resuscita e si scatena. 7 anni dopo Dracula il vampiro la Hammer convince Fisher e Lee, riluttanti, a riprendere il personaggio di Stoker, ma la deludente sceneggiatura di Jimmy Sangster li induce a eliminare tutte le battute di Dracula. (E lo scrittore irritato si firma come John Sansom.) Non citato nei titoli di testa, all’inizio appare Peter Cushing come Van Helsing in una sequenza del film precedente che fa da raccordo. Ideologicamente e figurativamente il film è in linea con l’altro, ma gli rimane inferiore. Notevole la sequenza della morte di Dracula nell’acqua gelata.
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