Category: Edward Norton


Locandina italiana Il velo dipinto

Regia di John Curran. Un film con Naomi Watts, Edward Norton, Liev Schreiber, Toby Jones, Diana Rigg. Titolo originale: The Painted Veil. Genere: Drammatico, Sentimentale, Storico. Paese: Cina, USA, Canada. Anno: 2006. Durata: 125 min. Consigliato a: Da 14 anni. Valutazione IMDb: 7.4.

La storia, ambientata negli anni ’20, segue Kitty Garstin, una giovane donna londinese dell’alta società, viziata e superficiale, che accetta frettolosamente di sposare il riservato batteriologo Walter Fane per sfuggire alla pressione familiare. La coppia si trasferisce a Shanghai, dove la noia e la mancanza di affinità spingono Kitty tra le braccia di un diplomatico sposato, Charlie Townsend. Scoperto il tradimento, Walter, ferito e vendicativo, costringe la moglie a seguirlo in un remoto villaggio della Cina rurale, afflitto da una violenta epidemia di colera, dove lui si è offerto volontario per fronteggiare il contagio. In questo ambiente ostile e devastato, la coppia è costretta a confrontarsi con la morte, il dovere e la verità sul proprio matrimonio.

Tratto dal romanzo di W. Somerset Maugham, il film è un melodramma storico di grande raffinatezza estetica. La regia di John Curran eccelle nel creare un’atmosfera visivamente superba, sfruttando magnificamente le riprese in Cina per sottolineare l’isolamento emotivo dei protagonisti. I temi centrali sono la maturazione, l’espiazione e il raggiungimento di un amore autentico nato non dalla passione, ma dalla comprensione e dal rispetto reciproco. Naomi Watts ed Edward Norton offrono interpretazioni intense e misurate, gestendo con credibilità l’evoluzione dei loro personaggi da immaturi e rancorosi a persone capaci di altruismo. La pellicola, pur mantenendo un tono classico da dramma in costume, riesce a toccare corde profonde grazie alla colonna sonora da Golden Globe di Alexandre Desplat e alla sua capacità di mostrare come la crisi e il sacrificio possano svelare il vero volto (e il vero valore) di un legame. Un’opera solida e commovente, che celebra la redenzione personale sullo sfondo di una catastrofe.

Locandina italiana Schegge di paura

Un film di Gregory Hoblit. Con Richard Gere, Laura Linney, Edward Norton, Alfre Woodard, Frances McDormand. Titolo originale Primal Fear. Thriller, durata 129′ min. – USA 1996. MYMONETRO Schegge di paura * * * 1/2 - valutazione media: 3,63 su 29 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Per l’uccisione dell’arcivescovo di Chicago (79 coltellate) è arrestato un ragazzo (Norton) che fa parte del coro. Indizi schiaccianti. Il più pagato avvocato della città (Gere) ne assume gratis la difesa. Epilogo a sorpresa. Legal thriller tratto da un romanzo di William Diehl. Efficiente congegno di indagine con tutti gli ingredienti regolamentari (sentimenti, sesso, perversioni) che tiene lo spettatore sulla corda dell’incertezza, sebbene un po’ prolisso quando depista l’attenzione con una seconda storia di taglio economico-sociale. Da tempo Gere non risultava così charmeur. Dirige con pulizia un regista che ha alle spalle molti premi Emmy televisivi per Hill Street giorno e notte e Avvocati a Los Angeles. Esordio del 25enne E. Norton.

Primal Fear (1996) on IMDb
Locandina italiana Moonrise Kingdom - Una fuga d'amore

