Category: Toni Servillo


Locandina Notte senza fine

Regia di Elisabetta Sgarbi. Un film con Galatea Ranzi, Toni Servillo, Laura Morante, Anna Bonaiuto, Maddalena Crippa. Titolo originale: Notte senza fine. Amore tradimento incesto. Genere: Drammatico, Sperimentale. Paese: Italia. Anno: 2004. Durata: 65 min. Consigliato a: Per un pubblico maturo. Valutazione IMDb: 5.6.

Il film è strutturato in tre episodi distinti, ognuno basato su un testo inedito di autori come Tahar Ben Jelloun, Hanif Kureishi e Amin Maalouf, e ruota attorno ai temi universali e complessi di amore, tradimento e incesto. Le storie si sviluppano attraverso monologhi e dialoghi intensi, ambientati in spazi minimali e carichi di ombre, dove l’ambientazione è più uno stato d’animo che un luogo fisico. I personaggi sono figure che si confrontano con ossessioni, sensi di colpa e confessioni dolorose, cercando una difficile liberazione mentale.

L’opera si distingue per un approccio fortemente sperimentale e letterario, privilegiando la parola e la recitazione teatrale sull’azione cinematografica. La regia di Elisabetta Sgarbi adotta un minimalismo radicale: la scenografia è quasi assente e la fotografia, caratterizzata da forti contrasti e un uso massiccio delle ombre, esalta l’interiorità dei personaggi. Questo stile conferisce al film un’atmosfera onirica e allucinata, quasi da cinema di ricerca. Le interpretazioni di attori di grande calibro come Toni Servillo e Laura Morante sono il fulcro del progetto, veicolando l’intensità drammatica dei testi. L’impatto culturale è limitato a un pubblico di nicchia, interessato al cinema d’autore e alle contaminazioni tra arte, letteratura e messa in scena. È un film coraggioso nella sua essenzialità formale, ma che richiede allo spettatore una predisposizione all’ascolto e alla riflessione.

Regia di Andrea Molaioli. Un film con Toni Servillo, Valeria Golino, Fabrizio Gifuni, Anna Bonaiuto, Omero Antonutti. Titolo originale: La ragazza del lago. Genere: Giallo, Thriller, Drammatico, Noir. Paese: Italia. Anno: 2007. Durata: 95 min. Consigliato a: da 14 anni. Valutazione IMDb: 7.2/10.

In una tranquilla e nebbiosa cittadina del Friuli Venezia Giulia, il corpo senza vita di Anna Nadal, una giovane giocatrice di hockey, viene ritrovato sulle rive di un lago. Per indagare sul caso viene inviato il Commissario Giovanni Sanzio, un poliziotto di mezza età, introspettivo e taciturno, che si porta dietro un pesante fardello di problemi familiari irrisolti. Mentre Sanzio si addentra nell’indagine, interroga gli abitanti del piccolo centro, scoprendo una fitta rete di segreti, omissioni e miserie umane che si celano dietro l’apparente normalità della comunità, coinvolgendo figure ambigue e disperate.

La Ragazza del Lago è un esordio alla regia di grande successo per Andrea Molaioli, tratto dal romanzo Lo sguardo di uno sconosciuto della scrittrice norvegese Karin Fossum. La sua forza risiede nell’abilità di costruire un noir d’autore che va oltre il semplice whodunit, concentrandosi sull’introspezione psicologica e l’atmosfera opprimente. La regia è impeccabile, caratterizzata da un ritmo lento e misurato, e una fotografia fredda e lacustre che utilizza gli scenari del Nord Italia per amplificare il senso di isolamento e malinconia. La narrazione, pur non rinunciando alla tensione del giallo, esplora con sensibilità temi complessi come la pedofilia, il senso di colpa e la solitudine umana. L’interpretazione di Toni Servillo nei panni del Commissario Sanzio è un pilastro del film: l’attore cesella un personaggio sommesso e tormentato, conferendo credibilità e spessore a un’indagine che è anche un viaggio nella sua crisi personale. Il film è stato un fenomeno critico, aggiudicandosi ben dieci David di Donatello nel 2008, compresi Miglior Film e Miglior Regia.

Regia di Paolo Sorrentino. Un film con Toni Servillo, Elena Sofia Ricci, Riccardo Scamarcio, Kasia Smutniak, Euridice Axen. Titolo originale: Loro. Genere: Biografico, Drammatico, Grottesco. Paese: Italia, Francia. Anno: 2018. Durata: 150 min. Consigliato a: da 14 anni. Valutazione IMDb: 6.9.

