Category: Western


Regia di John Ford. Un film Da vedere 1956 con John WayneNatalie WoodWard BondJeffrey HunterVera MilesJohn QualenCast completo Titolo originale: The Searchers. Genere Western – USA1956durata 119 minuti. – MYmonetro 4,06 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

1868: la guerra civile è finita da tre anni ed Ethan (Wayne) torna a casa. Viene accolto dalla famiglia del fratello. Qualche giorno dopo, con un gruppo di coloni partecipa a una battuta contro una banda di indiani. Nel frattempo la famiglia di suo fratello viene trucidata, tranne una nipotina di pochi anni che viene rapita dagli indiani. Insieme al giovane Martin (J. H.) Ethan comincia la ricerca, che durerà dieci anni. Alla fine trova la ragazza che è diventata un’indiana. Ethan è sul punto di ucciderla, ma all’ultimo momento si ravvede e la porta a casa. Il film è considerato un capolavoro persino dalla grande critica ufficiale, che ha sempre ritenuto il western un genere minore e troppo popolare. Nella più recente classifica stilata da critici di tutto il mondo Sentieri selvaggi è addirittura al quarto posto. In realtà Ford aveva realizzato altri capolavori, più puliti e rigorosi, come Ombre rosse e Sfida infernale, ma Sentieri selvaggi presenta un versante “intellettuale” e spurgato del mito che lo fa preferire (da “quella” critica appunto) ai precedenti titoli, più ingenui e allineati a una morale più rassicurante e “bonariamente” manichea. Si tratta comunque di un grande film che dibatte i grandi temi fordiani e ne aggiunge altri. Wayne non era mai stato così negativo e isterico: l’attore si piacque tanto che diede a suo figlio, nato in quei giorni, il nome di Ethan. Wayne e il giovane compagno percorrono territori e stagioni, nel deserto, nella neve, fra gli indiani, i banditi, i piccoli e grandi paesi, guidati da una notizia, da un sentito dire. Ciclicamente tornano a casa, sempre più stanchi e delusi, ma ripartono e continuano a cercare la ragazza. Faticano a oltranza per la propria identità e coerenza.

The Searchers (1956) on IMDb

Regia di Wesley Ruggles. Un film con Richard DixIrene DunneEdna May OliverEstelle TaylorNance O’Neil. Titolo originale: Cimarron. Genere Western – USA1931durata 130 minuti. – MYmonetro 2,61 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il film racconta la vita di alcune famiglie di coloni in Oklahoma, dagli anni Novanta alla prima guerra mondiale. 

Cimarron (1931) on IMDb
Risultati immagini per Ombre Rosse

Un film di John Ford. Con John Wayne, Thomas Mitchell, John Carradine, George Bancroft, Andy Devine. Titolo originale Stagecoach. Western, b/n durata 97′ min. – USA 1939. MYMONETRO Ombre rosse * * * * 1/2 valutazione media: 4,59 su 25 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Intorno al 1880 una diligenza parte con sette passeggeri da Tonto diretta a Lordsburg, nel Nuovo Messico, attraverso un territorio occupato dagli Apaches di Geronimo. Per la strada sale Ringo, ricercato per un delitto che non ha commesso. Dovrà vedersela con i fratelli Plummer, i veri responsabili del crimine di cui è accusato. Sceneggiato da Dudley Nichols sulla base del racconto Stage to Lordsburg di Ernest Haycox (ispirato a Boule de suif di Maupassant), è forse _ almeno in Italia per due generazioni di critici e di cinefili _ il western più famoso e amato di tutti i tempi. Questo “Grand Hotel” su ruote, come fu definito sul New Yorker, si presta a letture di ogni genere, come ogni classico. Ebbe 5 nomination agli Oscar e ne vinse 2: Mitchell (attore non protagonista) e la musica, che attinge al folclore americano. Il western precedente di Ford è del 1926.

