Category: Resnais Alain


Locandina Mon oncle d'Amérique

Un film di Alain Resnais. Con Roger PierreNicole GarciaGérard DepardieuNelly BorgeaudPierre Arditi. continua» Titolo originale Mon oncle d’AmeriqueCommediadurata 125 min. – Francia 1980.

Tre vite che sembrano parallele, ma in vari momenti s’intersecano. Quella di un intellettuale, pezzo grosso della tv, con un brillante avvenire politico. Quella di una ragazza di campagna che diventa attrice e poi stilista di moda. E infine quella di un dirigente industriale, che non riesce a stare al passo con le nuove tecnologie. La donna è, in successivi momenti, amante del primo e principale del secondo. Il commento è affidato a un noto medico-biologo, che si serve dei tre casi per illustrare le sue teorie anche filosofiche (con la caduta delle persone in stato di angoscia, il primo passo verso la malattia e la morte).

My American Uncle (1980) on IMDb

I subita sono tradotti dai subeng con google, potrebbero esserci delle imprecisioni.

Regia di Alain Resnais. Un film Da vedere 1959 con Emmanuelle RivaBernard FressonEiji Okada. Genere Drammatico, – Francia1959durata 91 minuti. Uscita cinema lunedì 28 aprile 2014 distribuito da Cineteca di Bologna. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,88 su 8 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Una donna francese e un uomo giapponese hanno trascorso la notte insieme. Lei è a Hiroshima per girare un film come attrice. Sono entrambi felicemente sposati e lei deve ripartire il giorno successivo per la Francia. Tra di loro e il momento in cui dovranno lasciarsi si insinua il passato recente della città devastata dalla bomba atomica americana e quello prossimo di lei giovane ragazza di Nevers che si innamora di un tedesco nella Francia occupata.
Alain Resnais, al suo esordio nel lungometraggio, realizza un’opera destinata a lasciare un segno imperituro nella storia del cinema. Il regista aveva realizzato un rigoroso e penetrante documentario sull’Olocausto (Notte e nebbia) e la produzione gli chiese di replicare l’esperienza riflettendo sul nucleare. Ma Resnais non era e non è mai stato regista disposto a ripetersi e quindi, dopo più di tre mesi di preparazione con un intellettuale conoscitore profondo della cultura nipponica, opta per un film di finzione. Cerca quindi la collaborazione di una scrittrice per giungere a una sceneggiatura che, come avrà modo di dichiarare nel corso di un’intervista, gli consenta di “opporre il lato enorme, mostruoso, fantastico di Hiroshima, alla minuscola piccola storia di Nevers, che ci è rinviata attraverso Hiroshima, come la luce fioca di una candela è rinviata ingrandita e rovesciata dalla lente”. Superate le ipotesi Françoise Sagan e Simone de Beauvoir sarà Marguerite Duras a fornirgli quella struttura che mescola la memoria con la cancellazione del passato, Hiroshima e Nevers, la coppia che si è momentaneamente formata e quanto non è possibile eliminare dalle reciproche vite, la Storia e le storie. E’ il funzionamento della mente che si fonde con il sentimento e l’istinto quello che percorre un’opera il cui autore sperimenta, nel senso più pieno ed efficace del termine, le potenzialità del cinema. Il rapporto tra le immagini e il suono, ad esempio, è spesso spiazzante. I suoni dell’Hiroshima dell'”oggi” vengono sovrapposti alle inquadrature sulla Nevers dell’occupazione nazista per fornire la sensazione dell’irrompere del ricordo all’interno dell’attuale relazione ma può accadere anche il contrario. Così come al tempo e allo spazio viene negata la linearità in favore di una continuità tra l’ieri e l’oggi, tra Nevers e Hiroshima. Di fronte a un amore ‘proibito’ e all’indicibile violenza del massacro nucleare Resnais voleva porre lo spettatore dinanzi a quella che definiva “la grande contraddizione (che) consiste nel fatto che abbiamo il dovere e la volontà di ricordarci, ma siamo obbligati a dimenticare per vivere”. Ci è riuscito con una profondità e uno stile inarrivabili.

