Regia di Sidney Lumet. Un film Da vedere 1976 con Peter Finch, William Holden, Faye Dunaway, Robert Duvall, Ned Beatty, Lane Smith. Cast completo Titolo originale: Network. Genere Drammatico – USA, 1976, durata 121 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: – MYmonetro 3,83 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
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Regia di Sidney Lumet. Un film Da vedere 1965 con Rod Steiger, Geraldine Fitzgerald, Brock Peters, Jaime Sánchez, Thelma Oliver. Cast completo Titolo originale: The Pawnbroker. Genere Drammatico – USA, 1965, durata 116 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,51 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Nevrosi dell’ebreo Nazerman, unico superstite di una famiglia polacca sterminata nei lager nazisti, che fa l’usuraio nel quartiere di Harlem a New York per conto di un pappone. Compresso tra un’intensa ricerca psicologica e il groviglio delle tematiche sull’ebraismo, il film ha i suoi momenti migliori nella descrizione dal vero del ghetto nero e in una incisiva interpretazione di Steiger. Fotografia in bianconero del grande Boris Kaufman e musiche di Quincy Jones. Da un romanzo di Edward Lewis Wallant, sceneggiato da David Friedkin e Morton Fine.
Un film di Sidney Lumet. Con Henry Fonda, Dan O’Herlihy, Frank Overton, Fritz Weaver, Edward Binns.Walter Matthau Titolo originale Fail Safe. Fantastico, b/n durata 111′ min. – USA 1964. MYMONETRO A prova di errore valutazione media: 3,50 su 11 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Un guasto ai radar del Pentagono procurerà all’umanità un’inutile strage: appena Mosca verrà colpita da bombardieri atomici, New York sarà distrutta per ristabilire l’equilibrio. Negli anni ’60 la paura atomica era quasi una moda culturale. Girato con vigore drammatico, tiene col fiato sospeso per tutta la durata. Ottimo Fonda.
Un film di Sidney Lumet. Con Jack Warden, James Mason, Charlotte Rampling, Paul Newman, Edward Binns.Titolo originale The Verdict. Drammatico, durata 129 min. – USA 1982. MYMONETRO Il verdetto valutazione media: 3,93 su 14 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Un film di Sidney Lumet. Con Sean Connery, Jacqueline Bisset, Lauren Bacall, Anthony Perkins, Albert Finney.Titolo originale Murder on the Orient-Express. Poliziesco, durata 127 min. – Gran Bretagna 1974. MYMONETRO Assassinio sull’Orient Express valutazione media: 4,03 su 20 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Poirot, un investigatore belga, si trova costretto ad indagare sull’assassinio di un uomo avvenuto sull’Orient Express, un treno su cui lui stesso sta viaggiando. La vittima è un certo Samuel Edward Ratchett, distinto americano con la passione dei viaggi. Un imprevisto meteorologico manderà all’aria i piani dell’omicida (una bufera di neve farà rimanere bloccato il treno per moltissimo tempo); in questo modo Poirot sarà costretto suo malgrado a dedurre che l’assassino è uno dei passeggeri il cui scompartimento è nella carrozza in cui si trovava quello del signor Ratchett. Grazie ad alcuni indizi si verrà a sapere che il vero nome della vittima era Cassetti, un rapitore americano, e questo omicidio era una vendetta per la piccola Daisy Armstrong, una bambina americana uccisa anni prima da lui stesso. Questo sarà l’inizio di una serie di interrogatori a tutti i passeggeri da cui inizialmente non si avrà alcuna informazione. Inoltre la presenza di un numero esagerato di indizi farà pensare ad un tentativo di far ricadere la colpa su determinate persone. Soltanto più tardi ci saranno una serie di colpi di scena che avvieranno alla soluzione del caso.