Un film di Wes Anderson. Con Bruce Willis, Edward Norton, Bill Murray, Frances McDormand, Tilda Swinton. Titolo originale Moonrise Kingdom. Drammatico, durata 94 min. – USA 2012. – Lucky Red uscita mercoledì 5 dicembre 2012. MYMONETRO Moonrise Kingdom – Una fuga d’amore * * * - - valutazione media: 3,35 su 66 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Estate 1965. Su un’isola del New England vive la dodicenne Suzy, preadolescente incompresa dai genitori. Sulla stessa isola si trova in campeggio scout il coetaneo Sam, orfano affidato a una famiglia che lo considera troppo ‘difficile’ per continuare ad occuparsene. I due si sono conosciuti casualmente, si sono innamorati e hanno deciso di fuggire insieme seguendo un antico sentiero tracciato dai nativi nei boschi. Gli adulti, ivi compreso lo sceriffo Sharp, si mettono alla loro ricerca anche perché è in arrivo una devastante tempesta.
È indispensabile prestare attenzione all’ouverture di Moonrise Kingdom e non abbandonare la sala prima della fine dei titoli di coda per comprendere il senso profondo del film di Anderson che, altrimenti, rischia di essere letto superficialmente come un’ulteriore esibizione di genialità narrativa infarcita di gag e di trovate visive senza però che si vada oltre. Non è così. Chi era bambino nella prima metà degli Anni Sessanta ha molto probabilmente nella propria raccolta di vinili la suite didattica “Young Person’s Guide to the Orchestra” di Benjamin Britten in cui si presentavano i diversi strumenti che compongono l’orchestra basandosi su un tema di Purcell in cui l’ensemble si riuniva per eseguire una fuga.
Una fuga è esattamente ciò che mettono in atto Suzy e Sam. Una fuga che serve apparentemente a scomporre ma in realtà ha come meta la ricomposizione dei frammenti di due vite che rischiano la dissoluzione. Alla fine del film Anderson gioca con questo fil rouge sonoro di nuovo ‘scomponendo’: questa volta tocca alla musica di Desplat, autore del soundtrack originale del film. Ci ricorda così, al contempo, che fare cinema (stanno scorrendo i titoli di coda non dimentichiamolo) è ‘orchestrare’ varie e quasi innumerevoli professionalità ma riesce anche a fare di più. Sottolinea che il suo cinema più recente è orientato a cercare le radici del comportamento adulto in accadimenti che hanno marcato gli anni giovanili.
Così era per i fratelli de Il treno per il Darjeeling, così è stato per Fantastic Mr.Fox (un ritorno alle proprie origini con il portare sullo schermo il primo libro che Anderson ricorda di aver letto), così accade ora. Suzy e Sam sono non dei disadattati ma dei ‘disadatti’ a un mondo adulto che si sta spegnendo nell’indifferenza (la famiglia della ragazzina) o sopravvive grazie a regole applicate puntigliosamente che pretendono di imbrigliare l’avventura (il campo scout per Sam). Nel prologo, dalla casa di bambola in cui vive con i genitori e i fratelli, Suzy osserva il mondo grazie alla distanza del suo binocolo ma, per un istante, guarda in macchina interrogandoci.
Siamo ancora capaci di emozionarci per un bacio? Sappiamo capire fino a che punto un essere umano in formazione abbia bisogno del nostro aiuto per togliersi il costume nero da corvo (e viene in mente “Blackbird”, masterpiece dei Beatles) e quanto invece possa e debba affrontare il piacere dell’avventura della vita con quel tanto di libertà che gli permetta di dipingere un mondo nuovo? Sono quesiti che ogni tanto gli adulti dovrebbero porsi. Anderson fa bene a riproporceli.

Moonrise Kingdom (2012) on IMDb
Fight Club: Amazon.it: Norton, Pitt, Norton, Pitt: Film e TV

Un film di David Fincher. Con Brad Pitt, Helena Bonham Carter, Edward Norton, Meat Loaf, Jared LetoDrammatico, durata 139 min. – USA 1999. MYMONETRO Fight Club * * * * -valutazione media: 4,02 su 191 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Picchiarsi per stare meglio: questo l’assunto del film. Dopo il successo, in parte inaspettato, di Seven, Fincher ripercorre e perfeziona la violenza. Pitt è semplicemente il diavolo: forte, astuto, bello e violento. Norton ne rimane sedotto. Nota di costume sulla pratica di scaricamento delle tensioni con scarico di pugni. Machismo imperante. Suggestioni da palestra di pugilato. Ideologia atta a suscitare polemiche. Ben diretto e ben interpretato.

Fight Club (1999) on IMDb

Regia di Tony Kaye. Un film con Edward NortonEdward FurlongBeverly D’AngeloElliott GouldFairuza BalkEthan SupleeCast completo Genere Drammatico – USA1999durata 120 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,37 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

A Venice (Los Angeles) il giovane Derek (E. Norton) riacquista la libertà dopo tre anni di carcere per l’omicidio di due balordi neri che stavano per rubargli l’auto. Il fratello e gli amici, fanatici aderenti a un movimento neonazista, lo accolgono come un eroe, ma Derek è cambiato. Epilogo sanguinoso. Scritto da David McKenna e diretto dall’esordiente T. Kaye, noto regista pubblicitario, il dramma concentra nel giro di 24 ore la memoria e il senso di tre anni con l’ottica di Danny (E. Furlong), fratello minore di Derek e suo succubo. Interessante a livello sociologico come rapporto sull’odio razzista nelle grandi aree metropolitane degli USA, il film soffre di schematismo didascalico e di scarsità di sfumature nel disegno dei personaggi, anche e soprattutto in quello del protagonista, pur interpretato con istrionismo ben controllato dall’ottimo E. Norton.

