Category: Refn Nicolas Winding


Locandina BleederUn film di Nicolas Winding Refn. Con Kim BodniaMads MikkelsenZlatko BuricLiv CorfixenLevino Jensen.  Drammaticodurata 98 min. – Danimarca 1999.

Leo e Louise sono una giovane coppia che vive insieme a Copenhagen. Leo è insoddisfatto della sua vita, e quando viene a sapere che Louise è incinta, e dopo aver assistito ad una sparatoria, viene sedotto dalla violenza e comincia una discesa in una spirale di sangue. Non di secondaria importanza, ma senza togliere coerenza alla vicenda principale, la storia di Lenny, commesso cinefilo in una videoteca, e Lea, cameriera in un fast-food.

Bleeder (1999) on IMDb

Risultati immagini per Fear xUn film di Nicolas Winding Refn. Con John TurturroDeborah Kara UngerStephen McIntyre ThrillerRatings: Kids+13, durata 91 min. – Danimarca, Canada, Gran Bretagna, Brasile2003MYMONETRO Fear X * * - - - valutazione media: 2,10 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Harry Cain è un agente di sicurezza in un centro commerciale. Un giorno la sua vita è sconvolta dalla morte della moglie, uccisa da un killer sotto i suoi occhi. Harry, disperato, cerca di scoprire l’identità dell’uomo.

Fear X (2003) on IMDb

Mymovies gli da 2 stelle ma a me è piaciuto.

Valhalla Rising - Regno di sangue - Film (2009)Un film di Nicolas Winding Refn. Con Callum Mitchell, Douglas Russell, Gary McCormack, Andrew Flanagan, Gordon Brown, Stewart Porter, Matthew Zajac, Maarten Steven, Robert Harrison, James Ramsey, P.B. McBeath, Rony Bridges, Ewan Stewart.  AzioneRatings: Kids+16, durata 90 min. – Danimarca, Gran Bretagna 2009MYMONETRO Valhalla Rising * * 1/2 - - valutazione media: 2,67 su 29 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

In un tempo mitologico sconosciuto, c’era una volta uno schiavo di incredibile forza guerresca. Con l’aiuto di un giovane ragazzo, un giorno riuscì a liberarsi e riversò la sua furia sugli uomini che lo avevano tenuto prigioniero per anni torturandoli e uccidendoli. Attraverso le valli della Scozia, questo guerriero orbo e muto ma dalla potenza sovrumana si imbarcò su un vascello di nobili vichinghi per intraprendere una crociata in Scandinavia, ma, passando attraverso una bruma inquietante e ripetuti attacchi da una forza sconosciuta, comprese presto di essersi addentrato in una terra oltre i confini della natura e che il suo fato era già stato scritto dagli dei.
L’immaginario della mitologia norrena è ricco di suggestioni legate alla natura selvaggia, intesa sia come paesaggi incontaminati che come brutalità primordiale dell’uomo. Proprio a partire da queste stesse due componenti cerca di costruire la fascinazione del suo film il danese Nicolas Winding Refn, proseguendo un percorso di estetizzazione della violenza iniziato con la trilogia di Pusher.
Tutelato da illustri precedenti assai simili nella logica e nello stile (Apocalypto di Mel Gibson300 di Zack Snyder), il regista di Copenhagen filma nello stesso modo tanto i grandiosi paesaggi scozzesi quanto la violenza perpetrata contro i corpi squartati dal silenzioso guerriero protagonista. Non conta la distanza: che sia in campo lungo come la verde vallata immersa nella bruma o in primissimo piano come i volti e le ferite dei personaggi, ogni inquadratura è costruita per suscitare contemplazione, per rispettare non tanto un principio di mitopoiesi quanto una riconoscibile rappresentazione del furore cosmico.
La continua esibizione di primi piani obliqui, viraggi al rosso, sotto o sovraesposizioni pare essere l’unico modo che il regista conosce per tematizzare una storia che parla della brutalità della natura umana in termini di religione e sacrificio. E che, anche a voler mettere da parte i naturali dubbi etici, è davvero troppo poco per un film che ambirebbe ad essere un personale Ashes of Time di terra scandinava e che invece rappresenta solo l’ennesimo capitolo di un'”invasione barbarica” di certo cinema contemporaneo che mitizza la violenza.