Un film di Sidney Lumet. Con E.G. Marshall, Lee J. Cobb, Henry Fonda, Martin Balsam, Ed Begley. Titolo originale Twelve Angry Men. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 95′ min. – USA 1957. MYMONETRO La parola ai giurati [1] valutazione media: 4,35 su 28 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Dodici giurati devono giudicare un ragazzo accusato di parricidio. Uno solo di loro ha qualche dubbio sulla condanna dell’imputato e, con una finezza psicologica pari alla sagacia dialettica, riesce a convincere gli altri a votare per la non colpevolezza. Tratto da un teledramma (1954) di Reginald Rose (diretto da F. Schaffner), è il 1°, eccellente film di S. Lumet, fino a quel momento attivo in TV. Serrato, intelligente, acuto, senza cadute né passaggi artificiosi sebbene l’azione si svolga interamente a porte chiuse. Fu prodotto da H. Fonda e R. Rose con l’Orion e contribuì ad aprire le porte di Hollywood a una nuova generazione di sceneggiatori e registi televisivi. Rifatto per la TV nel 1997 da William Friedkin.
Un film di Sidney Lumet. Con James Broderick, Al Pacino, Chris Sarandon, Charles Durning, John Cazale. Titolo originale Dog Day Afternoon. Drammatico, durata 130 min. – USA 1975.MYMONETRO Quel pomeriggio di un giorno da cani valutazione media: 3,88 su 45 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Tre balordi assaltano una piccola banca di Brooklyn. Due vi rimangono intrappolati con gli ostaggi: lungo sarà l’assedio della polizia. E sanguinoso. Calibratissima ricostruzione di un fatto di cronaca nera del 1972, sostenuta da una suspense che soltanto verso la fine ha qualche smagliatura, da un sagace equilibrio tra pathos e umorismo, da un’attenta cura dell’ambientazione. Film d’azione, ma anche di critica sociale (polizia, mass media, intolleranza): insomma un Lumet di buona annata. Pacino da affissione in ottima compagnia. 5 nomine agli Oscar, vinse la statuetta Frank Pierson per la sceneggiatura.
Un film di Sidney Lumet. Con Sean Connery, Trevor Howard, Ian Bannen, Vivien Marchant Titolo originale The Offence. Drammatico, durata 112′ min. – Gran Bretagna 1973. MYMONETRO Riflessi in uno specchio scuro valutazione media: 2,75 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
In una cittadina britannica _ che da qualche tempo vive l’incubo di una serie di stupri ai danni di bambine sole _ si arresta il sospetto pedofilo Baxter, sposato con figli. A un 1° interrogatorio normale subentra, di nascosto, il sergente Johnson che, sicuro della sua colpevolezza, lo maltratta così violentemente da mandarlo all’ospedale dove muore. Johnson espone la sua versione dei fatti, diviso tra l’indignazione e il desiderio di aiuto di chi scopre in sé stesso preoccupanti segni di collasso mentale. Sottovalutato o ignorato dai critici, pochi spettatori, e riserve da parte di Lumet che lo definì un film “voluto da Connery, non veramente soddisfacente da cui si esce un po’ frustrati”. Forse avevano torto tutti. Sceneggiato da John Hopkins e basato sul dramma This Story of Yours, è fin dalla prima sequenza un film insolito (per Lumet e per Connery), originale e intenso. Johnson non è un indemoniato giustiziere né un angelo vendicatore, ma un disturbato mentale. Lo si deduce dai confronti con il sospettato, la moglie e il superiore, con gli SOS d’aiuto che invia ai suoi interlocutori. Sulla fondatezza dei sospetti su Baxter _ e sullo stesso Johnson _ “il film è reticente, ambiguo, o meglio aperto” (Mario Molinari). Non è l’ultima delle ragioni del suo complesso fascino.
