Un film di Robert D. Webb. Con Elvis Presley, Debra Paget Titolo originale Love me Tender. Drammatico, b/n durata 89′ min. – USA 1956. MYMONETRO Fratelli rivali valutazione media: 2,38 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Non sapendo che la guerra civile è finita, i tre fratelli sudisti Reno compiono una rapina con alcuni compagni. Guai a catena. Western assai curioso trasformato all’ultimo momento in un veicolo per l’esordiente Presley che, prima di morire, canta quattro belle canzoni e poi riappare in forma di fantasma. Indimenticabili “Love Me Tender” e “Poor Boy”.
Un film di Richard Thorpe. Con Elvis Presley, Mickey Shaughnessy, Judy Tyler Titolo originale Jailhouse Rock. Musical, Ratings: Kids+16, durata 96 min. – USA 1957. MYMONETRO Il delinquente del rock’n’roll valutazione media: 2,50 su 8 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Elvis Presley, mito non dimenticato degli anni Cinquanta, è un cantante che, uscito di prigione, diventa famoso grazie alla bella Peggy. Il successo rapido e il denaro lo inebriano a tal punto che dimentica Peggy e il vecchio amico di prigione Dick. In un diverbio tra i due amici, il famoso cantante rimane ferito alla gola. Sembra la fine, ma Peggy e Dick lo aiutano a ristabilirsi e a cambiar vita.
Mud Creek, Texas. Elvis Presley è vivo, ma non sta per niente bene: fiaccato da vari malanni, vegeta in una casa di riposo sotto falso nome: per sfuggire alle costrizioni del suc-cesso e riprendersi una vita libera, ha scambiato la sua identità molti anni prima con quella di Sebastian Huff, un suo imitatore, e ora nessuno gli crede quando dice d’essere il vero Elvis e che a morire nel 1977 è stato Huff. L’unico che gli dà retta è un altro ospite della casa di riposo: il fatto che si tratti di un anziano di colore, Jack, che pensa di essere John Fitzgerald Kennedy – anche lui sopravvissuto all’attentato di Dallas – non aiuta la credibilità complessiva dei due nei confronti degli altri. Qualcosa sta però per turbare la senile rassegnazione di Elvis e Jack: un’anziana residente della casa muore in seguito all’attacco di un gigantesco scarafaggio. Tutti pensano si sia trattato di un incidente. Elvis però si trova alle prese con lo stesso scarafaggio la notte dopo e riesce a friggerlo. Ma è solo l’inizio: Jack ed Elvis si ritrovano da soli ad affrontare la minaccia di una mummia egizia vendicativa.
Nascita, crescita, apoteosi e inizio di declino di Elvis Aaron Presley, il mito di più generazioni, vengono raccontati e riletti dal punto di vista del suo manager di tutta una vita: il Colonnello Tom Parker. È lui che accompagna, con voce narrante e presenza in scena, la dirompente ascesa di un’icona assoluta della musica e del costume mentre si impegna, apertamente ma anche in segretezza, per condizionarne la vita con il fine di salvaguardare la propria.
Sono tre episodi che avvengono contemporaneamente e hanno in comune lo stesso albergo dove si sistemano per la notte i personaggi delle tre vicende. Lontano da Yokohama vede come protagonisti due giovani giapponesi che adorano l’Occidente e che vanno a Memphis perché è la città di Elvis Presley. Un fantasma racconta di una giovane vedova che deve trasportare in aereo la salma del marito e incontra un pazzo che le dice di conoscere il fantasma di Elvis Presley per circuirla. In Perduti nello spazio tre rapinatori da strapazzo fuggono da un negozio di liquori dopo aver sparato al proprietario e passano la notte nell’albergo di cui sopra. Nel film appare Screemin’ J. Hawkins, grande cantante blues, poi si ode la voce di Tom Waits che fa il dj e tra gli interpreti c’è pure Joe Strummer, cantante del celebre gruppo rock dei Clash.
Un uomo bianco, rimasto vedovo, sposa un’indiana e rifiuta poi di combattere contro il popolo della sua seconda moglie. Durante una sua assenza, la donna si reca all’accampamento pellerossa per convincere i capi alla pace.
Una ragazza si ribella ai genitori: la madre è una drogata; il padre è un pregiudicato alcolizzato che la insidia. Lei evade ascoltando Elvis Presley, ma la tragedia incombe. Molto bravo Hopper disegna con livida efficacia i personaggi e crea un’atmosfera di squallore e dolore che rispecchia una parte della società americana di cui si parla poco. Ma lo fa con una crudeltà compiaciuta e una premeditata ricerca dell’eccesso su cui è legittimo avere qualche dubbio.
Nel mondo animale il gallo cedrone è un uccello dalle piume verde brillante sul petto, naturalmente poligamo e facile a esibizioni e parate amorose quando è in calore. Nel mondo umano Armando Feroci – “l’unico gallo che si sveglia a mezzogiorno” – è un seduttore a tempo pieno, vitellone quarantenne, fanatico di moto, fuoriserie ed Elvis Presley, un cialtrone che finisce con il reinventarsi politico alla Berlusconi, candidato a sindaco di Roma in una lista civica. Mentre, volontario della Croce rossa nel Sahara, è stato condannato a morte dagli integralisti islamici, in Italia, parenti e amici ne rievocano la vita, le imprese e gli amori. 16° – e uno dei più “cattivi” – film di Verdone, attore-regista (e sceneggiatore con Benvenuti-De Bernardi e Pasquale Plastino), “ha il coraggio di scaraventare addosso al pubblico di massa il Nulla inquietante dell’Italia delle Apparenze… Capaci di celare il Vacuo, la Mancanza, la Volgarità dei mostri anni ’90” (A. Fittante). Saga di un macchiettismo qua e là ripetitivo o datato o pleonastico, appoggiato a dialoghi in un romanesco postmoderno.
Un film di Norman Taurog. Con Elvis Presley, Nancy Sinatra, Bill Bixby, Gale Gordon Titolo originale Speedway. Musicale, durata 101 min. – USA 1968. MYMONETRO A tutto gas valutazione media: 2,50 su 4 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Formula 1, quattrini, fisco e amore conditi con molte canzoni. View full article »