Category: Fantascienza


Un film di Jack Arnold. Con Richard Denning, Richard Carlson, Julie Adams, Whit Bissell, Bernie Gozier. Titolo originale Creature from the Black Lagoon. Fantascienza, Ratings: Kids+13, b/n durata 79′ min. – USA 1954. MYMONETRO Il mostro della laguna nera * * 1/2 - - valutazione media: 2,65 su 9 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Una spedizione di cui fanno parte due promessi sposi parte per il Rio delle Amazzoni dov’è stata segnalata la presenza di un misterioso animale preistorico. Il mostro anfibio è catturato, ma fugge. Molti morti. Piccolo film culto per i fan del genere. Ebbe tanto successo che ne generò altri due: La vendetta del mostro (1955) e Terrore sul mondo (1956). Spavento e horror in giuste dosi con risvolti di simpatia per la creatura e sottintesi erotici. Magnifiche riprese subacquee. Trucchi ottimi per quell’epoca. Girato in 3D.

 Il mostro della laguna nera
(1954) on IMDb

Regia di John Carpenter. Un film Da vedere 1981 con Kurt RussellLee Van CleefDonald PleasenceIsaac HayesErnest BorgnineHarry Dean StantonCast completo Titolo originale: Escape from New York. Genere Avventura – USA1981durata 99 minuti. – MYmonetro 3,30 su 2 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nel 1997 l’isola di Manhattan è diventata un ghetto di massima sicurezza per criminali. Ergastolano, pluridecorato reduce di guerra, vi penetra per recuperare il presidente USA, prigioniero di una banda. Anticipazione in chiave di violenza avventurosa, il film si appoggia al suo fascino notturno, alla forza cupa del fantastico sociale che ricorda il Brecht di L’opera da tre soldi . Il contenitore vale più del contenuto. Seguito, un anno prima del 1997, da Fuga da Los Angeles .

 1997: fuga da New York
(1981) on IMDb

I figli di Dune (Frank Herbert’s Children of Dune) è una miniserie per la televisione del 2003, tratta dai romanzi di fantascienza del Ciclo di Dune di Frank Herbert e seguito della miniserie Dune – Il destino dell’universo. Diretta da Greg Yaitanes, nel 2003 ha vinto un premio Emmy Primetime per gli effetti speciali visivi.

Questa seconda miniserie combina i due romanzi cronologicamente successivi al celeberrimo Dune di Frank HerbertMessia di Dune e I figli di Dune. Conserva la suddivisione in tre episodi della precedente miniserie ma, approfittando del fatto che il romanzo Messia di Dune è lungo circa un terzo sia di Dune che de I Figli di Dune, si suddivide in realtà in due parti ben distinte. Il primo episodio copre le vicende narrate nel Messia, cioè fino alla nascita dei gemelli Atreides (Leto II e Ghanima); il secondo e il terzo episodio sono da considerarsi un unicum simile alla miniserie precedente, e coprono le vicende di Leto

Children of Dune (2003) on IMDb

Regia di Denis Villeneuve. Un film Da vedere 2021 con Timothée ChalametRebecca FergusonOscar IsaacJosh BrolinStellan SkarsgårdCast completo Titolo originale: Dune. Genere AvventuraDrammaticoFantascienza, – USA2021durata 155 minuti. Uscita cinema giovedì 16 settembre 2021 distribuito da Warner Bros Italia. Oggi tra i film al cinema in 4 sale cinematografiche Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,58 su 31 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nel sistema feudale che domina l’universo nel futuro il potere è nelle mani di un imperatore sotto il quale lottano tra di loro delle importanti casate. Sul desertico pianeta Arrakis si trova la Spezia, sostanza preziosa per una varietà di motivi. Alla casata Atreides e al suo capo, il Duca Leto viene affidato il controllo del pianeta ma in realtà si sta approntando una congiura per eliminarlo. Leto ha però un figlio, Paul, il quale è dotato di particolari poteri che sta sviluppando con l’aiuto di sua madre Lady Jessica. Anche lui finisce quindi con il diventare un ostacolo da abbattere.

