Category: Zombie


Marvel Zombi (Marvel Zombies) è una miniserie a fumetti pubblicata negli Stati Uniti d’America dalla Marvel comics nel 2005.

La storia trae spunto da un crossover iniziato sulle pagine di Ultimate Fantastic Four: in questa storia, Mister Fantastic viene teletrasportato in un universo parallelo nel quale gli eroi più potenti della terra si sono mutati in zombi. In seguito si scoprirà come questa mutazione sia stata causata da una versione alternativa di Sentry. Ormai l’apocalisse è cominciata, tutti i supereroi sono stati contagiati e sono totalmente spinti dalla fame di carne umana la cui assenza è capace di farli impazzire. Inoltre sono ancora più difficili da abbattere, essendo già morti. Si possono uccidere solo privandoli del cervello. Un sostanzioso pranzo dà loro solo un breve periodo di lucidità, finché la fame non ritorna. Eroi come Luke CageIron Man, l’Uomo RagnoWolverine si sono così trasformati in esseri senza emozioni, che vagano affamati. A loro si oppone uno sparuto gruppo di eroi scampati al contagio, guidati da Magneto, che lotta per arginare la follia di quelli che un tempo erano i suoi compagni e avversari e per impedire il diffondersi del virus negli altri universi.

Regia di Sang-ho Yeon. Un film Da vedere 2016 con Gong YooMa Dong-SeokJung Yu-miChoi Woo-SikAhn So-HeeKim Soo-AhnCast completo Titolo originale: Bu-san-haeng. Genere Drammatico – Corea del sud2016, Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,25 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un padre troppo occupato trascura la figlia e per farsi perdonare la porta a Busan dalla madre. Intanto un virus che trasforma in zombi si diffonde e mette in ginocchio il paese. Quel che è accaduto al paese accade in piccolo anche sul treno: una singola persona infetta scatena una reazione a catena in un ambiente ristretto e lanciato a tutta velocità verso la salvezza, e i caratteri dei personaggi emergono, le differenze sociali veicolano la lotta per sopravvivere, minacciata dall’egoismo di chi è abituato a esercitare il potere. Alcune soluzioni sono troppo facili per dare allo spettatore la possibilità di empatizzare con i buoni, sminuendo il climax emotivo. Trucco ed effetti speciali strabilianti premiati in svariati festival internazionali.

Train to Busan (2016) on IMDb
Poster La notte dei morti viventi [1]

Un film di George A. Romero. Con Duane Jones, Judith O’Dea, Russell Steiner, Karl Hardman, Marilyn Eastman.Titolo originale The Night of the Living Dead. Horror, b/n durata 96 min. – USA1968. – The Space Movies uscita venerdì 31 ottobre 2014. MYMONETRO La notte dei morti viventi [1] * * * 1/2 - valutazione media: 3,65 su 31 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Per motivi poco chiari i morti insepolti tornano in vita con impulsi cannibaleschi. Ogni persona ammazzata si trasforma in uno di loro. Sette persone cercano di resistere, barricandosi in una casa abbandonata. È il cult movie di basso costo che segnò una svolta nel cinema dell’orrore, portato da Romero fuori dagli studios , dalle convenzioni, dal ghetto. È un film pessimista che visualizza la fine del mito americano: è un nero a gestire la resistenza degli assediati dagli zombi, protagonista impensabile nel 1968 in un sistema di cinema commerciale, cioè consensuale. Ebbe seguiti, remake e innumerevoli imitazioni. Costato poco più di 100 000 dollari, ne incassò più di 5 milioni. Esiste una versione colorizzata. Nel 1998 fu rieditato con 13 minuti in più, tutti tagliati dal regista nel 1968. Operazione di marketing, non restauro con il Director’s Cut .