Trama: Il film esplora un periodo della vita di Silvio Berlusconi, tra il 2006 e il 2010, focalizzandosi sulle dinamiche del suo potere, le relazioni private e le vicende politiche che lo hanno coinvolto. Attraverso gli occhi di un gruppo di personaggi che cercano di gravitargli attorno per interesse o ambizione, si dipinge un affresco della società italiana di quegli anni, fatta di feste sontuose, intrighi e il tentativo di un faccendiere di entrare nella sua cerchia più intima, mentre Veronica Lario, la moglie, affronta la crisi del loro matrimonio.

Commento: Sorrentino offre una sontuosa e visionaria incursione nel mondo del potere e del berlusconismo, con il suo stile inconfondibile fatto di immagini barocche e una colonna sonora avvolgente. Il film non è una biografia lineare, ma piuttosto un’opera corale che indaga la psicologia del potere e le sue deviazioni, mettendo in scena un’umanità spesso grottesca ma non priva di sfumature. La performance di Toni Servillo è magistrale nel catturare l’essenza complessa e contraddittoria del protagonista, rendendo “Loro” un’analisi pungente e suggestiva di un’epoca.

Loro (2018) on IMDb

La versione 720p è la versione internazionale da 150′. E’ una versione tagliata ma probabilmente più fruibile.

Loro 1 e 2 in versione 1080p invece sono le versioni italiane che approfondiscono di più alcuni personaggi e atmosfere. Durano, sommate, 200′ circa.

Locandina La grande bellezza

Un film di Paolo Sorrentino. Con Toni Servillo, Carlo Verdone, Sabrina Ferilli, Carlo Buccirosso, Iaia Forte. Drammatico, durata 150 min. – Italia, Francia 2013. – Medusa uscita martedì 21 maggio 2013. MYMONETRO La grande bellezza * * * - - valutazione media: 3,45 su 223 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Jep Gambardella, giornalista napoletano da tempo trasferito a Roma, uomo di successo disilluso, che non ha più scritto libri dopo l’apprezzato L’apparato umano , festeggia i 65 anni con un grande party, però i frequentatori sembrano la parodia di loro stessi: affacciati su una Roma magnifica e decadente, intenti a parlare girando a vuoto. Romano, drammaturgo frustrato e cavalier servente di donne che ne approfittano; Lello produttore di giocattoli, erotomane inguaribile, sposato con Trumeau; la ricca Viola, segnata dalla follia del figlio; Dadina, la nana capo del giornale per cui Jep lavora; Stefania, scrittrice con appoggi politici, cui si aggiunge Ramona, spogliarellista non più giovane, un po’ rifatta fuori, ma intatta dentro. La lingua biforcuta di Jep infilza tutti con velocità e precisione, mentre ci si trascina tardamente tra brusio e pettegolezzo in una Roma caput mundi che non si è accorta che il mondo è molto degradato e che la testa puzza. Sorrentino ripercorre La dolce vita 50 anni dopo (molti sono gli spunti ripresi dal film di Fellini), ma questo non è un momento epocale, i quadri che Sorrentino compone sono disomogenei, talvolta sono piccoli capolavori (la pennellata dell’incontro notturno con Fanny Ardant). Altri sembrano solo pittoreschi (il cardinale cuoco, gli artisti performanti). Funzionano meglio i dialoghi. Distribuito da Medusa. Oscar come miglior film straniero nel 2014.

The Great Beauty (2013) on IMDb

Regia di Andrea Molaioli. Un film con Toni Servillo, Remo Girone, Sarah Felberbaum, Lino Guanciale, Fausto Maria Sciarappa. Genere: Drammatico. Paese: Italia, Francia. Anno: 2011. Durata: 110 min. Consigliato a: Adulti. Valutazione IMDb: 6.7/10.

Trama: Il film racconta l’ascesa e la caduta di una grande azienda agro-alimentare, la Leda, e del suo carismatico fondatore, Amanzio Rastelli. Con l’aiuto del fedele responsabile finanziario Ernesto Botta, Rastelli guida l’azienda verso una rapida espansione internazionale, quotandola in borsa e cercando di affrontare le sfide di un mercato sempre più complesso. Tuttavia, una serie di investimenti sconsiderati e l’inadeguatezza del management portano a un indebitamento crescente, costringendo i protagonisti a ricorrere a pratiche finanziarie sempre più azzardate.

Commento: “Il Gioiellino” si impone come un’analisi lucida e cruda delle dinamiche che hanno portato a uno dei più grandi crac finanziari della storia italiana, seppur con personaggi e fatti romanzati. Molaioli riesce a delineare con efficacia l’ambizione sfrenata e la cecità di un sistema basato sull’apparenza e sulla finanza creativa, piuttosto che sulla solidità economica. La regia asciutta e le interpretazioni magistrali, in particolare quella di Toni Servillo, contribuiscono a rendere il film un’opera significativa sul malaffare e le sue implicazioni sociali, offrendo uno spaccato amaro e rivelatore di un’epoca.