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Locandina italiana DriveUn film di Nicolas Winding Refn. Con Ryan Gosling, Carey Mulligan, Bryan Cranston, Albert Brooks, Ron Perlman. Titolo originale Drive. Azione, Ratings: Kids+16, durata 95 min. – USA 2011. – 01 Distribution uscita venerdì 30 settembre 2011. MYMONETRO Drive * * * - - valutazione media: 3,43 su 150 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Driver (non ha un nome) ha più di un lavoro. È un esperto meccanico in una piccola officina. Fa lo stuntmen per riprese automobilistiche e accompagna rapinatori sul luogo del delitto garantendo loro una fuga a tempo di record. Ora Driver avrebbe anche una nuova opportunità : correre in circuiti professionistici. Ma le cose vanno diversamente. Driver conosce e si innamora di Irene, una vicina di casa, e diventa amico di suo figlio Benicio. Irene però è sposata e quando il marito, Standard, esce dal carcere la situazione precipita. Perché Standard ha dei debiti con dei criminali i quali minacciano la sua famiglia. Driver decide allora di fargli da autista per il colpo che dovrebbe sistemare la situazione. Le cose però non vanno come previsto.
Basato sul romanzo omonimo di James Sallis Drive, presentato in concorso al Festival di Cannes dà l’impressione della banalità messa in bella copia. Chiunque legga la sinossi di cui sopra si rende conto di come, contesto automobilistico a parte, si tratti di una storia visitata e rivisitata dal cinema innumerevoli volte. Nicolas Winding Refn sembra pensare che la trasformazione del mite (per quanto a disposizione per ‘colpi’ non suoi) Driver in un violento raddrizzatorti (ovviamente per inatteso amore, anche paterno) possa essere sufficiente. Ma è necessario essere David Cronenberg per saper dosare con la giusta consapevolezza i toni di un progressivo scatenarsi di pulsioni tenute a freno. Winding Refn non si rivela all’altezza del compito che si è prefisso convinto com’è che basti far scorrere un po’ di sangue in più per ottenere il risultato. Non basta.

Drive (2011) on IMDb

Risultati immagini per The Neon DemonUn film di Nicolas Winding Refn. Con Elle FanningKarl GlusmanJena MaloneBella HeathcoteAbbey Lee.  Titolo originale The Neon DemonHorrorRatings: Kids+13, durata 110 min. – USA, Francia, Danimarca 2016. – Koch Media uscita mercoledì 8 giugno 2016– VM 14 – MYMONETRO The Neon Demon * * 1/2 - - valutazione media: 2,84 su 28recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Jesse è una sedicenne che dalla Georgia raggiunge Los Angeles per tentare la carriera di modella. La sua bellezza e la sua innocenza si fanno immediatamente notare suscitando l’attenzione di colleghe ben più navigate (Gigi e Sarah) le quali si avvalgono di Ruby, una truccatrice che le si presenta come amica, per attrarla in un gioco che per lei si farà sempre più pericoloso.
Capita a volte che dinanzi a registi che tornano periodicamente ad affrontare i temi che stanno loro più a cuore ci si trovi a chiedersi se non sarebbe giunto per loro il momento di cambiare registro. Questo non è sicuramente un rimprovero che si possa rivolgere a NWR (come ora ama presentarsi sullo schermo il regista con una grafica che ricorda quella di Yves Saint Laurent). Refn è colui che si era costruito una fama come narratore di storie dure e violente che avevano come protagonisti uomini la cui esistenza veniva portata a confrontarsi con un mondo in cui la redenzione totale era impossibile. Lo troviamo ora intento a sperimentare la strada dell’horror cercando, come afferma, di girare un “horror senza horror”. Così come dichiara di essere sempre stato attratto dall’idea di fare un film sulla bellezza.
Il problema nasce dal fatto che ora quel film lo ha girato ma ne è stato così ammaliato dal finire (novello Narciso) con l’annegarci dentro. Perché l’estetica da video installazione che ne permea quasi ogni inquadratura a partire dalla prima gli impedisce di accorgersi che sta solo assemblando modalità di sguardo che altri in precedenza avevano elaborato con ben altro spessore e profondità. Tanto per non fare nomi è sufficiente citare Brian De PalmaDavid Lynch come tracce visive ricorrenti. Ciò che però maggiormente infastidisce non è tanto la ricerca di un estetismo e di simbolismi spesso fini a se stessi quanto piuttosto la misoginia che sottende l’intero evolversi della vicenda che (va sottolineato) Refn ha girato in ordine cronologico, concedendosi quindi la possibilità di apportare quotidiane variazioni alla sceneggiatura. In questo sta la possibilità di salvezza per Mary Laws e Polly Stenham che quella sceneggiatura l’hanno scritta con lui. Perché altrimenti resterebbe la domanda su come due donne abbiano potuto concepire una storia così profondamente innervata da una disaffezione così profonda nei confronti delle appartenenti al proprio sesso.
Se gli uomini dei primi film non si vedevano concedere la possibilità di una redenzione, qui si è dinanzi a una negatività priva di qualsiasi complessità tanto che la strega di Biancaneve, che chiedeva allo specchio chi fosse la più bella del reame, farebbe, nei confronti di Ruby, Gigi e Sarah, la figura della dilettante sprovveduta. La stessa Jesse finisce con il farsi attrarre da un mondo che NWR descrive come demoniaco ma che gli ha offerto (si leggano in proposito i titoli di coda) la più ampia collaborazione. Misteri del marketing.