 Dune
(2021) on IMDb
Dune (1984 film) - Wikipedia

Regia di David Lynch. Un film con José FerrerSilvana ManganoKyle MacLachlanSean YoungStingJürgen ProchnowCast completo Genere Fantastico – USA1984durata 104 minuti. – MYmonetro 3,21 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Nell’anno 10191 l’Imperatore delle Galassie destina il desertico pianeta Dune _ abitato dal popolo dei Fremen e ambito dai rapaci Hakkonen perché vi si trova la “spezia”, alimento che conferisce poteri preternaturali _ alla famiglia degli Atreides. Paul, ultimo erede con la madre Ramallo, insegna ai Fremen l’arte del combattimento per opporsi agli Hakkonen. Per 40 milioni di dollari, ispirandosi a un romanzo di Frank Herbert, Lynch ha fatto un film fantastico d’autore, farraginoso, squilibrato, qua e là enigmatico nello sviluppo della vicenda, talvolta geniale. Pittoresca galleria di personaggi. Memorabili i vermoni di Carlo Rambaldi e la fotografia di Freddie Francis. Prodotto da Dino e Raffaella De Laurentiis, esiste anche in un’edizione TV di 190′, montata a dispetto di Lynch che fece togliere la sua firma, sostituita da quella dell’ubiquo Allen Smithee. Stracciato da quasi tutti i critici anglofobi e da molti europei. Grande insuccesso di pubblico.

Dettagli sulla versione Alternative:

Spicediver (il nickname con cui si firma), si è assunto il compito di recuperare tutti gli spezzoni delle scene eliminate e di reinserirli nel film, rimontando l’intera pellicola secondo logica, correggendo diversi errori e restaurando anche il colore e la colonna sonora.

Il risultato di questo impegno è un magnifico film finalmente completo e certo più comprensibile, che surclassa le versioni precedenti, tanto quella cinematografica da poco rieditata in spettacolare Blu-ray – ma sempre mutilata

Dune (1984) on IMDb
Risultati immagini per dune il destino dell'universo

Un film di John Harrison. Con William HurtAlec NewmanIan McNeiceGiancarlo GianniniSaskia Reeves. continua» Fantascienzadurata 273 min. – USA, Canada, Germania 2000.

Nell’anno 10191 la galassia è completamente popolata dall’uomo, che si sposta da un pianeta all’altro grazie alle facoltà psicocinetiche dei piloti della Gilda spaziale, sviluppate da una droga, il melange, che può essere raccolta su un solo pianeta in tutto l’universo: l’arido e sabbioso Arrakis, soprannominato “Dune”. In un complesso gioco di potere, l’imperatore Shaddam IV alterna la concessione dello sfruttamento di Arrakis tra le varie casate della sua corte. Quando nel controllo di Dune subentra il duca Leto il giusto, capo della famiglia Atreides, il crudele barone Harkonnen, con il segreto appoggio dall’imperatore, trama la sua rovina. Un attacco a tradimento stermina il clan ed all’eccidio scampa soltanto Paul, il figlio di Leto. Fuggendo nel deserto di Arrakis, il giovane si imbatte nei Fremen, reietto popolo delle sabbie, che vive nell’attesa di un misterioso salvatore, preannunciato da una profezia. Col nome di Muad’Dib, Paul assume il comando dei Fremen, guidandoli alla vittoria nella lotta contro gli Harkonnen, che si sono impadroniti di Dune, e finirà per rivelarsi il Kwisatz Haderach delle profezie, l’essere supremo cui tutti, compreso lo stesso imperatore, dovranno inchinarsi.

Nuova trasposizione del bestseller di Herbert, che gode del vantaggio di svilupparsi nell’arco di tre puntate Tv, di circa un’ora ciascuna. La maggiore lunghezza ha permesso un approccio più razionale ed approfondito alle tematiche del ponderoso romanzo, consentendo di rappresentare più compiutamente il quadro politico, economico e sociale in cui si snoda la vicenda, rendendola in definitiva più comprensibile a quella parte di pubblico che non conosce l’opera letteraria. Splendida la fotografia di Vittorio Storaro e molto curate le scenografie, considerato anche il budget a disposizione. Improponibile invece il confronto con il cast assolutamente stellare del Dune di Lynch, eccezion fatta per William Hurt/Duca Leto, e Giancarlo Giannini/ Padisha Shaddam IV, nei ruoli che furono rispettivamente di Jürgen Prochnow e José Ferrer. Distribuito anche con il titolo Frank Herbert’s Dune, e in Germania come Frank Herbert’s Dune – Der Wüstenplanet.

