Category: Matt Dillon


Regia di Bobby FarrellyPeter Farrelly. Un film con Cameron DiazMatt DillonBen StillerLee EvansChris ElliottLin ShayeCast completo Titolo originale: There’s Something About Mary. Genere Commedia, – USA1998durata 119 minuti. Uscita cinema venerdì 16 ottobre 1998 distribuito da 20th Century Fox Italia. – MYmonetro 2,80 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Cumberland 1985. Ted è un adolescente imbranato e con apparecchio ortodontico che ha l’occasione della sua vita: è stato invitato al ballo del liceo dalla più ambita fanciulla dell’Istituto, Mary. Mentre la attende ed è in bagno lei lo vede mentre fa pipì. Ted, vergognandosi, tira su in fretta la lampo dei pantaloni incastrandovi i genitali. Invece del ballo lo attende il pronto soccorso. Tredici anni dopo, quell’incidente è ancora vivido nella sua mente così come il desiderio di rivedere Mary.

Inizia così il film ‘scandalo’ dei fratelli Farrelly reduci da film come Scemo & + scemo con Jim Carrey e pronti ad ottenere un più che sensibile riscontro al box office statunitense.

I fratelli Farrelly sono abili nel mettere insieme un cast che vede Ben Stiller nei panni dell’imbranato Ted, Matt Dillon in quelli del detective incaricato di trovare Mary ma pronto a darsi da fare in proprio con Cameron Diaz, dalla bellezza quasi intoccabile.

Il segreto del successo? Prendere i più banali elementi della romantic comedy, affidarli ad adulti che si comportano da adolescenti (Dillon non ha i brufoli ma una dentatura che si nota) facendo sì che il pubblico adolescente vi si veda rappresentato e quello adulto si senta per una volta affrancato dal ‘dover’ capire.

Qui tutto è esplicitamente chiarissimo e la volgarità non viene mai risparmiata. Anzi, la si esaspera fino allo zenith per poi concedersi una pausa prima di sfoderarla nuovamente. Il pregio? Quello di non fingere mai, come altro cinema dell’epoca faceva, di mutare stile nel finale quasi che fino ad allora si fosse scherzato per poi ritornare nel quieto alveo del romanticismo da grande schermo. I Farrelly non fanno mai un mea culpa contrito. La prova definitiva la si ebbe alla prima europea del film al Festival di Locarno. Alle migliaia di spettatori della Piazza Grande venne offerta all’ingresso una bustina con il titolo del film su cui era scritto:”Un altro prodotto di qualità realizzato a mano dai fratelli Farrelly”. Sul retro si poteva leggere: “Praticamente nessun animale ha subito danni dal test di questo prodotto e quelli che li hanno subiti erano davvero vecchi”. Il contenuto della bustina? Gel per capelli. Chi vedrà (o ha già visto) il film potrà capire.

There's Something About Mary (1998) on IMDb

Giovani guerrieri. Restaurato in HD (DVD) - DVD - Film di Jonathan Kaplan  Drammatico | FeltrinelliUn film di Jonathan Kaplan. Con Matt Dillon, Michael Kramer, Pamela Ludwig Titolo originale Over the Edge. Drammatico, durata 95′ min. – USA 1979. MYMONETRO Giovani guerrieri * * 1/2 - - valutazione media: 2,63 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

L’ambiente è una comunità pianificata per ricchi, un sobborgo americano dove si scatena la violenza dopo che un ragazzo, dimesso da una prigione minorile, trova la morte sotto i colpi di un poliziotto. Gioventù bruciata americana in un film aggressivo diretto dall’abile Kaplan che mette a fuoco un argomento di attualità senza scavare in profondità. 1° film di Dillon. Buona musica.