 American History X
(1998) on IMDb
Italian Job [Edizione: Regno Unito]: Amazon.it: Wahlberg, Mark, Theron,  Charlize, Norton, Edward, Green, Seth, Statham, Jason, Def, Mos, Gray, F.  Gary, Wahlberg, Mark, Theron, Charlize: Film e TV

Un film di F. Gary Gray. Con Mark Wahlberg, Charlize Theron, Edward Norton, Seth Green, Donald SutherlandAvventura, Ratings: Kids+13, durata 104 min. – USA 2003. MYMONETRO The Italian Job * * * - - valutazione media: 3,35

Charlie Croker e la sua banda hanno messo a segno un colpo miliardario sottraendo lingotti d’oro da un palazzo veneziano. Ma qualcuno all’interno del gruppo ha deciso di tenersi tutto per sè, non esitando a eliminare il vecchio John, padre spirituale del gruppo, pur di mettere le mani sul malloppo. Urge vendetta: e quale vendetta migliore che riappropriarsi del maltolto, inscenando il più gigantesco ingorgo della storia per poter scappare indisturbati o quasi a bordo di tre Mini? Che la fantasia ad Hollywood sia in drastica diminuzione si sa da tempo, e “The italian Job” lo conferma appieno: qui si va addirittura a ripescare un titolo non memorabile del 1969 pur di portare a casa uno straccio di idea. Ma l’idea in sè non basta, se non valorizzata da una sceneggiatura all’altezza. E qui, escludendo il buon inizio veneziano e l’adrenalinica mezz’ora finale, ci sono almeno sessanta minuti sonnacchiosi. Cast sulla carta notevole, ma decisamente sottoutilizzato: il regista viene dal video – clip, e purtroppo si vede benissimo. Smorto.

The Italian Job (2003) on IMDb
Tutti dicono I love you - Film (1996) - MYmovies.it

Regia di Woody Allen. Un film Da vedere 1996 con Julia RobertsGoldie HawnWoody AllenAlan AldaTim RothEdward NortonCast completo Titolo originale: Everyone Says I Love you. Genere Commedia, – USA1996durata 110 minuti. Uscita cinema venerdì 31 gennaio 1997 distribuito da C.G.D – Cecchi Gori Distribuzione. – MYmonetro 3,60 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Woody appare su un ponte sulla Senna: tutto è pulito, non c’è una persona, non c’è una macchina. L’uomo cammina con una baguette di pane sotto il braccio. Vive a Parigi, la città che predilige insieme a New York e Venezia. Ha una figlia con Goldie Hawn, che si è risposata e ha altri figli. I fatti della famiglia si intrecciano: amori, piccoli guai, nuovi amori, rimpianti, e la vita che passa ed è strana ma fantastica, qualsiasi cosa succeda, basta avere lo spirito, e l’umorismo giusto. E poi le canzoni e i balletti. Fra Park Avenue, la Senna e le Calli: si manifesta la nostalgia con l’amarezza e la gioia di vivere, il sapore è quello dei numeri di Astaire e Kelly, che coi loro film rappresentarono, guarda caso, la gioia di vivere come non era e non sarebbe mai più stata rappresentata. Numeri antichi riproposti come speranza e augurio, un artificio naturale, non un revival triste e fine a se stesso. Grazie al grande amore di Allen per quel cinema e per la vita. Allen è un regista singolare, come quasi tutti i maestri ha sempre rifatto lo stesso film, ma spesso ha rilanciato tutto, ha girato pagina con vigore maggiore. Chiude un ciclo e ne apre un altro, più maturo e profondo, e divertente. Segue la sua vita, che non si ferma e non ristagna. Nel film si innamora e viene abbandonato, la delusione è giusto che ci sia, ma da qualche parte c’è un nuovo amore: l’incontro ci sarà. Nel frattempo il Central Park è una magnifica fiamma d’autunno, senza un rifiuto, Parigi sembra un set tanto è perfetta, e il Canal Grande non è nemmeno torbido. È il cinema che rifà la vita, basta crederci. Con Goldie, la ex moglie, balla sulla Senna come ballarono Kelly e Caron, quando il cinema era bello davvero.

