Un commando di “Settembre nero” rapisce cinque ragazze ricchissime mentre stanno per prendere il largo a bordo del Rosebud e chiede, in cambio della loro vita, giustizia per i palestinesi. Un agente inglese interviene.
Al momento non ho trovato versione in italiano
I subita sono stati tradotti con google, potrebbero esserci delle imprecisioni
Costato più di 20 miliardi, il quinto film di Jodorowsky è una fiaba indolore. Distribuito in Italia dopo più di due anni dalla realizzazione, è stato un completo insuccesso. La grinta e gli artigli del regista sembrano essersi consumati, sperando forse di creare un prodotto di largo consumo. O’Toole rifà il personaggio perduto nelle fantasie, mentre il vero regalo del film è Omar Sharif, tornato grande attore. Due uomini coabitano nelle fogne. Meleagre è un ex nobile che filosofeggia e viene mantenuto da Dima, barbone e ladruncolo.
Un fotografo inglese a Parigi desta la gelosia della fidanzata con le sue continue infedeltà. La donna lo convince a mettersi in cura da uno psicanalista, che però risulta più infedele di lui. Il film finisce con una sarabanda di equivoci in un alberghetto compiacente: il fotografo sposerà la sua ragazza, ma non perderà certo con il matrimonio la voglia di folleggiare. Una piacevole satira sul sesso, che deve molta della sua vivacità alla sceneggiatura dell’allora quasi sconosciuto Woody Allen.
Prodotto da Dino De Laurentiis, diviso in 2 parti, racconta i primi 22 capitoli del Genesi. La parte introduttiva della Creazione è affidata alle immagini del fotografo Ernst Haas. Colosso mitico-religioso hollywoodiano in salsa italiana con alcune sequenze di alta suggestione spettacolare (l’arca di Noè, la torre di Babele). Non è difficile per i fan di Huston individuarvi le costanti tematiche e stilistiche dell’agnostico regista americano; agli altri basta lo spettacolo. “… le autorità ecclesiastiche hanno così paura delle controversie dogmatiche che preferiscono vedere un ateo che filma il Genesi piuttosto che affidarlo a un cattolico. Sono persuaso che se non avessero trovato un ateo si sarebbero accontentati di un ebreo” (J. Huston). Tra gli interpreti spicca la coppia Scott-Gardner. Uno degli sceneggiatori è il raffinato Christopher Fry.
Nicole, figlia di Bonnet, noto mecenate, vuole rubare da un museo di Parigi una statuetta del Cellini prestata dal padre. In realtà, la ragazza sa che la statuetta è falsa. Trova aiuto in un giovanotto che si innamora di lei ed escogita un astutissimo piano per portare a termine il furto. Però il giovane non è un ladro, come lei crede, ma un detective esperto nello scoprire falsi.
Lord, convinto di essere Gesù, esce dal manicomio dopo la morte del padre per prendere il suo posto nella società londinese. Uccide moglie e zia, facendo accusare un innocente per conservare il potere. Graffiante commedia satirica di origine teatrale (adattata dallo stesso autore Peter Barnes) sulla classe dirigente britannica sotto il segno dell’irriverenza, della bizzarria e di un umorismo nero. Prolissa e qua e là irritante, ma vale la pena di farsi irritare.
Il re d’Inghilterra, Enrico II, in occasione del Natale 1183 riunisce al castello i familiari per decidere chi tra i suoi tre figli gli succederà al trono. Egli propenderebbe per il minore, ma sua moglie è contraria. Fallito un intrigo ai suoi danni, il sovrano vorrebbe divorziare e risposarsi con l’amante per generare l’erede, ma non ha il coraggio di uccidere gli altri figli. La decisione sulla successione viene rimandata all’anno seguente.
Cameron, un reduce della guerra del Vietnam, ricercato dalla polizia, è costretto, allo scopo di rendersi irreperibile, ad unirsi alla troupe del regista Eli Cross, che, al corrente della sua situazione, lo impiega, nonostante la sua totale inesperienza nel campo, come stuntman, in situazioni al limite dell’impossibile. Egli riuscirà a conquistare la sua fiducia e ad imparare velocemente il mestiere, innamorandosi anche di Nina, l’attrice protagonista del film.
Melodramma in 2 parti, è la storia vera di Pu Yi che nacque (1906) imperatore e morì (1967) cittadino qualsiasi della Repubblica Popolare Cinese. Tragitto di un uomo dall’onnipotenza alla normalità, dal buio della nevrosi alla luce della quotidianità, ma anche parabola di un attore coatto, di qualcuno costretto – bambino dai compatrioti, adulto dai giapponesi invasori – a recitare una parte che, in fondo, gli piace. Cinema alla grande e talvolta grande cinema. Nella 1ª parte, la più operistica, bloccata nella Città Proibita di Pechino, il regista deve aggirare le trappole del colossal in costume, nella 2ª gli ostacoli rigidi della biografia. Il film più armonioso di B.B. e, forse, con Piccolo Buddha , il più accademico. La voce di Lone è di Giancarlo Giannini. 9 premi Oscar: film, regista, sceneggiatura (con Mark Peploe e Enzo Ungari, basata sulle memorie di Pu Yi e su quelle di Reginald Johnstone, il suo precettore scozzese), fotografia (V. Storaro), montaggio (G. Cristiani), musica (Ryuichi Sakamoto, David Byrne e Cong Su), scenografie (Ferdinando Scarfiotti, Osvaldo Desideri, Bruno Cesari), costumi (James Acheson), sonoro (Bill Rowe, Ivan Sharrock). César in Francia (miglior film straniero) e Globo d’oro a New York (miglior film dell’anno). Nel 1998 B.B. autorizzò una nuova versione di 219 minuti.
Da un romanzo di Robert Catto sceneggiato da Stirling Silliphant. Nel 1945, in acque venezuelane, sommergibile tedesco affonda nave inglese massacrando tutti i superstiti, tranne uno che giura vendetta. Buon film sul mito della “guerra privata”. Ricco di sequenze di grande effetto. Ottimo O’Toole
Un film di David S. Ward. Con Peter O’Toole, John Hurt, John Goodman Titolo originale King Ralph. Commedia, durata 97 min. – USA 1991. MYMONETRO Sua maestà viene da Las Vegas valutazione media: 2,63 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Pigmalione di George Bernard Shaw rivisitato. Al posto della tenera e ignorante fioraia troviamo un simpatico grassone. Costui viene prelevato di forza da Las Vegas e portato alla corte d’Inghilterra perché urge un nuovo re. Inutile dire che il cerimoniere tuttofare, interpretato da O’Toole, avrà un bel daffare per tener tranquillo lo yankee che mal si adatta alla vita di palazzo.
Varsavia, durante la seconda guerra mondiale. Un integerrimo maggiore della polizia militare tedesca scopre che il colpevole dell’assassinio di una prostituta è Tanz, un generale nazista.
Il re d’Inghilterra, Enrico II, in occasione del Natale 1183 riunisce al castello i familiari per decidere chi tra i suoi tre figli gli succederà al trono. Egli propenderebbe per il minore, ma sua moglie è contraria. Fallito un intrigo ai suoi danni, il sovrano vorrebbe divorziare e risposarsi con l’amante per generare l’erede, ma non ha il coraggio di uccidere gli altri figli. La decisione sulla successione viene rimandata all’anno seguente.
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