Night of the Living Dead (1968) on IMDb
Locandina La notte dei morti viventi [2]

Un film di Tom Savini. Con Tony ToddPatricia Tallman Titolo originale The Night of the Living DeadHorrordurata 88 min. – USA 1990MYMONETRO La notte dei morti viventi [2] **1/2-- valutazione media: 2,57 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Fiacco remake del macabro e sanguinoso originale di Romero, ai tempi (1968) molto apprezzato. Questa volta i malcapitati protagonisti sono due coppie più una bambina, ma la storia è quasi la stessa. A causa di oscuri esperimenti chimici un gruppetto di truculenti zombi esce dalla tomba e comincia a braccare i protagonisti, con la solita implacabile lentezza.

Night of the Living Dead (1990) on IMDb

Regia di George A. Romero. Un film con Lori CardilleTerry AlexanderJoseph PilatoJarlath ConroyAntone Di LeoCast completo Titolo originale: Day of the Dead. Genere Horror – USA1985durata 102 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 – MYmonetro 2,73 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Usciti dalle tombe e dalle cripte, gli zombi sono ormai padroni del mondo, anche se un manipolo di uomini, asserragliati in un bunker, tenta di organizzare un’ultima resistenza. George Romero riprende il filone degli “zombi” che gli diede la notorietà. Ma ormai il “genere” è esausto, anche s’è ancora apprezzabile il mestiere con cui il regista di Pittsburgh orchestra le sue orripilanze. 

Day of the Dead (1985) on IMDb
Locandina La casa del diavolo

Un film di Rob Zombie. Con Sid Haig, Bill Moseley, Sheri Moon Zombie, William Forsythe, Ken Foree.Titolo originale The Devil’s Rejects. Horror, durata 101 min. – USA, Germania 2005. uscita venerdì 12 maggio 2006. MYMONETRO La casa del diavolo * * * 1/2 - valutazione media: 3,66 su 78 recensioni di critica, pubblico e dizionari

Si comincia con un feroce assedio della Casa dei 1000 corpi , di cui il 2° film di R. Zombie, anche sceneggiatore, è il seguito solo in un certo senso. Catturata la tremenda matriarca, tre componenti della demente famiglia Firefly (lucciola, i nomi sono presi dai personaggi dei fratelli Marx) fuggono in auto dall’Alabama verso il Texas. Li insegue uno sceriffo che in materia di violenza li vale. Da anni l’horror hollywoodiano vive di rendita sul passato e di imitazione degli asiatici. Quello di Zombie, cinefilo di talento che sa copiare bene, è un film di terrore più che di orrore. Non è solo sadico, ma sadiano. Superiore al 1°, è un film d’autore anche a livello stilistico: montaggio originale, uso del fermo-immagine, scelta delle facce, vena ironico-grottesca, tocchi di macabro gotico fantastico, uso del materiale plastico e soprattutto la capacità, come il finale rivela, di dare una dimensione epica alla violenza. In inglese, “devil” contiene “evil”, il male. Anche nel toccare il fondo della malvagità umana, è un film laico.

 La casa del diavolo
(2005) on IMDb
Locandina La casa dei 1000 corpi

Un film di Rob Zombie. Con Sid Haig, Bill Moseley, Sheri Moon Zombie, Chris Hardwick, Erine Daniels.Titolo originale House of 1000 corpses. Horror, durata 88 min. – USA 2003. MYMONETRO La casa dei 1000 corpi * * 1/2 - - valutazione media: 2,68 su 42 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Scritto, diretto e co-musicato dall’ex leader del gruppo musicale White Zombie, è una notevole, benché almeno in Italia poco notata, opera prima che miscela con accorta disinvoltura prestiti e rimandi al cinema horror degli ultimi 30 anni, specialmente a Non aprite quella porta e Suspiria , nel raccontare le spaventevoli vicissitudini di quattro ragazzi che capitano nelle grinfie di una famiglia di maniaci satanisti e antropofagi, governata da una demente “madre di famiglia”, una K. Black che più dark di così non potrebbe essere. “Abile nell’evitare le trappole di un naturalismo fuori senso, grazie anche a una sceneggiatura adeguatamente delirante” (Marcello Garofalo).