The Neon Demon (2016) on IMDb

Risultati immagini per Poster PusherUn film di Nicolas Winding Refn. Con Kim BodniaZlatko BuricMads MikkelsenPeter AnderssonLaura Drasbæk.  Drammaticodurata 105 min. – Danimarca 1996.MYMONETRO Pusher * * * 1/2 - valutazione media: 3,50 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Frank, uno spacciatore che è anche cocainomane, sta per vivere la peggiore settimana della sua vita. Dopo aver venduto droga ottenendone meno di quanto previsto si ritrova in un grosso guaio. Deve rendere al serbo Milo una grossa somma a cui se ne aggiunge una esorbitante perché, mentre trattava un importante affare con uno svedese, è stato catturato dalla polizia e ha versato tutto il quantitativo di droga (avuta da Milo) nel lago. Ora deve trovare in tempi brevissimi tutti i soldi.
Il film d’esordio di Nicolas Winding Refn è divenuto un cult nonostante non fosse nato sotto i migliori auspici. Refn si è sempre vantato di non avere nessuna ‘scuola’ di cinema alle spalle e suo padre Anders (montatore di film come Le onde del destino) riteneva che fosse sintomo di follia girare un’opera prima senza un minimo background professionale alle spalle. Nicolas gli ha dimostrato che invece era possibile realizzando un film in cui i difetti (se ci sono) scompaiono dinanzi alla tensione che pervade l’intero film. Si tratta di una progressione che, sia sul piano della sceneggiatura che su quello stilistico, accompagna Frank nei gironi sempre più cupi di un inferno in cui vive quasi da sempre (quasi, perché la scena con la madre fa intravedere un passato tanto remoto quanto diverso). È la Copenaghen dei locali notturni, delle stanze sul retro, degli alberghetti di quart’ordine quella che lo spettatore attraversa con Frank. Un uomo la cui personalità è come dominata dal pendolo di Edgar Allan Poe che ondeggia tra i due estremi della droga e del denaro e che può, ad ogni istante, togliergli la vita.
Refn lo pedina con una macchina da presa mobilissima ma lontana dal Dogma vontrieriano che proprio allora tendeva a imporsi come stile assoluto nel cinema danese di qualità. Il suo è un modo di girare privo di autocompiacimenti, asciutto, a tratti quasi chirurgico. Salvo poi non rinunciare a mostrare, senza però cercare facili giustificazioni al suo agire, il sentimento che Frank prova nei confronti di Vicki. Un sentimento che, ogni volta che emerge anche solo per un istante, deve essere costantemente annullato quasi che il rischio di soccombervi sia troppo forte. In un film di uomini privi di scrupoli e capaci di esercitare la violenza sia in modo subdolo (come Milo) che brutale (come il suo braccio destro Radovan) Vicki conserva un suo ruolo che va seguito con attenzione perché è lo specchio in cui Frank cerca la parte perduta di sé.

Pusher (1996) on IMDb