Hiroshima Mon Amour (1959) on IMDb

Risultati immagini per L'Anno scorso a MarienbadUn film di Alain Resnais. Con Giorgio Albertazzi, Delphine Seyrig, Sacha Pitoëff, Françoise Spira, Pierre Bardaid Titolo originale L’année dernière à Marienbad. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 95′ min. – Francia 1961. MYMONETRO L’anno scorso a Marienbad * * * * - valutazione media: 4,21 su 17 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

In un sontuoso albergo dell’Europa centrale un uomo cerca di indurre una donna, scortata da un inquietante marito, a ricordare e a mantenere la promessa, fattagli l’anno prima, di partire con lui. Con una sinuosa e musicale organizzazione dello spazio e del tempo, Resnais trasforma il mondo, descritto da Alain Robbe-Grillet con la sua prosa secca da “scuola dello sguardo”, in un universo onirico, in uno spettacolo incantatorio dove, ridotta a mera apparenza, la realtà diventa polisensa. Il sospetto che questo film d’evasione e di alienazione si riduca a un esercizio di stile è forte. Comunque, da vedere e rivedere. Leone d’oro a Venezia.

Last Year at Marienbad (1961) on IMDb
Locandina Cuori

Un film di Alain Resnais. Con Laura MorantePierre ArditiLambert WilsonIsabelle CarréClaude Rich. continua» Titolo originale CoeursDrammaticodurata 125 min. – Francia, Italia 2006. – Bim Distribuzione uscita venerdì 1 dicembre 2006. MYMONETRO Cuori valutazione media: 3,40 su 37 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Nicole sta cercando un appartamento per un futuro matrimonio con Dan, il quale è stato di recente radiato dall’esercito ed è senza lavoro. L’agente immobiliare è l’anziano Thierry il quale è segretamente innamorato della religiosissima collega Charlotte la quale gli presta cassette di programmi cattolici al cui termine compaiono lunghe riprese di lei che si spoglia. Charlotte di sera fa la badante al vecchio e satirico genitore di Lionel che fa il barista in un locale di cui Dan è un assiduo frequentatore e in cui dà un appuntamento al buio a Gaëlle, sorella di Thierry.
Ancora una volta il Maestro Resnais affronta con il tocco che gli è proprio un nuovo (per lui) modo di fare cinema. Si tratta di teatro di un grande autore come Alan Ayckbourn che gli dà un copione da grande teatro londinese su cui Resnais interviene da par suo. “Le relazioni tra i protagonisti mi fanno pensare alla tela di un ragno drappeggiata tra due cespugli di ginestra spinosa e ricoperta dalla rugiada della notte. Thierry, Charlotte, Gaëlle, Dan, Nicole, Lionel e Arthur sono come insetti, che lottano per sfuggire alla trappola.

Private Fears in Public Places (2006) on IMDb

Un film di Alain Resnais. Con Claude RichAnouk FerjacOlga Georges-Picot, George Jamin, Van DoudeDominique Rozan. continua» Titolo originale Je t’aime, je t’aimeDrammaticob/n durata 97 min. – Francia 1968.

Un uomo accetta di fare da cavia per un esperimento scientifico che lo riporta indietro nel tempo. Rivive l’esperienza dolorosa di un amore tragicamente finito e tornato nel presente avverte ancora più forte il vuoto nella propria vita. Il grande regista di Hiroshima mon amour rielebora, con la collaborazione del romanziere Jacques Sternberg, il pretesto fantascientifico del viaggio nel tempo per realizzare un film che sul tempo riflette e sulla memoria. Un’esemplare esercizio di stravolgimento del senso della realtà, soffuso di malinconia, tutto racchiuso nella solitudine e nel rimpianto del protagonista. Uscito a ridosso della tempesta sessantottina, il film venne praticamente ignorato o, al più, contestato come sintomo di scarsa sensibilità ai temi civili e sociali da parte di un celebrato maestro della nouvelle vague.

 Je t'aime, je t'aime - Anatomia di un suicidio
(1968) on IMDb

Locandina Stavisky il grande truffatoreUn film di Alain Resnais. Con Claude Rich, Jean-Paul Belmondo, Charles Boyer, Anny Duperey, Gigi Ballista.Titolo originale Stavisky. Drammatico, durata 112 min. – Francia 1974. MYMONETRO Stavisky il grande truffatore * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Negli anni Trenta, la mancanza di qualsiasi scrupolo ed una audacia truffaldina fuori dal comune consentono al finanziere Stavisky (un personaggio storico) una vita tra le più brillanti ed agiate. Quando, dopo l’ultima impresa, il funzionario di una banca lo mette al corrente di un pesante ammanco, Stavisky crede ad un nuovo inganno. Morirà nella sua baita, probabilmente suicida.

