Momon e Serge si conoscono dagli anni ’70 quando sono finiti in galera insieme per delle ciliege rubate e poi, usciti, hanno messo in piedi una delle più grandi organizzazioni criminali. La loro è un’amicizia indistruttibile che è passata anche attraverso la cattura e la tortura da parte della polizia senza che nessuno dei due cedesse e denunciasse l’altro. Ora che sono passati molti anni Serge è nei guai e ha di nuovo bisogno che il suo amico, ormai benestante e ritirato dalla scena criminale, lo aiuti di nuovo. Questo porterà solo nuova violenza, per tutti.
Simile a quello originale di un ottimo film ( Legittima difesa , 1947) di Clouzot, il titolo si riferisce alla via che ospita la sede storica della polizia giudiziaria parigina. In città imperversa una banda di efferata violenza che ha già svuotato sette furgoni portavalori. Il direttore generale (Dussollier) fa capire a Vrinks (Auteuil), capo della BRI (Brigade de Recherche et d’Intervention), e a Klein (Depardieu), capo della BRP (Brigade de Répression du Banditisme), che chi riuscirà a sgominarla prenderà il suo posto. La rivalità tra i due ex amici diventa guerra aperta. Dopo un avvio in flashforward di rara potenza, la 1ª parte del 3° film di Marchal è degna dei migliori polar francesi per il disegno dei personaggi, ma anche, per il ritmo dell’azione, dei recenti polizieschi di M. Mann. Ispirato a fatti veri degli anni ’80 e al vissuto di Marchal (12 anni nei ranghi della polizia) che l’ha scritto con Julien Rappenau, Frank Mancuso e Dominique Loiseau (anch’egli ex poliziotto), è anzitutto un realistico, complesso e non manicheo resoconto del microcosmo poliziesco con le sue luci e le sue ombre. È un film d’attori, e non soltanto per il trio principale (tra le figure minori c’è anche il regista che fa Christo). È un film di donne forti, quasi sempre migliori degli uomini con cui vivono o lavorano. È un film di luoghi, come il titolo suggerisce e le sequenze collettive mostrano, e di spazi come quelli di una Parigi semideserta. È, dunque, un film di regia che invoglia a recuperare Un Bon flic (1999) e Gangsters (2002), i 2 film precedenti di Marchal, inediti in Italia.
A Marsiglia Louis Schneider, poliziotto alcolista e disperato, dà la caccia a un serial killer, tra i fantasmi del suo passato, i sensi di colpa, l’ostilità e l’odio di colleghi corrotti. Sopravvissuta al massacro dei genitori, Justine aspetta che esca di prigione lo psicopatico assassino che ne è responsabile e che proprio Louis fece arrestare. Sono destinati a incontrarsi. Dal Quai des Orfèvres di Parigi, uno strepitoso Auteuil è passato alle strade buie, bagnate di pioggia, cupe e sporche di Marsiglia, in un polar (ispirato a fatti realmente accaduti) magistralmente diretto dall’ex poliziotto Marchal, eccessivo e passionale, che ci mette l’anima e sta addosso a Schneider e agli altri personaggi con crudo disegno della psicologia di buoni e cattivi. 3° capitolo di una ideale trilogia, dopo I Gangster e 36 Quai des Orfèvres , conferma che la coppia Marchal-Auteuil è vincente. Il titolo originale è il codice identificativo di una pistola, un tempo in dotazione alla polizia.
Le richieste di reupload di film deve essere fatto SOLO E ESCLUSIVAMENTE via email (ipersphera@gmail.com), le richieste fatte nei commenti verrano cestinate.
Visto il poco spazio su Mega (2 terabyte) NON caricherò più serie tv e fumetti.
Se interessati a serie o fumetti contattatemi via email che vi spiego un metodo alternativo