Category: Kieslowski Krzysztof


Zdjęcie è un cortometraggio documentario polacco diretto nel 1968 da Krzysztof Kieślowski.

La fotografia, girato in coincidenza con il film per il diploma “Dalla città di Lodz”, è il primo vero lavoro realizzato da Kieslowski per conto della televisione polacca ed è stato mostrato in televisione una volta sola. Andato perduto per ben due volte, oltre ad essere uno dei più cari all’autore, è probabilmente quello che meglio raggiunge lo scopo del suo primo documentarismo, sempre alla ricerca dell’evento, di un inaspettato moto della realtà. L’idea nasce da una fotografia mostratagli dal suo insegnante Kazimierz Karabasz, che ritrae due fratelli rispettivamente di quattro e di sei anni, in posa con berretto e mitragliatore in un cortile di via Brzeska, nel quartiere Praga di Varsavia da poco liberato dai russi. Era il 1944. Il giovane regista si propone di ritrovarli e insieme al suo maestro si mette sulle loro tracce, passando per vari uffici anagrafici e per i portoni di via Brzeska, ovviamente sempre seguito dalla macchina da presa.

Regia di Krzysztof Kieslowski. Un film Da vedere 1984 con Grazyna SzapolowskaMaria PakulnisAleksander BardiniJerzy RadziwilowiczArtur BarcisCast completo Titolo originale: Bez Konca. Genere Drammatico 1984durata 107 minuti.

Morto d’infarto da quattro giorni, Antony Zyro, avvocato difensore degli affiliati a Solidarno47 &3 (vittime della legge marziale del governo guidato dal generale Wojciech Jaruzelski) assiste non visto alle azioni della moglie Ursula, del figlio Jacek, degli avvocati che si occupano dell’operaio Dariusz, accusato di aver organizzato uno sciopero non autorizzato. 1° lungometraggio di Kieslowski scritto con Krzysztof Piesiewicz, suo coautore per Decalogo , e con le musiche di Zbigniew Preisner, è un amarissimo film di costruzione spiraliforme che cerca di coniugare un appassionato e dialettico impegno civile con una quieta tenerezza sul versante dei sentimenti e un’incursione nel territorio dello spirito. Com’è evidente nel personaggio della moglie e nel finale, qui la morte diventa “l’espressione concreta di ciò che è senza fine , e del fermarsi del tempo nell’eternità affettiva della memoria” (S. Murri). Sotto il segno di un onirismo funebre, è una storia d’amore attraversata dalla continua presenza di una casualità enigmatica, premonizioni, gesti fortuiti. In Polonia uscì nel 1986: fu attaccato dalla Chiesa cattolica per motivi etici, dal Partito e dall’opposizione per ragioni politiche.

No End (1985) on IMDb

Regia di Krzysztof Kieślowski. Un film documentario. Titolo originale: Refren. Genere: Documentario, Cortometraggio. Paese: Polonia. Anno: 1972. Durata: 10 min. Consigliato a: Per tutti. Valutazione IMDb: N.D.

“Ritornello” (Refren) è un breve documentario che immerge lo spettatore nella routine burocratica e disincantata di un’impresa di pompe funebri polacca. Attraverso una serie di osservazioni acute, il film segue le interazioni tra i dipendenti e i clienti, delineando la freddezza e la distaccata professionalità con cui vengono trattati momenti di profondo dolore e perdita. La narrazione si sviluppa con un ritmo cadenzato, quasi ipnotico, alternando queste scene con immagini della vita che continua, indifferente, nella strada antistante.

Questo cortometraggio è un esempio brillante della capacità di Kieślowski di cogliere l’essenza della condizione umana attraverso la lente del quotidiano. Con la sua regia asciutta e la sua osservazione tagliente, “Ritornello” non si limita a mostrare la burocrazia di un’agenzia funebre, ma si trasforma in una potente meditazione sulla vita, la morte e l’inevitabile meccanismo dell’esistenza. Il film è una critica sottile ma penetrante all’alienazione e alla spersonalizzazione, temi ricorrenti nel cinema del regista polacco, e nonostante la sua breve durata, lascia un’impressione duratura sulla superficialità con cui spesso affrontiamo le questioni più profonde della vita.

X-Ray (Short 1974) - IMDb

Regia di Krzysztof Kieślowski. Un film con Michał Żarnecki, Lidia Zonn. Titolo originale: Przeswietlenie. Genere: Documentario, Cortometraggio. Paese: Polonia. Anno: 1974. Durata: 12 min. Consigliato a: Per tutti. Valutazione IMDb: 7.2.