Un film di Sidney Lumet. Con Julie Christie, Gene Hackman, Richard Gere Titolo originale . Drammatico, durata 111′ min. – USA 1986. MYMONETRO Power valutazione media: 2,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Pete St. John (R. Gere) è un professionista di campagne pubblicitarie elettorali, “capace di trasformare Gheddafi in Babbo Natale”. Cinico senza freni, ha per avversario il suo ex socio e maestro (G. Hackman), persuaso, invece, che non si può lanciare chiunque. Scritto dal giornalista David Himmerlstein, è un film politico sulla politica, interessante per le riflessioni che suggerisce sulla natura della democrazia politica USA, sullo strapotere di manipolazione dei mass media nella civiltà dello spettacolo dove l’immagine conta più che le idee, l’apparire prevarica sull’essere. Generoso, ambizioso, apprezzabile come testimonianza della coerenza di S. Lumet, vecchio liberal, ma troppo verboso e predicatorio, con personaggi che sono portavoci di idee.
Regia di Sidney Lumet. Un film con Maureen Stapleton, Raf Vallone, Raymond Pellegrin, Jean Sorel, Carol Lawrence, Andrea Aureli. Titolo originale: Vu du pont. Genere Drammatico – USA, Francia, 1961, durata 110 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,04 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Eddie Carbone, scaricatore portuale di Brooklyn di origine siciliana, ha per la nipote Caterina, che ha cresciuto come figlia, un amore non più solo paterno che lo spinge a gesti fatali. Riduzione fedele – tranne nel finale in cui la morte di Carbone diventa un suicidio – del dramma A View From the Bridge (1955) di Arthur Miller. Nonostante i suoi meriti, commuove ma non coinvolge. Vallone ha, specialmente nella 2ª parte, momenti alti. Sceneggiato da Norman Rosten. Girato in studio a Parigi con alcuni esterni a Brooklyn.
Regia di Sidney Lumet. Un film con Treat Williams, Jerry Orbach, James Tolkan, Carmine Caridi, Kenny Marino, Bob Balaban. Cast completo Titolo originale: Prince of the City. Genere Drammatico – USA, 1981, durata 167 minuti. – MYmonetro 3,00 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Danny Ciello, giovane detective della sezione narcotici, è convinto da due magistrati a collaborare a un’inchiesta sulla corruzione nella polizia di New York. Ispirato alla storia – vera – di Bob Lenci e al libro biografico di Robert Daley è uno dei migliori film USA del 1981. Oltre a essere un’inchiesta e una denuncia sulla corruzione nella polizia, è anche un esempio di superbo artigianato cinematografico, ricco di risonanze etiche e politiche. È il solo film in cui l’onesto Lumet sfodera un’energia alla Scorsese.
Regia di Sidney Lumet. Un film Da vedere 1965 con Sean Connery, Alfred Lynch, Michael Redgrave, Harry Andrews, Ian Bannen, Ian Hendry. Titolo originale: The Hill. Genere Drammatico – Gran Bretagna, 1965, durata 122 minuti. – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Durante l’ultima guerra cinque uomini entrano in un campo di disciplina inglese nel Nord Africa e vengono affidati al sergente Williams, un vero carnefice. Dura denuncia dei metodi disciplinari applicati nei campi di prigionia militari con momenti di alta drammaticità, grazie anche ai validi attori e alla bella fotografia in bianconero di O. Morris. Da un teledramma di Ray Rigby e R.S. Allen. Esiste anche in edizione colorizzata. La prima prova attoriale con cui S. Connery cercò di liberarsi dell’ipoteca di James Bond. Molto amato da Woody Allen.
Regia di Sidney Lumet. Un film con Austin Pendleton, Tom Guiry, Fred Koheler, Maggie Gyllenhaal, Ken Leung, Jim Gaffigan. Cast completo Genere Drammatico – USA, 2004, durata 120 minuti. – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.
Una didascalia ci ricorda in quali occasioni negli Stati Uniti è stato limitato l’esercizio dei diritti civili. Una classe di un Istituto Superiore. L’insegnante chiede, dopo l’11 settembre, per quanto tempo sarebbero disposti a rinunciare ai loro diritti civili con il fine di sconfiggere il terrorismo.