Dune (2000) on IMDb

Regia di Frank Pavich. Un film Da vedere 2013 con Alejandro JodorowskyMichel SeydouxH.R. GigerChris Foss (II)Brontis JodorowskyCast completo Genere Documentario, – USA2013durata 90 minuti. Uscita cinema lunedì 6 settembre 2021 distribuito da ValmynWanted. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 – MYmonetro 3,53 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.


Nel 1975 dopo il successo di nicchia di El Topo e quello più clamoroso (specie in Europa) di La montagna sacra Alejandro Jodorowsky era il cineasta intellettuale più ricercato del mondo, aveva carta bianca e quello che voleva era realizzare il film più importante della storia del cinema, traendo spunto dai romanzi di Frank Herbert. Il suo Dune, doveva essere un film rivoluzionario in grado di cambiare la mentalità delle giovani generazioni fornendo nuovi modelli di riferimento. Per fare questo il regista aveva coinvolto (e ottenuto!) la partecipazione di un team incredibile che comprendeva i designer H.R. Giger, Moebius e Chris Foss oltre all’esperto di effetti speciali Dan O’Bannon, le musiche dei Pink Floyd e attori come David Carradine, Mick Jagger, Salvador Dalì e Orson Welles. A preproduzione finita e storyboard completo però è mancato il completamento del finanziamento da Hollywood e il film non si è mai fatto. Almeno non nella maniera in cui Jodorowsky l’aveva immaginato.

Come ricorda il regista Nicolas Winding Refn, amico personale di Alejandro Jodorowsky intervistato per il documentario, è impossibile determinare quanto e come sarebbe cambiato il concetto di blockbuster se alla fine degli anni ’70, quando questo tipo di modalità produttiva stava emergendo, il punto di riferimento del cinema d’intrattenimento fosse diventato il Dune immaginato dal regista messicano invece del Guerre Stellari di George Lucas.

Per anni questo Dune mai girato è stato l’oggetto definitivo del desiderio cinefilo, assieme al noto librone contenente tutto il film scena per scena, illustrato da Moebius, con gli inserti di costumi e scenografie di Giger. Il manualone è la base dalla quale Jodorowsky rievoca oggi il suo film, raccontando per filo e per segno come sarebbe dovuto essere ma soprattutto rievocando l’incredibile storia di come sia partita e poi naufragata questa produzione, come abbia convinto quelle incredibili personalità a lavorare con lui e come li abbia stimolati per due anni a dare il meglio su un progetto che non si è mai fatto.

Il risultato è un documentario esilarante, in cui Frank Pavich, è molto bravo a scandire l’esuberanza dell’84enne Jodorowsky, alternandola con i bozzetti e le interviste agli altri interpreti dell’avventura, condendo i resoconti di come sarebbero state girate le scene con la visualizzazione (più o meno animata) dei disegni che furono fatti all’epoca.

Un lavoro di montaggio acuto e ritmato che mette il cineasta in seconda posizione per far emergere Jodorowsky, grandissimo interprete di se stesso e narratore dalla splendida capacità di trasmettere la passione e l’intensità di una ricerca totalmente folle, che procede per aneddoti tra l’improbabile e l’incredibile. Forse l’unica possibile maniera di analizzare a freddo come nasca l’arte.

Jodorowsky's Dune (2013) on IMDb
Locandina italiana I figli degli uomini

Un film di Alfonso Cuarón. Con Clive Owen, Julianne Moore, Michael Caine, Chiwetel Ejiofor, Charlie Hunnam. Titolo originale Children of Men. Drammatico, durata 114 min. – Gran Bretagna, USA 2006. uscita venerdì 17 novembre 2006. MYMONETRO I figli degli uomini * * 1/2 - - valutazione media: 2,94 su 119 recensioni di critica, pubblico e dizionari.