 Stavisky, il grande truffatore
(1974) on IMDb

Locandina Stavisky il grande truffatoreUn film di Alain Resnais. Con Claude Rich, Jean-Paul Belmondo, Charles Boyer, Anny Duperey, Gigi Ballista.Titolo originale Stavisky. Drammatico, durata 112 min. – Francia 1974. MYMONETROStavisky il grande truffatore * * * - - valutazione media: 3,00 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Negli anni Trenta, la mancanza di qualsiasi scrupolo ed una audacia truffaldina fuori dal comune consentono al finanziere Stavisky (un personaggio storico) una vita tra le più brillanti ed agiate. Quando, dopo l’ultima impresa, il funzionario di una banca lo mette al corrente di un pesante ammanco, Stavisky crede ad un nuovo inganno. 

 Stavisky, il grande truffatore
(1974) on IMDb
Locandina La guerra è finita

Un film di Alain Resnais. Con Michel PiccoliIngrid ThulinYves MontandGeneviève BujoldDominique Rozan. continua» Titolo originale La guerre est finieDrammaticob/n durata 121 min. – Francia 1966

Storia di un fuoruscito spagnolo che vorrebbe tornare in patria per combattere Franco. Come uomo d’azione conclude poco, come uomo privato è pieno di dubbi e oltre alla rivoluzione pensa alle donne.

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Regia di Alain Resnais. Un film con Geraldine ChaplinVittorio GassmanFanny ArdantRuggero RaimondiSabine AzémaCast completo Titolo originale: La vie est un roman. Genere Fiabesco – Francia1983durata 110 minuti. Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 3 recensioni.

Tre vicende che si svolgono in uno strano castello. Nella prima un ricco folle sconvolto dagli orrori della guerra, raduna nel castello gli amici e fa bere loro una pozione che li porta all’oblio; ma la sua donna si ribella. Nella seconda un gruppo di studiosi della psicologia dell’infanzia tiene nel maniero un seminario sull’immaginazione che si trasforma in un caos. Nella terza, ambientata nel Medioevo, dei ragazzi vivono insieme ai personaggi delle loro fantasie. In bilico tra parodia e il music hall, il film vuole spiegare che è impossibile organizzare la felicità degli altri. 

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Risultati immagini per providence 1977

Un film di Alain Resnais. Con David WarnerEllen BurstynJohn GielgudDirk Bogarde. continua» Drammaticodurata 107 min. – Francia, Svizzera 1977. valutazione media: 4,13 su 6 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Clive è uno scrittore ormai vecchio e malato, che ha compiuto molti errori nella vita. In una notte resa particolarmente difficile dai rimorsi, egli tenta di ricostruire a modo proprio la sua storia, attribuendo ad altri, i figli, le proprie colpe. Ma il giorno dopo, quando i figli arrivano a festeggiare il suo 78esimo compleanno, Clive è ben felice di constatare quanto i due giovani siano retti e giusti. Il solo debole è lui

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Locandina Voglio tornare a casa!

Un film di Alain Resnais. Con Gérard DepardieuMicheline Presle, Adolph Green, Linda Lavin, Laura Benson, Micheline Presle. continua» Titolo originale I Want To Go HomeCommediadurata 100 min. – Francia 1989.

Un disegnatore di fumetti americano viene invitato a Parigi da un editore un po’ snob che lo tratta come un superstar della cultura. Il vecchio cartoonist è frastornato dagli avvenimenti, e il suo imbarazzo è aumentato dall’umor nero della moglie e della figlia. Più di una volta è tentato di prendere il primo aereo per gli Usa. Poi la madre dell’editore lo introduce alle dolcezze della Francia. Più che di Resnais il film è opera dello sceneggiatore Jules Feiffer, celebre autore di strips che ha assemblato i suoi ricordi degli anni Sessanta.

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Locandina Notte e nebbia [1]

Un film di Alain Resnais. Titolo originale Nuit et brouillardCortometraggiodurata 30 min. – Francia 1956 valutazione media: 3,50 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un breve documentario di Resnais che sfiora il capolavoro. Tra immagini storiche di repertorio e sopralluoghi fatti dal regista, ascoltiamo i versi di un poeta che ha vissuto l’allucinante esperienza dei campi di sterminio nazisti. Un film culto che in Italia è stato possibile vedere solo in televisione. Per non dimenticare.