Stagecoach (1939) on IMDb

Regia di William A. Wellman. Un film Da vedere 1943 con Henry FondaAnthony QuinnDana AndrewsHarry MorganJane Darwell. Titolo originale: The Ox-Bow Incident. Genere Western – USA1943durata 75 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,44 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Tre avventurieri vengono accusati di furto di bestiame dalla comunità di una cittadina del West. Sceneggiato da Lamar Trotti e fotografato da Arthur Miller, questo film, tratto da un romanzo di Vantilburg Clark, uscì negli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale. Il tema del linciaggio provocò una profonda impressione. Sul film (forse il capolavoro di Wellman) qualche anno dopo, Manny Farber su “The New Republic” scrisse: “… The Ox-Bow Incident è un significativo momento della nostra cultura”. 

The Ox-Bow Incident (1942) on IMDb
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Un film di Gordon Douglas. Con Clint WalkerEdd ByrnesJohn Russell Titolo originale Yellowstone KellyWesterndurata 91 min. – USA 1959MYMONETRO La guida indiana * * - - - valutazione media: 2,00 su 1 recensione.


Un cacciatore di pelli amico dei pellirosse guarisce una ragazza indiana contesa dal capo tribù e da suo nipote. Lei, però, non ricambia e questa sua indifferenza esaspera soprattutto il più giovane corteggiatore.

Yellowstone Kelly (1959) on IMDb

The Bounty Killer - Film (1966)Un film di Eugenio Martín. Con Richard Wyler, Tomas Milian, Ella Karin, Manuel Zarzo.Western, durata 85 min. – Italia, Spagna 1967. MYMONETRO The Bounty Killer * * - - - valutazione media: 2,00 su 1 recensione.

Un cacciatore di taglie è deciso a mettere le mani su un desperado messicano. Capita però in una famiglia dove il ricercato è ritenuto un bravo figliolo. Ma questi si rivela ben presto una belva assetata di sangue, cosicché i suoi amici, dopo averlo sulle prime aiutato, gli si rivolteranno contro decretando la sua fine.

The Bounty Killer (1965) on IMDb

Dollari maledetti (DVD) di Spencer Gordon Bennet - DVDUn film di Spencer Gordon Bennett. Con Richard ArlenDan DuryeaRod CameronAudrey Dalton Westerndurata 92 min. – USA 1965MYMONETRO Dollari maledetti * * - - -valutazione media: 2,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Duggan Willie si è trasferito dalla costa occidentale nel selvaggio west in cerca di fortuna. Dopo aver ucciso un bandito e riscosso la taglia decide di diventare un bounty-killer ma in questo modo rischia di diventare un altro uomo e forse perdere l’amore della bella Carole.

The Bounty Killer (1965) on IMDb
Locandina La vera storia di Jess il bandito

Un film di Nicholas Ray. Con Robert Wagner, Jeffrey Hunter, Hope Lange, Agnes Moorehead. Titolo originale The True Story of Jesse James. Western, durata 92′ min. – USA 1957. MYMONETRO La vera storia di Jess il bandito * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.Finita la guerra civile, Jesse e Frank James diventano rapinatori di banche e di treni. Rifacimento di Jess il bandito (1938) di H. King attraverso un complicato intreccio di flashback e nelle cadenze di un’ode in mortem. È uno dei 3 western di Ray, tutti eccentrici, con personaggi anticonformisti o ribelli, con o senza causa, perdenti romantici che cercano nell’amore un’estrema ragione di essere e di vivere.

The True Story of Jesse James (1957) on IMDb

Johnny Guitar: Amazon.it: Joan Crawford, Sterling Hayden, Mercedes  McCambridge, Scott Brady, Ward Bond, Ben Cooper, Ernest Borgnine, Royal  Dano, Paul Fix, John Carradine, Frank Ferguson, Rhys Williams, Ian  MacDonald, Will Wright, JohnUn film di Nicholas Ray. Con Sterling Hayden, Joan Crawford Western, Ratings: Kids+16, durata 110′ min. – USA 1954. MYMONETRO Johnny Guitar * * * 1/2 - valutazione media: 3,79 su 17 recensioni di critica, pubblico e dizionari

