Una bella nubile eredita una fattoria. Un boss corteggia entrambe, ma la donna, aiutata da un vecchio, tiene duro. Poi arriva un giovane cowboy e si installa nella fattoria. Il boss diventa sempre più malvagio, fino a uccidere più volte, e viene punito come si merita. Così i due giovani possono finalmente vivere sereni.
Un bandito messicano ruba ad un mite cacciatore il magnifico purosangue che l’uomo vorrebbe usare per rifarsi una vita come allevatore. Deciso a riaverlo ad ogni costo, il cowboy è costretto ad impugnare la pistola.
Storia romanzata di Belle Star, la banditessa che imperversò nell’Oklahoma nella seconda metà del secolo scorso. Dopo la guerra di Secessione, la vediamo respingere le attenzioni di un innamorato nordista e unirsi alla banda di Sam Starr, un guerrigliero sudista che continua la lotta. Belle e Sam si sposano e per molti anni danno filo da torcere all’esercito, finché l’uomo non viene catturato e Belle non rimane uccisa in un agguato per mano di due sicari.
Un film di Nicholas Ray. Con Robert Wagner, Jeffrey Hunter, Hope Lange, Agnes Moorehead. Titolo originale The True Story of Jesse James. Western, durata 92′ min. – USA 1957. MYMONETRO La vera storia di Jess il bandito valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.Finita la guerra civile, Jesse e Frank James diventano rapinatori di banche e di treni. Rifacimento di Jess il bandito (1938) di H. King attraverso un complicato intreccio di flashback e nelle cadenze di un’ode in mortem. È uno dei 3 western di Ray, tutti eccentrici, con personaggi anticonformisti o ribelli, con o senza causa, perdenti romantici che cercano nell’amore un’estrema ragione di essere e di vivere.
Un film di George Sherman. Con John Wayne, Ray Corrigan, Max Terthune Titolo originale Three Texas Steers. Western, b/n durata 59 min. – USA 1939. MYMONETRO Texas Kid valutazione media: 3,00 su 1 recensione.Tre scanzonati giustizieri del Texas aiutano la giovane proprietaria di un circo, vincendo il premio di una corsa e permettendole così di pagare un’ipoteca.
Nel 1870 scout dell’esercito USA salva la vita a Cochise, sposa una pellerossa e cerca di stabilire la pace con gli Apaches. Ma c’è chi ha interesse a fomentare la guerra. È il western che inaugurò il filone filoindiano negli anni ’50. Buon racconto avventuroso, un po’ troppo solenne, ma con risvolti teneri e efficaci scene d’azione. Diede origine alla serie TV Broken Arrow.
Nel 1870 Frank Harris, vicedirettore di un hotel di Chicago, diventa socio in affari di Tom Rice, capo di un gruppo di cowboy, e parte con lui per trasportare una mandria di bovini in Messico dove spera di convincere il padre dell’amata Maria a concedergli la mano della figlia, ma la trova già sposata. Il viaggio di andata e ritorno diventa per Harris un’educazione alla dura vita del West. Scritto da Edmund H. North che si è ispirato all’autobiografia On the Trail di Frank Harris (noto per i suoi ricordi mendaci), ricco di spunti realistici e di situazioni inedite, vive di frammenti e va gustato a sorsi, ma impone una moralità di estrema amarezza. Si chiude con una doppia fine di insolita allegria.
Su soggetto di Ugo Pirro e sceneggiatura di Fernando Di Leo e Dean Craig (Piero Regnoli), prodotto da Dino De Laurentiis, è uno “spaghetti-western” sugli indiani d’America. Navajo Joe decide di vendicare la sua tribù massacrata dai cacciatori di scalpi (un dollaro l’uno) . Mora con i capelli lunghi, la fiorentina mancina Machiavelli fa Estella, anche lei Navajo, ma non sapeva ancora andare bene a cavallo. Imparò presto. Frase di lancio: “Un western spietato e violento in prima visione”. Meno violento del precedente Django, altro successo di Corbucci.
Sette banditi rapinano una banca e scappano attraverso il deserto. Arrivano a un villaggio abbandonato, dove trovano una ragazza e un vecchio che cerca l’oro. Un classico del western, robusto e asciutto.
Un cowboy vagabondo, paternamente accolto da un ranchero che lo fa suo intendente, è sedotto dalla giovane moglie del padrone. Il cowboy è poi costretto a uccidere il suo benefattore, desideroso di vendetta. Eviterà a malapena il linciaggio.
Tre avventurieri vengono accusati di furto di bestiame dalla comunità di una cittadina del West. Sceneggiato da Lamar Trotti e fotografato da Arthur Miller, questo film, tratto da un romanzo di Vantilburg Clark, uscì negli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale. Il tema del linciaggio provocò una profonda impressione. Sul film (forse il capolavoro di Wellman) qualche anno dopo, Manny Farber su “The New Republic” scrisse: “… The Ox-Bow Incident è un significativo momento della nostra cultura”.
