Category: Gilliam Terry


Regia di Terry Gilliam. Un film Da vedere 1991 con Robin WilliamsJeff BridgesAmanda PlummerMercedes RuehlWilliam Jay MarshallCast completo Titolo originale: The Fisher King. Genere Drammatico – USA1991durata 127 minuti. – MYmonetro 3,99 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Sconvolto dalla morte violenta della moglie, un prof. di storia medievale si fa barbone alla deriva e va alla ricerca del Santo Graal tra i grattacieli di New York. L’aiuta un disc-jockey che si sente indirettamente responsabile della sua disgrazia. Storia di amicizia e di amore in cui la commedia si mescola al dramma e al melodramma, il realismo alla fantasia, il sentimentalismo alla violenza, i grattacieli e i bassifondi metropolitani ai castelli e ai cavalieri del Medioevo. Il giusto dosaggio di una materia così eterogenea, liberamente tratta dal romanzo (1986) di Anthony (Dymoke) Powell, è merito di Richard LaGravenese, sceneggiatore esordiente. Gilliam ci mette il talento visionario, l’energia narrativa e quel gusto della ridondanza che indebolisce la parte finale con un eccesso di zuccheri emotivi. Un quartetto eccellente d’interpreti tra cui la Ruehl che vinse 1 Oscar come miglior attrice non protagonista.

 La leggenda del re pescatore
(1991) on IMDb

Locandina italiana BrazilUn film di Terry Gilliam. Con Robert De Niro, Jonathan Pryce, Katherine Helmond, Bob Hoskins, Jim Broadbent Fantastico, Ratings: Kids+16, durata 142′ min. – USA 1985. MYMONETRO Brazil * * * 1/2 - valutazione media: 3,96 su 43 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Lo scarafaggio che, passando sul computer di un ministero, fa sbagliare la lettera di un cognome, è all’origine di tutti i guai che capitano al povero, stralunato funzionario Sam Lowry. Col contributo di Tom Stoppard, Gilliam, uno dei sei Monty Python, ha sfiorato il capolavoro con questa farsa assordante e ridondante che mescola Orwell, Walter Mitty e Kafka con rimandi a Potëmkin, Blade Runner, Casablanca e Stranamore. Ricchezza di invenzioni comiche, fantasioso sfarzo scenografico, spunti parodistici e satirici sulla burocrazia.

Brazil (1985) on IMDb

Locandina italiana Paura e delirio a Las VegasUn film di Terry Gilliam. Con Johnny Depp, Benicio Del Toro, Tobey Maguire, Ellen Barkin, Gary Busey. Titolo originale Fear and Loathing in Las Vegas. Grottesco, durata 115 min. – USA 1998. MYMONETRO Paura e delirio a Las Vegas * * * 1/2 - valutazione media: 3,52 su 67 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Gilliam, un regista la cui creatività è incontenibile sin dallo straordinario film d’esordio Brazil, questa volta è fedele al libro di hunter S. Thompson a cui si ispira. Le avventure di Gonzo e Duke a Las Vegas rischiano di essere allucinate quanto quelle del Barone di Munchausen. Solo che qui lo sfondo è vero. In un’America sempre più consumista che del ’68 ha conservato solo gli aspetti più deleteri. Film ‘acido’ in tutti i sensi