In Arizona, dopo la guerra civile, Vienna, proprietaria di un saloon-casa da gioco, è malvista dai notabili della zona perché dà ospitalità a una banda di fuorilegge. Si fa aiutare da Johnny, pistolero-chitarrista già suo amante. Incendio e duello finale tra due donne. Giudicato troppo eccentrico ed eccessivo quando uscì, è tenuto oggi per un capolavoro di lirismo barocco e di graffiante parodia sul maccartismo, la “caccia alle streghe” comuniste, e sul puritanesimo repressivo. Il fascino del film, scritto da Philip Yordan, scaturisce dalla sua esaltazione poetica della libertà e dell’amore, dalla dialettica opposizione delle forze in campo, dal suo cifrato simbolismo sessuale. Tutto è eccessivo nel film, anche il Trucolor di Harry Stradling. Caratteristi in folla: Ernest Borgnine, John Carradine, Royal Dano, Ben Cooper.

Johnny Guitar (1954) on IMDb
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Un film di Nicholas Ray. Con Viveca Lindfors, Ernest Borgnine, James Cagney, John Derek. Titolo originale Run for Cover. Western, Ratings: Kids, durata 93′ min. – USA 1955. MYMONETRO All’ombra del patibolo * * * - - valutazione media: 3,00 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


L’anziano e amareggiato Matt fa amicizia col giovane e fragile Davey. Un equivoco li fa scambiare per rapinatori di un treno e, ferito nella sparatoria, Davey rimane storpio. Tempo dopo, eletto sceriffo da chi voleva linciarlo, Matt nomina suo vice Davey, ma la sua fiducia è mal riposta. È il 2° dei 3 western di J. Cagney e di Nick Ray che porta nel genere i suoi temi preferiti: la difficile pratica dell’amicizia; l’incomunicabilità tra le diverse generazioni (anche tra chi si ama); la seduzione negativa della violenza sulla giovinezza; la relatività della nozione di giustizia; la denuncia dell’intolleranza. “Sembra la tragedia degli equivoci… pessimista, in cui nessuno è mai quello che appare e colui che sembra maggiormente colpevole, il giovane Davey, è in realtà la prima vittima…” (A. Viganò).

Run for Cover (1955) on IMDb
Locandina Uomini violenti

Un film di Rudolph Maté. Con Barbara Stanwyck, Dianne Foster, Edward G. Robinson, Brian Keith, Glenn Ford Titolo originale The Violent Men. Western, durata 96′ min. – USA 1955. MYMONETRO Uomini violenti * * 1/2 - - valutazione media: 2,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Barone del bestiame, invalido, cerca di espellere dalla sua valle i piccoli e indifesi agricoltori, mentre la sua ambiziosa moglie lo tradisce con suo fratello. Lo contrasta un reduce della guerra civile. Bella compagnia d’attori per un dramma d’azione che fa pensare a un film gangster travestito da western. Qualche buona sequenza di movimento non basta a riscattare la convenzionalità dell’insieme.

The Violent Men (1955) on IMDb
Lo Chiamavano Trinità...: Amazon.it: Spencer, Hill, Zacharias, Sturkie,  Hahn;, Spencer, Hill, Zacharias, Sturkie, Hahn;: Film e TV

Un film di E.B. Clucher. Con Steffen Zacharias, Bud Spencer, Terence Hill, Gisela Hahn, Farley Granger.Western, durata 117 min. – Italia 1970. MYMONETRO Lo chiamavano Trinità… * * * 1/2 -valutazione media: 3,85 su 49 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Il pistolero Trinità arriva in paese e trova il proprio fratello che fa lo sceriffo. Ma costui è un furfante che ha architettato un piano ai danni del ricco Harrison. Trinità si trova a sventare contemporaneamente i piani del falso sceriffo e di Harrison che opprime una comunità di mormoni, e si innamora di una delle ragazze della setta.

 Lo chiamavano Trinità...
(1970) on IMDb

Regia di Enzo Barboni. Un film con Bud SpencerTerence HillYanti SomerEnzo FiermonteAdriano MicantoniFurio MeniconiCast completo Genere Western – Italia1971durata 128 minuti. – MYmonetro 3,23 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il furbo Trinità e il massiccio Bambino si spacciano per agenti federali e cercano di farsi dare soldi dai frati. 2° film della serie diretta da E.B. Clucher e prodotto da Zingarelli, che ribaltò i canoni del western ciociaro-andaluso trasformandolo in svelenito e buffo spettacolo da oratorio. 1° posto nella classifica dei film italiani più visti (14 979 000 spettatori), davanti a Ultimo tango a Parigi (14 794 000).