2027. In un futuro non troppo distante, in cui il mondo non può più procreare, l’Inghilterra rimane unica zona franca, per non confrontarsi con le guerriglie urbane. Theo (Clive Owen), rapito da Julian (Julanne Moore), una donna attivista amata in passato, ha una grande responsabilità. Dovrà condurre salva una giovane donna fino a un santuario sul mare, e dare la possibilità al mondo di evitare l’estinzione.
Sulla linea degli scrittori utopistici e futuristici, P.D.James ha scritto il romanzo da cui è tratto il film, in cui Cuaròn fin dalle prime sequenze ci illustra un mondo grigio, oppressivo, incolore, fra il pre-industriale (le costruzioni e i palazzi sembrano proprio quelli della “industrial revolution”), e il post-atomico, (per la scarsità di vegetazione). Londra appare come non cambiata, se non per i mercati ai bordi delle strade e gli autobus a due piani completamente scrostati dal tempo. In questo ambiente senza profondità si muovono i protagonisti. Ne sono una conferma gli stereotipi del multirazzialismo e del multilinguistico (quello che sarà non è per forza diverso da quello che è oggi). Nel panorama così definito, la macchina da presa segue Theo-Clive Owen in tutte le situazioni, come un inviato di guerra in una visione quasi documentaristico-soggettiva del futuro per acuire il senso di chiuso, di claustrofobia, e di mancanza di certezze. Ne è un esempio la guerriglia che, all’esterno della zona franca, appare come uno spaccato del conflitto jugoslavo, dove tutti sparano a tutti, e un proiettile vagante ha il potere di cambiare il personale futuro (la sequenza dei carrarmati che colpiscono una palazzina, è una scena di guerra impressionante). Per antitesi, la speranza di vita, rinascita di un “nuovo mondo”, è l’unica apertura del film all’ottimismo, in un percorso al buio, in cui il caso regna sulle esistenze di tutti. Children of Men è un film corale, è dell’umanità, (si propone raramente come singolo, per esempio nel caso dello scienziato Justice, Michael Caine, eremita per scelta ai bordi della società), perchè il futuro della terra non è dellindividuo singolo. È semplicemente globale.

Children of Men (2006) on IMDb
Locandina Il cervello di Donovan

Un film di Felix E. Feist. Con Lew AyresGene EvansNancy ReaganSteve BrodieLisa Howard (IV). continua» Titolo originale Donovan’s BrainThrillerdurata 81 min. – USA 1953.

L’aereo che trasporta William Donovan, ricco uomo d’affari, si schianta nei pressi del laboratorio del dottor Cory. Trasportato in fin di vita nello studio del medico l’uomo è sottoposto ad un difficile intervento che tuttavia non dà i risultati sperati. Cory che insieme alla moglie Jan e al dottor Schratt ha già sperimentato la possibilità di mantenere in vita cervelli trapiantati di scimmie, decide di sottoporre Donovan ad un analogo trapianto per prolungarne la vita cerebrale. In gran segreto il cervello del milionario viene asportato e conservato in una speciale apparecchiatura. Le strumentazioni rivelano ben presto che il cervello risponde al trattamento e che è in grado di riprendere la propria attività. Inebriato dal successo Cory non esita di entrare in contatto telepatico con quello che resta di Donovan ed apprende così lati oscuri di una personalità priva di qualsiasi scrupolo, violenta e vendicativa.
Rispetto ad altre pellicole horror e di fantamedicina degli anni ’50, Donovan’s Brain prospetta un uso assai spregiudicato della scienza: anche se il dottor Cory si ritiene uno studioso animato da alti ideali – a suo dire, i trapianti effettuati sulle scimmie dovrebbero contribuire al bene dell’umanità -, l’impiego che egli fa del proprio sapere viene di fatto piegato ed asservito alle spietate ragioni del potere economico. Felix Feist mette in scena una buona trasposizione del romanzo di Siodmak avvalendosi di attori ben calati nelle parti. Lew Ayres torna – dopo il dottor Kildare e certamente con intenti meno leciti – ad indossare il camice bianco del medico e al suo fianco è il bravo caratterista Gene Evans, attore sobrio spesso poco considerato. Nel ruolo di Jan figura Nancy Davis, futura moglie del presidente Ronald Reagan.Il film è un remake della Signora e il mostro.

Donovan's Brain (1953) on IMDb
Locandina Il volto dell'altro

Un film di Hiroshi Teshigahara. Con Tatsuya NakadaiMachiko KyôMikijirô HiraKyoko KishidaEiji Okada. continua» Titolo originale Tanin no kaoFantascienzab/n durata 124 min. – Giappone 1966.

