
Regia di John Schlesinger. Un film con Ben Kingsley, Campbell Scott, Joanna Lumley, Selina Boyack. Titolo originale: The Tale of Sweeney Todd. Genere: Horror, Thriller. Paese: Stati Uniti d’America, Irlanda. Anno: 1997. Durata: 92 min. Consigliato a: Per adulti. Valutazione IMDb: 6.4.
La storia è ambientata nella Londra di inizio Ottocento e presenta Sweeney Todd, il famigerato barbiere di Fleet Street, che nasconde un macabro segreto nel seminterrato del suo negozio. In questa versione, Todd (qui Ben Kingsley) non è spinto dalla vendetta romantica, ma da un puro e cinico tornaconto economico. Sgozza i clienti per derubarli, e la sua complice, la signora Nellie Lovett (Joanna Lumley), utilizza i corpi per confezionare gli ingredienti dei suoi insoliti e rinomati pasticci di carne. La tranquillità della loro macabra attività è minacciata dall’arrivo di un investigatore americano, Campbell Scott, che cerca un socio d’affari scomparso, le cui tracce conducono proprio alla bottega del barbiere.
Questa pellicola televisiva, diretta dal veterano John Schlesinger, si discosta significativamente dal celebre musical di Stephen Sondheim, tornando alle radici del penny dreadful vittoriano. La regia è professionale ma convenzionale, appoggiandosi su un’atmosfera gotica-vittoriana solo accennata e priva del cupo romanticismo di altre trasposizioni. Il tema centrale è l’avidità criminale e la follia che ne deriva, con un’attenzione particolare al gore e agli elementi pulp. L’elemento più solido è la performance di Ben Kingsley, che interpreta un Todd più grottesco e avido che tormentato, anche se la sceneggiatura non approfondisce adeguatamente la psicologia del personaggio, che risulta eccessivamente bidimensionale. Pur essendo un prodotto discreto e dignitoso nel genere horror per la TV dell’epoca, pecca per un ritmo incostante e una messa in scena che, a parte Kingsley, risulta piatta e poco memorabile, mancando l’opportunità di esplorare a fondo il potenziale drammatico e macabro del mito.














valutazione media: 3,82 su 148 recensioni di critica, pubblico e dizionari.