 Continuavano a chiamarlo Trinità
(1971) on IMDb
Locandina Sukiyaki Western Django

Un film di Takashi Miike. Con Hideaki Ito, Masanobu Ando, Koichi Sato, Kaori Momoi, Yusuke Iseya. Azione, durata 121 min. – Giappone 2007. MYMONETRO Sukiyaki Western Django * * * - - valutazione media: 3,13 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

In un villaggio giapponese, in una terra molto simile al vecchio west, due gang, i Genji vestiti di bianco e gli Heike vestiti di rosso, combattono all’ultimo sangue per un forziere d’oro.
Il divertissement di Takashi Miike, che afferma di avere incontrato gli Spaghetti Western (che in giappone si chiamano Maccheroni Western) all’età di sei anni quando i genitori che guardavano i film di Sergio Leone gli regalavano pistole e speroni, è cinefilia pura. Questo è il pregio e il difetto di un film che nei primi tre minuti dà il meglio di sè. È Quentin Tarantino nell’ironica parte di Piringo, narratore, con una meravigliosa parlata inglese dalla cadenza nipponica. Lo sfondo dipinto, con quel sole perfetto e giallo fa il resto. E qui inizia il film.
Ci sono donne di metallo, sceriffi immortali, fragorosi suoni di pallottole, e tanti colori caldi, che giungono fino al rosso del sangue che scorre a fiotti. Le citazioni sono infinite, da Corbucci fino al sempiterno Sergio Leone. Takashi Miike, che fino a oggi si era confrontato con l’horror e l’inquietudine, sa dove mettere le mani, e i temi di amore e morte ricorrono anche in questo omaggio assoluto al Western all’italiana. La durata del film, circa due ore, rende gli scontri a fuoco ripetitivi, ma a salvare Sukiyaki Western Django è ancora l’amore per il cinema. L’eterno incontro delle due mani che si avvicinano strizzando l’occhio a Duello al sole sono ancora un gioiello di questo gioco che il regista giapponese e Tarantino hanno pensato qualche tempo fa proprio in un ristorante del Lido Veneziano, a dimostrazione che il sogno del cinema esiste ancora. In Oriente. In Occidente. E Leone San non potrà che sorridere, a modo suo, da qualche parte in cielo.

 Sukiyaki Western Django
(2007) on IMDb
Meek'S Cutoff [Edizione: Regno Unito]: Amazon.it: Movie, Film: Film e TV

Un film di Kelly Reichardt. Con Michelle Williams, Bruce Greenwood, Will Patton, Shirley Henderson, Paul Dano. Western, – USA 2010. MYMONETRO Meek’s Cutoff * * * 1/2 - valutazione media: 3,83 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

E’ il 1845, sono i primi giorni dell’Oregon Trail e una carovana di tre famiglie ha assunto Stephen Meek perché li accompagni fino alle montagne di Cascade. Affermando di conoscere una scorciatoia, Meek guida il gruppo su un sentiero non tracciato, attraverso un deserto sugli altipiani. Quando un nativo americano incrocia la loro via, i pionieri si troveranno a dover decidere se riporre ancora fiducia nella loro guida oppure, affidarsi al “nemico”. Firmato da una poetessa del cinema indipendente statunitense, Meek’s Catoff è una singolarissima rivisitazione del mito della frontiera che ne scardina alcuni elementi costitutivi, per creare invece un West tutto al femminile, composto di silenzi e spazi vuoti.
Significativa, a tal proposito, nelle prime battute della pellicola, la lettura da parte di una coppia di coloni del brano sulla cacciata di Adamo ed Eva. Rovesciando l’immaginario di una sorta di Eden terrestre, vagheggiato dai primi pionieri che si avviavano verso le “terre promesse”, armati di Bibbia, Kelly Reichardt, ispirandosi alla figura realmente esistita di un uomo che condusse una carovana di duecento carri in una zona priva di acqua, sceglie un paesaggio desertico. Uno scenario di antonioniana memoria, che rimanda alle atmosfere dei western esistenzialisti di Monte Hellman – Le Colline blu , La sparatoria -, e di certe pellicole di Peter Weir (Picnic a Hanging Rock, L’ultima Onda). Come sospesi nel tempo, i protagonisti intraprendono un cammino nelle viscere di un territorio alla ricerca di quel nuovo mondo, dove incessantemente si confondono i ruoli di vittima e carnefice, dove si giocano questioni identitarie, sul senso di appartenenza, di ricerca e conoscenza di sè e dell’altro…
Michelle William è perfetta nel dare corpo alle inquietudini della coraggiosa Emily, così pure Bruce Greenwood nel delineare la psicologia della guida e ancora Rod Rondeaux, nei panni dell’indiano, che si esprime in un linguaggio che resta incomprensibile per il resto del gruppo. Un film classico, essenziale, anche nella scelta del formato quadrato, 1:33, da non perdere…

