Category: Cina


Regia di Tsai Ming-liang. Un film Da vedere 2013 con Lee Kang-ShengLu Yi-ChingYi-cheng LeeYi-chieh LeeChen Shiang-Chyi. Titolo originale: Jiaoyou. Genere Drammatico – FranciaCina2013durata 138 minuti. – MYmonetro 3,46 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Un uomo, una donna, due figli e le loro difficoltà economiche. Dormono dove capita, si lavano nei bagni pubblici, vivono come possono, ai margini della metropoli di Taipei.
Sempre più rarefatto, tanto nella frequenza delle sue opere che nella successione di avvenimenti all’interno delle opere stesse, Tsai Ming-liang muta con il mutare dello Zeitgeist. Inevitabile, forse, ma uno dei registi-chiave del passaggio di millennio può permettersi di togliere le briglie residue della propria poetica e lasciarsi andare alla libertà dell’astrazione, come se dalla provocazione delle bandiere invertite di Johns si passasse alle bicromie imperscrutabili di Rothko. Il cinema del regista taiwanese era iniziato sotto le luci al neon di Rebels of the Neon God o nella sessualità scandalosa de Il fiume: oggi, benché ancora contraddistinto dal volto di Lee Kang-shek e da un inconfondibile e ineguagliabile gusto per l’inquadratura perfetta e per i silenzi di Antonioni, Tsai è quasi irriconoscibile. Il regista si spoglia di ogni orpello e di ogni riferimento esterno: niente più strizzate d’occhio al musical (The Hole), alla cinefilia (Goodbye Dragon Inn), alla nouvelle vague (Che ora è laggiù?) o al porno (Il gusto dell’anguria). Cinema come inevitabilità della messa in scena, autosufficiente e incontaminato. Stanco del cinema a parole, Tsai ne è più che mai posseduto nei fatti. Forse
Stray Dogs è l’epilogo e l’atto definitivo di una carriera, forse il suo film più libero e puro nella matta disperazione con cui racconta la Ferocia della miseria, di una vita ai margini che spegne lentamente ogni residuo di umanità.

 Stray Dogs
(2013) on IMDb

Regia di Tsui Hark. Un film Da vedere 2005 con Donnie YenLeon LaiCharlie YeungHonglei SunYi LuSo Yeun KimCast completo Titolo originale: Qi Jian. Genere Azione – Cina2005durata 144 minuti. Uscita cinema venerdì 2 settembre 2005 – MYmonetro 3,37 su 23 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Cina 1660. Con la sua banda di accoliti, Vento di Fuoco terrorizza la popolazione di diversi villaggi e semina morti, ruberie e soprusi. Per fermarlo vengono reclutati sette spadaccini – sei uomini e una donna – valorosi e imbattibili. Come in ogni western che si rispetti, alle varie fasi della riscossa segue un finale pirotecnico, vittorioso e aperto. Del romanzo di Liang Yusheng cui si è ispirato, T. Hark (nato in Vietnam ma laureato negli Stati Uniti e affermatosi a Hong Kong), cineasta rigoroso e insieme grande intrattenitore, ha ridotto all’essenziale le storie personali dei suoi 7 personaggi, privilegiando gli aspetti di romanzo popolare, di azione, di spettacolo. Il film – che aprì la Mostra di Venezia nel 2005 – è un epico avventuroso, storicamente ben documentato, con accenti realistici ed effetti speciali digitali, meravigliose imprese atletiche a base di arti marziali (con le impeccabili coreografie dello stesso regista) e risvolti fiabeschi, musiche sentimentali e paesaggi emozionanti. Anche se, soprattutto per noi europei, per una parte dei 144 minuti è difficile distinguere gli attori l’uno dall’altro; molto famosi in patria, riescono a disegnare personaggi realistici ed “eroici” nei loro ideali di onore e giustizia.