Cina Popolare. Un funzionario di polizia interroga una giovane donna americana impedendole di chiamare l’Ambasciata. Non è in arresto ma si vuole solo sapere da lei perché si trovi nel Paese e se per caso non stia agendo contro gli interessi della Cina.
Stati Uniti. Una funzionaria dell’FBI interroga un giovane di origine araba. Non si tratta di un arresto ma si vuole sapere da lui perché si trovi nel Paese e se per caso non stia agendo contro gli interessi degli Stati Uniti. Le battute pronunciate in entrambi i casi sono le stesse.
Sidney Lumet alla tenera età di 79 anni colpisce ancora con grande lucidità in questo tv movie prodotto dall’HBO. Lo spettatore viene costretto a reagire.
Un film di Sidney Lumet. Con Katharine Hepburn, Dean Stockwell, Jason Robards, Ralph Richardson Titolo originale Long Day’s Journey into Night. Drammatico, b/n durata 174′ min. – USA 1962. MYMONETRO Il lungo viaggio verso la notte valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Trasposizione quasi letterale del claustrofobico, autobiografico, cannibalistico testo teatrale di Eugene O’Neill, messo in scena nel 1956. La lunga giornata è quella trascorsa nel 1912 da una famiglia in una villa di campagna del Connecticut: brutto tempo, i quattro Tyrone, chiusi in casa, mettono a nudo conflitti, speranze frustrate e fallimenti in un dramma dai risvolti disperatamente tragici. 3 giganti della recitazione (Hepburn, Richardson, Robards), ma persino il giovane Stockwell se la cava nel personaggio scritto meno bene. Teatro in scatola? Ma di classe. Fotografia del grande Boris Kaufman. Da vedere nell’originale con sottotitoli.
Un film di Sidney Lumet. Con Al Pacino, John Randolph, Jack Kehoe, Biff McGuire, Barbara Eda-Young.Poliziesco, durata 129 min. – USA 1973. MYMONETRO Serpico valutazione media: 3,67 su 37 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Un film di Sidney Lumet. Con Philip Seymour Hoffman, Ethan Hawke, Albert Finney, Marisa Tomei, Aleksa Palladino. Titolo originale Before the Devil Knows You’re Dead. Drammatico, durata 117 min. – USA 2007. – Medusa uscita venerdì 14 marzo 2008. MYMONETRO Onora il padre e la madre valutazione media: 3,78 su 238 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Nell’estate 2006 a New York, dopo un lungo lavoro di preparazione con gli attori, all’età di 82 anni Lumet girò il film più angoscioso della sua carriera, il 45° per il cinema. La sceneggiatura, la prima, è del rinomato commediografo Kelly Masterson. Al sarcastico titolo italiano (il 4° comandamento del Decalogo di Mosè) si oppone quello originale, tratto da un arguto detto irlandese: “Meglio arrivare in paradiso mezz’ora prima che il diavolo sappia che sei morto”. È la storia di una famiglia della media borghesia che deve affrontare il peggiore dei nemici, sé stessa, in un conflitto che nasce dal denaro: la rapina in una gioielleria che ha tragiche e impreviste conseguenze è il motore dell’azione, esposta in una struttura temporalmente frantumata prima e dopo l’evento. Attraverso una trafila di debiti, falsi in bilancio, sensi di colpa, ricatti, tradimenti, vendette, provocando situazioni in cui ogni membro maschile della famiglia (donne quasi escluse) fa emergere il peggio di sé stesso, si arriva a un finale sconvolgente. Tragedia o melodramma? Il formidabile cast degli interpreti è una sfilata di Oscar, compreso quello alla carriera dato a Lumet nel 2005, ma anche tra le figure di contorno non mancano gli attori decorati con premi teatrali o televisivi. Occorre citare almeno Hoffman (doppiato da Pino Insegno) il cui talento gli ha permesso di essere promosso, come qui, da caratterista a protagonista.