Over the Edge (1979) on IMDb

Risultati immagini per Crash - Contatto FisicoUn film di Paul Haggis. Con Sandra Bullock, Don Cheadle, Matt Dillon, Jennifer Esposito, William Fichtner. Titolo originale Crash. Drammatico, durata 113 min. – USA, Germania 2004. uscita venerdì 11 novembre 2005. MYMONETRO Crash – Contatto fisico * * * 1/2 - valutazione media: 3,78 su 93 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Visto che Robert Altman si è preso una vacanza dopo gli ultimi, deludenti film realizzati, a raccogliere il testimone del genere “pellicola corale impregnata di pessimismo diffuso”, ci pensa lo sceneggiatore dello splendido Million dollar baby, Paul Haggis, qui anche nelle vesti di regista, che ci racconta, in una pellicola appassionante e vibrante, le vite di numerosi personaggi in cerca d’autore, alle prese con i problemi di tutti i giorni, dovuti all’ignoranza, al razzismo, alla ostentata misantropia che uno dei protagonisti ritiene causa principale del dissesto di una Los Angeles cupa e oscura, spettro di un paese, l’America, il cui sogno pare essere svanito nel nulla. Eccezionale il cast: è davvero difficile decidere quale dei numerosi attori di talento emerga rispetto agli altri. Triste, pessimista, a volte persino senza speranza, Crash mostra in maniera evidente il grande paradosso del mondo contemporaneo: abbiamo tantissimi strumenti per comunicare, ma non ne utilizziamo nessuno e, soli, sprofondiamo nell’abisso. Un film a volte brutale, ma allo stesso tempo pudico ed etico, da vedere, pensare e ripensare.
Crash (2004) on IMDb

Risultati immagini per City of GhostsUn film di Matt Dillon. Con Matt Dillon, Natascha McElhone, James Caan, Rose Byrne, Gérard Depardieu. Drammatico, durata 116 min. – USA 2002. MYMONETRO City of Ghosts * * - - - valutazione media: 2,38 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Jimmy, giovane truffatore americano, scappa in Cambogia per sfuggire alle indagini che lo riguardano, e per ritrovare il suo complice e maestro, Marvin, che lo ha lasciato in America portandosi via il bottino. Una volta trovatolo, questi cerca di convincerlo a riunirsi a lui per una nuova impresa, ma Jimmy, che nel frattempo si è innamorato di un’affascinante archeologa, vuole solo riavere i suoi soldi e ricominciare una nuova vita. Ma quando Marvin scompare, si accorgerà di quanto è difficile dimenticare il passato. Strombazzatissimo esordio di Matt Dillon alla regia, il film è in realtà un innocuo noir, ambientato in una Cambogia convenzionalmente sordida e umidiccia, con attori sfocati (Caan) o fuori parte (Depardieu). Fra i numi tutelari citati dallo stesso Dillon, vi sono Graham Greene, Conrad e “Apocalypse now”: si notano alcuni echi del primo, poco o niente del secondo, mentre sul terzo è meglio, per carità, non pronunciarsi

City of Ghosts (2002) on IMDb

Regia di Kevin Spacey. Un film con Faye DunawayJoe MantegnaMatt DillonGary SiniseViggo MortensenFrankie Faison. Titolo originale: Albino Alligator. Genere Thriller, – USA1996durata 97 minuti. Uscita cinema venerdì 6 giugno 1997 distribuito da Sony Pictures Italia. – MYmonetro 2,43 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Dopo il fallimento di una rapina, tre piccoli malviventi sono costretti a nascondersi in un bar di New Orleans, prendendo in ostaggio i clienti. Circondati dalla polizia locale e da quella federale, i gangsters dovranno fare ricorso alla violenza. Esordio alla regia dell’attore Kevin Spacey ( I soliti sospetti, Seven), che si avvale di un cast di prim’ordine.

Albino Alligator (1996) on IMDb

I ragazzi della 56^ strada - Film (1983) | il DavinottiUn film di Francis Ford Coppola. Con C. Thomas Howell, Diane Lane, Matt Dillon, Patrick Swayze, Rob Lowe. Titolo originale The Outsiders. Drammatico, Ratings: Kids+13, durata 114′ min. – USA 1983. – VM 14 – MYMONETRO I ragazzi della 56° strada * * * 1/2 - valutazione media: 3,49 su 17 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

I ragazzi del titolo sono i greasers: ispano-americani, capelli lunghi e imbrillantinati, sono poveri e hanno per nemici la banda dei soc(ials), che abitano dall’altra parte della città (Tulsa) e sono invece bianchi e benestanti. Le due bande si dividono il territorio e le ragazze e spesso, quando vengono a contatto, è la rissa. Da un romanzo scritto da una furba sedicenne che si firma Susan E. Hinton, uscito nel 1967 e venduto subito in quattro milioni di copie. È un West Side Story senza balletti e, purtroppo, con le musiche di Carmine Coppola al posto di Leonard Bernstein. La tenerezza e il rispetto per i personaggi evitano il manicheismo. Giovani attori tutti bravi, M. Dillon fin troppo.