 Seven Swords
(2005) on IMDb

Regia di Wong Kar-wai. Un film Da vedere 2013 con Tony Chiu-Wai LeungZiyi ZhangChen ChangQingxiang WangTielong ShangCast completo Titolo originale: Yi Dai Zong Shi. Genere Biografico, – CinaHong Kong2013durata 123 minuti. Uscita cinema giovedì 19 settembre 2013 distribuito da Bim Distribuzione. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,11 su 10 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Ip Man, colui che diventerà il maestro di Bruce Lee, vive a Fo Shan, nel sud della Cina dove pratica le arti marziali come personale passione. In seguito alla guerra cino-giapponese che sconvolge le province del nordest del Paese, il Grande Maestro Gong Baosen è costretto a trasferirsi a Fo Shan dove tiene la cerimonia del proprio addio alle arti marziali. Viene raggiunto da Gong Er, figlia a cui ha insegnato una tecnica letale. Ip Man e Gong Er si conoscono in questa occasione. La domanda che percorre il mondo del kung fu è: chi diverrà il successore di Gong Baosen?

The Grandmaster (2013) on IMDb
Sorgo rosso, Mo Yan. Giulio Einaudi editore - ET Scrittori

Un film di Zhang Yimou. Con Gong Li, Wen Jiang Titolo originale Hong Gaoliang. Drammatico, durata 100′ min. – Cina . MYMONETRO Sorgo rosso * * * - - valutazione media: 3,13 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Giovane povera è costretta a sposare un ricco e anziano distillatore affetto da lebbra. Dopo la morte violenta del marito, si risposa con un lavoratore che si comporta da prode quando negli anni ’30 i giapponesi invadono la Manciuria. Opera prima di un ex operatore e attore, vinse l’Orso d’oro a Berlino ’88. Sinfonia in rosso maggiore, è una saga campestre _ raffinata e insieme ingenua _ in cui la vita contadina ha scarti di violenza e risvolti avventurosi. Dalle prime 2 delle 5 parti del romanzo Hong gaoliang jiazu (1988) di Mo Yan che l’ha sceneggiato. Yimou s’impose a livello internazionale con i successivi Ju Dou, Lanterne rosse e La storia di Qiu Ju.

Red Sorghum (1988) on IMDb

Regia di Johnny Ma. Un film con Gang ChenNai AnWang Hong WeiZhang ZebinLuo Xue’er. Titolo originale: Lao Shi. Genere Drammatico – CinaCanada2016durata 80 minuti. Valutazione: 2,50 Stelle, sulla base di 1 recensione.

Per colpa di un cliente ubriaco, il tassista Lao Shi investe un motociclista. Il malcapitato sembra in condizioni gravi, quindi l’autista, anziché aspettare la polizia, lo porta in ospedale; nel frattempo il cliente è fuggito. Il motociclista vivrà, ma le costose cure per tenerlo in vita sono addebitate a Lao Shi, che prova a rintracciare il cliente senza alcun successo.
Dopo Travis Bickle, ancora una volta è un tassista a superare il limite di sopportazione e affrontare la società di petto. Lo spunto di partenza è fornito da un tema di stretta attualità e di sconcertante gravità. In Cina si sono infatti verificati diversi casi di incidenti automobilistici in cui il responsabile ha infierito sulla vittima, uccidendola, per evitare di doverne coprire le spese mediche. In sostanza, in Cina è assai più conveniente l’omicidio colposo a seguito di un incidente mortale che la copertura dei danni procurati, interamente a carico di chi ha la responsabilità dell’incidente. Un grado zero della giustizia che agevola il grado zero della solidarietà umana.

Old Stone (2016) on IMDb

Purtroppo ha hardsub sia ita che eng.

Regia di Wang Xiaoshuai. Un film con Wang Jingchun, Yong Mei, Qi Xi, Roy Wang, Du Jiang. Titolo originale: Di jiu tian chang. Genere: Drammatico. Paese: Cina. Anno: 2019. Durata: 185 min. Consigliato a: Da 14 anni. Valutazione IMDb: 7.7.

