Category: Di Gregorio Gianni


Regia di Gianni Di Gregorio. Un film Da vedere 2008 con Gianni Di GregorioValeria de FranciscisMarina CacciottiMaria CaliGrazia Cesarini SforzaCast completo Genere Commedia, – Italia2008durata 75 minuti. Uscita cinema mercoledì 3 settembre 2008 distribuito da Fandango. – MYmonetro 3,48 su 6 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Figlio unico di mezza età vive in centro a Roma con la madre vedova, nobildonna decaduta che lo tiranneggia. L’amministratore gli propone di ospitare per il ponte di ferragosto sua madre e un’altra vecchia, in cambio dell’annullamento di un debito. Alle 3 vecchiette se ne aggiunge una quarta, madre di un amico medico di turno in ospedale. L’uomo si prepara a giornate difficili, ma le 4 signore gli cambiano le carte in tavola. Fervido successo di pubblico alla 65ª Mostra di Venezia 2008 e poi nelle sale. Scritto, diretto e interpretato da Di Gregorio, sceneggiatore di lungo corso che esordisce alla regia, assistito nelle riprese da M. Gaudioso, recitato da vecchie signore non attrici, è il caso raro di un film sulla vecchiaia – tema sgraditissimo – divertente, intelligente, pudico. Non fa ridere a spese dei personaggi, ma con loro, trattati con rispetto e senza indulgere a demagogia o sentimentalismo. Senza arsenico né merletti, percorso da un’ironia malandrina e leggera. Prodotto da Matteo Garrone. 5 premi per l’opera prima in Italia più 1 al London Film Festival.

Regia di Gianni Di Gregorio. Un film con Gianni Di GregorioValeria de FranciscisAlfonso SantagataElisabetta PiccolominiValeria CavalliCast completo Genere Commedia, – Italia2011durata 90 minuti. Uscita cinema venerdì 11 febbraio 2011 distribuito da 01 Distribution. – MYmonetro 2,87 su 13 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Pranzo di Ferragosto fu per tutti (critici, giurie, pubblico) un esordio sorprendente, la rivelazione della stagione 2008-09. Sembrò a molti un film unico e fu un errore: Di Gregorio, sceneggiatore di lungo corso, non ha sbagliato il 2° film che pure è il seguito dell’altro. Come ci è riuscito? Con l’arma dell’autoironia che coincide con un tema socio-psicologico assai diffuso, poco trattato al cinema: il desiderio delle donne che affligge i maschi italiani di mezza età (solo loro?) che siano scapoli, vedovi o magari con moglie non più giovane. Il suo Gianni è anzitutto un gentiluomo sempre disponibile con la madre dispotica di cui è vittima, attento alla moglie e alla figlia un po’ egoista, cortese con tutti, non più che malinconico per le ristrettezze finanziarie di pensionato, aggravate dalla madre sperperatrice. Senza un’ombra di volgarità, fa ridere o sorridere, ma non a spese dei personaggi, con una leggerezza di tocco qua e là malandrina. Scritto con Valerio Attanasio.