 La casa dei 1000 corpi
(2003) on IMDb

The Walking Dead è una serie mensile americana survival horror a fumetti pubblicata dalla Image Comics a partire dall’ottobre 2003, creata da Robert Kirkman ed illustrata da Tony Moore per i primi 6 numeri e da Charlie Adlard per i successivi. Tratta delle vicissitudini di un gruppo di persone che cercano di salvarsi da un’invasione di zombie, che ha portato al crollo delle istituzioni centrali e alla fine della civiltà così come la conosciamo. In Italia l’opera viene pubblicata in due diversi tipi di raccolte: il trade paperback (composto da 6 numeri regolari americani) venduto esclusivamente nelle fumetterie dal2005, e il formato bonelliano (composto da 4 numeri) ristampa venduta anche nelle edicole a cadenza mensile, a formato e prezzo ridotto dal 2012. Entrambe le pubblicazioni sono realizzate da SaldaPress. La pubblicazione dell’opera di Kirkman continua tuttora.

Regia di Alex Kurtzman. Un film con Tom CruiseRussell CroweAnnabelle WallisSofia BoutellaJake JohnsonCast completo Titolo originale: The Mummy. Genere AzioneAvventuraFantastico, – USA2017durata 107 minuti. Uscita cinema giovedì 8 giugno 2017 distribuito da Universal Pictures. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 2,07 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nick e Chris sono militari che, tra una missione e l’altra in Medio Oriente, trafugano reperti archeologici per denaro. Finché incappano nella tomba egizia sbagliata e fanno tornare in vita la principessa Ahmanet, sepolta viva per la sua amicizia con il dio del male Seth. La principessa vuole far rivivere Seth, servendosi del corpo di Nick e schierando un esercito di mummie/zombie. Ma si mette in mezzo anche una squadra, la Prodigium, capitanata dal Dottor Jekyll (quello famoso, che diventa Mr. Hyde). Monster Movie della Universal che inaugura il progetto Dark Universe, una serie di film interconnessi che avranno come protagonisti la moglie di Frankenstein, il Mostro della Laguna Nera, Van Helsing, l’Uomo invisibile e l’Uomo lupo. Produttore di successo al 2° lungometraggio come regista, Kurtzman rimaneggia senza prendersi sul serio, il classico del ’32 e lo riambienta ai nostri giorni, tra Iraq e Londra, in stile supereroistico, con tanti spettacolari colpi di scena per un’atmosfera duellante che non sa scegliere tra il macabro e il fantastico. Cruise sembra di gomma e corre molto.

 La mummia
(2017) on IMDb

Regia di Michael Carreras. Un film con Fred ClarkRonald HowardTerence MorganJeanne RolandGeorge Pastell. Titolo originale: The Curse of the Mummy’s Tomb. Genere Horror – Gran Bretagna1964durata 80 minuti. – MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Una spedizione geologica porta alla luce il sarcofago di un faraone assassinato oltre 3000 anni fa dal fratello e lo espone a Londra. Ma il sarcofago è vuoto. La mummia, tra lo zombie e il vampiro, è tornata in vita e compie i suoi crimini di vendetta. 6° o 7° film sull’argomento, è una minestra riscaldata che si salva solo per gli ultimi 20 minuti che hanno un certo swing. L’attore che fa la mummia è D. Owen. Henry Younger, sceneggiatore, è uno pseudonimo del regista.

 Il mistero della mummia
(1964) on IMDb
Locandina italiana Un lupo mannaro americano a Londra

Un film di John Landis. Con Jenny Agutter, Griffin Dunne, David Naughton, Brian Glover, John Woodvine. Titolo originale An American Werewolf in London. Horror, durata 97′ min. – USA, Gran Bretagna 1981. – VM 18 – MYMONETRO Un lupo mannaro americano a Londra * * * - - valutazione media: 3,31 su 35 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Due studenti americani in vacanza nella brughiera inglese fanno una brutta fine: attaccati da un mostro, uno diventa un uomo-lupo, l’altro si trasforma in zombi. Landis mescola allegramente orrore e ironia, paura e buffoneria, gioca con spregiudicatezza anche se non sempre governa bene il cambio delle marce e dei toni. Oscar per il trucco a Rick Baker. Seguito nel 1997 da Un lupo mannaro americano a Parigi .