“So Long, My Son” narra le vicende di due famiglie strettamente legate in Cina, la cui amicizia e le cui vite vengono irreversibilmente modificate da un tragico evento negli anni ’80. Attraverso un arco temporale di oltre trent’anni, il film esplora le complesse conseguenze della politica del figlio unico e le profonde cicatrici lasciate dalla storia sulle esistenze dei protagonisti, seguendo i loro tentativi di elaborare il lutto, perdonare e trovare un nuovo senso di appartenenza in una società in rapida evoluzione.

Wang Xiaoshuai realizza un’opera monumentale, un affresco intimo e al contempo epico che scava nell’animo umano e nella storia recente della Cina. La regia è misurata e profonda, capace di distillare emozioni complesse senza mai cadere nel sentimentalismo, sostenuta da interpretazioni magistrali che hanno giustamente meritato riconoscimenti internazionali. Il film è una commovente riflessione sul tempo, sulla perdita e sulla resilienza, un’opera potente che tocca corde universali pur essendo profondamente radicata nel contesto cinese, destinata a rimanere impressa nella memoria dello spettatore.

Non ho trovato subita in rete. gsubita sta per subita tradotti dai subeng con google, potrebbero esserci delle imprecisioni.

Non credo esista versione in italiano, almeno io non l’ho trovata.

Regia di Jiang Wen. Un film con Jiang Wen, Teruyuki Kagawa, Jiang Hongbo, Ding Yuan, Li Haibin. Titolo originale: Guizi Lai Le. Genere: Guerra, Commedia Nera, Drammatico, Satira. Paese: Cina. Anno: 2000. Durata: 140 min. Consigliato a: da 16 anni. Valutazione IMDb: 8.3/10.

Trama: Verso la fine della Seconda Guerra Mondiale, in un remoto villaggio cinese occupato dai giapponesi, un contadino di nome Ma Dasan si ritrova inaspettatamente con due prigionieri legati a sacchi sulla sua porta di casa: un soldato giapponese e il suo interprete cinese. Un misterioso sconosciuto gli intima di custodirli fino al Capodanno Cinese. Ciò che inizia come un semplice incarico si trasforma in una complessa situazione di ostaggio, portando a inaspettate interazioni tra i prigionieri e gli abitanti del villaggio, e mettendo alla prova la moralità e la sopravvivenza di tutti.

Commento: “Devils on the Doorstep” è un’opera cinematografica audace e provocatoria che sovverte le convenzioni dei film di guerra. Jiang Wen, nel suo ruolo di regista e attore protagonista, crea una satira amara e corrosiva sull’assurdità del conflitto e sulla natura umana. La fotografia in bianco e nero contribuisce a un’atmosfera cruda e realistica, mentre la narrazione mescola abilmente elementi di commedia slapstick con momenti di inaudita brutalità. Il film ha suscitato controversie e censure in Cina per la sua rappresentazione non convenzionale sia dei cinesi che dei giapponesi, dimostrando la sua capacità di sfidare le narrazioni storiche consolidate e di lasciare lo spettatore con interrogativi profondi sulla guerra e sull’identità.

C’è un’unica traccia audio in cui parlano sia giapponese che cinese.

Non ho trovato subita in rete. gsubita sta per subita tradotti dai subeng con google, potrebbero esserci delle imprecisioni. Non credo esista versione in italiano, almeno io non l’ho trovata.