Un film di Sidney Lumet. Con Sean Connery, Ralph Meeker, Dyan Cannon, Martin Balsam, Christopher Walken Titolo originale The Anderson Tapes. Poliziesco, durata 98 min. – USA 1972. MYMONETRORapina record a New York valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Ex carcerato vuole svaligiare in un sol colpo a Ferragosto tutti gli appartamenti di un lussuoso palazzo. Ha cinque complici e un boss mafioso che lo finanzia. Ma la polizia li tiene sotto controllo. Veloce, spezzettato, ritmo serrato e riprese concise, il film rispetta le regole del genere poliziesco, ma è anche un commento sull’America moderna: la manipolazione, il denaro, la corruzione. Da un romanzo di Lawrence Sanders.
Un film di Sidney Lumet. Con Anna Magnani, Marlon Brando, Joanne Woodward Titolo originale The Fugitive Kind. Drammatico, b/n durata 135 min. – USA 1959. MYMONETRO Pelle di serpente valutazione media: 3,13 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Dopo aver vissuto alla giornata per anni, un uomo decide di mettere radici in un piccolo paese. Qui conosce una donna più anziana di lui, maltrattata dal marito infermo, e se ne innamora, ricambiato. Quando il marito scopre la relazione, scoppia il dramma: provoca un incendio nel quale trovano la morte i due sfortunati amanti.
Un film di Sidney Lumet. Con Vin Diesel, Peter Dinklage, Linus Roache, Ron Silver, Annabella Sciorra. continua» Titolo originale Find Me Guilty. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 125 min. – USA, Germania 2006. uscita venerdì 17 marzo 2006. MYMONETRO Prova a incastrarmi valutazione media: 3,07 su 30 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Il più lungo processo per crimini della storia degli Stati Uniti giunge sullo schermo ad opera di un grande Vecchio del cinema americano: Sidney Lumet. Dopo anni di indagini la polizia riuscì a incriminare 20 membri della famiglia Lucchese con 76 capi d’imputazione. Il processo durò 21 mesi (1987-88) in un’aula in cui erano presenti 20 imputati con 19 difensori. Perché questa disparità? Perché il mafioso Jackie Dee DiNorscio (già condannato a 30 anni) non solo rifiutò di collaborare con la Giustizia ma decise di difendersi da solo. La sua incultura mista a uno spirito caustico e a una assoluta identificazione con la lealtà dovuta alla famiglia trasformò questo dibattimento in un evento. Il regista di film che rimangono nella storia del cinema giudiziario e poliziesco, con la libertà che è propria dell’età inoltrata si interessa a questo caso e ne trae una tragicommedia che ribalta i ruoli. Sin dall’inizio si fa il tifo per i cattivi (grazie anche a un Vin Diesel strepitoso nella versione originale) e che questo accada in un “Lumet’s movie” potrà forse indispettire qualcuno. Altri potranno invece (più proficuamente) chiedersi il perché. I tempi cambiano. Al cinema e nella realtà.
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Un film di Sidney Lumet. Con Rebecca De Mornay, Jack Warden, Don Johnson, Stephen Lang Titolo originale Guilty as Sin. Giallo, durata 115 min. – USA 1993.
Jennifer, avvocato rampante e di pochissimi scrupoli, assume (senza entusiasmo) la difesa di un uomo, David, accusato di aver ucciso la moglie gettandola dalla finestra. David si presenta come uno gigolò con tutti i difetti possibili, ma non è un assassino. Però è molto strano. Millanta subito una relazione col suo difensore mettendola in pessima luce. Jennifer, che vorrebbe liberarsene, su ingiunzione del giudice è costretta a difenderlo al meglio. Quando David le rivela di essere l’assassino della moglie e non solo di lei, la donna, vincolata dal segreto, non può far nulla. Buona tensione fino alla scena madre finale, un vero coniglio nel cappello. Hitchchock, al quale Lumet sicuramente si riferisce, non avrebbe approvato. Bravo Johnson, una delle migliori presenze del cinema americano attuale.
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