Dramma a sfondo fantascientifico che racconta la tragica vicenda di un uomo, Okuyama , rimasto orribilmente sfigurato nell’esplosione accidentale di un laboratorio chimico. Con il volto interamente fasciato dalle bende, egli tenta disperatamente di reinserirsi nella società, ma la sensazione di essere allontanato dai colleghi e la difficoltà di ristabilire una relazione affettiva con la moglie lo spingono a chiedere ad uno psichiatra – che è anche valente chirurgo – di applicargli una nuova faccia. L’operazione, tuttavia, non migliora la sua esistenza poiché l’uomo avverte, in maniera ancor più allarmante, una dissociazione della propria personalità, quasi che il nuovo volto voglia impadronirsi della sua anima. La vicenda di Okuyama si sviluppa parallelamente a quella di una giovane, anche lei deturpata nel viso, che si suicida dopo aver sedotto il proprio fratello in un impeto disperato di vita.
Girato negli stessi anni anni del meno problematico film di Pavel Hobl Ztracena Tvar, Tanin no kao è un’allegoria sui temi dell’alienazione, dell’emarginazione del “diverso”, della dialettica tra realtà e apparenza. Sviluppato su due tragiche storie parallele con tecnica volutamente frammentaria e allusiva, è una delle opere più conosciute del regista Hiroshi Teshigahara, l’acclamato autore della Donna di sabbia (Suna no onna) del 1962.Machiko Kyô – che qui interpreta il ruolo della moglie di Okuyama – è nota al pubblico occidentale come protagonista di Rashômon e della Casa da té alla luna d’agosto.

The Face of Another (1966) on IMDb
Risultati immagini per Martin Mystère 1

Martin Mystère è una serie a fumetti edita dalla Sergio Bonelli Editore dal 1982 ideata da Alfredo Castelli. È incentrata sulle avventure di un professore che indaga su molti misteri non risolti come Atlantide e altri luoghi mitici e leggendari, UFO, parapsicologia, enigmi della storia, dell’archeologia e della scienza.

Il fumetto è considerato il punto di passaggio tra le serie classiche della Bonelli (Tex, Zagor, Mister No) e quelle del nuovo corso (Dylan Dog, Nick Raider, Nathan Never), sia per le tematiche trattate, sia per aver aperto la strada a nuove iniziative di carattere editoriale. Martin Mystère ha messo in crisi la tradizionale divisione della critica tra pubblicazioni cosiddette di prestigio e popolari, tra fumetto d’autore e fumetto seriale.

Un film di Elio Petri. Con Massimo Serato, Marcello Mastroianni, Ursula Andress, Elsa Martinelli, Salvo Randone. Fantascienza, durata 90′ min. – Italia 1965. MYMONETRO La decima vittima * * 1/2 - - valutazione media: 2,67 su 10 recensioni di critica, pubblico e dizionari

Dal racconto La settima vittima (1954) di Robert Sheckley: nel Duemila s’è costituito su scala mondiale un club privato i cui iscritti, accoppiati da un computer, si impegnano in una caccia mortale, alternativamente come cacciatori o vittime. A Roma una maliarda superorganizzata bracca la sua decima vittima. Tolto il debole finale, imposto dal produttore Carlo Ponti, Petri ha vinto la rischiosa scommessa, grazie anche all’apporto di Ennio Flaiano in sceneggiatura, con un curioso e affascinante film dove la SF si mescola al western, al cinema di spionaggio, alla commedia romanesca.

 La decima vittima
(1965) on IMDb

Terminator è un ciclo di film di fantascienza composto da sei pellicole, prodotte tra il 1984 e il 2019. Nella saga i Terminator sono cyborg assassini o semplici robot, ideati da intelligenze artificiali e supercomputer divenuti autocoscienti ed inviati nel passato per distruggere la resistenza umana.

Il regista di Terminator e Terminator 2 – Il giorno del giudizio è James CameronTerminator 3 – Le macchine ribelli è diretto da Jonathan MostowTerminator Salvation vede la regia di McGTerminator Genisys è diretto da Alan Taylor mentre Terminator – Destino oscuro è diretto da Tim Miller.