Regia di Zhang Yimou. Un film con Li GongDao Ming ChenHuiwen ZhangGuo TaoPeiqi LiuZu FengCast completo Titolo originale: Coming Home. Genere Drammatico, – Cina2014durata 111 minuti. Uscita cinema giovedì 26 marzo 2015 distribuito da Lucky Red. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 2,79 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Lu Yanshi è un oppositore del sistema negli anni della rivoluzione culturale, per questo è perseguitato e deve nascondersi dalla sua stessa famiglia. Intenzionato a rivedere la moglie di cui è innamorato una notte ritorna a casa ma la figlia (plagiata dai ricatti della compagnia di ballo nella quale danza e che le ha negato un ruolo da protagonista proprio per il fatto di avere un padre dissidente) decide di tradirlo. Così il giorno dopo agenti governativi lo catturano alla stazione proprio mentre la moglie sta per avvertirlo.

Coming Home (2014) on IMDb

Regia di Zhang Yimou. Un film Da vedere 2004 con Ziyi ZhangTakeshi KaneshiroAndy LauDandan Song. Titolo originale: Shi mian mai fu. Genere Azione, – CinaCina2004durata 119 minuti. Uscita cinema venerdì 21 gennaio 2005 distribuito da Bim Distribuzione. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,60 su 10 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Wuxiapian è un termine che ultimamente sta tornando di moda e dopo aver visto La Foresta dei Pugnali che Volano non si fatica certo a capirne il motivo. Zhang Yimou, dopo il superbo Hero, propone un’altra opera sospesa nel tempo e avvolta in un impalpabile velo di poesia.
Siamo nell’859 D.C., la dinastia regnante dei Tang è in declino. Numerosi gruppi rivoluzionari caldeggiano nell’oscurità la caduta delle forze imperiali, ritenute responsabili per la decadenza morale che affligge il paese. Una danzatrice cieca è sospettata di appartenere al pericoloso clan chiamato “la casa dei pugnali volanti”: due ufficiali dell’esercito tenteranno di far uscire allo scoperto gli alti vertici della fazione fuorilegge usando la ragazza come esca, ma l’amore giocherà loro dei brutti scherzi

House of Flying Daggers (2004) on IMDb

Regia di Zhang Yimou. Un film Da vedere 2006 con Chow Yun-FatLi GongJay ChouYe Liu, Chen Jin, Li Man, Qin Junjie, Dahong NiCast completo Titolo originale: Curse of the Golden Flower / Man cheng jin dai huang jin jia. Genere Drammatico – CinaCina2006durata 111 minuti. Uscita cinema venerdì 25 maggio 2007 – MYmonetro 3,57 su 11 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

C’era una volta, nella Cina del decimo secolo, la grande dinastia dei Tang. Nella città imperiale lo sfarzo e la ricchezza si respirano in ogni dove. L’imperatore, l’imperatrice e i loro figli sono serviti e riveriti da uno stuolo di servitori adoranti. Ogni minima azione quotidiana avviene nel rigore e nel rispetto di rituali millenari, nella magnificenza quasi surreale di un mondo estetizzato e dorato. Ma, come in ogni famiglia e favola che si rispettino, il male, il segreto, l’intrigo sono dietro l’angolo. La famiglia imperiale nasconde segreti inconfessabili fino al giorno in cui, durante la festa del Chong Yang, la festa dei crisantemi legata alla famiglia e alla sua solidità, ogni minimo intreccio verrà disvelato.

Curse of the Golden Flower (2006) on IMDb

Regia di Diao Yinan. Un film con Liao Fan, Gwei Lun-Mei, Wang Xuebing, Wang Jingchun, Yu Ailei. Titolo originale: Bai Ri Yan Huo (白日焰火). Genere: Noir, Thriller, Drammatico – Cina, Anno: 2014, durata 106 minuti. – voto MyMovies: 3,65 (su 5) Età consigliata: da 16 anni Voto imdb: 6.7

Trama: L’ex detective Zhang Zili, caduto in disgrazia e alcolizzato dopo un traumatico caso di omicidio irrisolto che ha portato alla morte di due suoi colleghi, si ritrova a investigare privatamente quando nuovi delitti sembrano collegati a quel vecchio caso. Le sue indagini lo conducono a Wu Zhizhen, una misteriosa e affascinante donna legata a tutte le vittime. Mentre Zhang si addentra in un torbido mistero fatto di segreti e bugie in una desolata città del nord della Cina, inizia anche una relazione ambigua con la donna, sospesa tra attrazione e sospetto.