In una città piena di cacciatori di taglie, banditi e vendette sanguinarie, Arthur McCoy è l’incorruttibile sceriffo che sta cercando di superare il suo travagliato passato per portare la legge e l’ordine in questa nuova frontiera. Dall’altra parte c’è Red Bill, un famigerato cacciatore di taglie solitario noto per decapitare le sue vittime e infilare le loro teste in una sporca borsa nera. Quando le strade di questi due uomini si scontrano, entrambi scoprono che nel selvaggio west non ci sono eroi, nessuno è invincibile e i predatori possono diventare le prede.
L’aborigeno Sam vive nella fattoria del “bianco” Fred, in relativa armonia, insieme alla moglie Lizzie. Ma intorno a loro, nell’Outback australiano qui narrato come il corrispettivo del Far West, gli aborigeni sono gli indiani: privati della propria terra, dei propri diritti e della propria libertà, e ridotti ad una schiavitù identica a quella (di esportazione) che opprimeva gli africani importati negli Stati Uniti. Quando nella zona si trasferisce Harry, un reduce di guerra gonfio di rancore e di aggressività repressa, il fragile equilibrio fra i proprietari terrieri anglosassoni e i loro servi aborigeni salta
Un film di Fritz Lang. Con Henry Fonda, John Carradine, Donald Meek, Gene Tierney.Titolo originale The Return of Frank James. Western, b/n durata 92 min. – USA1940. MYMONETRO Il vendicatore di Jess il bandito valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
L’anno precedente aveva ottenuto grande successo il film Jess il bandito dove il famoso fuorilegge, interpretato da Tyrone Power, finiva ucciso a tradimento, secondo la verità storica, dai fratelli Ford. In questo secondo episodio si immagina che Frank, il saggio fratello di Jess, si vendichi dei due assassini.
Lo sceriffo Garrett lascia la sposa il giorno delle nozze per inseguire due banditi. Asserragliato in un ranch insieme ai suoi due prigionieri da una banda di messicani, se la cava grazie al pentimento di uno dei due cattivi.
Tom torna al paese dopo molti anni di assenza. Ha la triste sorpresa di constatare che il fratello è alcolizzato. Una banda spietata domina la comunità, ma il fratello uscirà dalla sua passività e con Tom farà piazza pulita.
Nuovo Messico, 1874. Corriere dell’esercito USA uccide per legittima difesa il marito di una ranchera che gli piace. Catturato dagli indiani, è liberato perché creduto il marito di lei. Uno dei primi western adulti degli anni ’50 sulla scia di Il cavaliere della valle solitaria. Un po’ verboso, ma ben recitato con la Page esordiente che si meritò una nomination all’Oscar e soprattutto da un Wayne di intensa sobrietà _ nel personaggio eponimo di un mezzo sangue che fu uno dei suoi preferiti. Da un romanzo (1953) di Louis L’Amour, ben sceneggiato da James Edward Grant che accentuò il rispetto per i pellerossa. Fotografia: Robert Burks. Restaurato nel 1995 e nel 2007 con l’originale destinazione in 3D.
Mary Bee Cuddy è una donna di 31 anni che vive da sola nella frontiera americana. Per gli standard dell’epoca, è una zitella senza alcuna speranza di trovare marito, soprattutto fra gli uomini primordiali che popolano il Far West. Poichè però è in gamba quanto e più di loro, Mary Bee si assume l’incarico ingrato di trasportare tre donne uscite di senno attraverso il fiume Missouri e fino all’Iowa, da dove verranno rispedite negli stati dell’Est da cui provengono. Le tre donne sono impazzite in seguito alla vita durissima della frontiera: Arabella ha visto morire tre figli in tre giorni a causa della difterite; Theoline ha ucciso il figlio neonato durante un inverno particolarmente rigido; e Gro ha reagito con la follia ai continui abusi del marito. Mary Bee carica le tre donne su una diligenza che pare una prigione e si prepara a partire. Ma sa di non potercela fare da sola, e ingaggia un vagabondo cui ha salvato la vita, e che dice di chiamarsi George Biggs. Insieme, George e Mary Bee si avventurano lungo un viaggio impervio e ricco di incognite. Riusciranno nella loro missione (quasi) impossibile?
Un film di George Marshall. Con Charlton Heston, Susan Morrow Titolo originale The Savage. Western, durata 95′ min. – USA 1952. MYMONETRO Il giuramento dei Sioux valutazione media: 2,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Allevato dai Sioux, il bianco Jim cresce e diventa un prode guerriero. Problemi sorgono quando gli invasori della sua razza entrano in guerra con il popolo Sioux. Western scialbino: molti ingredienti, ma sparsi alla rinfusa.