 Un lupo mannaro americano a Londra
(1981) on IMDb

 

Il Corriere della Paura è stata una rivista antologica di fumetti pubblicata in Italia dall’Editoriale Corno negli anni settanta[1][2][3] specializzata nella pubblicazione di fumetti horror tratti dalle riviste Marvel

La rivista nacque durante il periodo di massima espansione dell’editore grazie al successo delle serie a fumetti incentrate sui supereroi della Marvel importate dagli Stati Uniti; sfruttando il sodalizio stabilito con l’editore americano, la direttrice responsabile Maria Grazia Perini propose al suo editore una rivista di genere horror dove pubblicare le storie dai toni decisamente forti per l’epoca che la Marvel aveva incominciato a pubblicare negli Stati Uniti[5]. Inizialmente la Marvel investì molto su questo genere di riviste horror, assumendo autori come Neal Adams e pubblicando serie come “lo Zombie” di Steve Gerber e Pablo Marcos, ma poi ridusse notevolmente il budget riducendo i costi rinunciando ad autori affermati e, dopo il 1975, rimase solo la serie col personaggio di Dracula.[4]

L' aldilà. E tu vivrai nei terrore! - DVD - Film di Lucio Fulci Fantastico  | IBS

Un film di Lucio Fulci. Con Katherine MacColl, Sarah Keller, Antoine Saint-John, Al Cliver, Giampaolo Saccarola. Horror, durata 86 min. – Italia 1981. – VM 18 – MYMONETRO L’Aldilà… e tu vivrai nel terrore * * * - - valutazione media: 3,20 su 21 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

In una città della Nuova Inghilterra una ragazza cerca di riattivare un albergo semidistrutto che ha ricevuto in eredità. Ma l’albergo è costruito su una delle sette porte dell’inferno. Gli abitanti dell’aldilà non gradiscono molto questa convivenza e mandano un esercito di zombi a invadere la città.
A cavallo tra i ’70 e gli ’80 Fulci si avvicina al genere horror e dopo il successo di Zombi 2 comincia una prolifica produzione di titoli più o meno interessanti. Come spesso accade a chi è costretto a girare diversi film in un anno, anche L’aldilà è un film ambivalente, pervaso da una poderosa ventata di ispirazione e vitalità, ma al tempo stesso incoerente, altalenante e non sempre “a fuoco”. Un minestrone in cui trova posto un po’ di tutto: esagerazioni e ingenuità a palate, certo, ma anche alcuni lampi di genio che in molti all’estero prenderanno a modello negli anni seguenti.