Commento: Orso d’Oro al Festival di Berlino 2014, questo noir cinese colpisce per la sua atmosfera gelida e desolante, che riflette lo stato d’animo dei personaggi. La regia di Diao Yinan è stilisticamente rigorosa e crea immagini potenti, mescolando la suspense del thriller con un’indagine psicologica profonda. Il film esplora temi come la solitudine, il trauma e la ricerca di redenzione in una società in rapida trasformazione. Un’opera cupa e affascinante, non sempre di facile fruizione ma di grande impatto visivo ed emotivo.

Ju Dou - Wikipedia

Un film di Zhang Yimou, Yang Fengliang. Con Gong Li, Li Boatian, Wei Li, Li Baotian, Zhang Yi, Li Wei, Zhen Ji-an Yang Drammatico, durata 95′ min. – Cina 1990. MYMONETRO Ju Dou * * * 1/2 - valutazione media: 3,54 su 7 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Dal racconto Fuxi Fuxi di Liu Heng. Cina, anni ’20. Ju Dou (Gong), bella e giovane contadina, è comperata in sposa dall’anziano Jin-Shan (Wei), proprietario di una tintoria, che spera, benché semimpotente, di avere da lei un erede. Maltrattata dal dispotico consorte, s’innamora del giovane nipote che lavora come garzone per lo zio. Nasce un bambino, ma il vecchio rimane paralizzato e i due amanti decidono di eliminarlo. Cresciuto, il bambino muto si trasforma in uno spietato “angelo della morte”. È lui il vero motore dell’azione sul versante nero di questo melodramma rusticano con risvolti sociali e grotteschi passaggi da horror. Dal décor della tintoria all’impiego creativo della luce e del colore (giallo e rosso specialmente), usati per suggerire la tragica energia della vicenda e dei personaggi, tutto è di un’ammirevole coesione narrativa. Il coregista è un funzionario del ministero della Cultura, messo al fianco di Yimou come inutile garante dell’ortodossia di un film che, postprodotto a Tokyo, non fu mai distribuito in Cina.

 Ju Dou
(1990) on IMDb

Regia di Zhang Yuan. Un film Da vedere 2006 con Dong BowenNing YuanyuanChen ManyuanZhao RuiLi Xiaofeng. Titolo originale: Kanshangqu Henmei. Genere Commedia drammatica, – CinaItalia2006durata 92 minuti. Uscita cinema venerdì 12 gennaio 2007 distribuito da Cinecittà Luce. – MYmonetro 3,05 su 11 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Qiang è un bambino di 4 anni che, nella Cina Popolare del 1949, viene portato in un Istituto pechinese dei migliori dai genitori troppo impegnati nel lavoro. Qiang deve confrontarsi con la vita della collettività, regolata in modo per lui troppo rigido dalle educatrici. Dalla fase del pianto sconsolato passa ben presto a quella della disobbedienza attiva supportato in questo da una coetanea. Quando riuscirà a convincere tutti i compagni che la loro insegnante non è altri che un mostro sotto le sembianze di una donna la situazione si complica.
Il regista Zhang Yuan torna ad occuparsi dei giovani ma questa volta il salto mortale è davvero senza rete perché si tratta di bambini molto piccoli e quindi, per definizione, difficilissimi da dirigere. Ma l’acrobazia riesce perfettamente perché la regia unisce la mano ferma alla disponibilità ad accettare l’improvvisazione infantile. Questo può avvenire anche grazie a una sceneggiatura ben scritta che favorisce due piani di lettura. Quello più immediatamente “ad altezza di bambino” (stavamo per scrivere “truffautiano” e con motivo) e quello sociale, se non addirittura politico. Qiang, con il carattere che si ritrova, con lo spirito ribelle che lo contraddistingue, quando diventerà un giovane uomo si troverà nel bel mezzo della Rivoluzione Culturale. Non è difficile pensarlo inviato in campagna a “rieducarsi”. Così come è facile pensarlo sicuramente vessato ma mai domo.
Peccato che il film non sia in Concorso. Se lo meritava.