Fear and Loathing in Las Vegas (1998) on IMDb

Locandina The Zero TheoremUn film di Terry Gilliam. Con Christoph WaltzMelanie ThierryMatt DamonTilda SwintonBen Whishaw.  Titolo originale The Zero TheoremFantascienzaRatings: Kids+13, durata 107 min. – USA, Gran Bretagna 2013. – Minerva Pictures Group uscita giovedì 7 luglio 2016MYMONETRO The Zero Theorem * * * - - valutazione media: 3,35su 16 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Qohen è uno degli sviluppatori più produttivi della Mancom ma si è alienato sempre più dal mondo esterno. A tenerlo in vita e dargli la forza di andare avanti è solo l’attesa di una fantomatica chiamata che gli indicherà il suo destino. Finalmente il misterioso Management, capo della corporation, accetta di parlare con Qohen, affidandogli la risoluzione dello Zero Theorem, un algoritmo impossibile sull’assurdità dell’esistente.
Accettare di tornare al cinema dopo il fallimento di progetti durati una vita. Accettare gli insuccessi senza abbandonare la propria Idea, quella di interpretare il mondo confuso e infelice in cui viviamo con gli strumenti del fantasy e della fantascienza di un’altra epoca, dimostrando come possano ancora essere attuali. Terry Gilliam è tutto questo, un incassatore come neanche John Mugabe sul ring contro Marvelous Hagler. Uno che trova il coraggio di tornare su canovacci per i più obsoleti, senescenti e uncool, come Brazil e L’esercito delle dodici scimmie, e provare a realizzarne un’ulteriore appendice, con un budget inferiore a disposizione e con il disincanto pessimista che ha preso il posto della rabbia eversiva di chi vuole cambiare le cose.
Il punto di vista è, inevitabilmente, quello di un autore di un’altra generazione, come lo è quello di Eastwood o lo era quello dell’ultimo Altman. Ma Gilliam non fa nulla per nasconderlo, quando invita a partecipare al suo videogioco vintage riadattato alla contemporaneità; il suo è un occhio nostalgico e disincantato sulla dissoluzione delle nostre vite, cominciata tra gli ’80 e i ’90 e proseguita nel terzo millennio, erodendo in maniera crescente speranze e scampoli di libertà, incastrando sempre più questi ultimi tra i pertugi concessi da lavori veri e fittizi, quando non autoindotti. Su quest’ultimo punto e sul ruolo della connettività 24/7 Gilliam lancia uno dei suoi strali più avvelenati, sintetizzando nella necessità di un continuo upload dei propri dati e del proprio lavoro la schiavitù imperante della deadline: droga, stimolo e spauracchio, causa ed effetto, mezzo e fine.
Qohen, agorafobico, vive in una chiesa che pare un museo, circondato da vestigia di un’altra epoca, o meglio di altre epoche, in un cortocircuito di generazioni perdute che sembrano tendere al Caos ultimo, all’Entropia galoppante; il pessimismo di Brazil si è trasformato in accettazione acritica del secondo principio della termodinamica. Qualunque cosa possiamo sforzarci di fare, il caos crescerà inesorabilmente. E la scelta di Qohen come soggetto-cavia della Mancom – geniale sintesi di un’agenzia di lavoro interinale e di un super-social network – è dovuta unicamente alla sua speranza, al residuo di un desiderio di unicità che ancora alberga in un essere umano che si oppone a una normalizzazione subdola, che passa da una policromia accecante, da sorrisi forzati e da un information overload che ottunde e segue l’uomo, anziché esserne seguito. E a costo di risultare ovvio o datato, Gilliam affronta di petto lo smarrimento delle identità (“chiama tutti Bob perché non può sprecare neuroni preziosi a ricordare i nomi della gente”) che si fa paradossale in un mondo teoricamente ossessionato dall’esibizione e moltiplicazione dell’ego nella Rete. Ma la variabile vincente dell’algoritmo di The Zero Theorem sta forse nel cast, in un Christoph Waltz che per una volta trattiene i trucchi e i cliché del mestiere, in Thewlis, Swinton e Matt Damon che con dedizione si ritagliano ruoli consapevolmente caricaturali e nella rivelazione Mélanie Thierry, recuperata dall’abisso delle promesse mancate. Dall’accettazione della propria non-unicità – essere “creep” e non “special” – parte forse l’unico sentiero possibile verso una serena e consapevole (in)felicità.

The Zero Theorem (2013) on IMDb

Locandina italiana Monty Python
Un film di Terry Gilliam, Terry Jones. Con Graham Chapman, John Cleese, Terry Gilliam, Eric Idle, Terry Jones. Titolo originale Monty Python and the Holy Grail. Commedia, durata 90′ min. – Gran Bretagna 1974. MYMONETRO Monty Python * * * - - valutazione media: 3,21 su 10 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Avventure e guai tragicomici di re Artù e dei suoi cavalieri che vanno alla ricerca del santo Graal e fanno gli incontri più strani. Benché diseguale e sgangherato, per colpa della regia a due teste e dei mezzi insufficienti, i fan vi troveranno: ricchezza di gag, ritmo, gusto per il grottesco e l’anarchia.Oltre ai due registi anche gli interpreti hanno scritto la sceneggiatura. L’edizione italiana (che pur conta le voci di O. Lionello, P. Caruso, Bombolo, ecc.) fa un uso sconsiderato dei dialetti stravolgendo il testo. Il 1° film per il cinema dei Monty Python è E ora qualcosa di completamente diverso (1971); il 3° è Brian di Nazareth (1979). L’attività del gruppo cominciò in TV per la BBC con i 13 episodi di Monty Python Flying Circus e continuò con altre 4 serie fino al 1974, oltre a 2 programmi in inglese per la TV tedesca (1971 e 1973).