The Beyond (1981) on IMDb
Risultati immagini

Un film di Yannick Dahan, Benjamin Rocher. Con Claude Perron, Jean-Pierre Martins, Eriq Ebouaney, Aurélien Recoing, Doudou Masta. Titolo originale La Horde. Horror, Ratings: Kids+16, durata 90 min. – Francia 2009. – Fandango uscita venerdì 1 ottobre 2010. – VM 14 – MYMONETRO The Horde * * 1/2 - - valutazione media: 2,70 su 23 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Quando un loro compagno viene assassinato dal trafficante nigeriano Adewale, quattro poliziotti corrotti pianificano una violenta vendetta e decidono di penetrare nel suo rifugio, situato all’ultimo piano di un fatiscente edificio della banlieue parigina. Adewale intuisce l’arrivo dei poliziotti e fa fuoco per primo, uccidendo l’agente Jimenez che, una volta morto, ritorna in vita cercando di mordere i compagni. È solo l’inizio di un assedio da parte di un’orda di zombi che hanno circondato l’edificio affamati di carne umana.
Da Distretto 13 (1976) in avanti, non si contano le variazioni sul genere della parabola che vede degli oppositori allearsi all’interno di uno spazio preso d’assedio da un nemico invisibile. È un espediente narrativo che nell’horror fa furore (lo stesso Carpenter ne ha fatto il leitmotiv della sua intera opera), ma che trova negli zombie il più prolifico esercito di assedianti. Obbligata, quindi, la variante francese del tema, visto il processo di ridefinizione dei canoni dell’horror già tracciato dalla cinematografia nazionale. La horde tuttavia non parte dalla violenza “ascetica” dei vari Martyrs, Frontiers o À l’intérieur, ma da quel tipo di violenza surreale e incendiaria del “periodo rosso” di Robert Rodriguez (Dal tramonto all’alba, Planet Terror), e da lì costruisce il suo percorso. Sempre attento a mantenersi ben al di sopra delle righe, il film dei due esordienti Yannick Dahan e Benjamin Rocher passa senza soluzione di continuità dal genere “giustiziero” allo splatter, dall’hard boiled in stile Hong Kong all’umorismo demenziale, con un autocompiacimento fra l’ironia e la supponenza. Tanto è inutile il pretesto politico della banlieue e tanto e tale è invece il godimento dei due autori nel concepire il corpo a corpo più sguaiato o la scena più chiassosa, che alla fine questi elementi lasciano pensare che il film sia rivolto principalmente a loro stessi o, ancor peggio, che i due vogliano proporsi come innovatori di un nuovo sottogenere.
“Che cos’è hardcore?” si chiede ad un certo punto del film uno dei personaggi assediati, un vecchio esaltato settantenne armato di ascia. La risposta arriva mentre fa esplodere in aria un gruppo di zombie con una granata: “Questo è hardcore!”.

The Horde (2009) on IMDb
Poster Dogtooth

Un film di Giorgos Lanthimos. Con Christos Stergioglou, Michele Valley, Aggeliki Papoulia, Mary Tsoni, Hristos Passalis.Titolo originale Kynodontas. Drammatico, durata 94 min. – Grecia 2009.


Una famiglia di cinque persone è reclusa nella propria casa di campagna: i bambini, istruiti e completamente intrattenuti in casa, crescono pensando che gli aeroplani siano giocattoli e zombie i piccoli fiori gialli. Unico contatto con il mondo esterno è una vigilante della vicina fabbrica che il padre visita ogni volta che i bisogni sessuali del figlio devono essere soddisfatti. La felicità della famiglia finisce quando la vigilante offre un giocattolo alla sorella maggiore in cambio di qualcosa…

 Dogtooth
(2009) on IMDb
Locandina italiana Mad Max: Fury Road

Un film di George Miller (II). Con Tom Hardy, Charlize Theron, Rosie Huntington-Whiteley, Zoë Kravitz, Nicholas Hoult. Azione, Ratings: Kids+16, durata 120 min. – USA, Australia 2015. – Warner Bros Italia uscita giovedì 14 maggio 2015. MYMONETRO Mad Max: Fury Road * * * 1/2 - valutazione media: 3,90 su 51 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

In un futuro imprecisato post-apocalittico la Terra è in mano ai predoni. Tra questi Immortan Joe, che controlla la Cittadella con il pugno di ferro, imponendo il culto della personalità. Finché la sua compagna e “Imperatrice”, Furiosa, lo tradisce, portando con sé le schiave e concubine di Immortan.
Reboot, mash up o remake sono termini che aiutano a capire ma che non inquadrano completamente l’operazione alla base di Mad Max: Fury Road. Il ritorno alla regia di George Miller, atteso quanto insperato, forse prepara a una nuova saga, tutto sembra farlo credere, ma soprattutto cerca di riscrivere l’ultimo e debole – al di là dell’impatto iconografico della sfera del tuono – capitolo con Mel Gibson e Tina Turner, riproponendo Max in un contesto come quello attuale, sovraccarico di supereroi invincibili e di action movies che dall’universo distopico di Mad Max molto hanno saccheggiato.