Kan shang qu hen mei (2006) on IMDb

Regia di Jia Zhangke. Un film Da vedere 2013 con Zhao TaoJiang WuBaoqiang WangLanshan Luo. Titolo originale: Tian Zhu Ding. Genere Drammatico, – CinaGiappone2013durata 131 minuti. Uscita cinema giovedì 21 novembre 2013 distribuito da Officine Ubu. – MYmonetro 3,55 su 16 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Stufo di assistere impotente alla corruzione, un minatore cede a una collera incontrollabile. Il ritorno a casa di un emigrante prende una piega inaspettata per la scoperta di un’arma da fuoco. Giovane e carina, la receptionist di una sauna reagisce con estrema determinazione dopo essere stata molestata da clienti facoltosi. Un operaio cambia lavoro sperando di ottenere migliori condizioni di vita, ma finisce in un bordello. 4 storie della Cina contemporanea desunte dalla cronaca. Il paese è segnato dal boom economico, le contraddizioni diventano esplosive e la violenza sembra destinata a esplodere. E Jia Zhang-ke (che appare mentre scende una scala nell’episodio del bordello) la racconta e la mostra quasi fosse una componente del vivere, e morire, quotidiano. Premio per la sceneggiatura a Cannes. Il titolo internazionale riecheggia quello di A touch of zen , il 1° wuxia del 1971, diretto da King Hu. Distribuito da Officine Ubu.

A Touch of Sin (2013) on IMDb

Regia di Johnnie ToWai Ka-Fai. Un film con Ka Tung LamChing Wan LauJay LauKelly LinAndy On. Titolo originale: San taam. Genere Azione – Cina2007durata 89 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 3 recensioni.

Empatico e folle, Bun è un investigatore in pensione che rientra in servizio per risolvere un misterioso caso di omicidio. Lasciato dalla moglie e in fuga dalle cure psichiatriche dettategli dallo psicanalista, l’investigatore stregone (come da traduzione italiana) utilizza metodi poco convenzionali per giungere alla soluzione degli intricati delitti cui si trova a far fronte. La necessità di immedesimarsi con le vittime per provarne le ultime sensazioni, lo porta a rotolare chiuso in una valigia per una rampa di scale oppure a farsi seppellire vivo in un bosco. Ed è per questo motivo che è stato prematuramente cacciato dalle forze di polizia, soprattutto dopo essersi tagliato un orecchio per omaggiare l’incorruttibilità di un superiore sul viale del tramonto.
Grande cinema targato Hong Kong e Milkyway – l’inseparabile casa di produzione di Johnny To – per una gangster story originale e non priva di fascino. Un detective che riesce a vedere i demoni del male che governano gli esseri umani intorno a lui, un poliziotto corrotto e un intreccio dai mille volti che rimanda direttamente al genio di Orson Welles e alla sua “Lady from Shangai”, in un gioco di specchi che entusiasmerà i cinefili del sol levante: pazzi per le triadi mafiose raccontate da uno dei più prolifici registi orientali. Film d’essai che difficilmente troverà spazio, però, all’interno dei circuiti ufficiali. Non tanto per le scene di violenza di cui si nutre, ma per una difficile decodifica da parte di un pubblico poco avvezzo ai simbolismi orientali, con i suoi riconoscibili codici e le sue affascinanti peculiarità. Prendere o lasciare, questo è in fondo il cinema di Johnny To.

