
Regia di Guillermo Del Toro e Mark Gustafson. Un film con Ewan McGregor, David Bradley, Gregory Mann, Christoph Waltz, Tilda Swinton. Titolo originale: Guillermo del Toro’s Pinocchio. Genere: Animazione, Musicale, Drammatico, Fantasy. Paese: USA, Messico. Anno: 2022. Durata: 117 min. Consigliato a: Per tutti, da 10 anni. Valutazione IMDb: 7.6.
Ambientato nell’Italia fascista degli anni ’30, il film rivisita la classica fiaba di Carlo Collodi attraverso la lente del dark fantasy e della stop-motion. Il falegname Geppetto, straziato dal dolore per la perdita del figlio, intaglia un burattino di legno. La Fata Turchina, o Spirito del Bosco, infonde la vita in Pinocchio, un burattino indisciplinato e ribelle. Guidato dalla coscienza, il Grillo Parlante (Sebastian J. Cricket) tenta di indirizzare Pinocchio lungo il sentiero della moralità. Il burattino si scontra con le ambizioni del Conte Volpe e di Gatto, e con il desiderio di suo padre che sia un “bravo ragazzo”, mentre deve affrontare il mondo esterno segnato dalla guerra, dall’obbedienza cieca e dal fascino del totalitarismo.
Questa versione di Pinocchio è un’opera d’arte visiva che eleva la stop-motion a livelli di dettaglio e fluidità sbalorditivi. I temi centrali non sono solo la ricerca per diventare un “vero bambino”, ma soprattutto il rifiuto dell’obbedienza cieca a favore della disubbidienza morale e la celebrazione dell’imperfezione come essenza dell’essere umano. Del Toro utilizza l’ambientazione storica per un commento politico pungente sull’autoritarismo e manipolazione, inserendo il suo tocco gotico nel design dei personaggi e delle creature. La regia, pur essendo in animazione, è dinamica e ricca di pathos, in grado di bilanciare momenti di gioia musicale con altri di profonda malinconia e oscurità. Il film è lodato per la sua capacità di catturare lo spirito dell’opera originale pur iniettando un’interpretazione audace e matura, e per la sua eccellenza tecnica che ha richiesto anni di lavoro. È considerato un capolavoro dell’animazione moderna, un’opera potente e commovente che riafferma il potere della stop-motion e la visione autoriale di Del Toro.













