Category: Molaioli Andrea


Regia di Andrea Molaioli. Un film con Toni Servillo, Remo Girone, Sarah Felberbaum, Lino Guanciale, Fausto Maria Sciarappa. Genere: Drammatico. Paese: Italia, Francia. Anno: 2011. Durata: 110 min. Consigliato a: Adulti. Valutazione IMDb: 6.7/10.

Trama: Il film racconta l’ascesa e la caduta di una grande azienda agro-alimentare, la Leda, e del suo carismatico fondatore, Amanzio Rastelli. Con l’aiuto del fedele responsabile finanziario Ernesto Botta, Rastelli guida l’azienda verso una rapida espansione internazionale, quotandola in borsa e cercando di affrontare le sfide di un mercato sempre più complesso. Tuttavia, una serie di investimenti sconsiderati e l’inadeguatezza del management portano a un indebitamento crescente, costringendo i protagonisti a ricorrere a pratiche finanziarie sempre più azzardate.

Commento: “Il Gioiellino” si impone come un’analisi lucida e cruda delle dinamiche che hanno portato a uno dei più grandi crac finanziari della storia italiana, seppur con personaggi e fatti romanzati. Molaioli riesce a delineare con efficacia l’ambizione sfrenata e la cecità di un sistema basato sull’apparenza e sulla finanza creativa, piuttosto che sulla solidità economica. La regia asciutta e le interpretazioni magistrali, in particolare quella di Toni Servillo, contribuiscono a rendere il film un’opera significativa sul malaffare e le sue implicazioni sociali, offrendo uno spaccato amaro e rivelatore di un’epoca.


Regia di Andrea Molaioli. Un film Da vedere 2006 con Toni ServilloNello MasciaMarco BalianiGiulia MicheliniFausto Maria SciarappaCast completo Genere Drammatico – Italia2006durata 95 minuti. Uscita cinema venerdì 14 settembre 2007 distribuito da Medusa. – MYmoro 2,91 su 238 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

In riva a un lago di montagna (Fusine, alto Friuli) c’è il cadavere nudo di una bella ragazza che abita in un paese vicino. Arriva il commissario Sanzio, da poco trasferito lì, e comincia le difficili indagini: il movente è sconosciuto, i sospetti sono almeno una dozzina. È un giallo dove le ragioni del delitto sono più forti del delitto stesso. Prodotto dalla benemerita Indigo per Medusa, è tratto dal romanzo Don’t Look Back ( Lo sguardo di uno sconosciuto , 2003) della norvegese Karim Fossum, molto tradotta. Con finezza l’ha adattato Sandro Petraglia. Alla Settimana della Critica di Venezia 2007 (2 premi) quest’opera prima fu sbrigata da molti come un poliziesco ben fatto e nulla più (come se fosse facile farlo). Finale debole? Conta il percorso dell’indagine più che lo scioglimento. E i personaggi: oltre al commissario di un infallibile Servillo sotto tono, molti di loro hanno un retroterra di dolore o un problema. Bastano due o tre brevi scene per disegnarli. Petraglia e Molaioli preferiscono suggerire più che sottolineare o denunciare. Come fanno con l’ambiente di provincia. Forse sanno che il legno storto della storia dell’umanità paesana non è peggiore di quella metropolitana. Soltanto diversa. Musiche di Teho Teardo. 10 David di Donatello tra cui quelli per il miglior film e il miglior esordio. Esagerati. 3 Nastri d’argento, 4 Ciak d’oro, 2 Globi d’oro, 40 festival internazionali, molto venduto all’estero.

3/5