Mad Detective (2007) on IMDb

Regia di Tsai Ming-liang. Un film Da vedere 2004 con Lee Kang-ShengChen Shiang-ChyiLu Yi-Ching. Titolo originale: Tian Bian Yi Duo Yun – The Wayward Cloud. Genere Drammatico, – TaiwanCinaFrancia2004durata 112 minuti. Uscita cinema venerdì 25 novembre 2005 distribuito da Bim Distribuzione. – MYmonetro 2,90 su 10 recensioni tra criticapubblico e dizionari. VIETATO AI MINORI DI 18 ANNI

La giovane protagonista di Che ora è laggiù? (2001) torna da Parigi a Taipei, afflitta da una grave siccità, e incontra per caso il venditore d’orologi, suo ex innamorato, che per campare fa l’attore di pornofilm. Con lui ha un rapporto passionale, ma senza sesso, esclusa la fulminea fellatio conclusiva. Si comincia con un lungo e grottesco coito per interposta anguria, fonte del titolo italiano (BIM), che entrerà sicuramente in una futura antologia del cinerotismo. Coerente al suo passato, il malese e prolifico Ming-liang (un film all’anno in media) non perde tempo nel dare una struttura al racconto. Bifronte e ibrido, il film dovrebbe interessare a chi sostiene che nelle belle arti, specialmente audiovisive, il sesso dovrebbe essere comico o tragico, o far ridere o far tremare. Qui sconvolge, disgusta, respinge. Non a caso quasi tutte le scene erotiche spinte avvengono durante le artigianali riprese ravvicinate in pornovideo. Il regista prende le distanze dalla materia, alleggerendo la tetraggine lenta e muta delle scene realistiche con 7 siparietti musicali cantati e danzati di esibito gusto Kitsch o camp tra cui spiccano l’irriverente danza a struscio sul monumento di Chang Kai-shek, padre della patria, quella con gli ombrelli ad anguria e quella dell’orinatoio tra festoni di carta igienica che, insieme con le bottiglie di plastica, sono due ossessivi Leitmotiv plastici. Raro divieto ai minori di 18 anni in Italia.

 Il gusto dell'anguria
(2005) on IMDb
VIETATO AI MINORI DI 18 ANNI

Regia di Wang Xiao-shuai. Un film con Cui LinBin Li (II)Zhou XunYuanyuan Gao. Titolo originale: Shi qi sui de dan che – Beijing Bycycle. Genere Drammatico – CinaFrancia2001durata 113 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 – MYmonetro 3,09 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Il film si dilunga eccessivamente nel mostrare gli inseguimenti ed i tentennamenti dei suoi protagonisti. Wang Xiao-shuai, nel narrare una vicenda non distante da quella di Ladri di biciclette, in cui un ragazzino trova lavoro presso un corriere, una sorta di Pony Express in bicicletta, traccia lo spaccato di una società assolutamente divisa tra il consumismo sfrenato metropolitano e l’attaccamento a tradizioni rurali del passato. La ricerca della bicicletta “rubata”, fonte di guadagno per Guei, pertanto un oggetto prezioso, offre lo spunto alla cinepresa per vagabondare tra le strade di Pechino, dove, malgrado tutto, sembra ancora possibile trovare e scoprire valori come la solidarietà e l’amicizia. Bravissimi gli attori, ragazzi che non sembrano aver raggiunto la maggiore età e bravo il regista della sesta generazione, Wang Xiaoshuai, per aver raccontato in modo realistico, ma non privo di poesia, una storia apparentemente semplice. 

