Category: Rouch Jean


Prime Video: Les veuves de quinze ans

The Fifteen-Year-Old Widows è un cortometraggio di finzione scritto e diretto nel 1966 da Jean Rouch , uno degli istigatori, in Francia, delcinema diretto o cinema verite.

Vita quotidiana di due ragazze del 16 ° arrondissement di Parigi che, tra famiglia e amici, cercano felicità e amore. Presentato come un saggio sulle ragazze adolescenti a Parigi, questo film stigmatizza l’incoscienza e la futilità della gioventù borghese negli anni ’60 . È anche, come dice la critica Nathalie Mary nella recensione Bref , “forse il primo film dissacrante sull’adolescenza, uno dei più belli e intelligenti, senza pudore, realizzato dal più rocker dei griot, pochi anni prima di A vera fanciulla di Catherine Breillat ”.

Moi, un noir - Wikipedia

Un film di Jean Rouch. Con Oumarou GandaPetit TouréAlassane MaigaAmadou DembaSeydou Guedé Documentariodurata 70 min.

Collocato nell’arco di quattro giorni, il film presenta una struttura binaria, in cui l’interesse dell’etnologo e del sociologo si intreccia con un approssimativo canovaccio narrativo.

Les maîtres fous (The Mad Masters – 1955) is a short film directed by Jean  Rouch, a well-known French film director an… | Film director,  Documentaries, French films

Les maîtres fous è un film di genere Documentario, Corto del 1955 diretto da Jean Rouch con Jean Rouch. Durata: 36 min. Paese di produzione: Francia.

La documentazione dei rituali Hauka, movimento religioso cresciuto soprattutto nell’Africa Occidentale, presso i popoli Songhai, durante il dominio coloniale francese, diventa occasione per raccontare la storia da un punto di vista differente.

The Human Pyramid (1961 film) poster.jpg

The Human Pyramid (FrenchLa Pyramide humaine) is an 1961 Ivorian docufiction film directed by Jean Rouch.[1][2] Rouch forced black African and white French students to improvise interactions with each other at an integrated high school in Abidjan.

La prima classe al Liceo di Abidjan. Due file di banchi. Da una parte gli africani; dall’altra gli europei. Non c’è molto razzismo ad Abidjan. Soltanto ignoranza. Usciti dalla classe i due gruppi continuano la loro vita, una vita separata. Per i Bianchi c’è la “banda”. Vanno in piscina, si ritrovano al caffè, come i liceali e gli studenti di tutto il mondo. I Neri, invece, vivono a Treichville, nel luogo della loro infanzia.
Nadine è appena arrivata da Parigi. Non riesce a capire quest’ignoranza. Ne parla alla “banda”. JeanClaude e Alain sono d’accordo con lei. Perché non mescolarsi con i compagni Neri?