Nel 1984 venne distribuito il primo film Terminator (ambientato nello stesso anno), secondo film commerciale diretto da James Cameron. Nonostante il basso budget divenne ben presto un film di notevole successo e contribuì anche alle definitive consacrazioni al grande pubblico di James Cameron e Arnold Schwarzenegger, quest’ultimo attore già noto per aver interpretato due anni prima Conan il barbaro nell’omonimo film.

Il sequel Terminator 2 – Il giorno del giudizio, uscito nel 1991 (e ambientato però nel 1994), fu subito pubblicizzato come il film più costoso della storia del cinema, con un budget dichiarato di 100 milioni di dollari (in realtà 94[1], ne incassò poi oltre 500[2]). Da un punto di vista tecnologico Terminator 2 contribuì in modo rivoluzionario allo sviluppo della grafica computerizzata e in modo particolare all’utilizzo di un effetto digitale chiamato morphing.

Nelle intenzioni di Cameron, che era l’inventore del cyborg, la storia si sarebbe dovuta concludere con il T-800 che si distruggeva nella vasca di acciaio fuso. I produttori invece erano intenzionati a far tornare il T-800 ancora una volta in azione, a costo di affidare la direzione del film a un altro regista. Così Schwarzenegger, prima di candidarsi come governatore della California, tornò ad indossarne i panni nel 2003, con Terminator 3 – Le macchine ribelli (ambientato nel 2004), mentre la regia passò da Cameron a Jonathan Mostow. Al contrario di ciò che molti si sarebbero potuti aspettare, Cameron apprezzò pubblicamente il risultato ottenuto da Mostow.

Nel 2009 uscì il quarto episodio Terminator Salvation diretto da McG e ambientato in un futuro postapocalittico in cui gli umani combattono contro le macchine comandate da Skynet. Il film contiene numerosi riferimenti alla serie TV Terminator: The Sarah Connor Chronicles.

Nel 2015 è uscito Terminator Genisys che agisce come reboot della serie, alterando gli eventi del primo film con il ritorno di Arnold Schwarzenegger nel ruolo del Terminator il “Guardiano”.

Nel 2019 è uscito Terminator – Destino oscuro che agisce come sequel diretto di Terminator 2 – Il giorno del giudizio ignorando i capitoli successivi.

 Terminator
(1984) on IMDb
Locandina italiana Under the Skin

Un film di Jonathan Glazer. Con Scarlett Johansson, Antonia Campbell-Hughes, Paul Brannigan, Krystof Hadek, Robert J. Goodwin. Fantascienza, durata 107 min. – USA, Gran Bretagna 2013. – Bim uscita giovedì 28 agosto 2014. MYMONETRO Under the Skin * * 1/2 - - valutazione media: 2,83 su 22 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Il corpo di una donna viene recuperato da un misterioso motociclista fuori strada e trascinato su un camion, dove un’aliena, con le medesime sembianze della malcapitata, ne indossa letteralmente le vesti. L’aliena intraprende quindi un viaggio attraverso la Scozia, sfruttando il proprio fisico seducente per adescare uomini soli e non restituirli mai più alle loro vite.
Glazer va dritto al centro del romanzo di Michel Faber, rinunciando ad ogni conoscenza o informazione preparatoria per occuparsi solo e soltanto del viaggio della protagonista e costruire così un on the road visionario, teso ad immaginare barlumi di altre dimensioni ma anche e soprattutto a guardare il nostro mondo con un occhio altro.
Tre versioni del copione e un periodo di fermo potevano insospettire e ora appare evidente che l’incertezza era e resta legittima. Spogliato del contesto fantascientifico e ridotto quasi al silenzio, il film non guadagna a sufficienza in atmosfera da compensare le perdite in materia di psicologia e possibilità di identificarsi con il personaggio. Quest’ultima, poi, è una scomparsa non da poco, perché è proprio sull’ambiguità del discorso identitario che si gioca la partita: chi sia la vittima e chi il carnefice, è la domanda più che esplicita che il regista gira allo spettatore. Tornano, dunque, le sovrapposizioni e i doppi ingannatori di Birth, ma sparisce completamente il sentimento che ci avvicinava e turbava in quell’occasione. Là, infatti, dove Nicole Kidman ci straziava silenziosamente nel suo esser pronta ad apparire un’aliena e ad affrontare la solitudine pur di credere all’amore, con un ribaltamento narrativo che trascina però con sé anche un senso più profondo, Scarlett Johansson è qui inizialmente insensibile al dolore così come al piacere per poi sperimentare l’emergenza di una sorta di curiosità, di desiderio di un contatto, di saggiare un gusto, che la conduce rapidamente (e ideologicamente) alla rovina.
Il confronto insistito sullo spazio visionario ed estetizzante ma in verità crudele e annientatore proprio della dimensione aliena e quello più aspro, squallido e violento delle Highlands e, per estensione, dell’umanità (abitato però dalla comicità televisiva e riscaldato qualche volta dal rifugio domestico) è tutto quello che Glazer decide di dire e mostrare, ma la sensazione è che sia un discorso povero e riduttivo, che ci lascia insensibili e alieni al destino della protagonista.