Beijing Bicycle (2001) on IMDb

Regia di Michelangelo AntonioniSteven SoderberghWong Kar-wai. Un film con Christopher BuchholzRegina NemniLuisa RanieriRobert Downey Jr.Alan ArkinCast completo Genere Drammatico – FranciaCinaItaliaUSA2004durata 104 minuti. Uscita cinema venerdì 3 dicembre 2004 – MYmonetro 2,32 su 22 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Film in 3 episodi. “Il filo pericoloso delle cose” (scritto da Tonino Guerra – 29′). Un uomo litiga con la compagna e fa l’amore con una vicina di casa. Le due donne s’incontrano nude sulla spiaggia. Imbarazzante recupero di cascami anni ’60: “un pallido catalogo turistico di luoghi antonioniani” (A. Pezzotta). Induce a una domanda etica: c’è stata a monte una speculazione o una manipolazione a spese di un novantenne e del suo passato? Girato, si dice, nel 2002. “Equilibrium” (scritto da Soderbergh – 27′). Un uomo racconta i suoi sogni erotici a uno psicanalista distratto e guardone. Ma è tutto un sogno. Prolisso e pretenzioso, un giochino fuori tema, frettolosamente messo in immagini. Divertente. E allora? “La mano” (Scritto da Kar-wai – 42′). Un sarto s’innamora di una prostituta, sua cliente, e continua ad amarla in silenzio per anni. Quasi una protesi di 2046 : linguaggio, atmosfere, attori, ambienti, meccanismo narrativo sono i medesimi. Con masturbazione iniziale e finale. Per entrambi i film, il sospetto di manierismo autoriale è legittimo. Ha il vantaggio della breve durata.

Eros (2004) on IMDb

Regia di Giuseppe Tornatore. Un film Da vedere 2021 con Ennio MorriconeQuentin TarantinoClint EastwoodOliver StoneWong Kar-waiCast completo Genere Documentario, – ItaliaBelgioCinaGiappone2021durata 150 minuti. Uscita cinema giovedì 17 febbraio 2022 distribuito da Lucky Red. – MYmonetro 4,17 su 26 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Giuseppe Tornatore ha collaborato col Maestro – definizione per una volta appropriata – in un arco temporale che va da Nuovo Cinema Paradiso (1988) a La corrispondenza (2016), frequentandolo per circa trent’anni. Nel 2018 ha scritto “Ennio. Un maestro” (Harper Collins), intervista fluviale e conversazione franca, a trecentosessanta gradi: in Ennio ne riprende argomenti, andamento cronologico e tono disteso, modesto, autocritico con cui Morricone si era concesso alle sue domande. Attorno a lui, nel film, una schiera di musicisti, registi, colleghi ed esperti portano testimonianze rilevanti e inerenti una carriera straordinaria, che supera il concetto di prolifico: centinaia le opere firmate, da Il federale (1961) all’unico Oscar vinto per una colonna sonora, The Hateful Eight nel 2016, a 87 anni.

Ennio (2021) on IMDb
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Recensione su Drug War (2012) di AndreaVenuti | FilmTV.it

Regia di Johnnie To. Un film Da vedere 2012 con Louis KooHonglei SunYi HuangMichelle YeSuet LamWallace Chung. Titolo originale: Du zhan. Genere Thriller – Hong KongCina2012, Valutazione: 4,00 Stelle, sulla base di 1 recensione.

Un’unica lunga operazione antidroga, che inizia con la cattura di un gruppo di corrieri portatori di pacchetti di cocaina dentro il proprio corpo e mira ad arrivare fino alla cupola del narcotraffico. Tutto è visto attraverso le azioni di Lei, un funzionario di polizia sveglio e totalmente dedito alla causa (come il resto del suo team), e attraverso il rapporto che sviluppa con Ming, trafficante pentito che decide di fare il doppio gioco per la polizia tradendo i suoi sodali.
L’ultimo film di Johnnie To è uno dei più rigorosi e obbedienti nei confronti delle regole della censura cinese e al tempo stesso uno dei più belli. Per poter trattare il complesso tema della guerra alla (e per la) droga in Cina, il regista è dovuto passare attraverso non poche difficoltà, in primis la serie di lunghi controlli sulla sceneggiatura e sull’esito finale da parte del governo. Il risultato è un film che abbraccia il manicheismo e mostra il trionfo della giustizia sulla criminalità senza appello o ambiguità.

Drug War (2012) on IMDb