Meek's Cutoff (2010) on IMDb
Poster Il massacro di Fort Apache  n. 0

Regia di John Ford. Un film Da vedere 1948 con Anna LeeHenry FondaJohn WayneWard BondJohn AgarShirley TempleCast completo Titolo originale: Fort Apache. Genere Western – USA1948durata 127 minuti. – MYmonetro 3,83 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il colonnello Thursday prende il comando di un forte in territorio Apache e si porta con sé la figlia. La sua concezione della disciplina e i pregiudizi lo mettono in conflitto con il capitano York; la sua testardaggine lo porta a uno scontro con i pellerossa di Cochise e alla sconfitta. Primo western fordiano a occuparsi della Cavalleria, fa parte della trilogia militare con I cavalieri del Nordovest (1949) e Rio Bravo (1950). Attraverso la finzione romanzesca Ford e il suo sceneggiatore Frank S. Nugent alludono a Custer e alla disfatta di Little Big Horn. Delizioso nella descrizione della vita in un forte, dialettico nella contrapposizione ideologica dei vari modi di concepire l’onore, la disciplina e gli altri caratteri della vita militare. Armendariz doppiato da Alberto Sordi. Girato nella Monument Valley. Esiste in versione colorizzata.

Fort Apache (1948) on IMDb
Risultati immagini per Balla coi Lupi

Un film di Kevin Costner. Con Kevin Costner, Mary McDonnell, Graham Greene, Rodney A. Grant, Floyd Red Crow Westerman. Titolo originale Dances with Wolves. Western, Ratings: Kids+13, durata 180 min. – USA 1990. MYMONETRO Balla coi lupi * * * * - valutazione media: 4,40 su 50 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

C’era stato un tempo in cui il western era uno dei generi più popolari di Hollywood. Che si trattasse di Gary Cooper in Mezzogiorno di fuoco o Burt Lancaster e Kirk Douglas in Sfida all’OK Corral o Clint Eastwood nella trilogia di Sergio Leone, il vecchio West era un modo sicuro per stare in testa al box office fino agli anni ’70 quando scomparve repentinamente quasi del tutto. Ma Kevin Costner nel 1990 riaprì al meglio la stagione del western e nel giro di tre anni ben due film del genere (per l’appunto Balla coi lupi e “Gli spietati”) riuscirono ad aggiudicarsi l’ambita statuetta di miglior film agli Oscar. E per la prima volta Hollywood “premiò gli Indiani” (e lo fece nella persona di Costner, un diretto discendente della tribù Cherokee) anche se non era certo il primo western della parte dei nativi americani. La pellicola si guadagna un indiscusso posto d’onore nella storia del cinema, non sfigurando di fronte ad un inevitabile confronto con i maestri di sempre. Ed è certo il solo film di questi ultimi vent’anni ad affrontare il mito del West, oggetto di tanto revisionismo annunciato, con una passione e un realismo che vanno in direzione della leggenda anziché della demistificazione. Diretto e coprodotto oltre che interpretato dallo stesso Kevin Costner è un debutto impressionante. Ne sono state più volte sottolineate le debolezze che sfiorano il manicheismo e il culto dello spettacolo, non considerando invece come riesca a coniugare i canoni propri del genere a vantaggio di una narrazione epica che conferisce un raro stato di grazia e di sentito a questo racconto elegiaco interessato più che alla fedeltà storica a una verità morale e antropologica. Ma gli intenti di Costner non rifuggono spesso dall’utopia. Balla coi lupi ha la forza e i difetti della sua semplicità e della sua programmatica generosità, conservando una qualità indiscutibilmente emozionante: quella di contribuire a trasmettere l’invito a conoscere l’altro prima di decidere di combatterlo o sterminarlo.