 I ragazzi della 56ª strada
(1983) on IMDb

Regia di Tim Hunter. Un film Da vedere 1993 con Matt DillonDanny GloverRick Aviles. Titolo originale: The Saint of Fort Washington. Genere Drammatico – USA1993durata 105 minuti. – MYmonetro 3,30 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

New York. Un giovane viene sfrattato e deve adattarsi a vivere con i barboni. Trova però l’amicizia di un veterano di colore della guerra in Vietnam. La compassione può far superare ogni ostacolo.

 Fort Washington - vita da cani
(1993) on IMDb

Regia di Paul Greengrass. Un film Da vedere 2006 con Lewis AlsamariTrish GatesCheyenne JacksonDavid Alan BascheDenny DillonCast completo Genere Drammatico – Gran BretagnaUSA2006durata 90 minuti. Uscita cinema giovedì 6 luglio 2006 – MYmonetro 3,14 su 18 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

È la presunta cronaca del volo United 93 che il mattino dell’11-9-2001, partito alle 8.42 con 42 minuti di ritardo da Newark per San Francisco, fu l’unico dei quattro a non colpire il bersaglio previsto (Washington). Era un Boeing 757 con 7 membri di equipaggio e 37 passeggeri. “Furono i primi ad abitare il mondo del dopo 11 settembre” (P. Greengrass). Gli unici in volo a intuire quello che stava accadendo. Alle 9.57 un gruppo di passeggeri attaccò i quattro dirottatori. Sei minuti dopo l’aereo si schiantò in aperta campagna, vicino a Shanksville (Pennsylvania). Scritto e diretto da Greengrass, documentarista inglese, Orso d’oro a Berlino per Bloody Sunday . La riuscita di questo anomalo film, impregnato di angoscia e disperazione, scaturisce da una scelta etica che coincide con un coerente impegno stilistico: rifiuto delle convenzioni spettacolari del thriller, del divismo, della psicologia, della retorica dei “casi umani”. Interpreti sconosciuti, tra cui piloti, hostess, controllori di volo. Emergono di una testa solo 2 figure: Jarrah (Khalid Abdallah), tormentato capo e pilota dei fanatici dirottatori, e Ben Sliney che fa sé stesso come comandante della Federal Aviation Administration di Hendon. L’inglese Martin Amis ha citato il suo compatriota poeta Philip Larkin: “a riprova che è quasi vero / quel che sappiamo quasi per istinto: / di noi sopravviverà solo l’amore”. Quel “ti amo” che molti personaggi dicono al cellulare prima di morire.

 United 93
(2006) on IMDb

Regia di Lars von Trier. Un film Da vedere 2018 con Matt DillonBruno GanzUma ThurmanSiobhan Fallon HoganSofie GråbølRiley KeoughCast completo Titolo originale: The House That Jack Built. Genere ThrillerDrammaticoHorror, – DanimarcaFranciaGermaniaSvezia2018durata 155 minuti. Uscita cinema giovedì 28 febbraio 2019 distribuito da Videa. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 18 – MYmonetro 3,06 su 15 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Usa Anni ’70. Jack è un serial killer dall’intelligenza elevata che seguiamo nel corso di quelli che lui definisce come 5 incidenti. La storia viene letta dal suo punto di vista che ritiene che ogni omicidio debba essere un’opera d’arte conclusa in se stessa. Jack espone le sue teorie e racconta i suoi atti allo sconosciuto Verge il quale non si astiene dal commentarli.

Regia di Gus Van Sant. Un film Da vedere 1989 con Matt DillonKelly LynchJames RemarJames Le GrosWilliam S. BurroughsHeather Graham. Genere Drammatico – USA1989durata 105 minuti. – MYmonetro 3,03 su 4 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Due coppie di tossici attraversano gli States nei primi anni ’70, rapinando drugstores , braccati da un poliziotto. La loro vicenda è raccontata in flashback dal capo (Dillon, in gran forma) della “famiglia” che vorrebbe uscire dal tunnel. Sceneggiatura del regista e di Daniel Yost da un romanzo autobiografico inedito di James Fogle, scritto in carcere. 2° film di Van Sant, ha il merito di raccontare i personaggi con lucidità, senza compiacimenti né moralismi, con una forza visiva di grande efficacia nella sua scioltezza, suggerendo le radicali scelte esistenziali che sono all’origine della loro vita allo sbando sotto il segno dell’eccesso. Nella piccola parte di un prete tossicodipendente c’è lo scrittore W.S. Burroughs (1914-97) con cui nel 1991 Van Sant realizzò il cortometraggio sperimentale Thanksgiving Prayer sui miti del “sogno americano”.