Mad Max: Fury Road (2015) on IMDb
Locandina Ho camminato con uno zombi

Un film di Jacques Tourneur. Con James EllisonFrances DeeTom Conway Titolo originale I Walked with a ZombieHorrorb/n durata 69 min. – USA 1943.

Classico del terrore anni Quaranta, ispirato alla lontana a Jane Eyre. Una signorina viene assunta come infermiera nella casa di un ricco signore ad Haiti. La moglie di quest’ultimo mostra segni di progressiva follia.

I Walked with a Zombie (1943) on IMDb

Regia di Danny Boyle. Un film Da vedere 2002 con Cillian MurphyChristopher EcclestonNaomie HarrisBrendan GleesonRicci Harnett. Titolo originale: 28 days later. Genere Horror, – Gran BretagnaPaesi Bassi2002durata 112 minuti. Uscita cinema venerdì 13 giugno 2003 distribuito da 20th Century Fox Italia. – MYmonetro 3,01 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Inghilterra, oggi. Durante un blitz un gruppo di animalisti irrompe in un laboratorio dove alcuni scimpanzè vengono sottoposti alla visione forzata di immagini violente. Il ricercatore che studia le cavie avverte gli attivisti che gli animali sono affetti da un virus sconosciuto e pericoloso. Malgrado ciò, i membri del commando decidono di liberare gli animali, da cui vengono immediatamente attaccati. 28 giorni dopo, Jim si risveglia in una Londra deserta e spettrale. La città sembra deserta e Jim vaga alla ricerca di esseri umani. E’ solo l’inizio di un’avventura dai risvolti terrificanti, dove l’uomo civilizzato si conferma come la belva peggiore… Dopo un paio di film sbagliati, Danny “Trainspotting” Boyle torna a far centro, con un horror a basso costo e girato in digitale che dà punti a molte produzioni miliardarie. Tutto già visto, intendiamoci, con profluvi di citazioni (da Romero alla serie Tv “i Sopravvissuti”) a volte decisamente perdenti rispetto agli originali. Ma almeno c’è un bel senso del ritmo, interpreti funzionali alla narrazione, qualche azzeccata soluzione di montaggio e una notevole colonna sonora. E qualche brivido è assicurato. Piacevole.

28 Days Later (2002) on IMDb

Risultati immagini per Rise of the ZombiesRise of the Zombies, USA 2012, Azione, durata 89′ Regia di Nick Lyon Con Mariel Hemingway, Ethan Suplee, LeVar Burton, Danny Trejo, Heather Hemmens, French Stewart, Chad Lindberg, Madonna Magee, Andy Clemence, Peter Ngo

Durante una apocalisse di zombie generata da un virus, un gruppo di sopravvissuti di San Francisco si nasconde nella prigione dell’isola di Alcatraz con la speranza di scappare dalle crescenti orde di non vivi. Quando anche l’isola viene attaccata, il gruppo decide di rimettersi in viaggio alla ricerca di un luminare che sembra aver trovato un antidoto.

