Category: Risi Marco


Regia di Marco Risi. Un film Da vedere 2001 con Iaia ForteFrancesca D’AlojaSilkeSilke KleinClaudio GregoriLoles LeónCast completo Genere Commedia, – Italia2001durata 90 minuti. Uscita cinema venerdì 26 ottobre 2001 distribuito da 01 Distribution. – MYmonetro 3,10 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Assai diverse tra loro, Beatrice, Bianca e Billie hanno una cosa in comune: i loro mariti lavorano nella stessa banca (direttore, cassiere, guardia) e s’involano verso l’Argentina con un bottino di nove miliardi. Le tre partono per Buenos Aires alla loro ricerca e durante un viaggio in tre tappe verso la Patagonia imparano a conoscersi, a conoscerli e a fare a meno di loro. Scritta da Silvia Napolitano e riveduta dal regista, anche produttore, è un’ingegnosa e spiritosa commedia di viaggio al femminile che pecca di ridondanza nel sottolineare i temi del discorso e nel non fermarsi al finale giusto: “15 000 km per tornare a lavorare in banca!”. Nel trio perfettamente affiatato delle 3 protagoniste, spicca il brio di I. Forte.

Soldati - 365 all'alba - Film (1987)

Regia di Marco Risi. Un film con Massimo DapportoAgostina BelliClaudio AmendolaAlessandro BenvenutiIvo GarraniCast completo Genere Drammatico – Italia1987durata 116 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 – MYmonetro 3,39 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un anno di servizio militare in una caserma del Friuli. Tra le varie vicende che s’intrecciano spicca il rapporto conflittuale tra il soldato Scanna (C. Amendola) e il tenente Fili (M. Dapporto). Sorpresa finale. Prima di Mery per sempre (1989) Risi junior aveva mostrato le sue qualità con questo film corale dolceamaro, erede della migliore tradizione della commedia italiana. Attori affiatati. Qualche sbandamento per eccesso di ambizioni.

Ragazzi fuori, attori, regista e riassunto del film

Regia di Marco Risi. Un film con Francesco BenignoAlessandra Di SanzoRoberto MarianoAlfredo Li BassiMaurizio ProlloCast completo Genere Drammatico – Italia1990durata 116 minuti. – MYmonetro 3,10 su 5 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Che cosa succede ai ragazzi di Palermo quando escono dal riformatorio? Questo il tema di un film scomodo che divise i critici, indispettì i politici, scandalizzò i benpensanti. Un film di scorrevole scrittura giornalistica e televisiva, seguito di Mery per sempre (1989), anch’esso scritto dal siciliano Aurelio Grimaldi.

Regia di Marco Risi. Un film con Michele PlacidoClaudio AmendolaFrancesco BenignoAlessandra Di SanzoRoberto MarianoCast completo Genere Drammatico – Italia1989durata 100 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 2,86 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Insegnante accetta l’ingrato compito di docente nel riformatorio Malaspina di Palermo dove sperimenta il suo metodo antiautoritario e democratico, scoprendo nei ragazzi devianti e sbandati la dimensione della dignità. Il materiale narrativo di Aurelio Grimaldi, la sagace drammaturgia di Rulli e Petraglia, l’occhio di Risi junior, la verità degli attori (professionisti e non), ne hanno fatto un film “giusto”, necessario, coinvolgente. Efebo d’oro 1989.

Regia di Marco Risi. Un film con Marco LeonardiJulieta DíazJuan LeyradoPietro TariconeEliana González (II)Cast completo Genere Biografico, – ArgentinaItalia2006durata 113 minuti. Uscita cinema venerdì 30 marzo 2007 distribuito da 01 Distribution. – MYmonetro 2,41 su 12 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Biografia di Diego Armando Maradona (1960), calciatore argentino, uno dei più grandi n. 10 del mondo, forse il più famoso. Infanzia, a 16 anni già in 1ª squadra al Boca Juniors, al Barcellona (1982), al Napoli (1984), con cui vinse 2 scudetti (1987 e 1990) e 1 coppa UEFA (1989); porta alla vittoria la nazionale argentina nei Mondiali 1986, lo squalificano in quelli del 1994 per uso di sostanze illecite. Nel 2004 è a Buenos Aires in sovrappeso, in depressione, in lotta con l’uso e l’abuso di cocaina. Scritto da Manuel Valdiva, César Vidal e Manuel Rìos, il 12° film di M. Risi ha una 1ª parte migliore della 2ª dove eccede in ridondanza. Il Leitmotiv della caduta nel pozzo nero è una metafora così artificiosa che stucca tra passato e presente. All’attivo anche Leonardi, e non soltanto per la somiglianza fisica. Veri gol di Maradona a josa. Prodotto da Elide Melli. Distribuisce 01.