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Locandina Melò

Un film di Alain Resnais. Con Pierre ArditiFanny ArdantAndré DussollierSabine Azéma. continua» Titolo originale MéloDrammaticoRatings: Kids+16, durata 112 min. – Francia 1986.

Un melò con tutti i crismi in quest’intricata storia d’amore e morte. Due amici violinisti, Marcel Blanc e Pierre Bellecroix, si ritrovano a Parigi negli anni Trenta, dopo parecchio tempo che non si vedevano. Pierre è sposato con Maniche e Marcel, violinista di successo, soffre per un amore perduto. Maniche s’innamora di lui e tra i due nasce una violenta passione. Marcel parte per una tournée, lei gli promette che al suo ritorno sarà sua, poi inizia ad avvelenare il marito. Ma un’amica di costui sventa involontariamente il tentativo di omicidio. Maniche corre da Marcel, ma poi, vinta dai rimorsi, si toglie la vita. Dopo qualche anno i due amici si rivedono.

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Locandina Smoking; No Smoking

Un film di Alain Resnais. Con Pierre ArditiSabine Azéma Commediadurata 260 min. – Francia 1993.

Due film, all’estero distribuiti contemporaneamente e in Italia in momenti diversi. Premiati con l’Orso d’argento a Berlino. Ironizzando tra mélo e situation comedy, Resnais, già attratto dagli esperimenti, fa interpretare ai due attori tutti i personaggi che scorrono sullo schermo. L’operazione ha dato buoni frutti. Siamo nello Yorkshire e come punto di riferimento c’è una scuola. Assistiamo così alle vicende del direttore, della moglie casalinga, della madre, della vicedirettrice, della cameriera, di un maturo poeta paralizzato e altri ancora. Tratto dalla commedia teatrale di Alan Ayckbourn

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Locandina L'amour à mort

Un film di Alain Resnais. Con Pierre ArditiFanny ArdantSabine AzémaJean DastéDrammaticoRatings: Kids+16, durata 92 min. – Francia 1984.

Resnais firma questa cerebrale analisi di un rapporto di coppia trattando temi accattivanti quali l’amore, la morte e la vita oltre la vita. Esercizio intellettuale di notevole pregio stilistico e di grande profondità. Non la prova migliore di Resnais, ma resta comunque l’opera di un grande maestro.

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Regia di Alain Resnais. Un film Da vedere 2009 con Sabine AzémaAndré DussollierAnne ConsignyEmmanuelle DevosMathieu AmalricCast completo Titolo originale: Les Herbes Folles. Genere Drammatico – FranciaItalia2009durata 104 minuti. Uscita cinema venerdì 30 aprile 2010 distribuito da Bim Distribuzione. – MYmonetro 3,60 su 41 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Marguerite esce da un negozio di scarpe e subisce il furto della borsa. Georges trova il suo portafoglio per terra, nel parcheggio di un centro commerciale e comincia a fantasticare su di lei, ancora prima di contattarla, senza conoscerla. Il desiderio di questa donna che fa la dentista e il pilota di aerei leggeri è così forte che riempie la sua vita di padre di famiglia e di marito di pensieri e azioni irrazionali. Marguerite resiste, ma per poco. È una corsa verso l’errore, piena di vita, inarrestabile.
A quasi novant’anni, Alain Resnais, con Les Herbes Folles, tratto dal libro di Christian Gailly “L’incident”, elabora un film che si può dire virtuoso, tanto nel senso di musicalmente inappuntabile, quanto in quello di visivamente e narrativamente acrobatico.
Storia di una passione irragionevole, spuntata come l’erba che esce dall’asfalto là dove non ce la si aspetta, rigogliosa e capricciosa in età matura, l’opera di Resnais vola in alto come il velivolo di Sabine Azéma, diverte con dialoghi-piroette, fa desiderare di non scendere mai a terra, di restare in sella al film, dove tutto è sorpresa e tutto è affrontabile e affascinante, anche il disarcionamento.
Esperto di costruzioni non lineari, di realtà binarie e sovrapposizioni temporali, Resnais -che con Mon Oncle d’Amérique riscrisse le accezioni del vocabolo “sceneggiatura”, influenzando tra gli altri anche Kaufman e Gondry- continua il suo viaggio tra determinismo e aleatorietà dell’esistenza, legandolo alla forma cinema, forma a sua volta aperta e costretta insieme.

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