Under the Skin (2013) on IMDb

Terremoto 10° Grado - Junji Kurata | Dvd Sinister Film 05/2013 - HOEPLI.itUn film di Junji Kurata. Con Tsunehiko Watase, Shotaro Hayashi, David Freedman, Nobiko Sawa, Shotako Hayashi, Tomoko Kiyoshima, Maureen Peacock, Fuyukichi Maki, Catherine Laub, Hiroshi Nawa, Ginji Nakamura, Masataka Iwao, Goro Oki, Yusuke Tsukasa, Akira Moroguchi, Yukio Miyagi Titolo originale Kyoryu: Kaicho no densetsu. Drammatico, durata 90 min. – Giappone 1977. – VM 14 MYMONETRO Terremoto 10° grado * * - - - valutazione media: 2,00 su 1 recensione.

Il ritrovamento di alcune strane uova preistoriche conservate in un blocco di ghiaccio è motivo di esultanza nel mondo scientifico giapponese, ma la serie di improvvise e violentissime scosse di terremoto che accompagnano la scoperta non lascia presagire nulla di buono alla popolazione. Ed infatti, mentre il Fujiama riprende ad eruttare fuoco e fiamme, gli abitanti della regione fuggono terrorizzati all’apparizione di uno spaventoso plesiosauro emerso dal profondo degli abissi per puntare minaccioso contro di loro. Militari e scienziati non sanno quali misure adottare per fronteggiare il pericolo, ma un paleontologo è convinto che il Giappone sfuggirà alla distruzione grazie ad un provvidenziale intervento della natura. Lo studioso ha ragione: le uova si schiudono e i pterodattili che baldanzosi vengono alla luce crescono quel tanto che basta per sferrare l’attacco decisivo contro il mostro marino.
Erroneamente tradotto in inglese come Legend of Dinosaurs and Monster Birds (nel film non ci sono dinosauri di sorta), Kyoryu: Kaicho no densetsu è un “kaiju eiga” senza Godzilla e l’assenza del mostro dall’alito atomico si fa sentire. Stando al giudizio dei più informati, la regia di Junji Kurata è anonima, il plesiosauro – presentato come un parente povero del mostro di Loch Ness – fa più bella figura sui manifesti che nella pellicola e l’accompagnamento musicale di Masao Yagi è un delirante miscuglio di tonalità giapponesi, jazz e ritmi country western.

Legend of Dinosaurs and Monster Birds (1977) on IMDb

Ci sono due tracce audio: ho guardato velocemente ma sembra che una sia italiano con alcune scene non doppiate ma con sub, l’altra tutta giapponese.

Signs (Film 2002): trama, cast, foto, news - Movieplayer.itUn film di M. Night Shyamalan. Con Mel GibsonJoaquin PhoenixRory CulkinCherry JonesAbigail Breslin.  Titolo originale SignsFantascienzadurata 106 min. – USA2002MYMONETRO Signs * * * - - valutazione media: 3,07 su 66 recensioni di critica, pubblico e dizionari.