Il Muro Di Gomma: Amazon.it: Salani, Salani: Film e TV

Regia di Marco Risi. Un film con Angela FinocchiaroAntonello FassariCorso SalaniIvo GarraniJohnny DorelliCast completo Genere Drammatico – Italia1991durata 120 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,55 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il 27 giugno 1980 un aereo DC-9 precipita nel cielo di Ustica. Un giovane e bravo giornalista di un quotidiano milanese fa l’ipotesi di un missile, sdegnosamente smentita dalla autorità militari. Nove anni dopo sono tutti sotto inchiesta. Scritto dal giornalista Andrea Purgatori del Corriere della Sera con Rulli & Petraglia, è un buon esempio di cinema giornalistico e civile: ogni sequenza dà una notizia, la ricostruzione di un fatto di cronaca diventa un apologo forte sul potere politico-militare e le sue vergogne.

Locandina Fortapàsc

Un film di Marco Risi. Con Libero de Rienzo, Valentina Lodovini, Michele Riondino, Massimiliano Gallo, Ernesto Mahieux. Drammatico, durata 108 min. – Italia 2008. – 01 Distribution uscita venerdì 27 marzo 2009. MYMONETRO Fortapàsc * * * - - valutazione media: 3,32 su 43 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Giancarlo Siani è un giovane praticante, impiegato “abusivo” per il Mattino col sogno di un contratto giornalistico e di un’inchiesta incriminante contro i boss camorristi e i politici collusi. Lucido e consapevole, Siani si muove tra Napoli e Torre Annunziata, un avamposto abbattuto dal terremoto e frequentato dagli scagnozzi armati di Valentino Gionta. Indaga, si informa, verifica i fatti e poi scrive pagine appassionate e impetuose sui clan camorristi e sulla filosofia camorristica. Era il 1985 quando Vasco Rossi cantava “ogni volta che viene giorno” e un giornalista di ventisei anni moriva assassinato per “ogni volta che era stato coerente”. Gli ingredienti per realizzare l’ennesima agiografia di una vittima (dimenticata) della camorra c’erano tutti. C’era la vicenda personale di Giancarlo Siani, c’erano gli Ottanta, quelli dei tangentisti e dei faccendieri, delle commesse e della corruzione, delle spese inutili e della burocrazia gonfiata, degli omicidi del generale Dalla Chiesa, c’era un Paese sordo alle idee di Siani che scriveva (e lavorava) per un’Italia migliore, c’era l’inevitabile sacrificio finale. Ma Marco Risi non ha realizzato un altro film sulla camorra, concentrandosi esclusivamente sulle tappe di avvicinamento di Siani prima a una consapevolezza di sé e della lotta politica, poi a una strategia letteraria e provocatoria. La camorra è in ogni gesto di chi si oppone a Siani, in ogni silenzio indifferente, nelle grottesche indagini dei carabinieri, nella “clemenza” della magistratura, nelle assurde pratiche rituali di “guappi” spietati e armati, che intendono porre la corruzione e la violenza come norma fondamentale di convivenza sociale. Risi, all’interno del medesimo spazio (Torre Annunziata), distingue due campi contrapposti, determinando il fronteggiarsi delle due parti: i villains che utilizzano la forza della pistola per ascendere l’empireo della carriera camorristica, l’eroe che avvia la sua opera di progressiva e inarrestabile bonifica dell’illegalità con la macchina da scrivere, puntando sul valore della persuasione. Sullo sfondo c’è Napoli e l’isteria collettiva che circondava nel 1985 Maradona, involontario capopopolo, occasione di riscatto, speranza di rivalsa calcistica e sociale, sul ricco Nord da parte del garzone del macellaio e di una città pronta ad osannare e a stritolare. Napoli come corpo corruttore e Napoli generatrice di “antidoti” capaci di riequilibrare moralmente l’ordine esistente. Napoli, ancora, sede del “Mattino”, che invia in un polveroso avamposto battuto dai fuorilegge un giornalista eroico, immagine della possibilità di progresso e fertilità contro l’aridità e l’improduttività dell’arroganza. Dopo il vuoto e la degradazione giovanile dei suoi ragazzi fuori, che hanno la Lazio come sommo ideale, che alimentano la loro forza con un linguaggio osceno, che scelgono la via dell’omologazione passiva e che hanno bisogno del branco per riconoscersi, il regista milanese si concentra su un ragazzo solare senza lati oscuri, isolato dai politici di palazzo in un non luogo sventrato e svuotato per essere riempito dall’eccitazione del business e poi affondato nei liquami chimici. Se il Maradona di Risi (Maradona – La mano de Dios) non ha mai smesso di cercare il suo pallone, Siani non ha mai smesso di cercare la verità e di morire per questo giovanissimo dentro la sua Citroën Mehari e sotto il cielo di Napoli. Risi coglie l’importanza della solitudine in cui viene abbandonato Siani e la spirale dentro cui viene fatto scivolare lentamente fino al massacro del settembre ’85. Con la linearità di un cinema che non ha tesi da dimostrare ma una bruciante urgenza di raccontare, Fortapàsc mette in piazza una classe politica che mira alla propria autoconservazione, una società incivile che chiede la legittimazione di essere incivile e un giornalismo (impiegatizio) che continua a ignorare le proprie responsabilità nel degrado sociale, etico, linguistico e culturale del Paese.