Rise of the Zombies (2012) on IMDb

Locandina The Gerber Syndrome: Il contagioUn film di Maxi Dejoie. Con Valentina Bartolo, Elisabetta Fischer, Pia Lanciotti, Ettore Nicoletti, Nicola Marchitiello. Titolo originale The Gerber Syndrome. Horror, durata 88 min. – Italia 2011. – Videa – CDE MYMONETRO The Gerber Syndrome: Il contagio * * * - - valutazione media: 3,13 su 10 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Un nuovo virus tiene in scacco l’Europa. Decisamente peggiore dell’influenza aviaria e di tutte le altre pandemie che hanno allarmato le organizzazioni sanitarie mondiali, il morbo di Gerber è una malattia a metà tra un’influenza e l’Aids. Scoperto in Germania nel 2008 e ormai diffuso in tutto il mondo, si contrae entrando in contatto con sangue o saliva infetti e si manifesta con una febbre molto alta e aggressiva. Ma ben presto la sindrome di Gerber rende gli esseri umani simili a zombie. Il virus si sta diffondendo a macchia d’olio, perché gli infetti perdono il controllo e tendono a essere violenti, attaccando chiunque capiti loro a tiro. Una volta contagiati, non c’è scampo. Il terzo stadio della malattia conduce, infatti, alla morte. Ecco perché è stato istituito un centro sanitario dedicato, il CS, in cui i malati vengono messi in quarantena e allontanati definitivamente dalla società. Una troupe televisiva decide di realizzare un documentario su questo nuovo e temibile virus, seguendo il lavoro di Luigi, un ventitreenne addetto alla sicurezza, incaricato di intercettare gli infetti segnalati e portarli al CS, e quello di un medico in prima linea, il dottor Ricardi, che si sta occupando del difficile caso di Melissa, una ragazza contagiata accidentalmente.
Non è certo nuova la trovata di delineare una vicenda di finzione come se si trattasse di un evento reale. Girato nel 1965, The war game di Peter Watkins ha fatto scuola, raccontando in stile documentaristico un attacco nucleare alla Gran Bretagna. Da quel momento i mockumentary, o falsi documentari, hanno preso piede nel cinema mondiale, soprattutto statunitense, ma con esempi anche in casa nostra, basti pensare a Cannibal Holocaust di Ruggero Deodato. Nel tempo, questo genere così ibrido si è sempre più legato all’horror, come mostra il caso del film The Blair Witch Project o il rilancio recente del mockumentary a opera di Rec, che è servito da spunto a tutta una serie di saghe dell’orrore basate sull’espediente del found footage, come Paranormal Activity.
Proprio a Rec si richiama da vicino The Gerber Syndrome: Il contagio, un esperimento a metà tra un falso documentario e uno zombie movie. Niente di innovativo, quindi, se non per il fatto che a cimentarsi con questo cinema di genere sia una produzione italiana low budget, che ha avuto l’intelligenza di sfruttare le ristrettezze produttive a proprio favore. Il risultato dell’esperimento è un film dalle fattezze artigianali, girato come se si trattasse del documentario di una troupe televisiva, a cui generalmente si perdonano ingenuità e difetti di stile, fotografia, regia e montaggio, per concentrarsi piuttosto sull’impatto del racconto della realtà in presa diretta.
Il regista Maxi Dejoie, al suo esordio nel lungometraggio, gioca con questi limiti, seppur vistosi e a tratti grossolani, e si assicura così la presa e il coinvolgimento emotivo dello spettatore, che non può fare a meno di chiedersi cosa accadrebbe se il morbo di Gerber fosse reale e colpisse le persone a noi care, precipitando in un’autentica spirale di angoscia di fronte alla terribile vicenda di una famiglia come tante, nella cui vita ordinaria irrompe una malattia straordinaria, con tutta la serie di decisioni dolorose che questa comporta. Tanto più che il Dejoie sceneggiatore chiama in causa dilemmi etici di difficile risoluzione, come quelli legati alla necessità di limitare la libertà personale per tutelare la salute collettiva.
Il regista ha gioco facile nel fare leva sulle paure più irrazionali che albergano nel nostro animo, anche grazie all’interpretazione naturale degli attori, che rendono credibili e verosimili situazioni che si spera di non vivere mai. Interessanti appaiono poi le reazioni di alcuni gruppi, che rispondono alla totale mancanza di controllo provocata dal virus con feroci tentativi di farsi giustizia da soli, lanciandosi in azioni di “pulizia” che rendono sempre più labili i confini tra l’essere umano e la bestia.

The Gerber Syndrome: il contagio (2011) on IMDb