Category: Piccioni Giuseppe


Locandina Chiedi la luna

Un film di Giuseppe Piccioni. Con Sergio RubiniRoberto CitranMargherita BuyGiulio ScarpatiDaniela Giordano. continua» Commediadurata 80 min. – Italia 1991.

Un’altra bella interpretazione di Margherita Buy e salto di qualità del regista Piccioni dopo un primo modesto tentativo ne Il grande Blek. Due persone si incontrano e fanno un viaggio insieme. L’uomo sta cercando di ritrovare il proprio fratello, che è scomparso senza lasciare tracce, e lei è la ragazza di quest’ultimo. C’è di mezzo anche un problema economico. L’uomo e la donna durante il viaggio hanno modo di incontrare altri personaggi e tra loro nascerà un idillio.

Chiedi la luna (1991) on IMDb

 
Guido è uno scrittore di successo, con il suo ultimo libro è entrato nella cinquina dei finalisti di un prestigioso premio letterario. Mentre è alle prese con gli impegni che la candidatura del suo romanzo comporta, inizia a frequentare una piscina e decide di imparare a nuotare, realizzando così un desiderio che coltivava da tempo. Lì incontra Giulia, una donna molto affascinante, soprattutto quando è nel suo elemento: l’acqua. Tra Guido e Giulia nasce una relazione che da subito però rivela delle zone d’ombra. Perché Giulia nasconde un segreto, e un passato misterioso.

Regia di Giuseppe Piccioni. Un film Da vedere 2001 con Sandra CeccarelliLuigi Lo CascioSilvio OrlandoToni BertorelliLucio VinciarelliCast completo Genere Drammatico, – Italia2001durata 120 minuti. Uscita cinema mercoledì 5 settembre 2001 distribuito da 01 Distribution. – MYmonetro 3,17 su 10 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

A Roma Maria è un’ansiosa divorziata con negozio di surgelati, la bambina Lisa, suoceri ostili che vorrebbero portargliela via, un amante litigioso e uno strozzino che le dà il tormento. L’autista Antonio, mite sognatore, se ne innamora e la aiuta, ma Maria si limita a volergli bene. Hanno molta strada da fare insieme. 6° film del marchigiano Piccioni, scritto con Umberto Contarello e Linda Ferri, è intessuto di mezzi toni, sfumature, zeppe, sconnessioni, abitato da due spaesati protagonisti segnati dal disagio esistenziale, come estranei al mondo (alla società, alla notturna e livida Roma) in cui vivono: lui, generoso masochista, che si proietta in un astronauta di SF, alieno tra gli alieni; lei che non si vuol bene, rattrappita nei sentimenti. Parzialmente risolto, qui crepuscolare, là impietoso, tradito dall’assillo nel puntare sull’interiorità che non si accorda con la volontà di far tornare i conti. Lo Cascio intenso, la Ceccarelli conferma di essere la rivelazione italiana del primo Duemila. Entrambi premiati a Venezia 2001. Musica: Ludovico Einaudi; fotografia: Arnaldo Catinari.

Regia di Giuseppe Piccioni. Un film Da vedere 2004 con Luigi Lo CascioSandra CeccarelliGalatea RanziFabio CamilliRoberto CitranCast completo Genere Sentimentale, – Italia2004durata 125 minuti. Uscita cinema venerdì 1 ottobre 2004 distribuito da 01 Distribution. – MYmonetro 3,25 su 18 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

Scelta a sorpresa come protagonista di La vita che vorrei , dramma in costume ottocentesco, la 30enne Laura, attrice principiante che si identifica con le parti che recita, ha una relazione con Stefano, attore affermato, razionale, egocentrico, un po’ in crisi. Amore complicato dall’incompatibilità dei caratteri. È il miglior film di Piccioni o, comunque, il più intenso e rischioso nell’analisi dei sentimenti e della loro imprevedibilità. La formula del “film nel film” – che conta più di 200 titoli nella storia del cinema occidentale a partire dal muto – è elaborata in modi inconsueti nella sceneggiatura scritta dal regista con Linda Ferri e Gualtiero Rosella. Più che sul mondo del cinema, descritto con la sordina nei suoi spunti critici, si punta sul lavoro degli interpreti, diventando indirettamente una acuta variazione del Paradosso sull’attore (1830) di Denis Diderot. Il gioco di rimandi e rispecchiamenti tra finzione e realtà è condotto da Piccioni con una finezza di dettagli pari alla fluidità narrativa. Discutibile e prolisso l’epilogo. A cominciare dal bravo Lo Cascio (che forse appare troppo giovane per la parte), la resa degli attori è ammirevole anche nelle figure di secondo piano. È la Ceccarelli, radiosa nella sua generosa vitalità, eppure insicura e fragile, che dà al film l’acqua della vita. Alla sua buona riuscita contribuiscono la fotografia di A. Catinari e la musica di M. Fedrigotti.

Regia di Giuseppe Piccioni. Un film Da vedere 2012 con Margherita BuyRiccardo ScamarcioRoberto HerlitzkaSilvia D’AmicoDavide GiordanoCast completo Genere Commedia, – Italia2012durata 98 minuti. Uscita cinema venerdì 21 settembre 2012 distribuito da Teodora Film. – MYmonetro 3,14 su 7 recensioni tra criticapubblico e dizionari.

12° film del marchigiano Piccioni, scritto con Francesca Manieri dal romanzo omonimo di Marco Lodoli, prodotto da Biancafilm/Rai Cinema, ambientato in una classe di una scuola pubblica romana. Fa capo a 3 docenti: la preside Giuliana, il prof. Prezioso, supplente idealista, il prof. Fiorito, stanco, disilluso e attratto dal suicidio. Oltre alla scolaresca mista e romanesca, ci sono una bionda ex allieva, già innamorata di Fiorito, e un ragazzo sbandato e infelice che suscita l’affetto materno di Giuliana che non ha figli. È un film ottimista con risvolti patetici che sono più controllati in Lodoli. Contraddetta da un amaro e teatraleggiante Herlitzka da applauso, la scuola è narrata con fiducia come una missione legata al bene di tutti. È un’illusione, forse, ma può cambiare in meglio tanti giovani. Distribuisce Teodora.

Locandina Fuori dal mondo

Un film di Giuseppe Piccioni. Con Silvio OrlandoMargherita BuyMarina MassironiGiuliana LojodiceCarolina Freschi. continua» Drammaticodurata 101 min. – Italia 1999MYMONETRO Fuori dal mondo ***-- valutazione media: 3,39 su 15 recensioni di critica, pubblico e dizionari

Ernesto ha ereditato dal padre una lavanderia e conduce una vita da single che affoga nella ripetitività. Caterina è una suora che sta per prendere i voti perpetui. Un giorno lei, che si reca a Milano per lavorare in un centro di accoglienza, si vede affidare un neonato trovato in un parco. Lo porta all’ospedale, ma comincia a sentirlo un po’ suo, al punto di andare a fondo sull’unico indizio che ha a disposizione: il maglione in cui era avvolto il piccolo con la targhetta della lavanderia. È così che avviene l’incontro tra due solitudini, una delle quali è però sostenuta da un ideale. Il film di Piccioni è interessante per più motivi. La scommessa è stata invece in gran parte vinta grazie all’unità di intenti che ha legato produttore, regista, cast ed equipe tecnica (si veda la Milano vista sotto una luce del tutto particolare da Luca Bigazzi).