Everyone Says I Love You (1996) on IMDb
Locandina La 25ª ora

Un film di Spike Lee. Con Edward Norton, Philip Seymour Hoffman, Anna Paquin, Rosario Dawson, Brian Cox. Titolo originale 25th Hour. Drammatico, durata 134 min. – USA 2002.MYMONETRO La 25ª ora * * * * - valutazione media: 4,03 su 62 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

New York, dopo l’11-9-2001, mentre di notte un fascio di luce segna il vuoto lasciato dal crollo delle Twin Towers a Manhattan. S. Lee e il suo sceneggiatore David Benioff – che ha adattato un suo romanzo – usano quel vuoto quasi a commento di un altro vuoto, poco visibile ma altrettanto luttuoso, per raccontare la storia di Monty Brogan, spacciatore che ha ancora un giorno di libertà prima di entrare in carcere per sette anni. In quelle 24 ore cerca di regolare i conti con sé stesso e con gli altri. È il film più “bianco” (più di SOS Summer of Sam ) del regista afroamericano e forse il più sconsolato e privo di speranza. Il suo tema centrale è la perdita dell’innocenza, riassunta in una domanda che non riguarda soltanto Monty e gli altri personaggi (nessuno dei quali è innocente) ma tutti gli americani – afroamericani compresi -, un’intera nazione: poteva essere diversamente? Se si toglie la paura di essere violentato in carcere, il protagonista accetta con quieta rassegnazione quel che lo aspetta. Anche la sua invettiva xenofoba e misantropa allo specchio contro tutta New York e le sue componenti etniche è uno sfogo, non una ribellione. 16° lungometraggio di Lee, e uno dei più coesi, coerenti, convincenti. Musiche di Terence Blanchard. Norton ammirevolmente sotto le righe.

25th Hour (2002) on IMDb
Acquista Larry Flynt - Oltre Lo Scandalo - Microsoft Store it-IT

Regia di Milos Forman. Un film con Woody HarrelsonCourtney LoveEdward NortonBrett HarrelsonCrispin GloverCast completo Titolo originale: The People vs. Larry Flynt. Genere Biografico, – USA1996durata 130 minuti. Uscita cinema venerdì 28 febbraio 1997 distribuito da Sony Pictures Italia. – MYmonetro 2,57 su 3 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

È la storia vera di Larry Flynt, ancora vivente (fa un’apparizione nei panni di un giudice di Cincinnati) che, uscito da un’infanzia contadina povera, diventa gestore di locali di spogliarello e negli anni ’70 direttore ed editore di Hustler , pornorivista di grande successo. Inattivo da Valmont (1989), Forman ha fatto un film bifronte, ambiguo, paradossale che gli assomiglia. Il ritratto di un pornografo miliardario con una vita privata per lo meno discutibile, ma non priva di una sua dimensione nobilmente tragica, si risolve in una difesa della libertà di parola e di stampa, cardine di ogni democrazia. Si chiude con una sentenza della Corte Suprema che nel 1988 sancì che il cattivo gusto non è un problema che riguardi la legge. Scritto da Scott Alexander e Larry Karaszewski ( Ed Wood ) e prodotto da Oliver Stone (che avrebbe voluto dirigerlo), è un film che ha avuto un successo di scandalo, ma che scandaloso non è: di grande eleganza, divertente, commovente, spesso retoricamente efficace, sempre accorto, talvolta furbo. Orso d’oro a Berlino 1997.

The People vs. Larry Flynt (1996) on IMDb
Locandina italiana Il giocatore

Un film di John Dahl. Con Matt Damon, Edward Norton, Paul Cicero, John Turturro, Gretchen Mol.Titolo originale Rounders. Drammatico, durata 121 min. – USA 1998. MYMONETRO Il giocatore* * 1/2 - - valutazione media: 2,96 su 25 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Mike McDermott è uno studente di giurisprudenza attratto dal giro del poker. Sembra esserne uscito, ma vi ricade grazie a un amico che ha appena lasciato la prigione. Dovrà scegliere tra l’azzardo e l’amore. Unici elementi degni di nota: la lunga sequenza della partita e Malkovich impegnato nel ruolo di un giocatore russo goloso di biscotti.

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