Dances with Wolves (1990) on IMDb

Locandina Il mio nome è nessunoUn film di Tonino Valerii. Con Henry Fonda, Piero Lulli, Terence Hill, Jean Martin, Benito Stefanelli. Western, durata 108′ min. – Italia 1973. MYMONETRO Il mio nome è nessuno * * * 1/2 - valutazione media: 3,89 su 28 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

1899: un celebre pistolero, ormai vecchio, decide di lasciare il West e partire per l’Europa. Incontra un giovanotto che lo ammira e gli si mette alle costole, costringendolo a un’ultima, memorabile impresa… È un proseguimento ideale dei Trinità (manca Bud Spencer) e per molti versi è meglio dei suoi “genitori”: la contrapposizione Hill-Fonda è un’invenzione furbesca che tiene in piedi un western allegro e divertente. Ideato e prodotto da Sergio Leone.

My Name Is Nobody (1973) on IMDb

Risultati immagini per Lo Sperone NudoUn film di Anthony Mann. Con Ralph Meeker, Janet Leigh, Robert Ryan, James Stewart Titolo originale The Naked Spur. Western, durata 91′ min. – USA 1953. MYMONETRO Lo sperone nudo * * * 1/2 - valutazione media: 3,53 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Per risarcirsi di aver perduto quanto aveva di più caro, Owie Kemp (Stewart) dà la caccia a Ben Vandergroat (Ryan) sul quale pende una taglia di 5000 dollari. Lo cattura insieme alla sua ragazza Lina (Leigh) in una zona delle Montagne Rocciose, ma per scortarlo ad Abilene deve prendere con sé due infidi compagni, un cercatore d’oro (Mitchell) e un ufficiale disertore (Meeker). Durante il viaggio Ben gioca d’astuzia per seminare discordia tra i tre. 3° dei 5 western di J. Stewart con la regia di A. Mann e il 1° non scritto da Borden Chase, sostituito da S. Rolfe e H.J. Bloom. Il che purtroppo si sente, anche nel personaggio di Stewart, pur così sfaccettato nel suo impasto di dirittura morale e cinismo amaro. Il vilain R. Ryan gli ruba più di una volta la scena. La suggestione del paesaggio montagnoso, esplorato nei minimi anfratti dalla cinepresa di William Mellor; il rapporto tra personaggi e natura; l’insolita importanza drammatica del personaggio femminile; uno splendido duello finale ne fanno un western da non perdere. Girato nel Colorado. Nomination all’Oscar per la sceneggiatura.

The Naked Spur (1953) on IMDb

L'uomo di Laramie – Movie ConnectionUn film di Anthony Mann. Con James Stewart, Arthur Kennedy, Donald Crisp, Cathy O’Donnell.  Titolo originale The Man from Laramie. Western, durata 104′ min. – USA 1955. MYMONETRO L’uomo di Laramie * * * * - valutazione media: 4,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Capitano americano si finge mercante e va in Messico per scoprire chi vende fucili agli Apaches. Il suo compito è duramente ostacolato dal figlio di un ricco proprietario. 5° e ultimo film di Mann con Stewart, scritto da Philip Yordan e Frank Burt che gli hanno dato una struttura da tragedia classica sulla fine di una potente e corrotta famiglia. Una dose di violenza maggiore del solito, dialoghi piccanti, un ottimo uso dei paesaggi del New Mexico. Il sapiente gioco dei conflitti psicologici in un mondo primitivo ha un’insolita attendibilità storica. 1° film in Cinemascope di Mann. Restaurato.

The Man from Laramie (1955) on IMDb
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