Category: Abuladze Tengiz


Regia di Tengiz Abuladze. Un film Da vedere 1986 con Ketevan AbuladzeZeinab BotsvadzeIja NinidzeKakhi KavsadzeMerab NinidzeCast completo Titolo originale: Monanieba. Genere Drammatico – URSS1986durata 145 minuti. – MYmonetro 3,55 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il cadavere di Varlam Aravidze – borgomastro di una grossa città georgiana che ha appena avuto funerali solenni – è disseppellito tre volte. L’autrice del macabro misfatto è una donna la cui famiglia è stata vittima delle sue angherie. Al processo si ricostruisce la storia del despota Varlam: ha baffetti alla Hitler, i gesti e il balcone di Mussolini, gli occhialetti di Beria, l’ardore di Somoza, la cordialità minacciosa di Stalin. Per rievocare gli anni di piombo dello stalinismo T. Abuladze pratica la mescolanza dei generi con un omaggio a Chaplin e rimandi a Buñuel. È un grottesco poema satirico che osa paragonare la dittatura staliniana a quella hitleriana con un accostamento che a molta parte della sinistra occidentale ripugnava allora e oggi ripugna ancora (un po’ meno). Ideato alla fine dell’epoca di Breznev, realizzato nel 1984 sotto Andropov e Cernenko, uscì soltanto alla fine del 1986 sotto Gorbaciov: 12 milioni di spettatori nell’URSS, premio speciale della giuria di Cannes, notorietà internazionale per il georgiano Abuladze di cui fu purtroppo l’ultimo film. In quegli anni “Varlam” divenne in Russia sinonimo di tiranno. Memorabile, nel registro drammatico, la sequenza del deposito dei tronchi arrivati dalla Siberia sui quali si cercano i nomi dei deportati nei campi di lavoro. Come epigrafe gli si addice un’amara frase di S.M. Ejzenštejn: “Nella vita la giustizia trionfa sempre, ma spesso la vita è troppo corta”.

 Pentimento
(1984) on IMDb

Regia di Tengiz Abuladze. Un film Da vedere 1977 con Lika KawtaradseSosso CiaschwlianiTamina TuajewaSofiko ChiaureliZ. Kolelisvili. Titolo originale: Drewo Shelanija. Genere Commedia drammatica 1977durata 100 minuti.

La vita di un villaggio caucasico all’inizio del Novecento. Ha la struttura di un albero con una fitta ramificazione di episodi: il suo tronco è la storia d’amore dei due giovani Marita e Gadia. Tratto da un romanzo rapsodico (22 racconti in versi liberi) di Gheorghij Leonidse, scrittore georgiano dell’ultimo Ottocento, e sceneggiato con Rewas Inanischwili dal regista che ebbe un momento di notorietà con Pentimento (1984). Appartiene al cinema di poesia, ma evita quasi sempre i tranelli del poeticismo. Ricco di una stupefacente bellezza figurativa e ispirato ai quadri di Bruegel il Vecchio, non cade nel pittoricismo e nel facile folclore. Il georgiano Abuladze compone un racconto che svaria dal grottesco al tragico, dalla realtà al sogno, dal riso alle lacrime, in un clima di epica popolare, profondamente radicata alla terra. Nella struggente sequenza finale vengono al pettine i nodi del conflitto tra l’ordine costituito e gli irregolari, gli emarginati, i diversi del villaggio. Pur chiudendosi con la sconfitta del sogno, è un film aperto alla speranza. Titolo georgiano: Naturis Khe .

 L'albero dei desideri
(1976) on IMDb

Regia di Tengiz Abuladze. Un film con Spartak BagashviliRusudan KiknadzeRamaz ChkhikvadzeOtar MegvinetukhutsesiZura QapianidzeCast completo Titolo originale: Vedreba. Genere Drammatico – Russia1967,

I coraggiosi figli di Khevsureti e Kisteti combattono l’uno contro l’altro per proteggere le proprie terre. Ma affrontano tradizioni domestiche errate per rispettare la vera abilità del nemico e si trovano in conflitto con i propri compatrioti.

 La Supplica
(1967) on IMDb