Il reverendo Graham Hess vive a Bucks County in Pennsylvania con i suoi due figlioletti e il fratello un po’ svanito. Sua moglie è morta in un incidente e da quel momento l’uomo ha perso la fede. Un giorno scopre degli ampi cerchi tracciati nei campi intorno alla sua fattoria. Il fenomeno si manifesta anche in India e, successivamente, in tutto il mondo. E’ opera di alieni particolarmente pericolosi e abili nel non farsi individuare. Qualcuno di loro si muove anche nei pressi della fattoria. Graham riuscirà a venire a capo del mistero. M. Night Shyamalan si muove con sicurezza nel territorio del paranormale e del contatto con gli alieni. Da qui a proporlo come il nuovo Spielberg però ce ne corre.Anche perché questa volta si avvale di un Gibson sempre più piatto e in caduta libera (v.anche We were soldiers). Manca la suspense e tutto appare prevedibile. Ciò che non lo è affatto è invece il finale. Ma non sul piano della pura narrazione quanto su quello dei simboli. Guardate i ‘segni’ che costellano gli ultimi minuti del film e provate a chiedervi se parte del successo del film negli Usa non sia dovuta anche al fatto che questo è il primo, vero manifesto cinematografico americano del dopo 11 settembre. Dire di più rovinerebbe la sorpresa.

Signs (2002) on IMDb

Un film di Alex Proyas. Con Rufus SewellWilliam HurtKiefer SutherlandJennifer ConnellyRichard O’Brien. continua» Horrordurata 106 min. – USA 1998MYMONETRO Dark City

Dopo il successo globale de Il Corvo, Proyas ripropone un titolo dai toni scuri, a cavallo tra Fanta-Thriller e Horror. Una razza aliena dagli straordinari poteri telepatici vaga nell’universo alla ricerca di qualcosa che eviti l’estinzione della specie. Una volta giunte sulla terra, le misteriose entità penseranno di aver trovato ciò che cercavano: daranno così il via ad esperimenti volti a studiare la natura umana, al fine di carpire i segreti dell’anima.

Dark City (1998) on IMDb

Un film di Fred F. Sears. Con Joan Taylor, Hugh Marlowe, Donald Curtis, Morris Ankrum, Thomas Browne Henry. Titolo originale Bank Shot. Fantascienza, b/n durata 83 min. – USA 1956. MYMONETRO La terra contro i dischi volanti * * - - - valutazione media: 2,00 su 1 recensione.

Il dottor Russell Marvin lavora in una base militare al progetto “Sky Hook” consistente nella messa in orbita di nuovi rivoluzionari satelliti. Gli esperimenti di lancio si rivelano più volte disastrosi, finché si scopre che la causa va attribuita alla presenza di una misteriosa, gigantesca astronave extraterrestre. 

 La Terra contro i dischi volanti
(1956) on IMDb

Un film di John Korty. Con Kim DarbyDan O’HerlihyDiane VarsiWilliam ShatnerLaurie Walters. continua» Titolo originale The PeopleFantascienzadurata 75 min. – USA 1971.

Melodye Amerson, una giovane insegnante, giunge in un paese situato in una valle un po’ fuori mano per lavorare nella scuola locale, ma si scontra ben presto con l’inspiegabile resistenza degli abitanti e degli scolari che sembrano intenzionati a custodire un misterioso segreto. Melodye, fiduciosa e disponibile verso il prossimo, non si lascia scoraggiare dalla fredda accoglienza.

The People (1972) on IMDb

Edit 22/2/24: ho tolto il link della versione ita perchè su segnalazione di un utente il film è risultato incompleto, ci sono solo gli ultimi 30 minuti circa.

Questa versione in inglese è di bassa qualità ma è il meglio che sono riuscito a trovare in rete. I subita sono stati tradotti dai subeng con google, potrebbero esserci delle imprecisioni

Regia di Mark L. Lester. Un film con Malcolm McDowellStacy KeachBradley GreggTraci LindPam GrierPatrick KilpatrickCast completo Titolo originale: Class of 1999. Genere Fantastico – USA1989durata 92 minuti. – MYmonetro 2,50 su 1 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

A 8 anni da Classe 1984, Mark Lester ci riprova ma a differenza del precedente film dov’era dalla parte del professore che uccideva gli studenti ora fa vedere come è pericoloso usare mezzi drastici nei loro confronti. Il nome della scuola è cambiato da Lincoln a Kennedy, riferimento politico? Fatto sta che il preside, interpretato da McDowell, per aver disciplina chiede aiuto a un costruttore di robot. Una via di mezzo tra Arancia meccanica e Terminator, ma senza avere le qualità dei due modelli. 

Class of 1999 (1990) on IMDb