Questo cortometraggio documentaristico esplora l’esperienza dei pazienti in attesa di una radiografia, catturando le loro espressioni, i loro pensieri e le loro ansie in un contesto medico. La telecamera si sofferma sui volti e sui gesti, cercando di cogliere l’essenza dell’attesa e l’impatto emotivo di un esame diagnostico, spesso presagio di incertezza. Attraverso brevi interviste e osservazioni silenziose, il film offre uno spaccato intimo della condizione umana di fronte alla fragilità del corpo.

“Przeswietlenie” del 1974 è un esempio precoce della maestria di Krzysztof Kieślowski nel sondare la quotidianità e la psicologia umana con sensibilità e profondità. Sebbene sia un cortometraggio e un documentario, anticipa tematiche e lo stile osservativo che caratterizzeranno molte delle sue opere successive. Kieślowski riesce, in pochi minuti, a creare un’atmosfera di empatia e riflessione, trasformando un semplice corridoio di ospedale in un palcoscenico per le emozioni umane più autentiche. La regia è discreta ma incisiva, capace di rivelare molto attraverso l’attenzione ai dettagli e ai silenzi, rendendo questo piccolo lavoro un’opera significativa nella filmografia del regista polacco e un tassello importante nella storia del cinema documentario.

X-Ray (1974) on IMDb
Bricklayer (Short 1973) - IMDb

Murarz è un cortometraggio documentario del 1973 diretto da Krzysztof Kieślowski.

Un muratore ed ex funzionario del partito comunista ripercorre la sua vita, mentre partecipa a una parata del 1° maggio.

Le teste parlanti (Gadajace glowy) è un cortometraggio documentario del 1980 diretto da Krzysztof Kieślowski.

Interviste fatte da Kieslowski a 79 polacchi, di età dai 7 ai 100 anni. Le tre domande dell’inchiesta sono: In che anno sei nato? Che cosa fai? Che cosa desideri di più e chi è più importante per te?

Talking Heads (1980) on IMDb
La tranquillità (1980) | FilmTV.it

Regia di Krzysztof Kieslowski. Un film con Jerzy StuhrIzabella OlszewskaJerzy TrelaMichal SulkiewiczDanuta Ruksza. Titolo originale: Spokój. Genere Drammatico – Polonia1980durata 81 minuti.

Antek Gralak appena uscito di prigione e non vuole avere problemi con nessuno. Desidera solo un lavoro, una casa, una moglie, dei bambini. Con queste intenzioni, lascia la città d’origine, Cracovia, per andare in Slesia, dove inizia a lavorare in un cantiere. Tutto va per il verso giusto. Finché un giorno non scompare del materiale dal cantiere…

The Calm (1980) on IMDb

La doppia vita di Veronica è un film di Krzysztof Kieslowski del 1991, con Irène Jacob, Philippe Volter, Claude Duneton, Sandrine Dumas, Louis Ducreux, Aleksander Bardini. Prodotto in Francia, Norvegia, Polonia. Durata: 98 minuti.

Una ragazza polacca, Weronica, e una francese, Vèronique, pur non avendo nessun legame, sono uguali come gocce d’acqua, hanno lo stesso amore per la musica e la stessa malformazione al cuore. Per una misteriosa corrispondenza, la francese farà tesoro della tragica esperienza dell’altra.
The Double Life of Véronique (1991) on IMDb
Personnel (1975) directed by Krzysztof Kieślowski • Reviews, film + cast •  Letterboxd

Il personale (Personel) è un film per la televisione del 1975 diretto da Krzysztof Kieślowski.

Romek, un ragazzo idealista di 19 anni, trova lavoro come sarto nel reparto costumi di una compagnia teatrale di Varsavia dove il suo nuovo collega, Sowa, è costretto a realizzare un costume per un solista prepotente, di nome Siedlecki, che non piace il risultato finale e porta i suoi problemi su Sowa e Romek che lo difende.

Personnel (1975) on IMDb

Regia di Krzysztof Kieslowski. Un film con Jerzy StuhrMalgorzata ZabrowskaEwa PokasStefan CzyzewskiJerzy NowakCast completo Titolo originale: Amator. Genere Commedia 1979durata 112 minuti.

Il giorno in cui diventa padre Filip (J. Stuhr), impiegato in un’azienda di stato, compra una piccola cinepresa per filmare la figlia. Scopre la passione per il cinema che gli cambia la vita, specialmente quando vince un premio in un concorso per dilettanti, con un documentario. 3° lungometraggio di K. Kieslowski che riesce a coniugare con sapida efficacia una riflessione sul mestiere del cineasta con un’acida critica satirica della censura ideologica in un paese socialista, grazie anche a un’ottima interpretazione di J. Stuhr. Distribuito a stento in Italia nel circuito d’essai in edizione originale con sottotitoli.

Camera Buff (1979) on IMDb
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