 Monty Python e il Sacro Graal
(1975) on IMDb
sostituita versione dvdrip con bdrip 720p e subita

Regia di Terry Gilliam. Un film Da vedere 1995 con Brad PittMadeleine StoweChristopher PlummerBruce WillisJon SedaFrank GorshinCast completo Titolo originale: Twelve Monkeys. Genere Fantastico, – USA1995durata 128 minuti. Uscita cinema venerdì 10 maggio 1996 distribuito da UIP – United International Pictures. – MYmonetro 3,29 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Ispirato al cortometraggio La Jetée (1963) di Chris Marker, sceneggiato da David e Jane Peoples. Nel 2035 i sopravvissuti a un virus, che nel 1997 sterminò cinque miliardi di persone, vivono sottoterra, mentre la superficie del pianeta è popolata soltanto da animali. Per capire il come e il perché della catastrofe si spedisce indietro nel tempo (nel 1917 per sbaglio, nel 1990 e nel 1996) un ergastolano intelligente. Macchinoso e sbretellato sul piano narrativo, il 6° film di Gilliam (l’unico americano del gruppo Monty Python) vale su quello figurativo per certe fulminee invenzioni registiche, i desolati paesaggi metropolitani, l’energia recitativa di Willis, l’istrionismo schizoide di Pitt. Raro esempio di un titolo che indica una falsa pista.

 L'esercito delle 12 scimmie
(1995) on IMDb

Regia di Terry Gilliam. Un film con Cristiana CapotondiDouglas DeanNicolas ConnollySergio SolliRenato De MariaCast completo Genere Drammatico – Italia2011durata 20 minuti. Uscita cinema venerdì 27 maggio 2011 – MYmonetro 2,65 su 9 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Strano oggetto cinematografico The Wholly Family. L’ultima fatica di Terry Gilliam- breve ma intensa, 5 giorni di set- è un cortometraggio prodotto da Pasta Garofalo, già molto attiva nel product placement e con all’attivo opere brevi di Edo Tagliavini, Pappi Corsicato e Valeria Golino, il cui Armandino e il MADRE ha anche portato a casa un Nastro d’Argento. Pur essendo un’azienda nota per la sua ottima pasta a finanziare il progetto, però, il lavoro dell’ex Monty Python risulta incompleto e farraginoso, cucinato male nonostante tutti gli ingredienti siano giusti.
Risulta evidente da due-tre momenti niente male, come l’assalto dei Pulcinella al bambino (Nicolas Connolly) o il finale apparentemente pacificato e in verità perfido. Anche perché è proprio in quei fotogrammi che si vede e si sente tutto l’autore di Brazil e Parnassus.

 The Wholly Family
(2011) on IMDb

Regia di Terry Gilliam. Un film Da vedere 2009 con Heath LedgerJohnny DeppColin FarrellJude LawChristopher PlummerAndrew GarfieldCast completo Titolo originale: The Imaginarium of Doctor Parnassus. Genere Fantastico, – FranciaCanada2009durata 122 minuti. Uscita cinema venerdì 23 ottobre 2009 distribuito da Moviemax. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,12 su 14 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Su un carro trainato dai cavalli e con un gruppetto di attori, Parnassus porta in giro nella Londra di oggi uno spettacolo dove c’è uno specchio magico: chi lo attraversa esaudisce desideri segreti e si trova nei territori meravigliosi del proprio inconscio. Parnassus ha fatto un patto col diavolo, ottenendo l’immortalità in cambio dell’anima della figlia Valentina quando entrerà nel 16° anno di età. Fanno una scommessa: il primo che riuscirà a conquistare 5 anime, portandole dalla sua parte, avrà la vittoria. Il disperato Parnassus vince grazie all’arrivo del giovane Tony, dal passato oscuro. Dopo 4 settimane di riprese, Ledger, interprete di Tony, morì in tragiche circostanze. Il visionario regista lo sostituì, in sequenze mirate, con 3 attori famosi (Depp, Law, Farrell). Didascalia finale: “Un film di Heath Ledger e dei suoi amici”. 3° film di Gilliam scritto con Charles McKeown, è un’altra riflessione sul rapporto tra realtà e fantasia, ma anche una metafora sul “tema delle due vie: la via dell’uomo e quella del diavolo”. In entrambe, però, si notano forzature e indecisione, qualcosa di irrisolto. Costo: 30 milioni di dollari. Fotografia: Nicola Pecorini. Scene: Anastasia Masaro. Effetti (molto) speciali della londinese Pearless Camera Co. Spicca Waits che fa un diavolo travestito da Mr. Nick.