Regia di Paolo Sorrentino. Un film Da vedere 2008 con Toni ServilloAnna BonaiutoGiulio BosettiFlavio BucciCarlo BuccirossoGiorgio ColangeliCast completo Genere Drammatico, – Italia2008durata 110 minuti. Uscita cinema mercoledì 28 maggio 2008 distribuito da Lucky Red. – MYmonetro 3,47 su 22 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Ritratto in piedi del divo Giulio Andreotti (1919) all’epilogo paludoso della prima Repubblica, dal 1993, inizio del suo 7° e ultimo governo, al 1996, quando comincia il processo di Palermo. È un grottesco il 4° film di Sorrentino? In parte. Non è neanche satirico, se non verso i fedeli della sua corrente. È un dramma, questo ritratto di un personaggio blindato in cui il volto e la maschera sono inscindibili. Di un politico che si assume la responsabilità di praticare il Male per difendere e promuovere il Bene in favore dei cittadini – sudditi? – ignari. Di qualcuno che chiude in sé la forza simbolica del potere, quella reale di chi ha segnato 50 anni di storia italiana e una complessità psicologica tale da renderlo enigmatico e inquietante. Con qualche forzatura espressionista Servillo lo impersona in questa direzione in bilico tra realtà e mito, tra l’immaginario popolare e il giudizio impietoso che ne dà il Moro in disparte di Graziosi. Persino le ciniche battute che snocciola a ripetizione sono enigmatiche: frutto d’intelligenza, ma non di pensiero. Escluso Aldo Moro, non a caso solo due personaggi sono rispettati in quanto umani, la moglie (Bonaiuto) e la segretaria (Degli Esposti). È un dramma dissonante: diverte in superficie, ma in profondità impaurisce. Premio Speciale della giuria a Cannes 2008. 4 Nastri d’argento: regia, sceneggiatura (Sorrentino), attore protagonista e produzione; 7 David di Donatello: attore protagonista, attrice non protagonista (Degli Esposti), fotografia, musica, trucco, acconciatore, effetti visivi.

 Il divo
(2008) on IMDb

Regia di Paolo Sorrentino. Un film Da vedere 2004 con Toni ServilloOlivia MagnaniAdriano GianniniGianna Paola ScaffidiRaffaele PisuCast completo Genere Drammatico – Italia2004durata 100 minuti. – MYmonetro 3,89 su 20 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Titta Di Girolamo ha cinquant’anni, vive da otto anni in un albergo di una cittadina del Canton Ticino lontano dalla famiglia, apparentemente facoltoso ma senza alcuna esibizione di ricchezza. È un uomo che nasconde un segreto che emergerà a poco a poco anche grazie al progressivo innamoramento per la ragazza del bar dell’hotel. Il secondo film di Sorrentino merita tutte le attenuanti che vanno concesse all’opera seconda ma non convince. Se in L’uomo in più scorreva la vita, anche se quella circoscritta dell’ambiente calcistico, qui ci troviamo di fronte a un film così ‘recitato’ da suonare falso. Con i pensieri e le battute costruiti a tavolino che, a volte, nenanche un grande attore come Servillo riesce a sostenere. La raffinatezza stilistica sul piano visivo viene così a contatto con personaggi come (ad esempio) i due ex proprietari dell’albergo ridotti a vivere in una stanza dello stesso. Sembrano leggere, non ‘dire’ le battute. A questo si aggiunga una descrizione stereotipa dei mafiosi come non la si vedeva da tempo al cinema. All’estero (festival di Cannes) piace. Forse perchè aderisce allo slogan “spaghetti, pizza, mafia”?

The Consequences of Love (2004) on IMDb

Regia di Leonardo Di Costanzo. Un film Da vedere 2021 con Toni ServilloSilvio OrlandoFabrizio FerracaneSalvatore StrianoRoberto De FrancescoCast completo Genere Drammatico, – Italia2021durata 117 minuti. Uscita cinema giovedì 14 ottobre 2021 distribuito da Vision Distribution. Oggi tra i film al cinema in 2 sale cinematografiche Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,74 su 25 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un carcere ormai in degrado sta per essere chiuso. Arriva però un contrordine: 12 detenuti ed alcuni agenti di polizia penitenziaria dovranno restarci un po’ più a lungo degli altri perché la struttura che dovrebbe accogliere i detenuti non è a momento disponibile. Diventa quindi necessario gestire in modo nuovo il rapporto considerato che gran parte dell’edificio è ormai chiusa.

