Fatto arrestare e condannare dal boss mafioso Rick, John evade di prigione con l’aiuto della donna del gangster che lo ama. Scappano entrambi, e ad essi si aggiunge Ann, anche lei innamorata di John. Alla fine i due rivali muoiono in uno scontro a fuoco. Ann resta libera e sola.
Un poliziotto viene ucciso da un teppista. Un camionista si trova in mezzo al parapiglia che ne segue; il teppista viene arrestato. Ma costui ha un fratello gangster che se la prende col camionista, responsabile, secondo lui, della cattura del fratello. Il pover’uomo rischia la morte e anche la sua famiglia è minacciata. Alla resa dei conti finale è comunque il camionista ad avere la meglio.
Glyn, un bandito pentito, guida una carovana dal Missouri all’Oregon. Salva la vita a McCole (Kennedy), che sta per essere impiccato. Insieme i due conducono la carovana salvandola dagli indiani. I coloni acquistano i viveri per l’inverno pagandoli in anticipo, ma al momento della consegna i prezzi sono decuplicati perché nella zona è scoppiata la febbre dell’oro. Glyn, aiutato da McCole, recupera le provviste, ma durante il viaggio quest’ultimo decide di renderle ai minatori ad un prezzo maggiore. Neutralizza Glyn e lo abbandona sui monti ferito. Ma questi insegue McCole e i suoi complici, li raggiunge e rimette le cose a posto. L’antico bandito è proprio diventato un eroe, premiato anche con l’amore. Il più significativo dei western che compongono la serie diretta da Mann e interpretata da Stewart (gli altri titoli sono Winchester ’73, Terra lontana, L’uomo di Laramie, Lo sperone nudo). Questi film rappresentavano un’evoluzione nei temi western, anche se la chiave morale era semplice e monolitica, e proponevano soluzioni anticipatrici, come il ricorso a una certa violenza dolorosa e reale, e all’uso degli esterni. James Stewart non era John Wayne, nemmeno fisicamente, le sue azioni erano più complesse, gli ostacoli meno prevedibili e l’eroismo non così manifesto, sempre che ci fosse. Stewart aveva più ironia e difetti di Wayne, dunque suggeriva maggiore identificazione. I suoi personaggi erano risolutori, ma solo alla fine, e con grande fatica. Nei primi anni Cinquanta, dunque nella più preziosa stagione del western ( Mezzogiorno di fuoco, Il cavaliere della valle solitaria, Il grande cielo, Rio Bravo, L’amante indiana), le storie di James Stewart e Anthony Mann emersero proponendo una via del west forte e nuova, di qualità popolare e di più profonde implicazioni. Cinema grandissimo.
Guerra tra i romani e i popoli d’Oriente che si ribellano al dominio sempre più iniquo dell’imperatore Commodo, succeduto al padre Marco Aurelio (un ottimo Alec Guinness). Persino il re d’Armenia che ha sposato Lucilla, sorella di Commodo, insorge, ma viene sconfitto e ucciso. Lucilla si trasferisce a Roma con Livio, comandante romano di cui si è innamorata. A Livio, vincitore in duello di Commodo, i soldati offrono l’impero, ma egli rifiuta, disgustato dalla dilagante corruzione.
n film di Anthony Mann. Con James Stewart, June Allyson Titolo originale The Glenn Miller Story. Biografico, durata 116 min. – USA 1954. MYMONETRO La storia di Glenn Miller valutazione media: 2,75 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Anthony Mann racconta la Rivoluzione francese come un thriller in costume. L’eroe è un giovane seguace di Barras, il futuro capo del golpe contro Robespierre e Saint-Just. Barras, per portare a compimento il colpo di Stato, ha bisogno di impossessarsi del “libro nero” in cui sono segnati tutti i nemici del dittatore giacobino. Incarica perciò un giovane amico di trafugarlo.
Nel corso della seconda guerra mondiale, i partigiani norvegesi rendono inservibile uno stabilimento di acqua pesante, che serve alla fabbricazione della bomba atomica, sfruttato dai tedeschi. Questi lo rimettono in funzione in breve tempo; gli avversari, dopo un inutile bombardamento aereo, attendono che il materiale sia caricato su un natante diretto in Germania e ne provocano l’affondamento.