undefined

Regia di Francis Ford Coppola. Un film Da vedere 1983 con Mickey RourkeMatt DillonDennis HopperNicolas CageDiane LaneDiana ScardwidCast completo Titolo originale: Rumble Fish. Genere Drammatico – USA1983durata 94 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 – MYmonetro 3,45 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nella Tulsa (Oklahoma) degli anni ’60 il sedicenne Rusty (Dillon) vive col padre, avvocato fallito e alcolizzato (un Hopper da Oscar), e sogna di diventare come il fratello maggiore (Rourke), leader del quartiere, eroe solitario a cavallo della sua moto. Seguito ideale di I ragazzi della 56ª strada e anch’esso tratto dal romanzo di Susan Eloise Hinton, vale il doppio. Il cuore dell’azione è nel rapporto tra i due fratelli e, a far da contrappunto, nel loro rapporto col padre e nell’assenza della madre, fuggita dieci anni prima. Coppola ha citato Ejzenštejn e il cinema espressionista tedesco, ma il suo film rimanda soprattutto a Welles, per l’uso del grandangolo, del panfocus, delle carrellate avvolgenti, per quel barocchismo sfrenato e visionario che colloca Welles nella linea espressionistica della storia del cinema. Qui quel barocchismo espressionistico è forse di maniera, ma di alto livello. Splendida fotografia in bianco e nero di Stephen H. Burum. Il titolo originale si riferisce ai “pesci tuono”: quei pesci siamesi che attaccano i loro simili e che, come dice il fratello di Rusty, “non combatterebbero se fossero nel fiume, se avessero più spazio”. La metafora è chiara.

Regia di Bent Hamer. Un film con Matt DillonLili TaylorFisher StevensMarisa TomeiDidier FlamandAdrienne ShellyCast completo Genere Drammatico – USANorvegiaGermania2005durata 94 minuti. Uscita cinema venerdì 31 marzo 2006 – MYmoro 3,12 su 34 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Henry Chinaski lavora malvolentieri, cambiando spesso mestiere per concedersi quel che gli piace: bere, scommettere sui cavalli, insultare i datori di lavoro, attaccare risse, rimorchiare donne allo sbando come lui, ma soprattutto scrivere poesie e racconti che nessuno gli pubblica. Scritto dal regista di origine norvegese con il produttore Jim Stark, s’ispira al romanzo omonimo (1975), con brani di altri libri, dello scrittore statunitense Charles Bukowski (Chinaski è un suo alter ego). “Hamer ha scelto di metterlo in immagini, privilegiando il malessere di uno scorticato vivo, le sue illuminazioni poetiche, le note esistenziali” (J.-L. Douin). Ne sfoltisce la coprolalia, sottolinea la sua solitudine, il senso romantico della sofferenza, il gusto della derisione. In Dillon ha trovato – e guidato – un Chinaski/Bukowski convincente che fa buon uso persino delle ridondanze da Actors’ Studio.

3.16/5

Risultati immagini per Da morireUn film di Gus Van Sant. Con Matt DillonNicole KidmanIlleana DouglasJoaquin PhoenixCasey Affleck.  Titolo originale To Die forCommediaRatings: Kids+16, durata 110 min. – USA 1995MYMONETRO Da morire * * * - - valutazione media: 3,36 su 11 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Suzanne Stone è una bionda e bella ragazza di Little Hope con un sogno nel cassetto: sfondare in televisione. Sposatasi all’adorante Larry Maretto, figlio di un ristoratore italo-americano in odore di mafia, si risolve a farlo fuori nel momento in cui l’uomo avanza la richiesta di un figlio e di una vita borghese e provinciale, inconcepibile ostacolo sulla strada di Suzanne per il successo. Sfruttando il suo potere di seduzione su tre adolescenti complessati, la Barbie killer mette a segno il suo colpo, ma non tutto va secondo i piani.
Tratto da un romanzo di Joyce Maynard e sceneggiato da Buck Henry, il primo lavoro di Gus Van Sant su commissione di una major non rinuncia a riflettere sulla forma, all’interno di un contesto narrativo sardonico ma non troppo originale.
Inaugurato da una straordinaria sequenza di titoli di testa, il racconto si costruisce come una serie di interviste ai congiunti di Suzanne, ripresi nei luoghi del lavoro e durante un talk show, alle quali si aggiunge un’autointervista della stessa signora Maretto, estremo e folle tentativo di ottenere l’ultima parola.  View full article »