The Inner Cage (2021) on IMDb

Regia di Paolo Sorrentino. Un film Da vedere 2001 con Toni ServilloAndrea RenziNello MasciaAngela GoodwinItalo CeloroAntonino BruschettaCast completo Genere Drammatico – Italia2001durata 100 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,15 su 7 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Napoli, 1980 e 1984: vite parallele di due Antonio Pisapia: il più vecchio Tony è un cantante di successo; l’altro è un calciatore di serie A che vorrebbe diventare allenatore. Entrambi, ricchi e famosi, cadono in disgrazia, cercano di rialzarsi, precipitano in un abisso definitivo. Film critico sugli ambienti della canzone e del calcio, ma non predicatorio: l’amarezza prevale sull’indignazione. Conta soprattutto come ritratto di due personaggi che il regista napoletano (1970) pedina con intensità, pudore, precisione di dettagli e una finezza ellittica che va a scapito dell’efficacia – o della facilità? – narrativa. Ottimo Renzi, straordinario Servillo. 2 Grolle d’oro: sceneggiatura, miglior attore (Servillo).

One Man Up (2001) on IMDb
Poster Gomorra

Un film di Matteo Garrone. Con Toni Servillo, Gianfelice Imparato, Maria Nazionale, Salvatore Cantalupo, Gigio Morra. Drammatico, durata 135 min. – Italia 2008. – 01 Distribution uscita venerdì 16 maggio 2008. MYMONETRO Gomorra * * * * - valutazione media: 4,02 su 289 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


Totò ha tredici anni, aiuta la madre a portare la spesa a domicilio nelle case del vicinato e sogna di affiancare i grandi, quelli che girano in macchina invece che in motorino, che indossano i giubbotti antiproiettile, che contano i soldi e i loro morti. Ma diventare grandi, a Scampia, significa farli i morti, scambiare l’adolescenza con una pistola. O magari, come accade a Marco e Ciro, trovare un arsenale, sparare cannonate che ti fanno sentire invincibile. Puoi mettere paura, ma c’è sempre chi ne ha meno di te. Impossibile fuggire, si sta da una parte o dall’altra, e può accadere che la guerra immischi anche Don Ciro (Imparato), una vita da tranquillo porta-soldi, perché gli ordini sono mutati, il clan s’è spezzato in due. Si può cambiare mestiere, passare come fa Pasquale dalla confezione di abiti d’alta moda in una fabbrica in nero a guidare i camion della camorra in giro per l’Italia, ma non si può uscire dal Sistema che tutto sa e tutto controlla. Quando Roberto si lamenta di un posto redditizio e sicuro nel campo dello smaltimento dei rifiuti tossici, Franco (Servillo), il suo datore di lavoro, lo ammonisce: non creda di essere migliore degli altri. Funziona così, non c’è niente da fare.
Matteo Garrone porta sullo schermo Gomorra, libro-scandalo di Roberto Saviano che in Italia ha venduto oltre un milione di copie, aprendo il sipario sulla luce artificiale e ustionante di una lampada per camorristi vanitosi ed esaltati. Il sole non illumina più le province di Napoli e Caserta, impossibile rischiarare questa terra buia e straniera al punto che gli italiani hanno bisogno dei sottotitoli per decifrarla. Siamo in un altro paese: all’inferno. Che non si trova nel centro della terra, ma solo pochi metri giù dalla statale o sotto la coltivazione delle pesche che mangiamo tutti, nutrite di scorie letali, trasformate in bombe che seminano tumori con la compiacenza dei rispettabili industriali del nord.
Nessun barlume di bellezza dentro questo buio fitto sotto il sole; forse la bellezza è nata qui, per caso o per errore, ma è volata lontano, addosso a Scarlett Johansson, col risultato che chi l’ha partorita è rimasto ancora più solo ed impotente.
Il film di Garrone è crudo e angosciante, ripreso dal vero, musicato dal suono delle grida e degli spari di Scampia. Una volta si diceva “giusto”, quando dire “bello” non aveva senso. Giustissimo, dunque.
Del libro, il film sceglie alcuni fili, li intreccia, s’impone come uno sciroppo avvelenato, senza la possibilità di voltar pagina o sospendere la lettura. Del libro, soprattutto, sposa il punto di vista, da dentro, e tuttavia inevitabilmente fuori, in salvo. “Ma – scrive Saviano – osservare il buco, tenerlo davanti insomma, dà una sensazione strana. Una pesantezza ansiosa. Come avere la verità sullo stomaco”. Gomorra, sullo stomaco, pesa come un macigno. Solo una ruspa potrebbe sollevarlo, per “sversarlo” altrove e chiudere in circolo vizioso, come il suono del film.

Gomorrah (2008) on IMDb
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