 Parnassus - L'uomo che voleva ingannare il diavolo
(2009) on IMDb

Regia di Terry Gilliam. Un film con Jeff BridgesJodelle FerlandJanet McTeerBrendan FletcherJennifer TillyCast completo Titolo originale: Tideland. Genere Drammatico, – CanadaGran Bretagna2005durata 122 minuti. Uscita cinema mercoledì 31 ottobre 2007 distribuito da Officine Ubu. – MYmonetro 2,55 su 13 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dal libro di Mitch Cullin. I genitori sono entrambi eroinomani e la figlia è bravissima a preparare loro le dosi. Prima muore la mamma. Si trasferisce col padre in una casa abbandonata in mezzo alla campagna dove muore anche il padre. Resta sola, col cadavere, in un va e vieni di personaggi bizzarri (veri o creati dalla sua fantasia?), con teste di Barbie decapitate e animali parlanti. Il talento visionario di Gilliam non è messo in discussione, nemmeno in questa favola troppo folle e grottesca per trovare una distribuzione generosa: il regista gioca con gli stereotipi del cinema di paura, infrangendone le regole e capovolgendone il senso. Non è l’irrazionale a generare mostri: il sogno e la fantasia sono gli antidoti contro una realtà spaventevole. “L’assurdità del sogno pulsa all’unisono con l’assurdità del comico” (Jonni Costantino). E le scene all’aperto sono di una bellezza pittorica, trasfigurata in uno spazio-tempo di cinema puro. Distribuito in Italia da Officine Ubu.

 Tideland - Il mondo capovolto
(2005) on IMDb

Regia di Terry Gilliam. Un film Da vedere 1989 con John NevilleUma ThurmanEric IdleOliver ReedJonathan PryceRobin WilliamsCast completo Titolo originale: The Adventures of Baron Münchausen. Genere Avventura – Gran Bretagna1989durata 126 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,19 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Le madornali e iperboliche imprese del barone di Münchhausen hanno 3 fonti tutte tedesche del Settecento (il vero barone Karl Friedrich Hieronymus von M., l’erudito Rudolph Erich Raspe e il poeta Gottfried August Bürger), furono illustrate da G. Doré nel 1862 e portate sullo schermo già nel 1911 (G. Méliès), 1913 (E. Cohl), 1914 (muto italiano), 1943 (J. von Backy), 1962 ( Baron Prasil ). Con 40 milioni di dollari e collaboratori di prim’ordine (D. Ferretti scenografo, G. Pescucci costumista, G. Rotunno operatore), Gilliam ha rimanipolato la vecchia materia all’insegna del meraviglioso su grande scala, iniettandovi l’umorismo stravagante di Lewis Carroll e la buffoneria esorbitante dei Monty Python. Effetti speciali strabilianti.

 Le avventure del Barone di Munchausen
(1988) on IMDb

Regia di Terry Gilliam. Un film Da vedere 2005 con Matt DamonHeath LedgerMonica BellucciLena HeadeyPeter StormareRichard RidingsCast completo Titolo originale: The Brothers Grimm. Genere Fantastico – Repubblica cecaUSA2005durata 113 minuti. Uscita cinema venerdì 11 novembre 2005 – MYmonetro 2,95 su 18 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

I tedeschi fratelli Grimm – Jacob Ludwig Karl e Wilhelm Karl, celebri per la raccolta di Fiabe (1812-22) – diventano in questo fantasy di Gilliam, scritto da Ehren Kruger, due avventurosi imbroglioni che per campare sconfiggono demoni e mostri, sfruttando credenze e superstizioni degli ingenui popolani, tribolati dall’esercito napoleonico invasore. Le autorità francesi li obbligano ad affrontare il reale malefizio della foresta di Marbaden dove molte fanciulle scompaiono misteriosamente. Il che non impedisce all’immaginoso regista di impregnare il racconto col substrato mitico delle favole riscritte dai Grimm, “raddoppiando, come nel riflesso di uno specchio, l’eterno gioco tra realtà e immaginazione” (A. Morsiani). In questo universo fantastico, carico sino alla saturazione, s’intrecciano suggestioni letterarie, pittoriche (C.D. Friedrich specialmente, e il preraffaellita D.G. Rossetti) cui danno il loro contributo la fotografia decolorata (Newton Thomas Sigel) e soprattutto le geniali scenografie medievali più che ottocentesche di Guy Hendrix Dyas. Oltre ai 2 protagonisti (il cinico Will di Damon e il sognatore Jacob di Ledger) spiccano il farsesco malvagio Cataldi (Stormare) e il vile generale Delatombe (Pryce). La vampiresca strega del titolo italiano è la Bellucci. Costruito in studio a Praga il villaggio di Marbaden, esterni naturali in villaggi boemi.

 I fratelli Grimm e l'incantevole strega
(2005) on IMDb

Regia di Terry Gilliam. Un film con Michael PalinMax WallDeborah FallenderJohn Le MesurierAnnette Badland. Genere Commedia – Gran Bretagna1976durata 101 minuti.

Dopo la morte del padre, Dennis l’Apprendista va in città. Ma la ciità e il regno intero sono terrorizzati dal terribile mostro Ciarlestrone (Jabberwocky). Sarà compito di Dannis salvare il regno.

 Jabberwocky
(1977) on IMDb